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 Ocrelizumab

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Mang Inserito il - 06/09/2016 : 16:51:13
Ciao a tutti, ma qualcuno già usa Ocrelizumab oppure è ancora un farmaco sperimentale?
9   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
paris Inserito il - 03/04/2017 : 14:04:12
da: http://www.repubblica.it/


Medicina
Sclerosi multipla, approvato
negli Usa un nuovo farmaco per
il trattamento

Si chiama ocrelizumab, ed è un immunosoppressore che sembra in
grado di trattare le forme più aggressive di sclerosi multipla.
Per l’arrivo in Europa si dovrà aspettare ancora
di SANDRO IANNACCONE
03 aprile 2017

È il frutto di una ricerca iniziata più di
quarant’anni fa dall’équipe di Stephen
Hauser, neuroimmunologo statunitense oggi
direttore del Weill Institute for Neurosciences
alla Univerisity of California, San Francisco.
Si chiama ocrelizumab, ed è un principio
attivo salutato dalla comunità scientifica
come “miglioramento significativo” per il
trattamento delle forme particolarmente
aggressive di sclerosi multipla. Il farmaco,
anche visti i risultati di tre sperimentazioni
pubblicati a gennaio scorso sul New England
Journal of Medicine, ha appena ricevuto
l’approvazione all’immissione sul mercato
statunitense da parte della Food and Drug Administration (Fda): Billy Bunn, direttore della
divisione neurologica dell’ente regolatorio, ne ha parlato come “una molecola che non solo
fornisce un’altra opzione terapeutica a chi soffre di sclerosi multipla recidivante, ma
costituisce il primo trattamento mai approvato per i pazienti con sclerosi multipla
primariamente progressiva”, una delle forme più aggressive della malattia.

La malattia. La sclerosi multipla, che colpisce circa 110mila persone in Italia e oltre 2
milioni in tutto il mondo, è una malattia cronica autoimmune: il sistema immunitario di chi
ne soffre attacca e distrugge per errore la guaina che ricopre gli assoni, una parte delle
cellule nervose, provocando la perdita progressiva delle funzioni fisiche e cognitive. Una
delle forme più diffuse della malattia è la cosiddetta sclerosi multipla recidivante rimettente,
che ha una prevalenza del 45% ed è caratterizzata da attacchi acuti, anche
molto gravi, intervallati da periodi di relativa regressione della sintomatologia. Tra le
varianti più gravi, invece, c’è la cosiddetta sclerosi multipla primariamente progressiva,
che rappresenta il 10-15% delle forme totali ed è caratterizzata da un decorso progressivo
e continuo della malattia.

Linfociti B e linfociti T. La maggior parte dei trattamenti per la sclerosi multipla
attualmente sul mercato agisce su un particolare tipo di cellule immunitarie, i linfociti T,
originariamente ritenuti gli unici a essere coinvolti nello sviluppo della malattia. Fino alla
fine degli anni settanta, quando Hauser iniziò a studiare il ruolo di un altro tipo di cellule, i
linfociti B, scoprendo che anche questi, effettivamente, giocavano un ruolo determinante
nell’insorgenza e nel decorso della sclerosi multipla. È proprio su questo tipo di linfociti
che agisce, legandosi alla Cd20, una molecola presente sulla loro superficie, il farmaco
appena approvato dall’Fda.

La sperimentazione. La prova regina che ha spinto l’ente regolatorio statunitense ad
approvare l’immissione sul mercato del farmaco è stata la pubblicazione dei risultati di tre
trial clinici di fase 3, Opera I, Opera II (per la sclerosi recidivante) e Oratorio (per la
sclerosi primariamente progressiva). La sperimentazione è stata finanziata da Roche,
l’azienda farmaceutica proprietaria del brevetto sull’ocrelizumab. Nei primi due trial è stata
comparata l’efficacia e la sicurezza dell’ocrelizumab con quella dell’interferone beta-1a, il
trattamento standard per la sclerosi recidivante: il farmaco si è mostrato in grado di
diminuire del 47% il tasso di attacchi, di ridurre la disabilità del 43% e di rimpicciolire del
95% le lesioni infiammatorie cerebrali rispetto a quanto facesse l’interferone. I risultati di
Oratorio, invece, hanno mostrato un “modesto effetto di rallentamento nella progressione
della sclerosi multipla primariamente progressiva”, forma che però, finora, si era rivelata
completamente resistente a tutti gli altri trattamenti: i risultati sembrano indicare quindi,
quanto meno, una possibile strada da seguire per lo sviluppo di una terapia efficace.

Europa, c’è ancora da aspettare. I pazienti che vivono da quest’altra parte dell’oceano, invece, dovranno aspettare ancora.

L’ultima notizia significativa risale al giugno scorso, quando la European Medicines
Agency ha convalidato la richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio del
farmaco, anche se al momento non c’è ancora una data certa per l’eventuale
approvazione.
giuly Inserito il - 26/02/2017 : 20:24:26
ma scusate potrebbe andar bene anche per la secondaria progressiva?Ciao Giuly
solaris Inserito il - 20/02/2017 : 14:24:21
L'Aism ci ha detto che il farmaco è stato approvato dal FDA in USA e che si prevede l'approvazione/autorizzazione al commercio in Italia a fine 2017.
paris Inserito il - 21/01/2017 : 18:39:19
Biondino mi dispiace del brutto incidente, forza, auguroni per una buona guarigione.
Biondino Inserito il - 18/01/2017 : 20:57:42
La mia neurologa mi ha detto di risentici dopo agosto 2016. Ma proprio ad agosto sono stato investito da una macchina mentre ero sulla mia carrozzina elettrica. Oltre ad altri problemi mi ha rotto tibia e perone, e di conseguenza ho dovuto inserire una placca in titanio sulla tibia kirurgicamente. Avendo un EDSS 8 sono 5 mesi ke sono a letto.Spero ke qnd torno dalla neuro mi dia buone notizie x OCRELIZUMAB
dav78 Inserito il - 07/10/2016 : 11:47:32
la mia neuro dice che sarà in Italia a metà anno prox
Mang Inserito il - 19/09/2016 : 17:46:22
Ho letto, grazie. Quindi c'è ancora da aspettare....
Pedro79 Inserito il - 17/09/2016 : 18:02:58
http://www.pharmastar.it/index.html?cat=32&id=22277
Mang Inserito il - 09/09/2016 : 15:07:30
Ciao, vedo che nessuno ne sa più di me

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