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lampaDINA e lampaDario
Utente Master



Regione: Lazio
Città: Roma


85205 Messaggi

Inserito il - 25/10/2014 : 18:12:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lampaDINA e lampaDario Invia a lampaDINA e lampaDario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lampaDINA e lampaDario ha scritto:

china46 ha scritto:

GUsttavo LIma

Nivaldo Batista Lima ( nato il 3 settembre 1989) , meglio conosciuto con il suo nome d'arte Gusttavo Lima , è un cantante brasiliano di Sertaneja . Conosciuto nel suo paese con molti successi , come " Inventor dos Amores " , "Cor de Ouro " e guadagnato fama e successo internazionale con la canzone " Balada " . Egli è spesso confrontato con i cantanti Sertanejo Luan Santana e Michel Teló .










GUetta David
(FR)


http://www.davidguetta.com/en/world#!



David Guetta
Parigi, 7 novembre 1967 è un disc jockey,
musicista e produttore discografico
ebreo francese.

Inizia la sua carriera negli anni Ottanta come DJ. Nel 2001
è co-fondatore di Productions Gum e pubblica il suo primo album,
Just a Little More Love. Nel 2004 pubblica Guetta Blaster
e nel 2007 Pop Life.
La sua fama e il successo aumentano nel 2009 con la produzione
del singolo I Gotta Feeling per i Black Eyed Peas e con la pubblicazione
del duo quarto album, One Love, che include le hit When Love Takes Over
con Kelly Rowland, Sexy Bitch con Akon, Getting' Over You
con Chris Willis, Fergie & LMFAO, Memories con Kid Cudi
e Who's That Chick con Rihanna.
Who's That Chick, inoltre, è considerata la migliore hit in assoluto
del DJ francese. Dal suo esordio ha venduto oltre 5 milioni di album
e 20 milioni di singoli in tutto il mondo.
Nel 2010 era considerato uno dei più ricercati produttori musicali.
Durante la sua carriera ha collaborato con numerosi artisti
pop e hip-hop tra cui Akon, Afrojack, Kelly Rowland, Black Eyed Peas,
DEV, Chris Willis, Estelle, Fergie, Flo Rida, Kid Cudi, Nicki Minaj,
LMFAO, Rihanna, Lil' Wayne, Ludacris, K'naan, Kylie Minogue,
Taio Cruz, Snoop Dogg, Madonna, Christina Aguilera, Ne-Yo,
Will.I.Am, Jennifer Hudson, Sia Furler, Skylar Grey,
Showtek e Sam Martin.

È fratello minore dell'attrice Natalie Guetta,
che interpreta Natalina nella serie televisiva Don Matteo.
Dal 1992 al 2014 è stato sposato con Cathy Lobe.
La coppia ha avuto due figli: Tim, nato il 9 febbraio 2004,
ed Angie, nata il 23 settembre 2007.

Premi e riconoscimenti
World Music Award
2007 - Vinto - Miglior DJ nel mondo
2010 - Vinto - Artista con più vendite al mondo
2010 - Vinto - Miglior produttore al mondo
Billboard Music Award
2013 - Vinto - Miglior Artista EDM
MTV Europe Music Award
2012 - Vinto - Miglior Artista Dance
Echo Award
2012 - Vinto - Migliori Artisti di Musica Elettronica/Club/Dance
Grammy Award
2010 - Vinto - Miglior musica remixata per When Love Takes Over
2011 - Vinto - Miglior musica remixata per Revolver
(Madonna vs. David Guetta One Love Club Mix)
American Music Award
2012 - Vinto - Miglior Artista Electronic Dance Music
Teen Choice Award
2012 - Vinto - Miglior Artista Electronic Dance Music
2013 - Vinto - Miglior Artista Electronic Dance Music


Buon Sabato
sera

Dina & Dario
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dany61
Utente Master


Regione: Emilia Romagna
Prov.: Modena


49694 Messaggi

Inserito il - 26/10/2014 : 06:42:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FRanco MussiDA (Milano, 21 marzo 1947) è un chitarrista, compositore e cantante italiano.

È famoso per essere un virtuoso dello strumento nonché membro fondatore della Premiata Forneria Marconi. Ha firmato molti dei loro più grandi successi, tra cui “Impressioni di Settembre” e, nell’ambito dell’arrangiamento e della produzione, molti dei brani di Fabrizio De Andrè rivisti dalla PFM. È autore di progetti musicali legati al teatro e al mondo delle arti concrete (pittura e scultura) nonché scultore egli stesso dei Padelloni. È inoltre un ricercatore nell’ambito della pedagogia artistica e della comunicazione musicale.
mpara a suonare la chitarra da solo a 9 anni, di nascosto, copiando i gesti del padre appassionato di musica. Scoperto, viene mandato dai genitori in una scuola privata dove studia chitarra classica per 5 anni. Nel frattempo perfeziona da autodidatta la sua tecnica sulla chitarra elettrica e i suoi tanti linguaggi. Completata nel 1961 l’allora scuola dell’obbligo (medie a orientamento industriale), all’età di soli 14 anni fa la sua prima tournée europea per le comunità italiane all’estero in un gruppo dal nome “Tutto per i Ragazzi”. A 30 anni, quando è già un musicista affermato, riprende privatamente gli studi perfezionandosi nella chitarra classica.

I primi successi[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1967 fa parte dei Grifoni di Gian Pieretti e Ricky Gianco, che poi cambierà nome in “Quelli”. Il loro primo vero successo fu “La Bambolina”, versione italiana di un noto brano di Michel Polnareff.

Dopo aver svolto il servizio militare in Marina nel biennio 1968-69 ritorna nel gruppo. Nel contempo svolge il lavoro di turnista, partecipando alle registrazioni di decine di dischi per i più grandi artisti e gruppi dell’epoca, tra cui Fabrizio De Andrè (“La Buona Novella”), Lucio Battisti (“Mi ritorni in mente”, “Emozioni”, “Il tempo di morire” e la celeberrima “La canzone del sole”), Paolo Conte (“Bartali”), Francesco Guccini (“L’isola non trovata”), Angelo Branduardi (“Il ladro”), Adriano Celentano, i Nomadi, i Camaleonti, Albano, … In quell’anno, con i compagni di molte sessioni di registrazione Di Cioccio, Premoli e Piazza, dà vita ad un altro progetto, i “Krel”, che si ispiravano alla musica dei Vanilla Fudge. Nel 1971 dalla stessa formazione (con l’aggiunta di Mauro Pagani) nasce la Premiata Forneria Marconi.

La PFM[modifica | modifica wikitesto]
Con la PFM iniziano a farsi conoscere vincendo il primo premio al Festival di Avanguardia e Nuove tendenze di Viareggio con “La Carrozza di Hans”, brano scritto da Mussida divenuto uno dei loro più grandi successi. A completare il primo 45 giri ci sarà “Impressioni di Settembre”, da lui composto nel Settembre del 1971, poi rivestito dal testo di Mogol-Pagani. Fino al 1986 (anno in cui i componenti prenderanno temporaneamente altre strade) e poi di nuovo dal 1996 ad oggi, Mussida contribuirà alla maggior parte del repertorio della formazione con altri successi quali “È festa”, “River of Life” (con testo di Pete Sinfield), “Dolcissima Maria”, “Chocolate Kings”, “Peninsula”, “QT8”, “Ulisse”, “Ore”, “Non Guardarmi” (dall’opera rock “Dracula”), “Il sogno di Leonardo”. A tali brani, contenuti in una produzione che raggiunge la ventina di dischi per un totale di oltre 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo, si affiancheranno celebri improvvisazioni chitarristiche live come “Altaloma” in Live in USA, in “Amico Fragile” nell’album con Fabrizio De Andrè, “Cyber Alpha” da Stati di Immaginazione e quello nell’esibizione sanremese della versione rivista dalla PFM del brano di Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore”, che successivamente vincerà il Festival. Con la PFM, Mussida si esibirà nei maggiori templi della musica live mondiale (come ad esempio la Royal Albert Hall di Londra e il Madison Square Garden di New York) e al fianco dei più importanti gruppi del panorama musicale internazionale, quali Beach Boys, Emerson Lake & Palmer, ZZ Top, Carlos Santana, Ian Anderson dei Jethro Tull e molti altri. Negli ultimi anni il percorso con la PFM si è orientato alla fusione e alla ricerca, con progetti quali :Serendipity (prodotto da Corrado Rustici e realizzato con la collaborazione di artisti quali Fernanda Pivano, Franco Battiato e Daniele Silvestri), Dracula - Opera rock per la produzione di David Zard, Stati di Immaginazione (il primo progetto interamente strumentale), AD2010 La Buona Novella (rilettura con nuovi arrangiamenti del concept album di un giovane Fabrizio De André) e nel 2011 PFM In Classic, nella quale il gruppo propone brani sinfonici classici (tra i quali alcuni di Mozart, Dvo#345;ák, Mahler, Saint-Saëns) anche inserendo composizioni originali che dialogano con la partitura e l’orchestrazione originaria.

Come autore[modifica | modifica wikitesto]
Durante gli anni di silenzio della PFM e a seguito dell’esperienza vissuta nell’insegnamento all’interno di carceri e comunità, nel 1993 Mussida pubblica l’album solista I Racconti dalla Tenda Rossa, un disco riflessivo e intimo. A questo percorso di espressione personale si affianca l’accostamento della sua musica ad altre arti. È il caso di quelle realizzate per il pittore Tino Stefanoni (La stanza della pittura). Nel 1997 scrive la Sinfonia Popolare per 1000 Chitarre, un’opera che impegna di volta in volta un numero variabile di persone e che nella sua massima ampiezza (concerto in Piazza Duomo a Milano, 1999) ha raggiunto le 1350 persone tra chitarre, coro e strumentisti diversi.[1] È un’opera in tre atti di matrice etnico-popolare pensata per aggregare i giovani studenti, gli appassionati della musica e i musicisti più esperti. È stata rappresentata fino ad ora in 7 edizioni, la prima nel 1997 a Verona in Piazza Bra. Dal 2010 a oggi ha poi collaborato con il mondo del teatro, scrivendo le musiche per l’adattamento di “Scene da un Matrimonio” di Ingmar Bergman ad opera di Alessandro D’Alatri, prodotto dal teatro dell’Aquila. A questo lavoro seguirà quello per Gabriele Lavia e il Teatro di Roma nella messa in scena di “I Masnadieri” di Friedrich Schiller, la cui produzione è stata curata dal figlio Sandro[2].

Nel 2013 esce il saggio con CD Il Lavoro del Musicista Immaginativo (in edizione limitata a 999 copie numerate e autografate) che prende spunto dal lavoro fatto per Scene da un matrimonio di Bergman e descrive il rapporto tra musicista e composizione accostando le riflessioni all'ascolto di 15 brani da loro generati.

Sculture e altre opere[modifica | modifica wikitesto]
A luglio 2012 Mussida ha presentato ufficialmente il suo nuovo progetto artistico, stavolta nell’arte scultorea. Inizialmente denominate 'Padelloni', queste sculture di ceramica ricoperte di oro zecchino, platino e rame del diametro di 30 centimetri rappresentano un gioco di significati tra il simbolo della cottura domestica e il ‘cibo per l’anima’, ossia la musica (il termine ‘padellone’ stesso è un modo popolare degli anni ’70 di definire i dischi in vinile a 33 giri). Questa fusione è sottolineata dai simboli di derivazione musicale incisi sul manico e da un CD incastonato al centro, contenente una serie di musiche originali suonate da Mussida stesso[3].

Il 15 luglio 2013 presso la Galleria d'Arte Contemporanea (presso il Museo di Stato di San Francesco) nella Repubblica di San Marino è stata inaugurata la mostra L'Altro Mondo[4], un connubio di scultura e suggestioni sonore legate al mondo degli intervalli musicali e i loro effetti sulle emozioni e i sentimenti. Nella stessa cornice è stato presentato inoltre il volume La Musica ignorata (ed. Skira)[5].

Per queste opere Mussida riceve nel Novembre 2013 il premio "Lorenzo il Magnifico" alla IX Biennale di Firenze

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
Utente Master


Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: c.franco vto


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Inserito il - 26/10/2014 : 09:53:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
DAn Attias

Daniel Attias (Los Angeles, 4 dicembre 1951) è un regista e produttore televisivo statunitense.

Debutta alla regia nel 1985 con il film Unico indizio la luna piena, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, successivamente lavora principalmente per la televisione, dirigendo numerosi episodi delle più note serie televisive dagli anni ottanta a oggi, tra cui Miami Vice, Beverly Hills 90210, Alias, Heroes, Lost, Dr. House - Medical Division e molte altre.

Spesso lavora per la HBO, avendo diretto episodi de I Soprano, The Wire, Six Feet Under, Big Love, Entourage, Deadwood e True Blood. Attias ha ricevuto due candidature agli Emmy Award per la regia di singoli episodi di Entourage.

Nel febbraio del 2001 suo figlio, David Edward Attias, ha investito e ucciso volontariamente quattro persone, e ferito una quinta, mentre si trovava ubriaco al volante della sua automobile a Isla Vista, sul lungo mare di Santa Barbara. Una causa civile è stata intentata contro Dan Attias e sua moglie Diane, per aver permesso al figlio, all'epoca dei fatti diciottenne, di guidare la loro Saab 9000.



JO

buona domenica

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china46
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Città: Lugano- Svizzera


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Inserito il - 26/10/2014 : 15:18:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
JOan Alexandra Molinsky, nota come Joan Rivers (Brooklyn, 8 giugno 1933 – New York, 4 settembre 2014), è stata una comica e attrice statunitense.

Nasce a Brooklyn nel 1933, figlia di immigrati russi di religione ebraica Beatrice (1906-1975) e Meyer C. Molinsky (1900-1985). Aveva una sorella maggiore, Barbara (1931-2013). Nel 1954 si laurea presso il Barnard College in Letteratura inglese e Antropologia.
Nel 1955 si sposa una prima volta con James Sanger, ma il matrimonio viene annullato sei mesi più tardi. Il 15 luglio 1965 sposa il produttore Edgar Rosenberg, da cui ha una figlia Melissa nata nel 1968 e anch'essa attrice. Rosenberg si suicida nel 1987.
Il 28 agosto 2014, durante una banale operazione chirurgica, subisce un arresto cardiaco. Dopo alcuni giorni di coma farmacologico, l'attrice muore il 4 settembre 2014 al Mount Sinai Hospital



KY

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Enza
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KYle MacLachlAN

Kyle Merritt MacLachlan (Yakima, 22 febbraio 1959) è un attore statunitense.

Nasce a Yakima (Washington), primogenito di 3 figli, da una famiglia di origini scozzesi, corniche ed irlandesi. Il padre è un manager mentre la madre è un avvocato. Dopo aver completato gli studi con una laurea presso l'Università di Washington nel 1982, si è trasferìto ed ha intrapreso la carriera di attore.

Fra le sue collaborazioni quella avuta con il regista David Lynch si è rivelata la più proficua, fra le partecipazioni Paul Atreides nel film-colossal Dune e Dale Cooper nella serie tv Twin Peaks, personaggio che riprese poi nel prequel cinematografico Fuoco cammina con me per il quale guadagnò un Golden Globe.

« Kyle interpreta l'uomo innocente che è interessato ai misteri della vita. È la persona di cui ti fideresti per farti condurre in un mondo strano »
(David Lynch[1])
MacLachlan ha lavorato anche in molte serie televisive, tra le quali: I racconti della cripta, producendone un episodio nel 1993, Law & Order - Unità vittime speciali, Desperate Housewives (in cui interpreta il dentista Orson Hodge), Sex and the City e How I Met Your Mother.

Dopo un lungo fidanzamento con la modella Linda Evangelista ed altri più brevi con Laura Dern e Lara Flynn Boyle, il 20 aprile 2002 si è sposato con l'agente di moda e produttrice Desiree Gruber, dalla quale il 25 luglio 2008 ha avuto un figlio, Callum Lyon.

Appassionato di vini, possiede un proprio vigneto nella Columbia Valley, vicino a Washington.





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china46
Utente Master

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Inserito il - 26/10/2014 : 22:53:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ANselma Dell'Olio

Anselma Dell'Olio, il cui vero nome è Selma Jean (Los Angeles, 1941), è una giornalista e traduttrice statunitense naturalizzata italiana.

Figlia di padre pugliese immigrato in California negli anni trenta e di madre ebrea americana di origine russa, venne per la prima volta in Italia all'età di 13 anni[1].

È stata femminista storica, protagonista delle battaglie per i diritti civili negli Stati Uniti d'America durante gli anni sessanta e settanta.

Ha recitato una piccola parte in Ciao maschio di Marco Ferreri ed ha contribuito alla scrittura dei dialoghi in film di Federico Fellini, Francesco Rosi, Mario Monicelli e di Marco Ferreri.

Nel 1987 si sposa con Giuliano Ferrara e nel 1992 conduce col marito la prima e unica puntata di Lezioni d'amore, un programma televisivo diventato fin dall'inizio un caso politico e cancellato dopo dieci giorni da Silvio Berlusconi su pressioni della Democrazia Cristiana.

Partecipa come critica cinematografica nella trasmissione di Gigi Marzullo, Cinematografo, in onda ogni sabato notte su Rai 1. Ha inoltre tenuto rubriche in varie riviste, tra cui Grazia, Liberal e Il Foglio.

La Dell'Olio, inoltre, fa attualmente parte della commissione che gestisce ed assegna i fondi per il cinema e non solo in Italia, il MIBAC.



DU

notte
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lampaDINA e lampaDario
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Inserito il - 27/10/2014 : 00:57:28  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lampaDINA e lampaDario Invia a lampaDINA e lampaDario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
china46 ha scritto:

ANselma Dell'Olio

Anselma Dell'Olio, il cui vero nome è Selma Jean (Los Angeles, 1941), è una giornalista e traduttrice statunitense naturalizzata italiana.

Figlia di padre pugliese immigrato in California negli anni trenta e di madre ebrea americana di origine russa, venne per la prima volta in Italia all'età di 13 anni[1].

È stata femminista storica, protagonista delle battaglie per i diritti civili negli Stati Uniti d'America durante gli anni sessanta e settanta.

Ha recitato una piccola parte in Ciao maschio di Marco Ferreri ed ha contribuito alla scrittura dei dialoghi in film di Federico Fellini, Francesco Rosi, Mario Monicelli e di Marco Ferreri.

Nel 1987 si sposa con Giuliano Ferrara e nel 1992 conduce col marito la prima e unica puntata di Lezioni d'amore, un programma televisivo diventato fin dall'inizio un caso politico e cancellato dopo dieci giorni da Silvio Berlusconi su pressioni della Democrazia Cristiana.

Partecipa come critica cinematografica nella trasmissione di Gigi Marzullo, Cinematografo, in onda ogni sabato notte su Rai 1. Ha inoltre tenuto rubriche in varie riviste, tra cui Grazia, Liberal e Il Foglio.

La Dell'Olio, inoltre, fa attualmente parte della commissione che gestisce ed assegna i fondi per il cinema e non solo in Italia, il MIBAC.



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Dina & Dario
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Enza
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ANtonio PAgliaro

Antonio Pagliaro (Palermo, 1968) è uno scrittore italiano.

Nato a Palermo nel 1968, Pagliaro è laureato in fisica; lavora come ricercatore nella sua città natale[1] dopo avere vissuto in diverse città d’Europa (Catania, Edimburgo, Copenhagen, Utrecht, Roma[1]).

Tra il 2008 e il 2011 ha collaborato ai quotidiani Liberazione e la Repubblica [2], e cura attualmente la rubrica Peñarol, il giallo e il nero sul magazine di arte, cultura e società 21 [3].

Nel 2007 Giulio Mozzi, consulente per la narrativa dell’editore Sironi di Milano, approvò la pubblicazione della prima opera di Pagliaro, Il sangue degli altri [4], romanzo poliziesco che narra di un giornalista d’inchiesta dell’Ora, Corrado Lo Coco, che si muove negli intrecci tra mafia siciliana e quella russa[4]. All’opera, vista come uno spaccato di realtà in forma di romanzo letterario dal critico di Liberazione Nicolò La Rocca («Pagliaro ci racconta una Sicilia in cui la politica si fa crimine organizzato, e una Cecenia non più schiacciata sotto lo stereotipo di terra di terroristi»[5]), fece seguito tre anni dopo I cani di via Lincoln (Laurana, 2010), altro romanzo criminale con Lo Coco, questa volta, alle prese con le connessioni tra la mafia siciliana e quella cinese[6].

L’opera seconda di Pagliaro, salutata come un thriller crudo[6] e niente affatto consolatorio (non è previsto il lieto fine)[7], lascia tuttavia il passo a un racconto breve di diversa ispirazione. Sempre del 2010 è, infatti, Il giapponese cannibale, storia vera di Issei Sagawa, studente giapponese che nel 1981 a Parigi uccise una sua compagna olandese di facoltà e poi ne divorò parti del corpo.

Di differente registro l’opera più recente di Pagliaro, La notte del gatto nero (Guanda, 2012), in cui vengono descritte le vicende di un padre di famiglia palermitano alle prese con la macchina della giustizia nella quale rimane implicato suo figlio diciottenne, accusato di detenzione e spaccio di cocaina; nonostante il romanzo non affronti direttamente il tema della criminalità organizzata lo scrittore Roberto Alajmo, dalle colonne di Repubblica, vi ha ravvisato immutata capacità di mantenere il lettore in tensione. Con tale romanzo Pagliaro ha vinto il premio letterario Antonio Aniante 2013[9] succedendo allo stesso Alajmo.





buona settimana

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dany61
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PAul Haarhuis (Eindhoven, 19 febbraio 1966) è un ex tennista olandese.

Paul Haarhuis è nato il 19 febbraio 1966 ad Eindhoven, nei Paesi Bassi. Giocò a tennis per la Florida State University.[1]

Carriera tennistica[modifica | modifica wikitesto]
Nel giugno 1995, Paul raggiunse la sua posizione più alta nel ranking singolare (n° 18). Haarhuis è maggiormente conosciuto per i suoi successi in doppio con il suo connazionale Jacco Eltingh, con cui vinse 5 tornei dello Slam. Nella sua carriera ha vinto 1 titolo nel singolo e 54 nel doppio.

Insieme a Sergi Bruguera, Richard Krajicek, Leander Paes, e Michael Stich, è uno dei pochi giocatori della sua generazione a detenere un bilancio positivo nelle partite contro l'americano Pete Sampras, con uno score pari a 3-1.

Dopo il suo ritiro, vinse, alla fine dell'anno, il Blackrock Masters Tennis nella Royal Albert Hall nel 2005 e nel 2006, battendo leggende del tennis come Goran Ivaniševi#263; e John McEnroe

SA

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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SAlvatore SampeRI

Salvatore Samperi (Padova, 26 luglio 1944 – Roma, 4 marzo 2009) è stato un regista e sceneggiatore italiano. Nei suoi film si è spesso occupato anche del casting e del soggetto.

Nato in una famiglia benestante a Padova[1], frequenta per un certo periodo l'Università di Padova, ma la abbandona per partecipare al Movimento Studentesco del 1968. Il primo periodo della carriera di Samperi ha le stimmate dell'antiborghese.


Lisa Gastoni e Lou Castel in Grazie zia (1968)
Grande ammiratore di Marco Bellocchio, con pochi fondi a disposizione realizza il suo primo lungometraggio, Grazie zia (1968), che segue idealmente la scia tracciata da I pugni in tasca. Sono presenti, già in questa sua opera prima, le due caratteristiche più importanti del suo cinema: la satira amara, cupa, contro la famiglia borghese e la narrazione di un amore morboso, impossibile (in questo caso, quello tra zia e nipote), che inaugurerà la stagione del film erotico all'italiana.

Nei successivi Cuore di mamma (1969) e Uccidete il vitello grasso e arrostitelo (1970), entrambi con musiche di Ennio Morricone, diventa palese la critica di Samperi nei confronti della famiglia borghese, di cui egli narra minuziosamente il desiderato disfacimento. Sono opere in cui è presente una forte carica politica (si dice che Samperi in quegli anni aderì al Maoismo).

Samperi abbandona per qualche tempo i temi della protesta giovanile privilegiando la satira di costume con Un'anguilla da 300 milioni (1971) e Beati i ricchi (1972), entrambi con Lino Toffolo.


Laura Antonelli e Turi Ferro in Malizia (1973)
La sua opera più celebre è senza dubbio Malizia del 1973: questo film, ambientato nella Sicilia del 1950, ad Acireale, descrive l'ascesa di una modesta cameriera che, grazie al fascino e ai turbamenti erotici che provoca ai suoi interlocutori maschi, diventa una signora altolocata. La pellicola, che ottenne un grande successo al botteghino, consacrò Laura Antonelli come sex symbol del cinema degli anni settanta.

Un anno dopo, Samperi ritorna sullo stesso tema con Peccato veniale: ancora una volta, Laura Antonelli diventa oggetto del desiderio di un adolescente. La pellicola ha un buon successo, ma incassa meno rispetto alla precedente.

Nel 1976 Samperi realizza due progetti: il primo di questi, Scandalo (storia di una giovane donna che diventa schiava d'amore), viene offuscato dal successo del secondo, Sturmtruppen. Qui il regista non si limita a trasportare le strisce di Bonvi sul grande schermo, ma arricchisce il fumetto originario con una comicità umoristico-satirica e con una buona dose di anti-militarismo.

In seguito, il regista padovano realizza Nené (1977), tratto da un romanzo di Cesare Lanza, ed Ernesto (1979), su un'iniziazione amorosa omosessuale, tratto da un'opera di Umberto Saba. Nello stesso anno Samperi torna al successo di botteghino con Liquirizia, sulla rabbia studentesca pre-1968. È una delle opere più riuscite della sua carriera, anche se contestata da alcuni critici a causa del suo presunto cattivo gusto.

A Casta e pura (1981) fa seguito Sturmtruppen 2 - Tutti al fronte (1982), il giovanilistico e "vanziniano" Vai alla grande (1983) e l'erotico patinato di Fotografando Patrizia (1984), con Monica Guerritore), e di La Bonne (1986), in cui Samperi lancia la francese Florence Guerin.

Malizia 2000 (1991) è il seguito di Malizia, con una Laura Antonelli prossima al ritiro dalle scene. Dopo l'insuccesso di questo film, Samperi smette di fare cinema. Torna dietro alla macchina da presa una quindicina di anni dopo con alcune fiction girate per Canale 5: Madame (2004), Il sangue e la rosa (2008) e soprattutto le due serie di enorme successo L'onore e il rispetto (2006 e 2009), la seconda delle quali viene trasmessa alcuni mesi dopo la sua morte.





buongiorno

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dany61
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RIley REiff (Parkston, 1 dicembre 1988) è un giocatore di football americano statunitense che gioca nel ruolo di offensive tackle per i Detroit Lions della National Football League (NFL). Fu scelto come 23° assoluto dai Lions nel Draft NFL 2012. Al college ha giocato a football ad Iowa

Considerato uno dei migliori prospetti tra gli offensive tackle nel draft 2012[1][2], Reiff fu scelto come 23° assoluto dai Lions, il secondo selezionato nel suo ruolo dopo Matt Kalil[3]. Nella sua prima stagione giocò tutte le 16 gare, 8 delle quali come titolare. Nella successiva disputò tutte le 16 partite della stagione regolare come titolare

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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REnzo Rossellini

Renzo Rossellini (Roma, 24 agosto 1941) è un produttore cinematografico e regista italiano.

Renzo Rossellini è il primogenito di Roberto Rossellini, regista italiano tra i più famosi e importanti, e Marcella De Marchis, costumista.

A volte chiamato Renzino, per distinguerlo dallo zio Renzo Rossellini, fratello del regista e compositore di musica da film, è stato assistente di suo padre dal 1959 al 1970 (collaborando anche con Michel Boisrond e Ferdinando Baldi).

Nel 1962 ha girato uno degli episodi del film collettivo L'amore a vent'anni (con Shintar#333; Ishihara, Marcel Ophüls, François Truffaut e Andrzej Wajda, film nominato all'Orso d'oro del Festival di Berlino) e poi alcuni documentari da regista (Il mondo sulle spiagge (1962), L'età del ferro (1964), La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza (1970), The World Population (1974). Nello stesso periodo risulta anche tra gli autori di altri film di taglio documentaristico e sociologico.

Nel 1975 fonda Radio Città Futura, una delle principali radio libere italiane.

Collabora ancora con il padre in ruoli più importanti per le sue produzioni televisive fino al 1977, producendo anche qualche film di Sergio Rossi, Maurizio Lucidi, Glauber Rocha, per poi fondare e rimanere Presidente della Gaumont Italia, ramo italiano della Gaumont dal 1977 alla sua chiusura.

Durante questo periodo produce e distribuisce più di 100 film, cominciando da Prova d'orchestra (1978) di Federico Fellini (con il quale affrontò La città delle donne due anni dopo, e la ancora più impegnativa realizzazione di E la nave va nel 1983), includendo Dimenticare Venezia di Franco Brusati, Chiedo asilo di Marco Ferreri, Don Giovanni di Joseph Losey, La morte in diretta di Bertrand Tavernier, Sogni d'oro di Nanni Moretti, Tre fratelli di Francesco Rosi (e nel 1984 la sua Carmen), La pelle di Liliana Cavani, Fitzcarraldo di Werner Herzog, Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, Fanny e Alexander by Ingmar Bergman, La nuit de Varennes di Ettore Scola, Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni, Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada di Lina Wertmüller, Danton di Andrzej Wajda, Colpire al cuore di Gianni Amelio, Nostalghia di Andrei Tarkovskij, La casa del tappeto giallo di Carlo Lizzani, Pianoforte di Francesca Comencini, Enrico IV di Marco Bellocchio e molti altri.

In pochi anni la Gaumont Italia divenne la più importante casa di distribuzione cinematografica, laddove la produzione o la co-produzione erano una parte importante ma ridotta delle attività. Tra le altre cose, Rossellini fondò anche una Scuola di cinema (da cui provengono registi come Daniele Luchetti, Carlo Carlei, Antonello Grimaldi, e altre figure professionali, tra cui va ricordato almeno Domenico Procacci).

Dopo un brutto incidente stradale e forti cambiamenti alla direzione francese del gruppo, Rossellini fondò la Artisti Associati, con la quale si assicurò alcuni successi di distribuzione (tra cui 9 settimane e ½ di Adrian Lyne).

Trasferitosi a Los Angeles per il suo nuovo matrimonio, Rossellini si occupa ora per lo più di insegnamento (tra Italia, Stati Uniti e Cuba), ha girato Diritto di sognare (2006, documentario sulla mafia), ed è il presidente di diverse associazioni, tra cui la prestigiosa "Fondazione Roberto Rossellini".

Nel 2010 collabora in veste di produttore al cortometraggio di Mario Monicelli, La nuova armata Brancaleone.


Nel 2013 si racconta nel documentario Cinema anno zero diretto dal regista Michele Diomà. Un’opera in cui Renzo Rossellini ripercorre le principali tappe della sua carriera cinematografica, ma denuncia anche tutti i mali del cinema contemporaneo.




FR


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china46
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FRancis BAcon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992) è stato un pittore irlandese.

Ricordo che quando c'era l'oscuramento spruzzavano il parco di qualcosa di fosforescente, con l'idea che gli Zeppelin avrebbero scambiato quella luminescenza per le luci di Londra e avrebbero lanciato le bombe nel parco; ma non funzionò[1] »
Secondogenito di Anthony Edward Mortimer Bacon e Christina Winifred Loxley Firth, con un fratello maggiore, Harley, e uno minore, Edward, entrambi scomparsi in giovane età, e due sorelle minori, Ianthe e Winifred.
Il padre discendeva da una famiglia che vantava nobili origini, imparentata forse con il filosofo Francis Bacon, noto in Italia come Francesco Bacone. Era un uomo iracondo e tirannico, capitano della fanteria leggera dell'esercito britannico in pensione nonché veterano della seconda guerra boera (1899-1902). La madre proveniva invece da una facoltosa famiglia di Sheffield che aveva fatto fortuna commerciando acciaio e carbone. Nel 1903, la famiglia si trasferì a Connycourt House, nella contea di Kildare. La grande casa con 18 stanze e provvista di ampie scuderie ospitava, oltre alla famiglia Bacon, cinque domestici e una ventina di altre persone fra stallieri e lavoratori vari.ecccc...

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dany61
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BAkary Papa GAssama (Banjul, 10 febbraio 1979) è un arbitro di calcio gambiano

Arbitro della massima serie gambiana, Gassama è nominato internazionale con decorrenza dal 1º gennaio 2007. Ha fatto il suo esordo in una gara tra nazionali maggiori nel febbraio del 2011, in occasione di una partita tra Ruanda e Tunisia.

Dal 2009 ha iniziato a dirigere in CAF Champions League, la massima competizione per club della confederazione africana.

Nel gennaio 2012 è convocato dalla CAF per la Coppa d'Africa: si tratta della prima volta nella sua carriera. In questa circostanza, si mette abbastanza in luce dirigendo una partita della fase a gironi e successivamente un quarto di finale.

Nell'aprile del 2012 la FIFA lo inserisce in una prima lista di preselezionati per i Mondiali del 2014, convocandolo per il Torneo maschile di calcio delle Olimpiadi di Londra 2012.[1] Nell'occasione, il fischietto gambiano dirige due partite della fase a gironi: il 26 luglio a Coventry Bielorussia-Nuova Zelanda 1:0 e il 1 agosto a Newcastle Brasile-Nuova Zelanda 3:0.

Nel settembre dello stesso anno è eletto in patria come miglior fischietto dell'anno, per gli importanti risultati conseguiti non solo in campo continentale, ma anche intercontinentale, dato il suo inserimento nella lista dei fischietti in lizza per il mondiale di Brasile 2014.

Nel gennaio del 2013 è selezionato per la Coppa delle nazioni africane 2013. Per il fischietto gambiano, si tratta della seconda apparizione, dopo quella dell'anno precedente in Gabon e Guinea Equatoriale. Viene impiegato in due partite della fase a gironi, e successivamente dirige una delle semifinali, tra Mali e Nigeria.

Nel giugno del 2013 è selezionato dalla FIFA per prendere parte ai Mondiali Under 20 in Turchia Nell'occasione, dirige due partite della fase a gironi.

Il 10 novembre 2013 è chiamato a dirigere, per la prima volta in carriera, la finale di ritorno della CAF Champions League 2013, tra gli egiziani dell'Al Ahly e i sudafricani dell'Orlando Pirates.

Sempre nel novembre 2013 viene designato dalla commissione arbitrale FIFA per dirigere il ritorno di Nigeria-Etiopia, uno degli spareggi CAF per l'accesso ai mondiali di Brasile 2014.

Nel dicembre del 2013 è selezionato dalla FIFA per prendere parte alla Coppa del mondo per club 2013 in Marocco. Qui dirige due partite: dapprima il play off d'accesso per i quarti di finale, e successivamente una delle due semifinali.

Il 15 gennaio 2014 viene selezionato ufficialmente per i Mondiali 2014 in Brasile. Qui è chiamato a dirigere una partita valida per la terza giornata della fase a gironi, e cioè Olanda-Cile.

Il 7 luglio 2014 termina la sua esperienza in Brasile, essendo tra gli arbitri mandati a casa a seguito del taglio effettuato dopo i quarti di finale e prima delle ultime quattro gare].


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Enza
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GAbriella ROmano

Gabriella Romano (Torino, 1960) è una regista e scrittrice italiana.

Ha lavorato per la Gazzetta del Popolo e RAI Radio 3.

Dal 1987 al 2002 ha vissuto a Londra, dove ha lavorato nel campo della produzione e della ricerca per programmi televisivi di informazione per numerose societa' di produzione inglesi, statunitensi e canadesi e dove ha realizzato i suoi primi documentari. Attualmente vive a Roma.



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china46
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ROnda Jean Rousey (Contea di Riverside, 1º febbraio 1987) è un'atleta di arti marziali miste, judoka ed attrice statunitense.

Combatte nella divisione dei pesi gallo femminili per l'organizzazione UFC, nella quale è la prima ed attuale campionessa femminile di categoria ed è stata la prima lottatrice femmina della storia della promozione ad essere messa sotto contratto, contratto stipulato nel 2012; in precedenza è stata un'imbattuta campionessa di categoria Strikeforce nel 2012. Ha fatto anche da allenatrice nella 18-esima stagione del reality show The Ultimate Fighter. Si allena anche con altre atlete attive nei pesi gallo quali Shayna Baszler, Marina Shafir e Jessamyn Duke, gruppo di quattro lottatrici di MMA che è stato battezzato The Four Horsewomen.

Ronda vanta una carriera da campionessa pluridecorata nel Judo, grazie alla medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Pechino del 2008 ed ai numerosi successi conseguiti a livello nazionale e continentale tra il 2001 ed il 2008: in totale ha vinto tre campionati continentali, tre open continentali per i campionati mondiali, un mondiale juniores, sei campionati nazionali senior, due campionati nazionali junior e 16 tornei internazionali, con un record in carriera di 52 vittorie e 19 sconfitte.

Grazie alla popolarità acquisita come atleta di MMA dal 2013 Ronda ha intrapreso anche una carriera da attrice in alcuni film d'azione come I mercenari 3 - The Expendables e Fast & Furious 7.

È stata premiata Female Fighter of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2011 e nel 2013, nonché Fighter of the Year nel 2011 e 2012, Featherweight of the Year nel 2011, Bantamweight of the Year nel 2012 e 2013 e Newcomer of the Year nel 2011 ai Women’s Mixed Martial Arts Awards. Ha ottenuto il riconoscimento Best Female Athlete agli ESPY Award nel 201.

Per il sito specializzato MMARising.com Rousey è la lottatrice più forte del mondo pound for pound, mentre per le classifiche unificate è la lottatrice più forte del mondo dei pesi gallo; per i ranking ufficiali dell'UFC è la numero 8 nella classifica pound for pound.



BU

sera
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Enza
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BUrgess JEnkins

Jenkins Burgess (Winston-Salem, 24 ottobre 1973) è un attore e produttore cinematografico statunitense.

Jerkins è diventato famoso per aver preso parte nel 2000 al film Il sapore della vittoria - Uniti si vince (Remember the Titans) a fianco del premio Oscar Denzel Washington e per aver interpretato il marito di Hilary S****, David Winter, nel film "I segni del male" (The Reaping) del 2007. Nel 2009 ha lavorato a fianco di Kevin McCarthy e June Lockhart nel film premio Oscar "Wesley", dove ha interpretato il teologo inglese John Wesley. Ha recitato a fianco di Stacy Keach nel film "Unshackled", film tratto da una storia vera.

Al "Festival del Cinema di Boston" è stato premiato nel 2009 come Miglior Attore per la sua interpretazione nel ruolo di Bruce Snow nel film Insignificant Others.

Jenkins ha interpretato Bobby Irons nella sesta stagione della serie One Tree Hill mentre compariva occasionalmente anche in Army Wives e Drop Dead Diva; è stato quindi inserito dalla ABC nel cast di Nashville con il ruolo di Randy Roberts, il produttore e amico di da lungo amico e produttore di Rayna James, interpretata da Connie Britton. In questa serie Jenkins ritrova Hayden Panettiere, già conosciuta sul set di Il sapore della vittoria - Uniti si vince.





buona giornata

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dany61
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JEnna JAmeson, pseudonimo di Jenna Marie Massoli (Las Vegas, 9 aprile 1974), è una ex attrice pornografica, regista e imprenditrice statunitense

Jenna Marie Massoli nasce a Las Vegas, Nevada, il 9 aprile 1974 da Lawrence Massoli e Judith Brooke Hunt. È la secondogenita della famiglia: ha un fratello maggiore di nome Tony. Il padre Lawrence, italoamericano, è un ex direttore dei programmi per l'emittente televisiva KVBC-DT e sceriffo in pensione[2]. La madre Judith è una showgirl che ha danzato nello spettacolo del Folies Bergère del Tropicana Resort & Casino.[3] La madre muore di melanoma il 20 febbraio 1976,[4] due mesi prima del secondo compleanno di Jenna. Le spese per le terapie contro il cancro riducono la famiglia sul lastrico e i Massoli si spostano tra Nevada, Arizona e Montana, vivendo in una casa mobile o presso la nonna paterna. Il padre lavora principalmente per il Las Vegas Metropolitan Police Department e Jenna si affeziona molto al proprio fratello maggiore Tony. Partecipa spesso, da bambina, a concorsi di bellezza e frequenta corsi di balletto. Studia danza per quindici anni.

Nel 1990 si trasferisce con la famiglia in un ranch a Fromberg, nel Montana. Nell'ottobre di quell'anno, dopo una partita di football alla Fromberg High School, fa l'autostop per tornare a casa. Le viene dato un passaggio a bordo di un pick-up da quattro ragazzi appartenenti alla squadra di una scuola vicina. I quattro la stuprano e la picchiano con delle rocce, lasciandola priva di sensi.[5] Ha ancora 16 anni quando subisce una seconda violenza sessuale a opera di "Preacher", lo zio biker di Jack, il suo primo fidanzato.[5] Preacher però nega che lo stupro sia mai avvenuto.[6] Jenna non dice nulla al padre e lascia la propria casa per andare a vivere con Jack.

Jack è un tatuatore e le fa quello che è il primo, e il più famoso, di una serie di tatuaggi: due cuori sulla natica destra. Più tardi suo fratello Tony, anch'egli tatuatore, vi aggiungerà l'iscrizione "Heart Breaker" ("Rubacuori").[4]

Jenna tenta di seguire le orme della madre come showgirl, a Las Vegas, ma viene ripetutamente rifiutata a causa della propria altezza, sensibilmente inferiore a quella minima richiesta, all'epoca di 173 cm. È assunta al Vegas World[2] ma si licenzia dopo appena due mesi sostenendo che gli orari e la paga sono terribili.[7] Jack la incoraggia a cercare lavoro come ballerina e nel 1991, ancora minorenne, inizia a esibirsi negli strip club di Las Vegas usando un documento falso.[4] Jenna cerca lavoro anche al Crazy Horse Too, ma il proprietario le dice di tornare quando non avrà più l'apparecchio ortodontico. Jenna torna a casa e si toglie l'apparecchio con delle pinze. Il giorno seguente torna al locale e ottiene il lavoro. Dopo 6 mesi arriva a guadagnare 2 000 dollari a notte.[4] Intanto si diploma alla Bonanza High School. È introdotta nel mondo del porno da un provino tenuto di fronte al pornoattore-produttore Randy West, noto per aver scoperto altri talenti quali Tera Patrick.

Nel 2005 pubblica il libro autobiografico How To Make Love Like a Porn Star che nell'edizione italiana è diventato Vita da pornostar.

Ha lavorato principalmente per la Vivid Entertainment, ma anche per: New Sensations, Sin City, ClubJenna, Wicked Pictures, Ultimate, VCA Pictures, Randy West, Peach, New Vision Video, New Machine, Private, Adam & Eve, Digital Playground, NuTech e ha fatto un calendario per la marca di chitarre Jackson Guitars.

È apparsa nel video musicale della canzone Without Me di Eminem e ha doppiato Candy Suxxx nel gioco Grand Theft Auto: Vice City. Compare inoltre in Hollywood a luci rosse, secondo episodio della terza stagione de I Griffin e collaborato con la ECW facendo parte di qualche show come manager.

Nel gennaio 2008 agli AVN Awards annuncia il suo ritiro dalle scene come pornoattrice. Continua a lavorare comunque nella sua casa di produzione, la ClubJenna. Nella classifica del 2009 delle 50 persone più sexy degli anni novanta, si è classificata trentottesima.[senza fonte]

Con un'intervista rilasciata al sito americano TMZ.com, la Jameson ha annunciato il proprio ritorno sulle scene del porno

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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Inserito il - 31/10/2014 : 10:46:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
JACQUELINE KENNEDY

Jacqueline Kennedy, vero nome Jacqueline Lee Bouvier, nasce a Southhampton il 28 luglio 1929. Viene allevata in ambienti acculturati e di classe tra New York, Rhode Island e la Virginia. A quell'epoca il suo amore per le lettere la porta a scrivere poemi, novelle e romanzi, accompagnandoli con illustrazioni personali.

Si dedica inoltre con assiduità allo studio della danza, altra sua grande passione di sempre. La madre, che ottenne il divorzio dal precedente marito, sposa Hugh D. Auchincloss nel 1942, portando le due figlie a Merrywood, nella sua casa vicino Washington D.C.

Jacqueline, in occasione dei suoi diciotto anni viene eletta "Debuttante dell'anno" per la stagione 1947-1948.

Come studentessa del prestigiosissimo Vassar College ha occasione di viaggiare moltissimo e di passare i suoi anni migliori in Francia (frequentando, fra l'altro, la Sorbona), prima di laurearsi alla George Washington University nel 1951. Queste esperienze le lasciano in eredità un grande amore verso i popoli stranieri, soprattutto verso i francesi.

Nel 1952 Jacqueline trova una sistemazione presso il giornale locale "Washington Times-Herald", inizialmente come fotografa, poi come redattrice ed articolista. In un'occasione le viene affidata l'opportunità di intervistare il senatore John F. Kennedy del Massachussetts, già accreditato dalla stampa nazionale come il più probabile successorie del Presidente degli Stati Uniti. Tra i due è un vero e proprio colpo di fulmine: i due si sposeranno l'anno successivo.

Jacqueline seduce la famiglia dei Kennedy, con un modello di vita intellettuale, europeo e raffinato. Dal loro rapporto nasceranno tre figli, Caroline (1957), John (1960) e Patrick, che purtroppo morì due giorni dopo la nascita.

Come First Lady, "Jackie", come veniva affettuosamente ormai chiamata da tutti i cittadini, cercherà di rendere la capitale della nazione fonte di orgoglio e centro della cultura americana. Il suo interesse per le arti costantemente sottolineato dalla stampa e dalla televisione, ispira un'attenzione per la cultura mai così evidente a livello nazionale e popolare. Un esempio concreto di questo interesse è il suo progetto per un museo della storia americana, poi realizzato a Washington.

Supervisiona inoltre la ridecorazione della Casa Bianca e incoraggia la conservazione degli edifici circostanti. Sarà sempre molto ammirata per il portamento, la grazia e la bellezza mai appariscente o volgare. Le sue apparizioni in pubblico ottengono sempre un enorme successo, anche se centellinate con sapienza e moderazioni (o forse proprio per questo).

In quel tragico 22 novembre 1963 Jackie è seduta accanto al marito quando questi viene assassinato a Dallas. Accompagna il suo corpo fino a Washington e vi cammina accanto durante la processione funebre.

Poi, in cerca di privacy, la first-lady si trasferisce assieme ai propri bambini a New York. Il 20 ottobre del 1968 sposa Aristotele Onassis, ricchissimo uomo d'affari greco. Il matrimonio fallisce, ma la coppia non divorzierà mai.

Onassis morirà nel 1975. Dopo essere diventata per la seconda volta vedova, Jackie inizia a lavorare nell'editoria, diventando senior editor di Doubleday, dove era l'esperta di arte Egiziana e letteratura.

Jacqueline Kennedy muore a New York il 19 maggio 1994.




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buon venerdì

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

JACQUELINE KENNEDY

Jacqueline Kennedy, vero nome Jacqueline Lee Bouvier, nasce a Southhampton il 28 luglio 1929. Viene allevata in ambienti acculturati e di classe tra New York, Rhode Island e la Virginia. A quell'epoca il suo amore per le lettere la porta a scrivere poemi, novelle e romanzi, accompagnandoli con illustrazioni personali.

Si dedica inoltre con assiduità allo studio della danza, altra sua grande passione di sempre. La madre, che ottenne il divorzio dal precedente marito, sposa Hugh D. Auchincloss nel 1942, portando le due figlie a Merrywood, nella sua casa vicino Washington D.C.

Jacqueline, in occasione dei suoi diciotto anni viene eletta "Debuttante dell'anno" per la stagione 1947-1948.

Come studentessa del prestigiosissimo Vassar College ha occasione di viaggiare moltissimo e di passare i suoi anni migliori in Francia (frequentando, fra l'altro, la Sorbona), prima di laurearsi alla George Washington University nel 1951. Queste esperienze le lasciano in eredità un grande amore verso i popoli stranieri, soprattutto verso i francesi.

Nel 1952 Jacqueline trova una sistemazione presso il giornale locale "Washington Times-Herald", inizialmente come fotografa, poi come redattrice ed articolista. In un'occasione le viene affidata l'opportunità di intervistare il senatore John F. Kennedy del Massachussetts, già accreditato dalla stampa nazionale come il più probabile successorie del Presidente degli Stati Uniti. Tra i due è un vero e proprio colpo di fulmine: i due si sposeranno l'anno successivo.

Jacqueline seduce la famiglia dei Kennedy, con un modello di vita intellettuale, europeo e raffinato. Dal loro rapporto nasceranno tre figli, Caroline (1957), John (1960) e Patrick, che purtroppo morì due giorni dopo la nascita.

Come First Lady, "Jackie", come veniva affettuosamente ormai chiamata da tutti i cittadini, cercherà di rendere la capitale della nazione fonte di orgoglio e centro della cultura americana. Il suo interesse per le arti costantemente sottolineato dalla stampa e dalla televisione, ispira un'attenzione per la cultura mai così evidente a livello nazionale e popolare. Un esempio concreto di questo interesse è il suo progetto per un museo della storia americana, poi realizzato a Washington.

Supervisiona inoltre la ridecorazione della Casa Bianca e incoraggia la conservazione degli edifici circostanti. Sarà sempre molto ammirata per il portamento, la grazia e la bellezza mai appariscente o volgare. Le sue apparizioni in pubblico ottengono sempre un enorme successo, anche se centellinate con sapienza e moderazioni (o forse proprio per questo).

In quel tragico 22 novembre 1963 Jackie è seduta accanto al marito quando questi viene assassinato a Dallas. Accompagna il suo corpo fino a Washington e vi cammina accanto durante la processione funebre.

Poi, in cerca di privacy, la first-lady si trasferisce assieme ai propri bambini a New York. Il 20 ottobre del 1968 sposa Aristotele Onassis, ricchissimo uomo d'affari greco. Il matrimonio fallisce, ma la coppia non divorzierà mai.

Onassis morirà nel 1975. Dopo essere diventata per la seconda volta vedova, Jackie inizia a lavorare nell'editoria, diventando senior editor di Doubleday, dove era l'esperta di arte Egiziana e letteratura.

Jacqueline Kennedy muore a New York il 19 maggio 1994.




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Dina & Dario
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china46
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JAnira Majello (Napoli, 3 dicembre 1970 è una conduttrice televisiva e giornalista italiana.

Si presenta al Concorso di Miss Eleganza Lazio nel 1989 e poi a quello di Miss Italia, accedendo alla Finale. L'anno successivo incontra Luca Sardella di cui diventerà collaboratrice, e con lui presentatrice di vari spettacoli televisivi sulla floricoltura e botanica su Rai 2, tra cui Una pianta al giorno. Questa attività le apre la strada dell'editoria dove inizia la collaborazione con varie testate di cucina e botanica.
Torna in televisione sempre accanto a Sardella in Verdissimo dal 1991 al 1994 e successivamente in Verdemattina dal 1994 al 1998 e sempre nel 1998 conduce I consigli di Janira per Rai 1.
A partire dal 2001 dirada le sue presenze in televisione continuando a redigere articoli su varie riviste. Dal 2012 è direttrice del periodico mensile Vivere Light, dedicato ai temi del cibo, della cucina e del benessere



BA
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BArbara SErra

• Milano 19 agosto 1974. Giornalista. Di Al Jazeera. Già con Bbc, Sky News, Channel Five. «Sono passata ad Al Jazeera non solo perché mi pagano di più, ma perché credo che potrò lavorare bene e in modo imparziale». Nel 2011 è conduttrice del programma Cosmo (Raitre).
• «Dal papà sardo e dalla mamma siciliana ha preso una bellezza mediterranea, qualcuno la rammenta anche in gara a Miss Italia, nel 1996. Pronta a lavorare anche nello showbiz dunque? “No grazie, quella settimana a Riolo Terme mi è bastata”. Altri ricordi italiani? “La Prima Comunione e la scuola elementare dalle suore di Santa Maria Consolatrice in Viale Corsica a Milano, fino alla terza perché poi siamo andati in Danimarca”. Poi lo sbarco in Inghilterra, gli studi alla London School of Economics, la scuola di giornalismo alla London’s City University» (Guido Santevecchi).
• Legatissima alla sua terra d’origine: «Con il passare degli anni mi sono resa conto dell’importanza di conoscere le proprie radici. Non si può cercare di capire il mondo se non si conosce il proprio luogo di provenienza. Ancor meglio se questo è una terra affascinante e complessa come la Sardegna» [Simone Tatti, focusardegna.com 2014].
• Con il libro Gli Italiani non sono pigri (Garzanti 2013) ha vinto il premio letterario Caccuri.
• Vive a Londra. Il 6 luglio 2008 ha sposato Mark Austin, un ex giornalista ora avvocato d’affari.




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china46
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SElma BLair Beitner (Southfield, 23 giugno 1972) è un'attrice statunitense.

Figlia più piccola, delle quattro figlie di Molly Ann e Elliot Beitner, studia presso il "Kalamazoo College" e in seguito alla "University of Michigan". Terminati gli studi, si trasferisce a New York, con l'intento di diventare fotografa, ma ben presto si appassiona alla recitazione, che studia con Stella Adler.
Debutta nel 1997, nel film di Frank Oz In & Out, successivamente lavora in varie produzioni televisive, compreso il ruolo principale di Zoe in Zoe, Duncan, Jack & Jane; fino al 1999, quando si fa notare nel film Cruel Intentions - Prima regola non innamorarsi, versione moderna de Le relazioni pericolose, che include un bacio saffico con l'attrice Sarah Michelle Gellar. Nel 2001 recita ne La rivincita delle bionde con Reese Witherspoon e di seguito La cosa più dolce con Cameron Diaz.
Nel 2004 interpreta Elizabeth Sherman in Hellboy di Guillermo del Toro, e prende parte anche a film come In Good Company e A Dirty Shame di John Waters, in seguito ha recitato in film come The Fog - Nebbia assassina, Purple Violets e Hellboy - The Golden Army.
Nel 2012 ricopre come protagonista il ruolo di Abigail Clayton nel film "Columbus Circle" diretto dal regista e produttore cinematografico George Gallo affiancando attori come Amy Smart, Giovanni Ribisi, Jason Lee e Kevin Pollak. Dallo stesso anno fa parte del cast della serie televisiva Anger Management, al fianco di Charlie Sheen. A causa di una lite con Sheen, l'attrice viene licenziata e costretta ad abbandonare il cast della serie

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dany61
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BLake LIvely (Tarzana, 25 agosto 1987), è un'attrice e modella statunitense

Nata nell'area metropolitana di Los Angeles, in California, proviene da una famiglia che lavora tutta nel mondo dello spettacolo: ha due sorelle attrici, Lori e Robyn Lively, e due fratelli, Jason ed Eric Lively, entrambi attori. Suo cognato è Bart Johnson, sposato con sua sorella Robyn. Suo padre, Ernie Lively (nato Ernest W. Brown), è un regista, mentre sua madre, Elaine Lively (nata McAlpin), è un'attrice. Non ha mai, di fatto, studiato recitazione: «I miei genitori insegnavano recitazione quando ero piccola e, non potendo permettersi una babysitter, mi portavano sempre ad assistere alle loro lezioni. Sono cresciuta assorbendo il mestiere e, la prima volta che mi sono trovata sul palcoscenico, sapevo già cosa fare».

Blake Lively nel 2010 assieme al futuro marito Ryan Reynolds
Blake ha frequentato la Burbank High School a Burbank, dove era rappresentante d'istituto, nonché cheerleader e componente del Glee Club del liceo. Sul set di Lanterna Verde ha conosciuto il collega Ryan Reynolds; la coppia si è sposata il 9 settembre 2012,[] annunciando il 6 ottobre 2014 di essere in attesa del loro primo figlio.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Debutta al cinema all'età di undici anni, con un piccolo ruolo nel film Sandman, diretto da suo padre Ernie Lively. Quattro anni dopo, il fratello maggiore Eric la ritirò da scuola per due mesi portandola con sé in una tournée in tutta Europa; durante il viaggio il fratello spese la maggior parte del suo tempo a cercare di convincerla a intraprendere la carriera di attrice. La ragazza non era interessata alla recitazione, ma nell'estate del 2005, prima che lei iniziasse il suo ultimo anno di liceo, suo fratello Eric, a sua insaputa, le fece ottenere un'audizione per il ruolo di Bridget in 4 amiche e un paio di jeans, in cui recita insieme ad Alexis Bledel, America Ferrera e Amber Tamblyn; riesce a girare il film durante il suo ultimo anno di liceo.

Nel 2007 raggiunge la fama internazionale con Gossip Girl, serie televisiva in cui recita la parte della protagonista Serena van der Woodsen, una ricca ragazza di New York tra problemi di amore, amicizie e feste. Nel 2008 riprende il ruolo di Bridget in 4 amiche e un paio di jeans 2; inoltre recita accanto a Justin Long nella commedia Ammesso ed è protagonista al fianco di Max Minghella del film indipendente Elvis and Anabelle. Nonostante il successo televisivo continua a lavorare anche nel cinema con il film a episodi New York, I Love You (2008) e nel film La vita segreta della signora Lee (2009) di Rebecca Miller.

Blake Lively nel 2011 alla serata di gala di Time 100
Nel 2010 è tra i protagonisti di The Town di Ben Affleck, e la rivista Maxim la classifica al 4º posto nella sua Maxim Hot 100 Nel 2011 recita in Lanterna Verde, nel quale l'attrice è co-protagonista, al fianco di Ryan Reynolds, nel ruolo di Carol Ferris. Partecipa inoltre, insieme a Jessica Alba, al videoclip I Just Had Sex dei The Lonely Island ed Akon, e viene incoronata dalla rivista maschile AskMen come "donna più desiderata del mondo". Sempre nel 2011, nel campo della moda, in febbraio lo stilista di calzature Christian Louboutin le dedica un paio di scarpe dal nome "The Blake",mentre in marzo diventa ambasciatrice della casa di moda Chanel. Ancora nello stesso anno la rivista TIME la inserisce tra le 100 persone più influenti al mondo nella sua lista Time 100. Nel 2012 la casa di moda Gucci la sceglie come testimonial della fragranza Gucci Permière, e per la quale gira un cortometraggio diretto da Nicolas Winding Refn. Nell'ottobre dell'anno successivo viene scelta come nuovo volto della L'Oreal Paris.

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Enza
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LInsday Price

Lindsay Jaylyn Price (Arcadia, 6 dicembre 1976) è un'attrice statunitense. conosciuta principalmente per avere interpretato il ruolo di Janet Sosna nella serie televisiva Beverly Hills 90210 dal 1997 al 1999, oltre all'aver lavorato in diverse soap opera e serie televisive statunitensi, fra le quali Beautiful, I giorni della nostra vita, Lipstick Jungle ed Eastwick. È stata sposata dal 2004 al 2007 con Shawn Piller, autore di popolari serie televisive come The Dead Zone; inoltre, nel 2005, ha scritto e prodotto un album musicale intitolato proprio Lindsay Price.




GI





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lampaDINA e lampaDario
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china46 ha scritto:

FRancis BAcon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992) è stato un pittore irlandese.

Ricordo che quando c'era l'oscuramento spruzzavano il parco di qualcosa di fosforescente, con l'idea che gli Zeppelin avrebbero scambiato quella luminescenza per le luci di Londra e avrebbero lanciato le bombe nel parco; ma non funzionò[1] »
Secondogenito di Anthony Edward Mortimer Bacon e Christina Winifred Loxley Firth, con un fratello maggiore, Harley, e uno minore, Edward, entrambi scomparsi in giovane età, e due sorelle minori, Ianthe e Winifred.
Il padre discendeva da una famiglia che vantava nobili origini, imparentata forse con il filosofo Francis Bacon, noto in Italia come Francesco Bacone. Era un uomo iracondo e tirannico, capitano della fanteria leggera dell'esercito britannico in pensione nonché veterano della seconda guerra boera (1899-1902). La madre proveniva invece da una facoltosa famiglia di Sheffield che aveva fatto fortuna commerciando acciaio e carbone. Nel 1903, la famiglia si trasferì a Connycourt House, nella contea di Kildare. La grande casa con 18 stanze e provvista di ampie scuderie ospitava, oltre alla famiglia Bacon, cinque domestici e una ventina di altre persone fra stallieri e lavoratori vari.ecccc...






Dina & Dario
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lampaDINA e lampaDario
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lampaDINA e lampaDario ha scritto:

china46 ha scritto:

FRancis BAcon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992) è stato un pittore irlandese.

Ricordo che quando c'era l'oscuramento spruzzavano il parco di qualcosa di fosforescente, con l'idea che gli Zeppelin avrebbero scambiato quella luminescenza per le luci di Londra e avrebbero lanciato le bombe nel parco; ma non funzionò[1] »
Secondogenito di Anthony Edward Mortimer Bacon e Christina Winifred Loxley Firth, con un fratello maggiore, Harley, e uno minore, Edward, entrambi scomparsi in giovane età, e due sorelle minori, Ianthe e Winifred.
Il padre discendeva da una famiglia che vantava nobili origini, imparentata forse con il filosofo Francis Bacon, noto in Italia come Francesco Bacone. Era un uomo iracondo e tirannico, capitano della fanteria leggera dell'esercito britannico in pensione nonché veterano della seconda guerra boera (1899-1902). La madre proveniva invece da una facoltosa famiglia di Sheffield che aveva fatto fortuna commerciando acciaio e carbone. Nel 1903, la famiglia si trasferì a Connycourt House, nella contea di Kildare. La grande casa con 18 stanze e provvista di ampie scuderie ospitava, oltre alla famiglia Bacon, cinque domestici e una ventina di altre persone fra stallieri e lavoratori vari.ecccc...







FReud Clement
(GI)


Sir Clement Freud
http://youtu.be/0XlH4mDY4HI
E' stato un politico, scrittore
ebreo britannico.

Data di nascita: 24 aprile 1924, Berlino, Germania
Data di morte: 15 aprile 2009, Londra, Regno Unito
Coniuge: June Flewett (s. 1950–2009)
Partito: Partito Liberale
Figli: Emma Freud, Matthew Freud
Genitori: Lucie Freud, Ernst L. Freud

E' nato Clemens Raffaello Freud a Berlino,
figlio di genitori ebrei Ernst L. Freud (architetto) e Lucie nata Brasch.
Era il nipote di psicoanalista Sigmund Freud e il fratello
del pittore Lucian Freud .
La sua famiglia fuggì in Gran Bretagna dalla Germania nazista
e il suo nome è stato anglicizzato a Clemente…



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dany61
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GIovanni Odazzi (Roma, 25 marzo 1663 – Roma, 6 giugno 1731) è stato un pittore italiano.

Formatosi con Ciro Ferri e con il Baciccio, Giovanni Odazzi fece tesoro anche dello studio dell'arte di Carlo Maratta, che lo spinse a moderare il suo impeto barocco con un'arte più pacata e composta.

Numerose sono le opere da lui eseguite per Roma: tra le più significative il ciclo di affreschi all'Aracoeli, una pala a Santa Maria degli Angeli e due tele per San Bernardo alle Terme (1705). Impressionante per l'effetto realistico è l'affresco dei Santi Apostoli, con gli Angeli ribelli che danno l'impressione di uscire dalla cornice architettonica per cadere veramente sullo spettatore.

Il momento di maggiore celebrità di Odazzi pontificato di Clemente XI (1700-1721), quando partecipò a due tra le maggiori commissioni del tempo: la decorazione di San Clemente (1714-1716) e la serie degli ovali con i Profeti della navata di San Giovanni in Laterano. (1718). Dopo la morte di Carlo Maratta, Odazzi ne ereditò, insieme a Giuseppe Bartolomeo Chiari, il ruolo di caposcuola della corrente del primo rococò romano, influenzato dall'Accademia dell'Arcadia, costituendo una valida alternativa "locale" al veneto Francesco Trevisani

CA

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CArlo FReccero

Savona 5 agosto 1947. Autore ed ex dirigente televisivo. Ex direttore di Raidue (agosto 1996-febbraio 2002), poi cinque anni pagato per non fare niente («colpa del berlusconismo, ma non solo»), alla fine ha fatto causa alla Rai. Breve ritorno in Rai nell’ottobre 2005 tra gli autori di Rockpolitick. Dal luglio 2007 al maggio 2010 è stato presidente di RaiSat: «È come se proponessero a Kakà di giocare nell’Avellino». Dal 2008 al 2013 direttore di Raiquattro, canale digitale della Rai.
• In pensione dal 5 agosto 2013: «Sono felice che la Rai mi abbia messo in pensione il giorno del mio compleanno, dopo troppi anni nel limbo al secondo piano di viale Mazzini, in quelle stanze dove gli scherani di Silvio Berlusconi relegavano i dissenzienti. Fosse stato per loro mi avrebbero pure gasato, disintegrato» (a Riccardo Bocca).
• Prima era stato direttore dei programmi di Italia 1, assistente del presidente a Rete 4, direttore de La Cinq e di Italia 1, consulente di Raiuno. «Ho iniziato col cinema parecchi anni fa quando da ricercatore di Filosofia a Milano scrissi trecento riassunti di film per un’enciclopedia di Berlusconi e lui, stupito dalla velocità del lavoro, mi assunse a Canale 5».
• «La sua fama di innovatore televisivo comincia in Mediaset che però allora si chiamava Fininvest. A Parigi, alla Cinq (sempre per conto di Berlusconi), il genio non funziona e il giovane creativo deluso ripara in Italia. A capo di Raidue, Enzo Siciliano presidente, viene accolto come salvatore della Patria. Il primo anno qualche novità la tenta per davvero e il Macao demenziale di Gianni Boncompagni e Alba Parietti diventa il tormentone nazionale. Poi, l’affloscio» (Pietrangelo Buttafuoco).
• «Diventato direttore, l’8 agosto 1996 coniò uno slogan per la sua Raidue: “L’innovazione e la memoria”. Ha tenuto fede al suo motto. Il programma per cui sarà ricordato è Anima mia, un vero cult: partito il 24 gennaio 1997, in prima serata, con Fabio Fazio, Claudio Baglioni e Sabina Ciuffini, è stato un trionfo (oltre 6 milioni, fino a 7 milioni e mezzo nell’ultima puntata), ma soprattutto per la critica tutta favorevole. A rimpiazzare Anima mia ci pensò Pippo Chennedy show, per l’occasione Dandini&Co lasciarono la terza rete per Raidue. Lontani dai 6 milioni, il programma fu però un discreto successo. Ma non tutto è stato felice: la storia di Carosello di Marco Giusti, con Ambra in versione intellettuale, non andò secondo le previsioni. Piovvero le critiche: improvvisazione. E Macao? Da tv del vuoto a unico programma intelligente (Enzo Siciliano dixit). Lo show con Alba Parietti diventò una sorta di Quelli della notte versione giovane e gli ascolti potevano considerarsi soddisfacenti. Dopo la pausa estiva, il declino. E un’ingloriosa chiusura forzata (gennaio 1998) per mancanza di telespettatori» (Maria Volpe).
• «Appena arriva a dirigere una rete assesta un paio di mazzate in giro. All’inizio il sangue sgorga copioso, la circolazione di idee e di articoli sui giornali è esuberante. Il salasso rinvigorisce gli ascolti e le opinioni degli opinion leader. Poi però inizia la coagulazione: audience e simpatie si rapprendono, la televisione cicatrizza le novità e comincia la fase di rigetto: l’ordine della tv (l’ordine dei politici, l’ordine dei cassieri, insomma l’ordine) deve sopravvivere al disordine. E la televisione sopravvive a Freccero» (Gualtiero Peirce).
• «Ho lasciato Berlusconi il 5 maggio 1992. All’inizio della mia direzione di Italia 1 misi in onda sia Gianfranco Funari che Giuliano Ferrara: erano programmi che affrontavano le magagne di Tangentopoli con l’obiettivo di controprogrammare la Rai 3 di Angelo Guglielmi. Berlusconi ci vide la possibilità di un inizio di commistione tra politica e televisione. Non ero d’accordo. E da quel momento ho incontrato solo qualche volta Fedele Confalonieri a qualche convegno. Quando una storia finisce, finisce».
• Tiene corsi di teorie e tecniche del linguaggio televisivo all’Università Roma Tre, e all’Università degli studi di Genova. Autore di diversi saggi scientifico-divulgativi.
• Dal 2007 al 2012 “Chief advisor” (non retribuito) per la Cultura del sindaco di Genova Marta Vincenzi.
• Dal 14 luglio 2008 direttore di Raiquattro, canale free del digidale terrestre. Nonostante non sappia assolutamente usare il computer, dichiara: «Una rete per un pubblico giovane, che naviga su Internet, sensibile alle suggestioni della moderna comunicazione. La moltiplicazione dei canali e l’interattività producono, accanto a quello passivo della tv generalista, un nuovo pubblico: sono giocolieri, utenti televisivi provenienti dal web, che mandano filmati, fanno a loro modo giornalismo. Raiquattro vuole intercettarli e trasformare gli spettatori in autori: il web sarà una fonte formidabile».
• «Una tv fatta con “gli scarti” della tv normale è il notevole paradosso inventato da Carlo Freccero per la sua nuova Raiquattro. Freccero sa benissimo che con quello che non va in onda sui soliti canali si può costruire la migliore tv del mondo. E ci gioca, quindi, con il concetto: ma per mille motivi è ben lontano dall’impresa vera, quella che nessuno, ai piani alti Rai, gli consentirà mai. Quello che è proibito dire è che mai e poi mai i dirigenti alle prese con i conti dell’Auditel rischieranno davvero di creare altrove un prodotto accattivante» (Antonio Dipollina).
• «Carlo Freccero, avendo il complesso della cultura, è costretto a inventarsi ascendenze situazioniste e a convincersi che la televisione sia un derivato del mass mediologo Guy Debord» (Pierluigi Battista).
• Attore in Il segreto del successo (Massimo Martelli 2003) e Volevo solo dormirle addosso (Eugenio Cappuccio 2004), dove interpreta un direttore televisivo licenziato.
• «Ha confessato di aver messo da parte l’idea di farsi prete dopo aver letto L’età della ragione» (Filippo Ceccarelli).
• Nel 2013 ha pubblicato Televisione (Bollati Boringhieri).
• Sposato con Daniela Strumia.







buona domenica

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china46
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Inserito il - 02/11/2014 : 14:26:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FRancesco RenGA (Udine, 12 giugno 1968) è un cantautore italiano. È stato il vincitore del Festival di Sanremo 2005 con il brano Angelo.

Gli esordi con i Timoria
Nato a Udine da genitori di origine sarda[2] ma cresciuto a Brescia, il primo concorso che lo vede protagonista è quello fra band bresciane denominato "Deskomusic". Renga ha solo sedici anni ma già un'ottima presenza scenica; il suo gruppo si chiama Modus Vivendi, fondato appena un anno prima con alcuni amici.
Ma a quel concorso è iscritto anche un altro gruppo destinato a segnare la biografia di Renga, gli allora sconosciuti Precious Time, poi diventati Timoria. Fra la giovane band lombarda e il cantante in erba scocca il feeling, e Francesco entra nella loro formazione. L'anno dopo non solo il gruppo vince la seconda edizione del medesimo concorso ma, cambiato il nome appunto in Timoria, la formazione sarà l'ambiente in cui Renga ha modo di sviluppare il suo talento artistico per i successivi tredici anni.....

Modificato da - china46 in data 02/11/2014 15:02:37
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dany61
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GAetano Antonio CAllido (Este, 14 gennaio 1727 – Venezia, 8 dicembre 1813) è stato un organaro italiano. In 44 anni di attività costruì nella Repubblica di Venezia (nord-est italiano, Istria e Dalmazia), in Emilia-Romagna, nel Trentino nelle Marche, a Malta e ad Istanbul ben 430 organi

A ragione del suo talento e della sua fama Callido come allievo superò presto il proprio maestro, il frate studioso di matematica e fisica di origini dalmate Petar Nakic, italianizzato con il nome di Pietro Nacchini. Nel 1742 iniziò la sua formazione presso Pietro Nachini. Nel 1762 prese la decisione di terminare il suo rapporto di lavoro e di intraprendere la libera professione; tuttavia rimase in stretta amicizia con Nacchini. Callido fu stimato tanto dal suo maestro quanto dai suoi contemporanei. Già nel 1763 si trovava in buona posizione, con sei organi (di cui uno con due manuali) da costruire. Nel corso di alcuni anni allargò il suo raggio d'azione non solo all'interno della Signoria di Venezia, bensì anche nell'Emilia-Romagna, nelle Marche (cui destinò circa un quarto della sua produzione) e perfino ad Istanbul, l'antica Costantinopoli (capitale dell'Impero ottomano).

Nelle scritture che il Callido stipulava con le varie committenze soleva definirsi "Professor d'Organi".

Nel 1766 ricevette l'onorevole incarico del rifacimento dei tre organi della Basilica di San Marco a Venezia. La sua instancabile attività - con un ritmo di costruzione medio di dieci organi l'anno - fu apprezzato anche dal senato veneziano, il quale prese la decisione di concedergli dal 27 marzo 1779 l'esenzione dei dazi doganali per il trasporto dei suoi strumenti al di fuori dei territori della repubblica, tanto era il prestigio che le sue opere arrecavano a Venezia.
Organo Callido di S. Pietro al Natisone
Gli eventi politici e i mutamenti socio-economici della fine del XVIII secolo, specialmente in riferimento al decreto emanato dall'amministrazione napoleonica con il quale si sopprimevano le varie corporazioni religiose, sembra che non abbiano intaccato più di tanto il suo lavoro, il quale perdurò con lo stesso ritmo fino al 1806, quando la direzione dell'attività passò ai figli Antonio ed Agostino, che continuarono per alcuni anni l'attività paterna con un volume di realizzazioni sempre più contenuto. In seguito la bottega organaria di Callido fu rilevata dai Bazzani, già suoi lavoranti

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china46
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Inserito il - 03/11/2014 : 22:59:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
CAterina Balivo (Napoli, 21 febbraio 1980) è una conduttrice televisiva italiana.

Nel 2000 avvia un'importante collaborazione con Rai 1, partecipando come inviata ad alcuni importanti show come I raccomandati di Carlo Conti, Miss Italia, Miss Italia Top e Miss Italia Notte. Tre anni dopo, nel 2003, dopo una piccola parentesi sul canale Stream News, dove conduce il varietà Bollicine, ed alcune piccole parti nel mondo del cinema, dei fotoromanzi e del teatro con le partecipazioni al film Il regalo di Anita e le interpretazioni in Con le buone o con le cattive e Trenta senza Lode, due commedie teatrali entrambe per la regia di Marco Falaguasta......

Dal 18 marzo 2013 ritorna nel pomeriggio di Rai 2 con il programma Detto fatto[12]; questo programma, visti i buoni ascolti, viene confermato anche per la stagione televisiva 2013/2014 e 2014/2015. Sempre su Rai 2, conduce, insieme a Savino Zaba, la ventesima edizione del Concerto di Natale al posto di Lorena Bianchetti (rimossa dai palinsesti di Rai 2 dal DG della RAI Luigi Gubitosi).



BR

notte
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dany61
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BRidget Sloan (Cincinnati, 23 giugno 1992) è una ginnasta statunitense,
vincitrice della medaglia d'argento nel concorso a squadre ai Giochi olimpici di Pechino 2008

CA

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Enza
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CArlo MontanaRO

Carlo Montanaro (Burano, 26 giugno 1946) è uno scrittore, giornalista e critico cinematografico italiano.

Dopo gli studi classici, consegue la laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia. Successivamente inizia a collaborare con numerose riviste e quotidiani, rivolgendo il proprio interesse alla cultura dei mass media e in particolare all’area cinematografica. Svolge numerose collaborazioni professionali sia in campo cinematografico (come aiuto-regista, tra gli altri, di Luigi Comencini, Tonino Valerii, Folco Quilici, Didier Baussy, Tinto Brass, Matjaž Klop#269;i#269;, Christian-Jaque) che televisivo, in veste di autore di svariati programmi Rai.

È autore di numerosi saggi critici (tra cui Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, edito da Le Mani nel 2005) e ha collaborato all’organizzazione di importanti eventi culturali, festival e rassegne, tra cui la Biennale di Venezia, il festival del Film sull'Arte e di Biografie d'Artisti di Asolo (poi diventato l'AsoloArtFilmFestival), e il MystFest di Cattolica. È inoltre tuttora uno dei principali organizzatori de Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone.

Ha insegnato teoria e metodo dei mass media all’Accademia di belle arti di Venezia per divenire successivamente Direttore della stessa Accademia; è stato inoltre docente di teoria e tecnica del linguaggio cinematografico nell’ambito del corso di laurea in tecniche artistiche e dello spettacolo (TARS) della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca' Foscari Venezia. Dal 2010 è Presidente dell'Associazione italiana per le ricerche di storia del cinema fondata nel 1964, che pubblica Immagine. Note di Storia del Cinema, semestrale diretto da Michele Canosa. A tutt'oggi, è considerato uno dei più importanti e stimati studiosi di cinema italiani:




buona giornata


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dany61
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ROberto Scozzi (Roma, 20 giugno 1968), è un cantautore italiano


Anonimo Italiano (nome d'Arte di Roberto Scozzi) debutta sulle scene musicali nei primi mesi del 1995 pubblicando il suo primo ed eponimo album, Anonimo italiano, trainato dal primo singolo, il lento E così addio. Il cantante suscitò in quegli anni molto interesse per via di alcune peculiarità: si esibiva coprendo il viso con una maschera argentea, la sua voce quando cantava ricordava, seppure con sfumature diverse, la voce di Claudio Baglioni. Quest'ultima cosa portò lo stesso Baglioni a diffidare la sua casa discografica di allora, la Bmg Ariola [1], trovatosi in difficoltà davanti alle ripetute smentite sull'identità dell'allora anonimo cantante da parte della casa discografica BMG[2]. Suddetta diffida, però, non ebbe alcuna rilevanza o seguito legale, in quanto non si riscontrò alcun plagio dal punto di vista prettamente tecnico/musicale. Il disco totalizza 120.000 copie vendute (grazie anche al successo di "Anche questa è vita"),che valgono un disco di platino nel 1995. Nel frattempo, pubblica anche il suo primo album in lingua spagnola, che viene pubblicato in Costarica, a Cuba e in altri paesi del Centro America. Inoltre, viene chiamato anche da Richard Clayderman, per realizzare con lui un duetto inedito di " E così addio", pubblicato nell'album "In Amore" del maestro francese. (Fonte;http://www.clayderman.co.uk/in_amore.htm ) Nel 1997 esce il suo secondo album Buona fortuna, anche questo certificato disco di platino in Italia, e negli anni seguenti pubblica altri due album: Dimmi che ami il mondo nel 2002 e L'infinito dentro noi nel 2006. A distanza di sette anni, il 20 aprile 2013, esce il suo nuovo album, intitolato Five, su etichetta Hydra Music[3]. L'album contiene 10 brani inediti, uno dei quali in duetto con Amedeo Minghi, tributo dovuto alla scomparsa di Roberto Mezzetti, collaboratore e musicista di entrambi i cantautori. Il 19 ottobre 2013 Anonimo Italiano è stato uno dei relatori per "Area Sanremo", parlando ai giovani aspiranti al Festival, al Palafiori di Sanremo

RE

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

DUbcek ALexander

Alexander Dubcek nasce a Uhrovec (in Cecoslovacchia, oggi Repubblica Slovacca) il giorno 27 novembre 1921. La famiglia si trasferisce in Unione Sovietica quando il piccolo Alexander ha solo quattro anni. Rientrato in Cecoslovacchia nel 1939, all'età di 18 anni, inizia a lavorare come operaio. Presto aderisce al movimento comunista clandestino, prendendo parte alla resistenza antinazista e all'insurrezione slovacca del 1944.

Nel 1951 diventa deputato dell'Assemblea nazionale. Dodici anni dopo, nel 1963, Alexander Dubcek diviene segretario e leader del Partito comunista slovacco. Il suo partito assieme a quello di Boemia e Moravia formava il PCC, Partito Comunista Cecoslovacco.

Convinto della necessità di abbandonare il modello sovietico, Dubcek riunisce intorno a sé un folto gruppo di politici e intellettuali riformatori, diventando il maggiore interprete di una linea antiautoritaria e di una feconda stagione politica, quella che verrà ricordata come "Primavera di Praga".

La sua filosofia, che andava contro il carattere di regime assunto dal modello sovietico, veniva definita come "socialismo dal volto umano".

All'inizio dell'anno 1968 Dubcek viene eletto segretario generale del PCC al posto di Antonín Novotný, leader della componente più legata al Partito comunista sovietico; Dubcek può così dare avvio al cosiddetto "nuovo corso", una strategia politica determinata a introdurre elementi di democrazia in tutti i settori della società del paese.

L'azione riformatrice di Dubcek trova grande consenso popolare, ma si scontra con la reazione degli altri regimi comunisti dell'Europa dell'est. Per porre fine al pericoloso movimento che andava creandosi in terra cecoslovacca, l'unione sovietica ordina nell'agosto del 1968 l'intervento delle truppe del Patto di Varsavia, l'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico. Nel 1969 Alexander Dubcek viene tolto dal suo incarico e l'anno dopo è espulso dal PCC. Nel 1971 si trasferisce in Slovacchia dove trova impiego come manovale in un'azienda forestale.

Il periodo che va dal 16 novembre al 29 dicembre 1989 è caratterizzato da quella che verrà definita la "rivoluzione di velluto", rivoluzione non violenta che avrebbe rovesciato il regime comunista cecoslovacco (iniziata con una manifestazione studentesca pacifica a Bratislava e seguita da un'altra analoga violentemente repressa dalla polizia, si sarebbe arrivati nelle dimostrazioni successive da 200.000 a 500.000 manifestanti). Durante la rivoluzione di velluto Dubcek viene da tutti acclamato.

Mentre tutti gli altri regimi comunisti stavano cadendo in Europa, il Partito Comunista Cecoslovacco rinuncia al proprio monopolio sul potere politico. Il 5 dicembre 1989 viene rimosso il filo spinato posto al confine con Germania Ovest e Austria. Il giorno 10, il presidente comunista Gustav Husak nomina un governo in buona parte non filo-comunista, poi annuncia le sue dimissioni. Vaclav Havel è il nuovo presidente della Repubblica cecoslovacca, mentre Alexander Dubcek è eletto presidente del Parlamento federale cecoslovacco. In questa veste Dubcek lotterà contro la divisione della Cecoslovacchia.

Il suo ultimo atto politico sarà il rifiuto della firma di una legge sull'epurazione, rivolta indifferentemente a tutti i passati membri del PCC; Dubcek temeva che questa legge avrebbe innescato nel paese pericolose reazioni e un clima di vendetta.

Poco tempo dopo resta coinvolto in un incidente stradale.

Alexander Dubcek muore il 7 novembre 1992 a causa delle ferite riportate nell'incidente, avvenuto in circostanze mai chiarite del tutto.



buondì







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lampaDINA e lampaDario
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lampaDINA e lampaDario ha scritto:

Enza ha scritto:

DUbcek ALexander

Alexander Dubcek nasce a Uhrovec (in Cecoslovacchia, oggi Repubblica Slovacca) il giorno 27 novembre 1921. La famiglia si trasferisce in Unione Sovietica quando il piccolo Alexander ha solo quattro anni. Rientrato in Cecoslovacchia nel 1939, all'età di 18 anni, inizia a lavorare come operaio. Presto aderisce al movimento comunista clandestino, prendendo parte alla resistenza antinazista e all'insurrezione slovacca del 1944.

Nel 1951 diventa deputato dell'Assemblea nazionale. Dodici anni dopo, nel 1963, Alexander Dubcek diviene segretario e leader del Partito comunista slovacco. Il suo partito assieme a quello di Boemia e Moravia formava il PCC, Partito Comunista Cecoslovacco.

Convinto della necessità di abbandonare il modello sovietico, Dubcek riunisce intorno a sé un folto gruppo di politici e intellettuali riformatori, diventando il maggiore interprete di una linea antiautoritaria e di una feconda stagione politica, quella che verrà ricordata come "Primavera di Praga".

La sua filosofia, che andava contro il carattere di regime assunto dal modello sovietico, veniva definita come "socialismo dal volto umano".

All'inizio dell'anno 1968 Dubcek viene eletto segretario generale del PCC al posto di Antonín Novotný, leader della componente più legata al Partito comunista sovietico; Dubcek può così dare avvio al cosiddetto "nuovo corso", una strategia politica determinata a introdurre elementi di democrazia in tutti i settori della società del paese.

L'azione riformatrice di Dubcek trova grande consenso popolare, ma si scontra con la reazione degli altri regimi comunisti dell'Europa dell'est. Per porre fine al pericoloso movimento che andava creandosi in terra cecoslovacca, l'unione sovietica ordina nell'agosto del 1968 l'intervento delle truppe del Patto di Varsavia, l'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico. Nel 1969 Alexander Dubcek viene tolto dal suo incarico e l'anno dopo è espulso dal PCC. Nel 1971 si trasferisce in Slovacchia dove trova impiego come manovale in un'azienda forestale.

Il periodo che va dal 16 novembre al 29 dicembre 1989 è caratterizzato da quella che verrà definita la "rivoluzione di velluto", rivoluzione non violenta che avrebbe rovesciato il regime comunista cecoslovacco (iniziata con una manifestazione studentesca pacifica a Bratislava e seguita da un'altra analoga violentemente repressa dalla polizia, si sarebbe arrivati nelle dimostrazioni successive da 200.000 a 500.000 manifestanti). Durante la rivoluzione di velluto Dubcek viene da tutti acclamato.

Mentre tutti gli altri regimi comunisti stavano cadendo in Europa, il Partito Comunista Cecoslovacco rinuncia al proprio monopolio sul potere politico. Il 5 dicembre 1989 viene rimosso il filo spinato posto al confine con Germania Ovest e Austria. Il giorno 10, il presidente comunista Gustav Husak nomina un governo in buona parte non filo-comunista, poi annuncia le sue dimissioni. Vaclav Havel è il nuovo presidente della Repubblica cecoslovacca, mentre Alexander Dubcek è eletto presidente del Parlamento federale cecoslovacco. In questa veste Dubcek lotterà contro la divisione della Cecoslovacchia.

Il suo ultimo atto politico sarà il rifiuto della firma di una legge sull'epurazione, rivolta indifferentemente a tutti i passati membri del PCC; Dubcek temeva che questa legge avrebbe innescato nel paese pericolose reazioni e un clima di vendetta.

Poco tempo dopo resta coinvolto in un incidente stradale.

Alexander Dubcek muore il 7 novembre 1992 a causa delle ferite riportate nell'incidente, avvenuto in circostanze mai chiarite del tutto.



buondì








DUchovny David
(RE)



David Duchovny al Tribeca Film Festival 2011

David William Duchovny
New York, 7 agosto 1960
è un attore del cinema, televisione e video
e regista ebreo statunitense.

Nato da Amram (Ami) Duchovny (1927-2003), un pubblicista e scrittore
figlio di ebrei immigrati negli Stati Uniti dall'Ucraina,
e da Margaret Miller, insegnante scozzese di religione luterana,
si laurea in letteratura inglese alla prestigiosa Princeton University.
Durante la sua permanenza a Princeton divenne membro del
Charter Club, uno degli eatings club dell'università, mentre
la sua tesi fu su: The Schizophrenic critique of pure reason
in Becket's early novels.
Ha ricevuto un Master of Arts in Letteratura Inglese presso
la Yale University e successivamente inizia a lavorare
ad un dottorato in filosofia che rimane incompiuto.
Il titolo della sua incompiuta tesi di dottorato era "magia e tecnologia
nella poesia contemporanea e prosa".
A Yale, era un allievo del famoso critico letterario Harold Bloom.
Nel 1987 appare in una pubblicità della birra Löwenbräu,
l'anno dopo ha una comparsata in Una donna in carriera,
mentre nel 1990 ottiene un ruolo come ricorrente nella serie
cult Twin Peaks.
Il 1992 si apre con l'ottenimento del narratore/protagonista nel serial
soft-core Red Shoe Diaries, mentre l'anno dopo ottiene una particina
nel film Charlot e nello stesso anno ottiene il ruolo da protagonista
in Kalifornia, accanto agli astri nascenti Brad Pitt e Juliette Lewis.
Il 1993 è un anno fortunato perché arriva al successo grazie al
personaggio Fox Mulder nella serie televisiva X-Files,
dove interpreta il ruolo di un agente dell'FBI alle prese con casi paranormali.
Con questo telefilm Fox Mulder diventa uno dei personaggi più famosi
della storia dei telefilm in tv. David resta nel cast fino al 2001
quando lascia per dispute contrattuali apparendo poi
soltanto nel finale di serie del 2002.
Nel 1997, mentre girava X-Files David partecipò al The Larry Sanders Show
producendosi in parodie di Sharon Stone, nella famosa scena dell'interrogatorio
di Basic Instinct, e di Hannibal Lecter e nel 1995 e 1998 fu ospite
del Saturday Night Live.
Nel 2000 recita nella commedia romantica Return to Me accanto
a Minnie Driver, mentre l'anno dopo è in Zoolander con Ben Stiller
e in Evolution con Seann William Scott.
Nel 2004 debutta alla regia nella pellicola House of D, inedita in Italia.
Nel 2007 è tornato alla ribalta con il serial televisivo
Californication, in cui interpreta il ruolo dello scrittore Hank Moody.
Per questo ruolo, ha ricevuto il Golden Globe come
"Migliore attore per una serie brillante".

Vita privata
Si è sposato il 6 maggio 1997 con l'attrice Téa Leoni,
dalla quale ha avuto due figli: Madelaine West (nata nel 1999)
e Kyd Miller (nato nel 2002),
divorziandosi poi nel 2011.

È pescetariano e pratica yoga.

Dina & Dario
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china46
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REgina Il'inicna SPektor ( Mosca, 18 febbraio 1980) è una cantautrice e pianista russa naturalizzata statunitense, la cui produzione musicale, secondo alcuni, fa riferimento alla scena anti-folk dell'East Village di New Yor.

Regina Spektor è nata a Mosca, in Russia, da una famiglia di musicisti. Suo padre, fotografo, era anche violinista e sua madre una professoressa di musica in un college russo. Quest'ultima attualmente insegna in una scuola pubblica elementare nel Mount Vernon, New York.

Ha studiato pianoforte classico dall'età di sei anni, utilizzando un pianoforte Petrof che il nonno aveva regalato alla madre;[3] venne anche in contatto con gruppi rock come The Beatles, Queen, e The Moody Blues grazie al padre, che aveva ottenuto alcune registrazioni nell'Est dell'Europa e aveva scambiato alcune cassette con amici nell'Unione Sovietica



SP
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dany61
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SPencer Treat CLark (New York, 24 settembre 1987) è un attore statunitense, bambino prodigio della recitazione.

Nato e cresciuto a New York City, fratello dell'attrice Eliza Clark, comincia a lavorare nel mondo dello spettacolo quando aveva solo otto anni con i film per la televisione del 1995 Long Island Fever e It Was Him or Us. Dal 1995 al 1999 ha partecipato alla soap opera creata da Irna Phillips Destini con Anne Heche e Jane Krakowski, trasmessa in Italia su Rai Tre e Rai Due. Diventato adolescente, si iscrive alla scuola pubblica Taft School a Watertown, in Connecticut, ma continua a recitare apparendo in un episodio del 1999 di Squadra emergenza con Bobby Cannavale e non disdegnando il doppiaggio di cartoni animati come l'home video per bambini Christimans in Cartoontown del 1996.

Frequenta la Columbia University a New York dove studia scienze politiche e economia

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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CLaude Lelouche

Claude Lelouch (Parigi, 30 ottobre 1937) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese.

Nato in una famiglia ebrea-algerina, di origine palestinese, si appassionò all'arte cinematografica fin dall'infanzia.

Nel 1955, ottenuto il diploma, ricevette in dono dal padre una cinepresa, con la quale girò il mondo per filmare documentari.

Rientrò in patria per espletare il servizio di leva, al termine del quale fondò, con l'apporto economico della famiglia, una sua casa di produzione, Les films 13.

Per i primi anni diresse e produsse diversi cortometraggi e video musicali destinati agli Scopitone (Juke-box dotati di schermo a retroproiezione).


Nel 1960 approdò al lungometraggio con Ciò che è proprio dell'uomo (Le propre de l'homme). Il successo internazionale venne nel 1966 con la direzione di Un uomo, una donna (Un homme et une femme), col quale si aggiudicò due Oscar e la Palma d'oro al Festival di Cannes.

Nel 1976 fece discutere per il cortometraggio C'était un rendez-vous, in cui mostra dalla prospettiva del pilota otto minuti di guida spericolata per il centro di Parigi. Il filmato sparì dalla distribuzione per numerosi anni e il regista fu persino arrestato. Recentemente (2006) lui stesso ha spiegato il "making of" di tale "cortometraggio-verità", smentendo alcune leggende secondo le quali alla guida si trovasse il pilota professionista di formula1 Jacky Ickx a bordo di una Ferrari: il regista afferma di aver condotto egli stesso la propria Mercedes.

La produzione vasta degli anni successivi lo portò a vincere un Golden Globe e un Efebo d'Oro nel 1996 per il film I miserabili (Les misérables), tratto dal romanzo di Victor Hugo.

È stato sposato in seconde nozze per 16 anni con l'attrice e ballerina italiana Alessandra Martines, da cui divorzia nel 2009.




JU


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dany61
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JUrgen van den Goorbergh (Breda, 29 dicembre 1969) è un pilota motociclistico olandese.

Soprannominato anche The Flying Dutchman (L'olandese volante) è un pilota dalla carriera molto longeva e variegata.

Anche il padre, Piet van den Goorbergh, ed il fratello, Patrick van den Goorbergh, hanno corso come piloti professionisti.
I suoi primi risultati importanti li ebbe tra il 1989 e il 1991, anni in cui conquistò titoli nazionali olandesi e del Benelux e che lo portarono al debutto nelle competizioni iridate del motomondiale 1991 in sella ad una Aprilia.

Per quanto riguarda la sua attività nel motomondiale, pur avendo ottenuto due pole position non è mai riuscito a conquistare una posizione sul podio, pur raccogliendo oltre 450 punti nell'arco della carriera; il suo miglior piazzamento l'ha ottenuto con il 4º posto al Gran Premio motociclistico d'Olanda 1996. Nel 1997 l'esordio nella classe 500 sempre mantendo posizioni di mediocrità, da sottolineare la stagione 1999 dove con la poco competitiva Muz Weber ottenne una prestigiosa pole position nel GP di Catalogna, ripetuta poi nel corso dell'anno anche in Repubblica Ceca. Nel 2002 la sua ultima stagione da pilota titolare nel motomondiale, prendendo parte alla prima stagione della nuova classe MotoGP, che però corre con una vecchia Honda NSR500 del team Kanemoto Racing.

Si sposta nelle competizioni per motociclette derivate dalla produzione di serie, partecipando nel 2003 al mondiale Supersport, esordendo nel campionato con il team Yamaha Belgarda alla guida di una Yamaha YZF R6. Conclude al terzo posto nella classifica generale con 136 punti e sei podi all'attivo in stagione.

Continua nel mondiale Supersport anche nel 2004, vince la prima gara in calendario sul circuito di Valencia, restando in testa alla graduatoria mondiale nella prima parte della stagione, salvo flettere in negativo i suoi risultati nella seconda parte chiudendo addirittura terzo.

Ancora nello stesso campionato anche per la stagione 2005, viene ingaggiato dal team Ducati Selmat con una Ducati 749 R ma dopo le prime tre gare in calendario rescinde il contratto e viene sostituito da Alessio Corradi. Libero da vincoli contrattuali, accetta l'offerta del team Konica Minolta Honda per sostituire l'infortunato Makoto Tamada in MotoGP, ottenendo curiosamente uno dei suoi migliori risultati in un singolo gran premio nel motomondiale, giungendo sesto sotto la pioggia nel Gran Premio motociclistico di Cina 2005. Terminata anche la breve parentesi in MotoGP, nella stessa annata corre come wild card il gran premio d'Olanda ad Assen con una Suzuki GSXR1000 K5 del team Rizla Suzuki nel campionato mondiale Superbike. I risultati nelle due gare non sono ottimali (20° in gara 1 e 17° in gara , quindi non ottiene punti per la classifica piloti. A conferma di un 2005 molto frenetico, si cimenta anche in competizioni automobilistiche partecipando a gare nel campionato belga di gran turismo e di Formula Renault olandese.

Oltre che per la sua presenza nelle gare motociclistiche nei campionati velocità, ha corso anche nel campionato europeo di enduro, ai campionati olandesi di trial e alle gare dedicate alle Supermoto. Dal 2009 si è anche iscritto al Rally Dakar come motociclista, concludendolo al 17º posto, partecipazione che continua anche nelle stagioni 2010 e 2011 come automobilista, ritirandosi in entrambe le occasioni.

Vista la sua notevole esperienza accumulata, anche al di fuori delle competizioni è stato utilizzato sia come tester di pneumatici da parte della Michelin, sia come presentatore delle nuove Moto 2 l'anno precedente al loro debutto nelle competizioni

MA

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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MAriska HArgitay

Mariska Magdolina Hargitay (Santa Monica, 23 gennaio 1964) è un'attrice statunitense vincitrice di un Golden Globe e di un Emmy Award, nota per il ruolo del detective Olivia Benson in Law & Order - Unità vittime speciali.

Mariska, quarta di cinque fratelli, è nata al St. John's Hospital di Santa Monica, figlia di Jayne Mansfield, attrice e sex symbol negli anni cinquanta, e dell'ungherese ex Mister Universo Mickey Hargitay. Il suo nome di battesimo è ungherese e si riferisce a Maria Maddalena (Mariska è un diminutivo di Maria). Il cognome significa originario del Distretto di Harghita. Mariska ha due sorelle, Jayne Marie Mansfield e Tina Hargitay; due fratelli germani, Miklós e Zoltan Hargitay; e un altro fratello, Antonio Ottaviano (meglio conosciuto come Tony Cimber), un ex regista fra le cui opere vi è lo show di Wrestling femminile G.L.O.W.

I suoi genitori divorziarono nel maggio 1963, ma un giudice stabilì in seguito che, poiché il divorzio era avvenuto in Messico, esso non era valido negli Stati Uniti. Tornarono insieme pochi mesi prima della nascita di Mariska, ma si separarono di nuovo otto mesi dopo, nell'agosto 1964, quando i divorzi ottenuti in Messico divennero legali. Alcune settimane dopo, la madre sposò il regista Matt Cimber, sotto la cui direzione recitò nell'opera di William Inge Bus Stop.

Il 29 giugno 1967, Jayne Mansfield morì in un incidente automobilistico vicino a New Orleans. Il suo fidanzato, Sam Brody, e l'autista morirono anche loro sul colpo. Addormentata sul sedile posteriore dell'auto, Mariska, allora una bambina di tre anni e mezzo, subì una ferita a zig-zag sulla testa. Anche i suoi fratelli Miklós e Zoltan si trovavano nell'auto, ma rimasero solo lievemente feriti. Dopo la morte della loro madre, i tre fratelli furono cresciuti dal padre e dalla sua terza moglie, Ellen Siano.

Mariska recitava spesso nel programma teatrale della sua scuola superiore, la Marymount High School; si è laureata nel 1987 alla Facoltà di Teatro, Cinema e Televisione, specializzandosi in Teatro.

Nel 1983 Mariska venne incoronata "Miss Beverly Hills", e arrivò seconda al concorso di "Miss California" a Oxnard. Debuttò in TV con un piccolo ruolo in Star 80, un film-documentario di Mariel Hemingway sulla modella di Playboy Dorothy Stratten, uccisa dal suo ex marito. In pochi anni, Mariska ottenne ruoli fissi nelle serie TV Downtown e Falcon Crest, nel quale interpretava Carly Fixx. Interpretò inoltre l'agente Angela Garcia nella serie Tequila e Bonetti, e apparve in un episodio della quarta stagione di Seinfeld. Due anni dopo, Mariska interpretò Didi Edlestein, la sexy vicina della porta accanto, nella sitcom del 1995 Can't Hurry Love, nella quale recitava anche Nancy McKeon. Nel 1997, Mariska recitò nel ruolo del detective Nina Echeverria nella serie TV Prince Street, e divenne un personaggio ricorrente nella quarta stagione di E.R. - Medici in prima linea con il ruolo di Cynthia Hooper. Dal 1999 interpreta il Detective Olivia Benson nella serie Law & Order - Unità vittime speciali che narra di una squadra di detective che si occupa di vittime colpite da crimini sessuali. Quando Mariska ha cominciato a recitare nella serie, sia per il contenuto dei copioni sia per il ruolo da lei recitato, ha aperto gli occhi su una difficile realtà e già sentiva il bisogno di fare qualcosa per le vittime che nella realtà sono colpite da abusi. Si convinse quando una fan le mandò una mail nella quale non chiedeva un semplice autografo: le confessò di essere stata stuprata a 15 anni e, ormai quarantenne, non aveva mai trovato il coraggio di dirlo a nessuno prima di Mariska. Così, nel 2004, Mariska ha fondato la Joyful Heart Foundation, un'associazione no-profit che offre assistenza on-line a tutte quelle persone che sono state violentate, stuprate, che hanno subito abusi.






buon venerdì

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

MAriska HArgitay

Mariska Magdolina Hargitay (Santa Monica, 23 gennaio 1964) è un'attrice statunitense vincitrice di un Golden Globe e di un Emmy Award, nota per il ruolo del detective Olivia Benson in Law & Order - Unità vittime speciali.

Mariska, quarta di cinque fratelli, è nata al St. John's Hospital di Santa Monica, figlia di Jayne Mansfield, attrice e sex symbol negli anni cinquanta, e dell'ungherese ex Mister Universo Mickey Hargitay. Il suo nome di battesimo è ungherese e si riferisce a Maria Maddalena (Mariska è un diminutivo di Maria). Il cognome significa originario del Distretto di Harghita. Mariska ha due sorelle, Jayne Marie Mansfield e Tina Hargitay; due fratelli germani, Miklós e Zoltan Hargitay; e un altro fratello, Antonio Ottaviano (meglio conosciuto come Tony Cimber), un ex regista fra le cui opere vi è lo show di Wrestling femminile G.L.O.W.

I suoi genitori divorziarono nel maggio 1963, ma un giudice stabilì in seguito che, poiché il divorzio era avvenuto in Messico, esso non era valido negli Stati Uniti. Tornarono insieme pochi mesi prima della nascita di Mariska, ma si separarono di nuovo otto mesi dopo, nell'agosto 1964, quando i divorzi ottenuti in Messico divennero legali. Alcune settimane dopo, la madre sposò il regista Matt Cimber, sotto la cui direzione recitò nell'opera di William Inge Bus Stop.

Il 29 giugno 1967, Jayne Mansfield morì in un incidente automobilistico vicino a New Orleans. Il suo fidanzato, Sam Brody, e l'autista morirono anche loro sul colpo. Addormentata sul sedile posteriore dell'auto, Mariska, allora una bambina di tre anni e mezzo, subì una ferita a zig-zag sulla testa. Anche i suoi fratelli Miklós e Zoltan si trovavano nell'auto, ma rimasero solo lievemente feriti. Dopo la morte della loro madre, i tre fratelli furono cresciuti dal padre e dalla sua terza moglie, Ellen Siano.

Mariska recitava spesso nel programma teatrale della sua scuola superiore, la Marymount High School; si è laureata nel 1987 alla Facoltà di Teatro, Cinema e Televisione, specializzandosi in Teatro.

Nel 1983 Mariska venne incoronata "Miss Beverly Hills", e arrivò seconda al concorso di "Miss California" a Oxnard. Debuttò in TV con un piccolo ruolo in Star 80, un film-documentario di Mariel Hemingway sulla modella di Playboy Dorothy Stratten, uccisa dal suo ex marito. In pochi anni, Mariska ottenne ruoli fissi nelle serie TV Downtown e Falcon Crest, nel quale interpretava Carly Fixx. Interpretò inoltre l'agente Angela Garcia nella serie Tequila e Bonetti, e apparve in un episodio della quarta stagione di Seinfeld. Due anni dopo, Mariska interpretò Didi Edlestein, la sexy vicina della porta accanto, nella sitcom del 1995 Can't Hurry Love, nella quale recitava anche Nancy McKeon. Nel 1997, Mariska recitò nel ruolo del detective Nina Echeverria nella serie TV Prince Street, e divenne un personaggio ricorrente nella quarta stagione di E.R. - Medici in prima linea con il ruolo di Cynthia Hooper. Dal 1999 interpreta il Detective Olivia Benson nella serie Law & Order - Unità vittime speciali che narra di una squadra di detective che si occupa di vittime colpite da crimini sessuali. Quando Mariska ha cominciato a recitare nella serie, sia per il contenuto dei copioni sia per il ruolo da lei recitato, ha aperto gli occhi su una difficile realtà e già sentiva il bisogno di fare qualcosa per le vittime che nella realtà sono colpite da abusi. Si convinse quando una fan le mandò una mail nella quale non chiedeva un semplice autografo: le confessò di essere stata stuprata a 15 anni e, ormai quarantenne, non aveva mai trovato il coraggio di dirlo a nessuno prima di Mariska. Così, nel 2004, Mariska ha fondato la Joyful Heart Foundation, un'associazione no-profit che offre assistenza on-line a tutte quelle persone che sono state violentate, stuprate, che hanno subito abusi.




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MAometto

Maometto nasce a Mecca in un giorno imprecisato (secondo diverse fonti tradizionali il giorno dovrebbe essere il 20 aprile o il 26 aprile) dell'anno 570 (anche in questo caso l'anno non può essere indicato con precisione, ma è stato fissato convenzionalmente). Appartenente al clan dei Banu Hashim, mercanti della regione peninsulare del Hijaz, in Arabia, componente della tribù dei Banu Quraysh, Maometto è figlio unico di Amina bint Wahb e Abd Allah b. Abd al-Muttalib ibn Hashim. La madre Amina è la figlia del sayide del gruppo dei Banu Zuhra, un altro clan che fa parte dei Banu Quraysh.

Maometto rimane orfano precocemente sia del padre, morto in seguito a un viaggio di affari che l'aveva condotto a Gaza, in Palestina, sia della madre, che aveva dato il figlio piccolo in consegna a Halima bt. Abi Dhu ayb. Il piccolo Maometto, quindi, cresce con la protezione di due tutori: Abd al-Muttalib ibn Hashim, nonno paterno, e Abu Talib, zio paterno, grazie ai quali a Mecca ha l'opportunità di entrare in contatto sin da piccolo con gli hanif, gruppo monoteista che non fa riferimento a nessuna religione rivelata.

Viaggiando insieme con lo zio nello Yemen e in Siria, Maometto conosce anche la comunità cristiana e quella ebraica. In occasione di uno di questi viaggi incontra Bahira, monaco cristiano della Siria che riconosce il segno del carisma profetico del futuro in un neo tra le sue spalle. Maometto, comunque, da bambino viene curato anche dalla moglie dello zio, Fatima bint Asad, e da Umm Ayman Baraka, schiava della madre di origine etiopica che rimane con lui fino a quando egli stesso ne favorisce il matrimonio con un uomo di Medina.

Secondo la tradizione islamica, Maometto ha sempre nutrito per Umm Ayman (appartenente alla Gente della Casa e madre di Usama ibn Zayd) un profondo affetto, riconoscente nei suoi confronti visto che proprio lei è stata una delle prime persone a credere e prestare fede al messaggio coranico che egli diffonde. Maometto, in ogni caso, è molto affezionato anche alla zia Fatima, apprezzata soprattutto per il temperamento dolce, che viene pregata in diverse occasioni dopo la sua morte e che viene onorata in molti modi (una delle figlie di Maometto avrà il suo nome).

Crescendo, Maometto ha l'opportunità di viaggiare molto, anche grazie all'attività mercantile della famiglia e al lavoro che svolge per la vedova Khadjia bt. Khuwaylid, e così estende le proprie conoscenze, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista religioso, in maniera molto ampia. Nel 595 Maometto sposa Khadjia bint Khuwaylid: dopodiché, inizia a dedicarsi in maniera continuativa alle sue riflessioni dello spirito. La moglie è la prima persona a credere fermamente nella Rivelazione portata da Maometto. A partire dal 610, infatti, egli inizia a predicare una religione di tipo monoteista, sostenendo di agire sulla base di una Rivelazione. Tale religione è fondata sul culto di Dio, indivisibile e unico.

In quei tempi in Arabia il concetto di monoteismo è alquanto diffuso, e la parola Dio si traduce con Allah. Tuttavia, i residenti di Mecca e del resto dell'Arabia peninsulare sono per la maggior parte politeisti - eccezion fatta per alcuni zoroastriani, alcuni cristiani e un numero piuttosto rilevante di ebrei - e quindi adorano numerosi idoli. Si tratta di dei venerati durante feste e pellegrinaggi, tra cui il più importante è l'haji, cioè il pellegrinaggio panarabo che va in scena durante il mese lunare di Dhu l-Hijia.

Maometto, invece, inizia a ritirarsi sul monte Hira, in una grotta non lontana da Mecca, dove medita per ore e ore. La tradizione vuole che, durante una di queste meditazioni, nell'anno 610 in occasione del mese di Ramadan, Maometto riceve l'apparizione dell'arcangelo Gabriele, che lo persuade a divenire Messaggero di Allah. Maometto rimane colpito e sconvolto da un'esperienza simile, e crede di essere impazzito: turbato da tremori alquanto violenti, cade a terra spaventato.

Si tratta della prima esperienza teopatica di Maometto, che inizia a sentire gli alberi e le rocce parlargli. Sempre più terrorizzato, egli fugge dalla caverna, ormai in preda al panico, verso casa propria; poi, giratosi, osserva Gabriele, che lo domina e che con le sue enormi ali copre totalmente l'orizzonte: Gabriele, a quel punto, gli conferma che Dio lo ha scelto per farlo divenire suo messaggero. Maometto inizialmente mostra molta fatica nell'accettare tale investitura: è grazie alla fede della moglie che si convince che quello che pensa di aver visto è successo veramente. Un ruolo importante in questo senso viene svolto anche da Waraqa ibn Nawfal, cugino della moglie, monoteista arabo che persuade Maometto. Gabriele torna spesso a parlare a Maometto: quest'ultimo, quindi, inizia a predicare la Rivelazione infusagli dall'Arcangelo.

Per molti anni, tuttavia, sono pochi i concittadini che Maometto riesce a convertire: tra di essi, Abu Bakr, suo coetaneo e amico intimo (che per altro diventerà il suo successore come guida della comunità islamica e califfo), e un piccolo gruppo di persone che di lì a poco sarebbero divenute suoi collaboratori: i Dieci Benedetti. La Rivelazione dimostra la verità di quanto scritto nel Vangelo, cioè che nessuno può essere profeta in patria.

Nel 619 Maometto deve affrontare il lutto per la morte di Abu Talib, lo zio che per tanto tempo gli ha assicurato protezione e amore, pur non convertendosi alla sua religione; nello stesso anno viene a mancare anche la moglie Khadjia: dopo la sua morte, Maometto si sposa nuovamente con Aishna bt. Abi Bakr, figlia di Abu Bakr. Egli, nel frattempo, si trova a fare i conti con l'ostilità dei cittadini di Mecca, che attuano un boicottaggio nei suoi confronti e nei confronti dei suoi fedeli, evitando qualsiasi tipo di rapporto commerciale con loro.

Insieme con i suoi fedeli, ormai diventati una settantina, dunque, Maometto nel 622 si sposta a Yathrib, a più di trecento chilometri da Mecca: la città prenderà poi il nome di Madinat al-Nabi, vale a dire "Città del Profeta", mentre il 622 sarà considerato l'anno dell'emigrazione, o dell'Egira: sotto il califfato di Omar ibn al-Khattab, il 622 sarà trasformato, quindi, nel primo anno del calendario islamico.

Dal punto di vista della predicazione religiosa, inizialmente Maometto si considera un profeta nel solco dell'Antico Testamento. Egli, tuttavia, non viene riconosciuto in quanto tale dalla comunità ebraica di Medina. La predicazione di Maometto a Medina dura otto anni, durante i quali viene formulato anche lo Statuto, o Patto, la cosiddetta Sahifa, che viene accettato da tutti e che permette la nascita della prima comunità di credenti, la Umma.

Insieme con i suoi seguaci, poi, Maometto sferra diversi attacchi contro i Meccani e le loro carovane. Vanno in scena così la vittoria di Badr e la sconfitta di Uhud, cui fa seguito il successo finale di Medina, la cosiddetta Battaglia del Fossato. Al termine di questa battaglia, portata a termine contro le tribù politeiste di Mecca, tutti gli ebrei vengono espulsi da Medina, accusati di aver violato la Umma e di aver tradito la componente islamica. Progressivamente Maometto esilia i Banu Qaynuga e il clan dei Banu Nadir, mentre dopo la Battaglia del Fossato vengono fatti decapitare settecento ebrei del gruppo Banu Qurayza.

Ottenuta una posizione di predominio, Maometto nel 630 decide che è arrivato il momento di provare a conquistare Mecca. Dopo aver vinto una battaglia contro i Banu Hawazin a Hunayn, si avvicina a Mecca conquistando oasi e villaggi come Fadak, Tabuk e Khaybar, necessari per poter ottenere un vantaggio strategico ed economico di valore non indifferente.

Negli ultimi anni della sua vita, Maometto ripete il Corano per intero due volte, permettendo a diversi musulmani di ricordarlo: sarà, però, solo Uthman b. Affan, il terzo califfo, a farlo mettere per iscritto.

Nel 632, sopraggiunge la morte, al termine del cosiddetto "Pellegrinaggio dell'Addio", o "Grande Pellegrinaggio". Maometto, che lascia una figlia, Fatima, e nove mogli, non indica in maniera esplicita chi dovrà essere il suo successore alla testa della Umma. A proposito delle mogli, occorre sottolineare che l'Islam non permette di avere più di quattro spose: tuttavia Maometto aveva avuto la possibilità di non rispettare tale limite proprio grazie alla rivelazione divina. Per altro, diversi matrimoni erano semplicemente la conseguenza di un'alleanza politica o della conversione di un determinato gruppo. Oltre alle mogli, egli ebbe sedici concubine.

Nel Medioevo, Maometto verrà considerato dall'Occidente semplicemente un eretico cristiano, senza tenere conto della diversità della fede da lui proposta: basti pensare che Dante Alighieri, influenzato anche da Brunetto Latini, lo cita tra i seminatori di scandalo e di scisma nel canto XXVIII dell'Inferno della Divina Commedia.

Profeta e fondatore dell'Islam, Maometto ancora oggi viene ritenuto dalle persone di fede musulmana il Sigillo della Profezia e messaggero di Allah, ultimo di una serie di profeti incaricato di divulgare tra gli Arabi la parola divina.




AN

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lampaDINA e lampaDario
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china46 ha scritto:

REgina Il'inicna SPektor ( Mosca, 18 febbraio 1980) è una cantautrice e pianista russa naturalizzata statunitense, la cui produzione musicale, secondo alcuni, fa riferimento alla scena anti-folk dell'East Village di New Yor.

Regina Spektor è nata a Mosca, in Russia, da una famiglia di musicisti. Suo padre, fotografo, era anche violinista e sua madre una professoressa di musica in un college russo. Quest'ultima attualmente insegna in una scuola pubblica elementare nel Mount Vernon, New York.

Ha studiato pianoforte classico dall'età di sei anni, utilizzando un pianoforte Petrof che il nonno aveva regalato alla madre;[3] venne anche in contatto con gruppi rock come The Beatles, Queen, e The Moody Blues grazie al padre, che aveva ottenuto alcune registrazioni nell'Est dell'Europa e aveva scambiato alcune cassette con amici nell'Unione Sovietica



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Dina & Dario
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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

CLaude Lelouche

Claude Lelouch (Parigi, 30 ottobre 1937) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese.

Nato in una famiglia ebrea-algerina, di origine palestinese, si appassionò all'arte cinematografica fin dall'infanzia.

Nel 1955, ottenuto il diploma, ricevette in dono dal padre una cinepresa, con la quale girò il mondo per filmare documentari.

Rientrò in patria per espletare il servizio di leva, al termine del quale fondò, con l'apporto economico della famiglia, una sua casa di produzione, Les films 13.

Per i primi anni diresse e produsse diversi cortometraggi e video musicali destinati agli Scopitone (Juke-box dotati di schermo a retroproiezione).


Nel 1960 approdò al lungometraggio con Ciò che è proprio dell'uomo (Le propre de l'homme). Il successo internazionale venne nel 1966 con la direzione di Un uomo, una donna (Un homme et une femme), col quale si aggiudicò due Oscar e la Palma d'oro al Festival di Cannes.

Nel 1976 fece discutere per il cortometraggio C'était un rendez-vous, in cui mostra dalla prospettiva del pilota otto minuti di guida spericolata per il centro di Parigi. Il filmato sparì dalla distribuzione per numerosi anni e il regista fu persino arrestato. Recentemente (2006) lui stesso ha spiegato il "making of" di tale "cortometraggio-verità", smentendo alcune leggende secondo le quali alla guida si trovasse il pilota professionista di formula1 Jacky Ickx a bordo di una Ferrari: il regista afferma di aver condotto egli stesso la propria Mercedes.

La produzione vasta degli anni successivi lo portò a vincere un Golden Globe e un Efebo d'Oro nel 1996 per il film I miserabili (Les misérables), tratto dal romanzo di Victor Hugo.

È stato sposato in seconde nozze per 16 anni con l'attrice e ballerina italiana Alessandra Martines, da cui divorzia nel 2009.




JU





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china46
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Enza ha scritto:

MAometto

Maometto nasce a Mecca in un giorno imprecisato (secondo diverse fonti tradizionali il giorno dovrebbe essere il 20 aprile o il 26 aprile) dell'anno 570 (anche in questo caso l'anno non può essere indicato con precisione, ma è stato fissato convenzionalmente). Appartenente al clan dei Banu Hashim, mercanti della regione peninsulare del Hijaz, in Arabia, componente della tribù dei Banu Quraysh, Maometto è figlio unico di Amina bint Wahb e Abd Allah b. Abd al-Muttalib ibn Hashim. La madre Amina è la figlia del sayide del gruppo dei Banu Zuhra, un altro clan che fa parte dei Banu Quraysh.

Maometto rimane orfano precocemente sia del padre, morto in seguito a un viaggio di affari che l'aveva condotto a Gaza, in Palestina, sia della madre, che aveva dato il figlio piccolo in consegna a Halima bt. Abi Dhu ayb. Il piccolo Maometto, quindi, cresce con la protezione di due tutori: Abd al-Muttalib ibn Hashim, nonno paterno, e Abu Talib, zio paterno, grazie ai quali a Mecca ha l'opportunità di entrare in contatto sin da piccolo con gli hanif, gruppo monoteista che non fa riferimento a nessuna religione rivelata.

Viaggiando insieme con lo zio nello Yemen e in Siria, Maometto conosce anche la comunità cristiana e quella ebraica. In occasione di uno di questi viaggi incontra Bahira, monaco cristiano della Siria che riconosce il segno del carisma profetico del futuro in un neo tra le sue spalle. Maometto, comunque, da bambino viene curato anche dalla moglie dello zio, Fatima bint Asad, e da Umm Ayman Baraka, schiava della madre di origine etiopica che rimane con lui fino a quando egli stesso ne favorisce il matrimonio con un uomo di Medina.

Secondo la tradizione islamica, Maometto ha sempre nutrito per Umm Ayman (appartenente alla Gente della Casa e madre di Usama ibn Zayd) un profondo affetto, riconoscente nei suoi confronti visto che proprio lei è stata una delle prime persone a credere e prestare fede al messaggio coranico che egli diffonde. Maometto, in ogni caso, è molto affezionato anche alla zia Fatima, apprezzata soprattutto per il temperamento dolce, che viene pregata in diverse occasioni dopo la sua morte e che viene onorata in molti modi (una delle figlie di Maometto avrà il suo nome).

Crescendo, Maometto ha l'opportunità di viaggiare molto, anche grazie all'attività mercantile della famiglia e al lavoro che svolge per la vedova Khadjia bt. Khuwaylid, e così estende le proprie conoscenze, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista religioso, in maniera molto ampia. Nel 595 Maometto sposa Khadjia bint Khuwaylid: dopodiché, inizia a dedicarsi in maniera continuativa alle sue riflessioni dello spirito. La moglie è la prima persona a credere fermamente nella Rivelazione portata da Maometto. A partire dal 610, infatti, egli inizia a predicare una religione di tipo monoteista, sostenendo di agire sulla base di una Rivelazione. Tale religione è fondata sul culto di Dio, indivisibile e unico.

In quei tempi in Arabia il concetto di monoteismo è alquanto diffuso, e la parola Dio si traduce con Allah. Tuttavia, i residenti di Mecca e del resto dell'Arabia peninsulare sono per la maggior parte politeisti - eccezion fatta per alcuni zoroastriani, alcuni cristiani e un numero piuttosto rilevante di ebrei - e quindi adorano numerosi idoli. Si tratta di dei venerati durante feste e pellegrinaggi, tra cui il più importante è l'haji, cioè il pellegrinaggio panarabo che va in scena durante il mese lunare di Dhu l-Hijia.

Maometto, invece, inizia a ritirarsi sul monte Hira, in una grotta non lontana da Mecca, dove medita per ore e ore. La tradizione vuole che, durante una di queste meditazioni, nell'anno 610 in occasione del mese di Ramadan, Maometto riceve l'apparizione dell'arcangelo Gabriele, che lo persuade a divenire Messaggero di Allah. Maometto rimane colpito e sconvolto da un'esperienza simile, e crede di essere impazzito: turbato da tremori alquanto violenti, cade a terra spaventato.

Si tratta della prima esperienza teopatica di Maometto, che inizia a sentire gli alberi e le rocce parlargli. Sempre più terrorizzato, egli fugge dalla caverna, ormai in preda al panico, verso casa propria; poi, giratosi, osserva Gabriele, che lo domina e che con le sue enormi ali copre totalmente l'orizzonte: Gabriele, a quel punto, gli conferma che Dio lo ha scelto per farlo divenire suo messaggero. Maometto inizialmente mostra molta fatica nell'accettare tale investitura: è grazie alla fede della moglie che si convince che quello che pensa di aver visto è successo veramente. Un ruolo importante in questo senso viene svolto anche da Waraqa ibn Nawfal, cugino della moglie, monoteista arabo che persuade Maometto. Gabriele torna spesso a parlare a Maometto: quest'ultimo, quindi, inizia a predicare la Rivelazione infusagli dall'Arcangelo.

Per molti anni, tuttavia, sono pochi i concittadini che Maometto riesce a convertire: tra di essi, Abu Bakr, suo coetaneo e amico intimo (che per altro diventerà il suo successore come guida della comunità islamica e califfo), e un piccolo gruppo di persone che di lì a poco sarebbero divenute suoi collaboratori: i Dieci Benedetti. La Rivelazione dimostra la verità di quanto scritto nel Vangelo, cioè che nessuno può essere profeta in patria.

Nel 619 Maometto deve affrontare il lutto per la morte di Abu Talib, lo zio che per tanto tempo gli ha assicurato protezione e amore, pur non convertendosi alla sua religione; nello stesso anno viene a mancare anche la moglie Khadjia: dopo la sua morte, Maometto si sposa nuovamente con Aishna bt. Abi Bakr, figlia di Abu Bakr. Egli, nel frattempo, si trova a fare i conti con l'ostilità dei cittadini di Mecca, che attuano un boicottaggio nei suoi confronti e nei confronti dei suoi fedeli, evitando qualsiasi tipo di rapporto commerciale con loro.

Insieme con i suoi fedeli, ormai diventati una settantina, dunque, Maometto nel 622 si sposta a Yathrib, a più di trecento chilometri da Mecca: la città prenderà poi il nome di Madinat al-Nabi, vale a dire "Città del Profeta", mentre il 622 sarà considerato l'anno dell'emigrazione, o dell'Egira: sotto il califfato di Omar ibn al-Khattab, il 622 sarà trasformato, quindi, nel primo anno del calendario islamico.

Dal punto di vista della predicazione religiosa, inizialmente Maometto si considera un profeta nel solco dell'Antico Testamento. Egli, tuttavia, non viene riconosciuto in quanto tale dalla comunità ebraica di Medina. La predicazione di Maometto a Medina dura otto anni, durante i quali viene formulato anche lo Statuto, o Patto, la cosiddetta Sahifa, che viene accettato da tutti e che permette la nascita della prima comunità di credenti, la Umma.

Insieme con i suoi seguaci, poi, Maometto sferra diversi attacchi contro i Meccani e le loro carovane. Vanno in scena così la vittoria di Badr e la sconfitta di Uhud, cui fa seguito il successo finale di Medina, la cosiddetta Battaglia del Fossato. Al termine di questa battaglia, portata a termine contro le tribù politeiste di Mecca, tutti gli ebrei vengono espulsi da Medina, accusati di aver violato la Umma e di aver tradito la componente islamica. Progressivamente Maometto esilia i Banu Qaynuga e il clan dei Banu Nadir, mentre dopo la Battaglia del Fossato vengono fatti decapitare settecento ebrei del gruppo Banu Qurayza.

Ottenuta una posizione di predominio, Maometto nel 630 decide che è arrivato il momento di provare a conquistare Mecca. Dopo aver vinto una battaglia contro i Banu Hawazin a Hunayn, si avvicina a Mecca conquistando oasi e villaggi come Fadak, Tabuk e Khaybar, necessari per poter ottenere un vantaggio strategico ed economico di valore non indifferente.

Negli ultimi anni della sua vita, Maometto ripete il Corano per intero due volte, permettendo a diversi musulmani di ricordarlo: sarà, però, solo Uthman b. Affan, il terzo califfo, a farlo mettere per iscritto.

Nel 632, sopraggiunge la morte, al termine del cosiddetto "Pellegrinaggio dell'Addio", o "Grande Pellegrinaggio". Maometto, che lascia una figlia, Fatima, e nove mogli, non indica in maniera esplicita chi dovrà essere il suo successore alla testa della Umma. A proposito delle mogli, occorre sottolineare che l'Islam non permette di avere più di quattro spose: tuttavia Maometto aveva avuto la possibilità di non rispettare tale limite proprio grazie alla rivelazione divina. Per altro, diversi matrimoni erano semplicemente la conseguenza di un'alleanza politica o della conversione di un determinato gruppo. Oltre alle mogli, egli ebbe sedici concubine.

Nel Medioevo, Maometto verrà considerato dall'Occidente semplicemente un eretico cristiano, senza tenere conto della diversità della fede da lui proposta: basti pensare che Dante Alighieri, influenzato anche da Brunetto Latini, lo cita tra i seminatori di scandalo e di scisma nel canto XXVIII dell'Inferno della Divina Commedia.

Profeta e fondatore dell'Islam, Maometto ancora oggi viene ritenuto dalle persone di fede musulmana il Sigillo della Profezia e messaggero di Allah, ultimo di una serie di profeti incaricato di divulgare tra gli Arabi la parola divina.




AN


ANdrea Calogero Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925) è uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano.
Nasce il 6 settembre del 1925 a Porto Empedocle (AG), figlio unico di Carmelina Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali che partecipò alla marcia su Roma.[1] Vive a Roma dalla fine degli anni '40 e dal 1968 trascorre alcuni mesi l'anno a Bagnolo, frazione di Santa Fiora nel territorio del Monte Amiata in Toscana [2]. Dal 26 settembre 2014 è cittadino onorario del Comune di Santa Fiora, da lui descritto come suo "luogo del cuore". [3]

Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perché lanciò delle uova contro un crocifisso) studia al liceo classico Empedocle di Agrigento dove nel 1943 otterrà la maturità senza fare esami, poiché, a causa dei bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le autorità scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il solo secondo scrutinio trimestrale . A giugno dello stesso anno inizia, come ricorda lo scrittore, «una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure.»


GE
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dany61
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GEnnaro Della Volpe, in arte Raiz (anche Raiss o 'Rais e Reeeno)
(Napoli, 22 aprile 1967), è un cantante e attore italiano.

Gennaro Della Volpe nasce a Napoli nel 1967. Cresce nel quartiere Soccavo fino all'età di 7 anni, con la famiglia si trasferisce a Vignate, in provincia di Milano, ma all'età di 13 anni fa ritorno a Napoli, nel quartiere Ponticelli. Frequenta il Liceo classico statale del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, in via San Sebastiano[1], nel 1990 partecipa al movimento della Pantera, frequentando il nucleo dei fondatori di Officina 99 e della 99 Posse, tra cui Marco Messina, Luca Persico e Giampiero Papa.

Grazie all'amicizia con Paolo Polcari diventa la voce degli Almamegretta, i cui altri componenti sono Giovanni Mantice, Gennaro T.(fondatore del gruppo), D. Rad (alias Stefano Facchielli, che solo in un secondo momento entrerà nella band) e Paolo Polcari. Nel 1991 pubblicano Anima migrante, ed è proprio questo il titolo dell'omonimo album di debutto della band, pubblicato nel 1993 e seguito nel 1995 da Sanacore. Il nome Almamegretta deriva da una band alternativa neopsichedelica del 1988, fondata da Gennaro T, Giovanni Mantice, Patrizia Di Fiore (voce), Gemma (Basso) e altri, che si esibiva nei locali underground partenopei. Dal lavoro di remixaggio del singolo Karmacoma dei Massive Attack nasce The Napoli Trip. Nel 1998 esce il terzo lavoro, Lingo, seguito l'anno successivo da 4/4.

A partire dal 2001 Raiz si occupa di progetti che non coinvolgono direttamente gli Almamegretta collaborando con gli Orchestral World Groove di Gaudì e partecipando all'opera teatrale "Brecht's Dance" con i Cantieri Teatrali Koreja.

Inizia quindi la carriera da solista: lascia temporaneamente gli Almamegretta per lavorare con i produttori Roberto Vernetti e Paolo Polcari (ex Almamegretta).

Raiz collabora in Italia e all'estero con artisti quali Pino Daniele, Stewart Copeland, David Fiuczynski, Planet Funk, Bill Laswell, Leftfield, Asian Dub Foundation, Les anarchistes, Eraldo Bernocchi, Roy Paci, Teresa De Sio, Radicanto e SteelA.

Compone i brani per alcune colonne sonore (Luna rossa di Antonio Capuano) e compare nel film di Gianluca Sodaro, Cuore scatenato.

A maggio del 2004 pubblica il suo primo album da solista, Wop, anticipato dal singolo Scegli me (del quale redige il testo sulla musica di Pier Paolo Polcari). Il titolo del disco richiama il termine angloamericano Wop, soprannome attribuito negli Stati Uniti agli emigranti italiani che lavoravano senza documenti. Wop, il secondo singolo tratto dal disco, esce accompagnato da un videoclip realizzato dal collettivo Kroitniz.

Nel 2007 esce il suo secondo album, Uno. Partecipa inoltre, con gli SteelA e Giuseppe De Trizio, al Concerto del Primo Maggio del 2008 a Roma e nell'estate dello stesso anno attraversa in lungo e in largo l'Italia in un tour di grande successo; inoltre, a luglio ritorna per una sera a cantare con i suoi vecchi compagni Almamegretta nella serata inaugurale del Neapolis Rock Festival, dove duetta con gli amici Massive Attack.

Sempre nel 2007 collabora con Nino D'Angelo con cui propone, al Festival di Sanremo, la canzone Nu napulitano che però non viene ammessa al concorso.

Nel 2010 partecipa, con gli Almamegretta, alla colonna sonora di Passione (film dedicato alla canzone napoletana diretto da John Turturro) con un remake di Nun te scurda'. Nel film Raiz compare anche come attore.

Agli inizi del mese di maggio del 2011 è uscito YA!, terzo album da solista.

Nel mese di giugno 2012 pubblica con i Radicanto il cd "Casa", finalista del Premio Tenco e unico cd italiano nel settembre 2012 nella top ten della World Music Chart of Europe.

Nel 2013 torna stabilmente negli Almamegretta (con i quali aveva già ricominciato a suonare dal vivo nel 2011 in occasione del ventennale della nascita della band). Nel febbraio dello stesso anno partecipa con gli Almamegretta al Festival di Sanremo 2013 e a fine maggio esce Controra, il primo album di nuovo insieme dopo dodici anni.

PA

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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PAola STaccioli

Paola Staccioli (Roma, 23 novembre 1958) è una scrittrice italiana.

Ha pubblicato numerose opere sulla storia, cultura, tradizioni di Roma e vari reportage di viaggio. Dal 2003 ha sviluppato una proposta di "storia del presente", per narrare, attraverso letteratura, teatro e altre forme di espressione artistica, i movimenti popolari e di opposizione dal dopoguerra a oggi. Nell'ambito di questo progetto ha curato la realizzazione di quattro raccolte di racconti di vari autori tra i quali Pino Cacucci, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Erri De Luca, Francesco Guccini, Stefano Tassinari. Nei quattro volumi pubblicati si ricordano i manifestanti di sinistra uccisi nelle piazze d'Italia negli anni settanta (In ordine pubblico), le manifestazioni e le lotte operaie e studentesche nella seconda metà del Novecento (Piazza bella piazza), si affronta il tema della resistenza e dell'antifascismo (La rossa primavera). In Per sempre ragazzo (Tropea,2011), poi, trenta scrittori italiani ricordano, attraverso testimonianze, racconti e poesie, Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso a Genova da un carabiniere durante il G8 del 2001. Nell'ottobre 2011 è uscito un suo nuovo libro sulla storia di Roma declinata al femminile: 101 donne che hanno fatto grande Roma (Newton Compton). Nel 2012 sono stati pubblicati altri suoi due libri. Il primo Fatto a Mano(Iacobelli)raccoglie cento curiosità, guinness e personaggi dell'artigianato a Roma. Il secondo è un libro di racconti: Non per odio, ma per amore (DeriveApprodi), scritto insieme a Haidi Gaggio Giuliani, la mamma di Carlo Giuliani e con la prefazione di Silvia Baraldini. I racconti descrivono la vita - e la morte - di sei donne internazionaliste che a partire dalla seconda metà del '900 hanno dedicato la loro vita a una rivoluzione di un altro paese.





buon sabato!!!

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

MAometto

Maometto nasce a Mecca in un giorno imprecisato (secondo diverse fonti tradizionali il giorno dovrebbe essere il 20 aprile o il 26 aprile) dell'anno 570 (anche in questo caso l'anno non può essere indicato con precisione, ma è stato fissato convenzionalmente). Appartenente al clan dei Banu Hashim, mercanti della regione peninsulare del Hijaz, in Arabia, componente della tribù dei Banu Quraysh, Maometto è figlio unico di Amina bint Wahb e Abd Allah b. Abd al-Muttalib ibn Hashim. La madre Amina è la figlia del sayide del gruppo dei Banu Zuhra, un altro clan che fa parte dei Banu Quraysh.

Maometto rimane orfano precocemente sia del padre, morto in seguito a un viaggio di affari che l'aveva condotto a Gaza, in Palestina, sia della madre, che aveva dato il figlio piccolo in consegna a Halima bt. Abi Dhu ayb. Il piccolo Maometto, quindi, cresce con la protezione di due tutori: Abd al-Muttalib ibn Hashim, nonno paterno, e Abu Talib, zio paterno, grazie ai quali a Mecca ha l'opportunità di entrare in contatto sin da piccolo con gli hanif, gruppo monoteista che non fa riferimento a nessuna religione rivelata.

Viaggiando insieme con lo zio nello Yemen e in Siria, Maometto conosce anche la comunità cristiana e quella ebraica. In occasione di uno di questi viaggi incontra Bahira, monaco cristiano della Siria che riconosce il segno del carisma profetico del futuro in un neo tra le sue spalle. Maometto, comunque, da bambino viene curato anche dalla moglie dello zio, Fatima bint Asad, e da Umm Ayman Baraka, schiava della madre di origine etiopica che rimane con lui fino a quando egli stesso ne favorisce il matrimonio con un uomo di Medina.

Secondo la tradizione islamica, Maometto ha sempre nutrito per Umm Ayman (appartenente alla Gente della Casa e madre di Usama ibn Zayd) un profondo affetto, riconoscente nei suoi confronti visto che proprio lei è stata una delle prime persone a credere e prestare fede al messaggio coranico che egli diffonde. Maometto, in ogni caso, è molto affezionato anche alla zia Fatima, apprezzata soprattutto per il temperamento dolce, che viene pregata in diverse occasioni dopo la sua morte e che viene onorata in molti modi (una delle figlie di Maometto avrà il suo nome).

Crescendo, Maometto ha l'opportunità di viaggiare molto, anche grazie all'attività mercantile della famiglia e al lavoro che svolge per la vedova Khadjia bt. Khuwaylid, e così estende le proprie conoscenze, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista religioso, in maniera molto ampia. Nel 595 Maometto sposa Khadjia bint Khuwaylid: dopodiché, inizia a dedicarsi in maniera continuativa alle sue riflessioni dello spirito. La moglie è la prima persona a credere fermamente nella Rivelazione portata da Maometto. A partire dal 610, infatti, egli inizia a predicare una religione di tipo monoteista, sostenendo di agire sulla base di una Rivelazione. Tale religione è fondata sul culto di Dio, indivisibile e unico.

In quei tempi in Arabia il concetto di monoteismo è alquanto diffuso, e la parola Dio si traduce con Allah. Tuttavia, i residenti di Mecca e del resto dell'Arabia peninsulare sono per la maggior parte politeisti - eccezion fatta per alcuni zoroastriani, alcuni cristiani e un numero piuttosto rilevante di ebrei - e quindi adorano numerosi idoli. Si tratta di dei venerati durante feste e pellegrinaggi, tra cui il più importante è l'haji, cioè il pellegrinaggio panarabo che va in scena durante il mese lunare di Dhu l-Hijia.

Maometto, invece, inizia a ritirarsi sul monte Hira, in una grotta non lontana da Mecca, dove medita per ore e ore. La tradizione vuole che, durante una di queste meditazioni, nell'anno 610 in occasione del mese di Ramadan, Maometto riceve l'apparizione dell'arcangelo Gabriele, che lo persuade a divenire Messaggero di Allah. Maometto rimane colpito e sconvolto da un'esperienza simile, e crede di essere impazzito: turbato da tremori alquanto violenti, cade a terra spaventato.

Si tratta della prima esperienza teopatica di Maometto, che inizia a sentire gli alberi e le rocce parlargli. Sempre più terrorizzato, egli fugge dalla caverna, ormai in preda al panico, verso casa propria; poi, giratosi, osserva Gabriele, che lo domina e che con le sue enormi ali copre totalmente l'orizzonte: Gabriele, a quel punto, gli conferma che Dio lo ha scelto per farlo divenire suo messaggero. Maometto inizialmente mostra molta fatica nell'accettare tale investitura: è grazie alla fede della moglie che si convince che quello che pensa di aver visto è successo veramente. Un ruolo importante in questo senso viene svolto anche da Waraqa ibn Nawfal, cugino della moglie, monoteista arabo che persuade Maometto. Gabriele torna spesso a parlare a Maometto: quest'ultimo, quindi, inizia a predicare la Rivelazione infusagli dall'Arcangelo.

Per molti anni, tuttavia, sono pochi i concittadini che Maometto riesce a convertire: tra di essi, Abu Bakr, suo coetaneo e amico intimo (che per altro diventerà il suo successore come guida della comunità islamica e califfo), e un piccolo gruppo di persone che di lì a poco sarebbero divenute suoi collaboratori: i Dieci Benedetti. La Rivelazione dimostra la verità di quanto scritto nel Vangelo, cioè che nessuno può essere profeta in patria.

Nel 619 Maometto deve affrontare il lutto per la morte di Abu Talib, lo zio che per tanto tempo gli ha assicurato protezione e amore, pur non convertendosi alla sua religione; nello stesso anno viene a mancare anche la moglie Khadjia: dopo la sua morte, Maometto si sposa nuovamente con Aishna bt. Abi Bakr, figlia di Abu Bakr. Egli, nel frattempo, si trova a fare i conti con l'ostilità dei cittadini di Mecca, che attuano un boicottaggio nei suoi confronti e nei confronti dei suoi fedeli, evitando qualsiasi tipo di rapporto commerciale con loro.

Insieme con i suoi fedeli, ormai diventati una settantina, dunque, Maometto nel 622 si sposta a Yathrib, a più di trecento chilometri da Mecca: la città prenderà poi il nome di Madinat al-Nabi, vale a dire "Città del Profeta", mentre il 622 sarà considerato l'anno dell'emigrazione, o dell'Egira: sotto il califfato di Omar ibn al-Khattab, il 622 sarà trasformato, quindi, nel primo anno del calendario islamico.

Dal punto di vista della predicazione religiosa, inizialmente Maometto si considera un profeta nel solco dell'Antico Testamento. Egli, tuttavia, non viene riconosciuto in quanto tale dalla comunità ebraica di Medina. La predicazione di Maometto a Medina dura otto anni, durante i quali viene formulato anche lo Statuto, o Patto, la cosiddetta Sahifa, che viene accettato da tutti e che permette la nascita della prima comunità di credenti, la Umma.

Insieme con i suoi seguaci, poi, Maometto sferra diversi attacchi contro i Meccani e le loro carovane. Vanno in scena così la vittoria di Badr e la sconfitta di Uhud, cui fa seguito il successo finale di Medina, la cosiddetta Battaglia del Fossato. Al termine di questa battaglia, portata a termine contro le tribù politeiste di Mecca, tutti gli ebrei vengono espulsi da Medina, accusati di aver violato la Umma e di aver tradito la componente islamica. Progressivamente Maometto esilia i Banu Qaynuga e il clan dei Banu Nadir, mentre dopo la Battaglia del Fossato vengono fatti decapitare settecento ebrei del gruppo Banu Qurayza.

Ottenuta una posizione di predominio, Maometto nel 630 decide che è arrivato il momento di provare a conquistare Mecca. Dopo aver vinto una battaglia contro i Banu Hawazin a Hunayn, si avvicina a Mecca conquistando oasi e villaggi come Fadak, Tabuk e Khaybar, necessari per poter ottenere un vantaggio strategico ed economico di valore non indifferente.

Negli ultimi anni della sua vita, Maometto ripete il Corano per intero due volte, permettendo a diversi musulmani di ricordarlo: sarà, però, solo Uthman b. Affan, il terzo califfo, a farlo mettere per iscritto.

Nel 632, sopraggiunge la morte, al termine del cosiddetto "Pellegrinaggio dell'Addio", o "Grande Pellegrinaggio". Maometto, che lascia una figlia, Fatima, e nove mogli, non indica in maniera esplicita chi dovrà essere il suo successore alla testa della Umma. A proposito delle mogli, occorre sottolineare che l'Islam non permette di avere più di quattro spose: tuttavia Maometto aveva avuto la possibilità di non rispettare tale limite proprio grazie alla rivelazione divina. Per altro, diversi matrimoni erano semplicemente la conseguenza di un'alleanza politica o della conversione di un determinato gruppo. Oltre alle mogli, egli ebbe sedici concubine.

Nel Medioevo, Maometto verrà considerato dall'Occidente semplicemente un eretico cristiano, senza tenere conto della diversità della fede da lui proposta: basti pensare che Dante Alighieri, influenzato anche da Brunetto Latini, lo cita tra i seminatori di scandalo e di scisma nel canto XXVIII dell'Inferno della Divina Commedia.

Profeta e fondatore dell'Islam, Maometto ancora oggi viene ritenuto dalle persone di fede musulmana il Sigillo della Profezia e messaggero di Allah, ultimo di una serie di profeti incaricato di divulgare tra gli Arabi la parola divina.




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Dina & Dario
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lampaDINA e lampaDario
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lampaDINA e lampaDario ha scritto:

Enza ha scritto:

MAometto

Maometto nasce a Mecca in un giorno imprecisato (secondo diverse fonti tradizionali il giorno dovrebbe essere il 20 aprile o il 26 aprile) dell'anno 570 (anche in questo caso l'anno non può essere indicato con precisione, ma è stato fissato convenzionalmente). Appartenente al clan dei Banu Hashim, mercanti della regione peninsulare del Hijaz, in Arabia, componente della tribù dei Banu Quraysh, Maometto è figlio unico di Amina bint Wahb e Abd Allah b. Abd al-Muttalib ibn Hashim. La madre Amina è la figlia del sayide del gruppo dei Banu Zuhra, un altro clan che fa parte dei Banu Quraysh.

Maometto rimane orfano precocemente sia del padre, morto in seguito a un viaggio di affari che l'aveva condotto a Gaza, in Palestina, sia della madre, che aveva dato il figlio piccolo in consegna a Halima bt. Abi Dhu ayb. Il piccolo Maometto, quindi, cresce con la protezione di due tutori: Abd al-Muttalib ibn Hashim, nonno paterno, e Abu Talib, zio paterno, grazie ai quali a Mecca ha l'opportunità di entrare in contatto sin da piccolo con gli hanif, gruppo monoteista che non fa riferimento a nessuna religione rivelata.

Viaggiando insieme con lo zio nello Yemen e in Siria, Maometto conosce anche la comunità cristiana e quella ebraica. In occasione di uno di questi viaggi incontra Bahira, monaco cristiano della Siria che riconosce il segno del carisma profetico del futuro in un neo tra le sue spalle. Maometto, comunque, da bambino viene curato anche dalla moglie dello zio, Fatima bint Asad, e da Umm Ayman Baraka, schiava della madre di origine etiopica che rimane con lui fino a quando egli stesso ne favorisce il matrimonio con un uomo di Medina.

Secondo la tradizione islamica, Maometto ha sempre nutrito per Umm Ayman (appartenente alla Gente della Casa e madre di Usama ibn Zayd) un profondo affetto, riconoscente nei suoi confronti visto che proprio lei è stata una delle prime persone a credere e prestare fede al messaggio coranico che egli diffonde. Maometto, in ogni caso, è molto affezionato anche alla zia Fatima, apprezzata soprattutto per il temperamento dolce, che viene pregata in diverse occasioni dopo la sua morte e che viene onorata in molti modi (una delle figlie di Maometto avrà il suo nome).

Crescendo, Maometto ha l'opportunità di viaggiare molto, anche grazie all'attività mercantile della famiglia e al lavoro che svolge per la vedova Khadjia bt. Khuwaylid, e così estende le proprie conoscenze, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista religioso, in maniera molto ampia. Nel 595 Maometto sposa Khadjia bint Khuwaylid: dopodiché, inizia a dedicarsi in maniera continuativa alle sue riflessioni dello spirito. La moglie è la prima persona a credere fermamente nella Rivelazione portata da Maometto. A partire dal 610, infatti, egli inizia a predicare una religione di tipo monoteista, sostenendo di agire sulla base di una Rivelazione. Tale religione è fondata sul culto di Dio, indivisibile e unico.

In quei tempi in Arabia il concetto di monoteismo è alquanto diffuso, e la parola Dio si traduce con Allah. Tuttavia, i residenti di Mecca e del resto dell'Arabia peninsulare sono per la maggior parte politeisti - eccezion fatta per alcuni zoroastriani, alcuni cristiani e un numero piuttosto rilevante di ebrei - e quindi adorano numerosi idoli. Si tratta di dei venerati durante feste e pellegrinaggi, tra cui il più importante è l'haji, cioè il pellegrinaggio panarabo che va in scena durante il mese lunare di Dhu l-Hijia.

Maometto, invece, inizia a ritirarsi sul monte Hira, in una grotta non lontana da Mecca, dove medita per ore e ore. La tradizione vuole che, durante una di queste meditazioni, nell'anno 610 in occasione del mese di Ramadan, Maometto riceve l'apparizione dell'arcangelo Gabriele, che lo persuade a divenire Messaggero di Allah. Maometto rimane colpito e sconvolto da un'esperienza simile, e crede di essere impazzito: turbato da tremori alquanto violenti, cade a terra spaventato.

Si tratta della prima esperienza teopatica di Maometto, che inizia a sentire gli alberi e le rocce parlargli. Sempre più terrorizzato, egli fugge dalla caverna, ormai in preda al panico, verso casa propria; poi, giratosi, osserva Gabriele, che lo domina e che con le sue enormi ali copre totalmente l'orizzonte: Gabriele, a quel punto, gli conferma che Dio lo ha scelto per farlo divenire suo messaggero. Maometto inizialmente mostra molta fatica nell'accettare tale investitura: è grazie alla fede della moglie che si convince che quello che pensa di aver visto è successo veramente. Un ruolo importante in questo senso viene svolto anche da Waraqa ibn Nawfal, cugino della moglie, monoteista arabo che persuade Maometto. Gabriele torna spesso a parlare a Maometto: quest'ultimo, quindi, inizia a predicare la Rivelazione infusagli dall'Arcangelo.

Per molti anni, tuttavia, sono pochi i concittadini che Maometto riesce a convertire: tra di essi, Abu Bakr, suo coetaneo e amico intimo (che per altro diventerà il suo successore come guida della comunità islamica e califfo), e un piccolo gruppo di persone che di lì a poco sarebbero divenute suoi collaboratori: i Dieci Benedetti. La Rivelazione dimostra la verità di quanto scritto nel Vangelo, cioè che nessuno può essere profeta in patria.

Nel 619 Maometto deve affrontare il lutto per la morte di Abu Talib, lo zio che per tanto tempo gli ha assicurato protezione e amore, pur non convertendosi alla sua religione; nello stesso anno viene a mancare anche la moglie Khadjia: dopo la sua morte, Maometto si sposa nuovamente con Aishna bt. Abi Bakr, figlia di Abu Bakr. Egli, nel frattempo, si trova a fare i conti con l'ostilità dei cittadini di Mecca, che attuano un boicottaggio nei suoi confronti e nei confronti dei suoi fedeli, evitando qualsiasi tipo di rapporto commerciale con loro.

Insieme con i suoi fedeli, ormai diventati una settantina, dunque, Maometto nel 622 si sposta a Yathrib, a più di trecento chilometri da Mecca: la città prenderà poi il nome di Madinat al-Nabi, vale a dire "Città del Profeta", mentre il 622 sarà considerato l'anno dell'emigrazione, o dell'Egira: sotto il califfato di Omar ibn al-Khattab, il 622 sarà trasformato, quindi, nel primo anno del calendario islamico.

Dal punto di vista della predicazione religiosa, inizialmente Maometto si considera un profeta nel solco dell'Antico Testamento. Egli, tuttavia, non viene riconosciuto in quanto tale dalla comunità ebraica di Medina. La predicazione di Maometto a Medina dura otto anni, durante i quali viene formulato anche lo Statuto, o Patto, la cosiddetta Sahifa, che viene accettato da tutti e che permette la nascita della prima comunità di credenti, la Umma.

Insieme con i suoi seguaci, poi, Maometto sferra diversi attacchi contro i Meccani e le loro carovane. Vanno in scena così la vittoria di Badr e la sconfitta di Uhud, cui fa seguito il successo finale di Medina, la cosiddetta Battaglia del Fossato. Al termine di questa battaglia, portata a termine contro le tribù politeiste di Mecca, tutti gli ebrei vengono espulsi da Medina, accusati di aver violato la Umma e di aver tradito la componente islamica. Progressivamente Maometto esilia i Banu Qaynuga e il clan dei Banu Nadir, mentre dopo la Battaglia del Fossato vengono fatti decapitare settecento ebrei del gruppo Banu Qurayza.

Ottenuta una posizione di predominio, Maometto nel 630 decide che è arrivato il momento di provare a conquistare Mecca. Dopo aver vinto una battaglia contro i Banu Hawazin a Hunayn, si avvicina a Mecca conquistando oasi e villaggi come Fadak, Tabuk e Khaybar, necessari per poter ottenere un vantaggio strategico ed economico di valore non indifferente.

Negli ultimi anni della sua vita, Maometto ripete il Corano per intero due volte, permettendo a diversi musulmani di ricordarlo: sarà, però, solo Uthman b. Affan, il terzo califfo, a farlo mettere per iscritto.

Nel 632, sopraggiunge la morte, al termine del cosiddetto "Pellegrinaggio dell'Addio", o "Grande Pellegrinaggio". Maometto, che lascia una figlia, Fatima, e nove mogli, non indica in maniera esplicita chi dovrà essere il suo successore alla testa della Umma. A proposito delle mogli, occorre sottolineare che l'Islam non permette di avere più di quattro spose: tuttavia Maometto aveva avuto la possibilità di non rispettare tale limite proprio grazie alla rivelazione divina. Per altro, diversi matrimoni erano semplicemente la conseguenza di un'alleanza politica o della conversione di un determinato gruppo. Oltre alle mogli, egli ebbe sedici concubine.

Nel Medioevo, Maometto verrà considerato dall'Occidente semplicemente un eretico cristiano, senza tenere conto della diversità della fede da lui proposta: basti pensare che Dante Alighieri, influenzato anche da Brunetto Latini, lo cita tra i seminatori di scandalo e di scisma nel canto XXVIII dell'Inferno della Divina Commedia.

Profeta e fondatore dell'Islam, Maometto ancora oggi viene ritenuto dalle persone di fede musulmana il Sigillo della Profezia e messaggero di Allah, ultimo di una serie di profeti incaricato di divulgare tra gli Arabi la parola divina.




AN






MArcus Goldman
(ST)

Marcus Goldman
Nato 9 dicembre 1821
Trappstadt , Baviera , Germania
Morto: 20 luglio 1904 (età 82)
New York City , Stati Uniti
è stato un banchiere, uomo d'affari, finanziere,
presidente e Amministratore del Goldman Sachs
ebreo americano.
E' nato a Trappstadt Baviera ed è emigrato negli Stati Uniti
nel 1848. E' stato il fondatore di Goldman Sachs
che da allora è diventato uno dei più grandi e più
influenti del mondo di investimento .
Marcus Goldman è cresciuto da una famiglia ebraica ashkenazita,
il figlio di Ella e Wolf Goldmann.
Ha emigrato negli Stati Uniti Philadelphia da Francoforte
sul Meno in Germania,
nel 1848 durante la prima grande ondata di immigrazione ebraica
in America , risultante dalle rivoluzioni del 1848 negli stati tedeschi .

Nel 1869, con la moglie e i cinque figli, Goldman si trasferì
a New York City e appeso fuori una tegola su Pine Street a Lower Manhattan
con la scritta "Marcus Goldman & Co."

Buon Sabato
sera

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Enza
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STanley Kramer

Stanley Kramer (New York, 29 settembre 1913 – Woodland Hills, 19 febbraio 2001) è stato un regista e produttore cinematografico statunitense.

Dopo essere stato produttore di vari film di successo, tra cui il western Mezzogiorno di fuoco (1952), Il selvaggio (1954) e L'ammutinamento del Caine (1954), all'età di 42 anni Kramer diresse il suo primo film, Nessuno resta solo (1955) con Robert Mitchum, Olivia De Havilland e Frank Sinatra; il film non ottenne grande successo, ma Kramer non si tirò indietro e scelse la coppia Cary Grant-Sophia Loren per il successivo Orgoglio e passione (1957), un dramma in costume che riscosse favorevoli consensi, principalmente per la recitazione dei due affascinanti divi, affiancati a Frank Sinatra.

L'anno successivo, Kramer affrontò tematiche di maggior impegno, affascinato anche dai discorsi di Martin Luther King, e diresse La parete di fango (1958), che ottenne un grande successo e ricevette una nomination all'Oscar come miglior film dell'anno. Il film è la storia di due evasi, uno bianco (Tony Curtis) e razzista, che odia il suo compagno nero (Sidney Poitier). Durante la fuga, incatenati l'uno all'altro, i due imparano a rispettarsi e alla fine fanno amicizia. Il film segnò l'ascesa di Poitier come primo divo di colore.

Nel 1959, Kramer affrontò la paura atomica con il film L'ultima spiaggia (1959) con Gregory Peck, Ava Gardner, Anthony Perkins ed un insolito Fred Astaire in un ruolo drammatico. Nel 1960 lavorò per la prima volta con il suo attore preferito, Spencer Tracy, in ...e l'uomo creò Satana!. Tra i due si instaurò una proficua collaborazione, durata fino alla morte dell'attore.

Con grande sobrietà raccontò il processo di Norimberga contro i crimini nazisti in Vincitori e vinti (1961), dirigendo un cast straordinario: Spencer Tracy, Marlene Dietrich, Montgomery Clift, Judy Garland, Maximilian Schell (che si aggiudicò l'Oscar come miglior attore), Burt Lancaster e Richard Widmark.

Dopo il film Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo (1963), ancora con Spencer Tracy, diresse l'ultima interpretazione di Vivien Leigh, La nave dei folli (1965) e finalmente lavorò alla sua pellicola rimasta più famosa: Indovina chi viene a cena? (1967). La trama è incentrata sulla vicenda di una coppia di fidanzati (Katharine Houghton e Sidney Poitier), lei bianca, lui di colore, che deve fronteggiare l'opposizione alla loro unione da parte del padre di lei (Spencer Tracy, nella sua ultima splendida interpretazione, e Katharine Hepburn). Pochi giorni dopo la fine delle riprese, Tracy morì, stroncato da un infarto. Il film ebbe uno splendido successo di critica e di pubblico e si aggiudicò due statuette nel 1968: migliore attrice (la Hepburn) e migliore sceneggiatura originale.

Con la morte di Tracy, Kramer perse una collaborazione di grande successo, e la sua carriera conobbe un inesorabile declino. Lavorò ancora con profitto in Il segreto di Santa Vittoria (1969) con una nostalgica Anna Magnani e con Anthony Quinn.

Negli anni settanta diresse ancora tre film apprezzabili: I duri di Oklahoma (1973), con Faye Dunaway, incentrato sulla crisi petrolifera, e Il principio del domino: la vita in gioco (1976), un film fantapolitico con Gene Hackman. Il suo ultimo lavoro fu Uno strano caso di omicidio (1979), dopo il quale abbandonò definitivamente il cinema.

Morì nel 2001, all'età di 88 anni.



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FRank Puglia (Linguaglossa, 9 marzo 1892 – South Pasadena, 25 ottobre 1975)
è stato un attore e doppiatore italiano

Francesco Giuseppe Puglia nasce a Linguaglossa (Sicilia) il 9 marzo 1892. Partito da Napoli sulla nave "Italia" il 31 luglio 1907 arriva in America il 14 agosto 1907 all'età di 15 anni. Emigra insieme al padre Salvatore Luigi di 41 anni, al fratello Gaetano di 14 anni e al fratello Fausto di 13 anni. Si stabilì a New York City al n° 204 West 15Th St. Trovò lavorò in una lavanderia e successivamente in una compagnia teatrale di New York. Proprio in scena venne notato da David Wark Griffith, che lo fece recitare in oltre 150 film. Quando nel 1924 tornò a Linguaglossa nel suo passaporto alla voce professione vi era scritto "Actor", avendo già fatto due film

RE

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Enza
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RE MIda

Mida (in greco #924;#943;#948;#945;#962;, mentre il latino Mydas corrisponde ad un'errata trascrizione), figlio adottivo di Gordio e di Cibele, fu un mitico re della Frigia, in relazione con il personaggio storico di Mita, re di Mushki nell'Anatolia occidentale alla fine dell'VIII secolo a.C.

È molto celebre nella cultura occidentale il suo proverbiale "Tocco d'oro", la capacità di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse, donatagli da Dioniso.

Secondo la versione narrata da Ovidio nelle Metamorfosi, un giorno Dioniso aveva perso di vista il suo vecchio maestro e patrigno, Sileno.

Il vecchio satiro si era attardato a bere vino e si era perso ubriaco nei boschi, finché non fu ritrovato da un paio di contadini frigi, che lo portarono dal loro re, Mida (secondo un'altra versione, Sileno andò a finire direttamente nel giardino di rose del re).

Mida riconobbe Sileno e lo trattò affabilmente, ospitandolo nella sua reggia per dieci giorni e notti, mentre il satiro intratteneva il re e i suoi amici con racconti e canzoni.

L'undicesimo giorno, Mida riportò Sileno in Lidia da Dioniso, il quale, felice di aver ritrovato il suo anziano tutore, offrì al re qualsiasi dono desiderasse. Mida, allora, gli chiese il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava. Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d'oro. Rendendosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere. Il dio, impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta.

Mida fu successivamente punito da Apollo, in quanto non lo aveva nominato vincitore in una gara musicale con Marsia (o Pan), con un paio di orecchie d'asino. Solo il barbiere del re era a conoscenza della cosa, ma il re gli intimò di non raccontare a nessuno la sua deformità, pena la morte. Costui tuttavia, non riuscendo a mantenere il segreto, andò a confessarlo in una buca presso uno stagno. Così, il servo fu convinto di essersi tolto il grave peso senza parlarne ad anima viva. Tempo dopo un flebile sussurro riempì la reggia e la città, e il segreto non fu più tale: da quella buca, per volontà di Apollo, erano nate delle canne che sussurravano scosse dal vento: Re Mida ha le orecchie d'asino! .

Ebbe diversi figli, fra cui Litierse e Ancuro.





buona domenica

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MIchelin André

André Michelin nasce a Clermont-Ferrand (Francia) il 16 gennaio 1853. Ingegnere della Scuola Centrale di Parigi (1877) entra alle Belle Arti nella sezione architettura. Dopo cinque anni passati al Ministero dell'Interno, al servizio della carta di Francia, crea un'impresa di carpenteria metallica a Parigi prima di unirsi a suo fratello alla testa di Michelin & Cie. I destini dei due fratelli, diversi e simili allo stesso tempo, sono veramente incredibili: André, il primogenito, ingegnere di formazione si rivela un uomo notevole nel campo della comunicazione e delle relazioni pubbliche, mentre suo fratello, pittore di talento, si rivela un industriale senza pari.

Ad ogni modo, il futuro di Andrè è già presente nelle radici del suo passato, in cui si possono ravvisare simbolicamente i segni di un destino.

Risalendo nell'albero genealogico, infatti, troviamo un certo Edouard Daubrée che sposa, nel 1829 una scozzese, Elizabeth Pugh Barker, nipote dello scienziato Mac Intosh, ossia colui che aveva scoperto la solubilità del caucciù nella benzina.



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SCott Caan

Scott Andrew Caan (Los Angeles, 23 agosto 1976) è un attore, sceneggiatore e regista statunitense.

È figlio del grande attore James Caan e dell'attrice e modella Sheila Ryan. Studia al "Beverly Hills High School" e in seguito alla "Playhouse West" dove conosce The Alchemist, con cui forma il duo hip hop The Whooliganz; è stato inoltre collaboratore di gruppi rap come Cypress Hill e House of Pain.

Debutta nel 1995 in un piccolo film (Aaron Gillespie Will Make You a Star) del regista italiano Massimo Mazzucco; in seguito lavora in alcuni film indipendenti, fino al 1998 in cui ottiene una parte nel film Nemico pubblico e nel film sportivo Varsity Blues con James Van Der Beek. Negli anni successivi prende parte a film come 1 chilometro da Wall Street, Fuori in 60 secondi e Gli ultimi fuorilegge. Nel 2001 è nel cast di Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco, nel ruolo di Turk Malloy, ruolo che interpreta anche nei sequel Ocean's Twelve e Ocean's Thirteen.

Nel 2003 scrive, dirige ed interpreta il suo primo film da regista Dallas 362 - Giovani e ribelli, mentre nel 2005 è al fianco di Paul Walker e Jessica Alba in Trappola in fondo al mare. Nel 2006 torna dietro la macchina da presa, dirigendo Don Cheadle, Giovanni Ribisi e Mena Suvari in The Dog Problem. Dal 2010 interpreta il ruolo del detective Danny "Danno" Williams nella serie televisiva Hawaii Five-0.




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dany61
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ADriano BAracco (Vicenza, 28 settembre 1907 – Milano, 22 luglio 1976) è stato un giornalista, sceneggiatore, produttore cinematografico e curatore di riviste, nonché scrittore di fantascienza italiano.

È noto soprattutto per avere curato i settimanali di cinema Hollywood - settimanale cinematografico dal 1945 al 1952 per 380 numeri complessivi e Festival - piccolo settimanale di attualità cinematografiche dal 1953 al 1961, nonché di Novelle Film dal 1947 al 1958 per 575 numeri complessivi, stampati tutti per le edizioni Avagliano di Milano.

Si dedicò anche al cinema come produttore: nel 1961 fondò insieme a Mino Loy la Zenith Cinematografica, che finanziò perlopiù documentari e film a mediometraggio per ragazzi e della quale fu produttore esecutivo fino al 1964. Tra il 1962 e il 1972 sceneggiò una ventina di pellicole, dirette tra gli altri da Vittorio Sala, Alessandro Blasetti, Mauro Bolognini, Dino Risi e Alberto Lattuada.

Scrisse due romanzi di fantascienza sotto lo pseudonimo di Audie Barr, entrambi pubblicati nella collana Urania: I figli della nuvola (1957) e Gli schiavi di Rox (1958). Scomparve a 68 anni.

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BAtmAN

Batman il famosissimo eroe dei fumetti, fu ideato nel 1939 dallo sceneggiatore Bill Finger e dal disegnatore Bob Kane. Apparve per la prima volta negli albi della Detective Comics con l'ambizione di ripetere l'enorme successo di Superman, anche se contrariamente a quest'ultimo, Batman non possiede dei superpoteri, ma soltanto delle straordinarie capacità fisiche umane. Batman è la storia di Bruce Wayne, figlio del ricchissimo Thomas Wayne. Dopo avere assistito, ancora bambino, all'omicidio dei suoi genitori ad opera di un ladro, il piccolo Bruce (Batman) decise di vendicali. Giurò solennemente che avrebbe speso il resto della sua vita a combattere tutti i criminali. Per quasi vent'anni, il giovane Bruce (Batman) si dedicò unicamente a intensi allenamenti, tali per cui il suo corpo divenne capace di incredibili imprese atletiche, inoltre divenne un grande scienziato. Intorno ai trent'anni, Bruce Wayne (Batman) decise che era giunto il momento di passare alla via dei fatti. Mentre pensava: "I criminali sono gente paurosa e superstiziosa, mi occorre un travestimento che li terrorizzi. Devo essere una creatura della notte, nera, terribile un...un..." In quel momento comparve alla finestra un pipistrello. "Un pipistrello! - esclamò Bruce - Ecco! è come un presagio...sarò un pipistrello!". Scelse il nome di Batman (Batman significa infatti in inglese uomo pipistrello) e si costruì un costume da pipistrello. Grazie alle sue qualità di scienziato, si è costruito tutta una serie di attrezzature e macchinari sofisticatissimi, che gli permettono di far fronte a tutti i pericolosissimi supercriminali che di volta in volta compaiono nelle sue storie. L'alter ego di Batman, il ricchissimo Bruce Wayne ha trasformato i sotterranei della sua sontuosa villa di campagna, in un laboratorio scientifico dotato delle più moderne apparecchiature tecnologiche. Quì troviamo, all'interno di un vasto hangar-garagen ricavato sulla roccia, la sua bellissima e attrezzatissima automobile (la bat-mobile), il suo aeroplano (bat-plano) e un'infinità di armi che costruirà anche di volta in volta sulla base della pericolosità del suo nemico: la bat-fune (una fune con dei ganci all'estremità che gli permette di arrampicarsi e saltare da un palazzo all'altro), il bat-rang (una specie di boomerang a forma di pipistrello) e la bat-pistola tutti attrezzi che Batman adopererà nel corso delle sue avventure. Sin dai suoi esordi (e da allora non è cambiato molto) il costume di Batman è composto da una calzamaglia di colore grigio con pantaloncini neri (dai riflessi blu), stivaletti e lunghi guanti di colore blu notte, come copricapo usa una maschera che gli lascia scoperta solo la bocca e il mento, mentre ai lati è dotato di un paio di orecchie a punta e indossa un mantello nero che si piega come le ali di un pipistrello ed è molto utile come paracadute, quando Batman deve planare dopo aver compiuto qualche prodigioso balzo. Batman collabora con il capo della polizia di Gotham City (la sua città), il commissario Gordon, che spesso lo chiama attraverso un bat-segnale (un faro luminoso con l'effigie di un pipistrello) quando deve risolvere qualche intricatissimo caso o deve catturare qualche super criminale. Nelle sue avventure Batman si fa accompagnare da un altro eroe: il fedelissimo Robin, il ragazzo meraviglia. Questi è in realtà Dick Grayson, un ragazzo che grazie alla sua agilità, ai suoi pugni e alla sua intelligenza riesce a dare manforte a Batman. Robin veste con un paio di calzoncini di colore rosso, un mantello di colore giallo e guanti e stivaletti verdi. La prima apparizione di Batman dei fumettiCiò che caratterizza fortemente le avventure di Batman sono soprattutto i super criminali che compaiono nelle sue storie, una serie di individui stranissimi, folli, grotteschi e originali, aventi tutti una particolarità che li contraddistingue. Il nemico di Batman più famoso senza dubbio il Jocker, (che nella prima traduzione italiana a fumetti, veniva chiamato "il Jolly") un assassino con la pelle del viso di colore bianchissimo, i capelli verdi, le labbra molto rosse e con un perenne ghigno che gli scopre i denti. E' una specie di clown che ama definirsi un "artista del crimine" e la sua più grande gioia è compiere azioni criminose accompagnandole con scherzi e battute di pessimo gusto per i malcapitati. Questo personaggio (così come tutti i cattivi della serie) conferisce alle avventure di Batman, un ambientazione fantastica, surreale e molte volte decisamente umoristica. Un altro acerrimo nemico di Batman è il Pinguino, un personaggio per alcuni versi simile al Joker, in quanto come lui ama divertirsi con scherzi criminosi. E' un tipo basso e grassoccio che indossa perennemente un frac, un cilindro e un ombrello che è in realtà un arma sofisticatissima. Altro nemico di Batman è l'Enigmista, vestito con una calzamaglia verde tutta tappezzata di punti interrogativi. Questo si diverte a sfidare Batman e Robin con dei quiz la cui soluzione indica sempre il luogo dove dovrà compiere il crimine. Pericolosissima è anche la Donna Gatto (Catwoman), specializzata in furti di gioielli. La galleria dei personaggi di Batman è veramente molto vasta, per cui ricordiamo solo alcuni dei tanti come "Due facce", un criminale che ha metà del viso normale e l'altra metà sfregiata da vetriolo, "il Trasformista", "lo Spauracchio", "Faccia d'Argilla" e tanti altri ancora. Al fianco del duo Batman e Robin, molto spesso compaiono anche delle affascinati figure femminili come Bat-Girl (la versione femminile di Batman) e la Bat-Amazzone, anch'esse vestite con abiti che si ispirano al pipistrello e in molte avventure sono riuscite a togliere dai guai i protagonisti principali. Dalle avventure di Batman narrate nei fumetti sono stati tratti diversi film e cartoni animati per il cinema e per la televisione. Ma è stato grazie alla rivisitazione del grande fumettista Frank Miller, che Batman ha conosciuto una nuova giovinezza a partire dagli anni Ottanta. Il fumetto capolavoro di Batman è riuscito a restituire a questa figura quell'aspetto gotico e tenebroso tipico del suo esordio conferendo alle storie molta azione e drammaticità, senza trascurare l'aspetto ironico che lo ha sempre contraddistinto. Nel 1989, grazie al film di Tim Burton, Batman raggiunge un successo senza precedenti che continua ancora oggi, infatti alla sua prima uscita ha battuto tutti i record d'incasso della storia del cinema e ha alimentato una bat-mania tale da farlo diventare un business nella vendita dei gadget. Nei vari film di Batman che sono stati girati negli ultimi anni c'è da ricordare la splendida interpretazione di Jack Nicholson nei panni del Jocker e quella di Jim Carrey nel ruolo dell'Enigmista.







buondì

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dany61
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ANgela Giussani (Milano, 10 giugno 1922 – Milano, 12 febbraio 1987) e Luciana Giussani (Milano, 19 aprile 1928 – Milano, 31 marzo 2001) sono state una coppia di fumettiste ed editrici italiane, autrici di numerosi personaggi e serie, la più famosa delle quali è Diabolik.

Angela Giussani e Luciana Giussani sono le ideatrici del famoso personaggio dei fumetti Diabolik – il primo fumetto nero italiano formato tascabile – a cui hanno dedicato tutta la loro vita professionale.

Angela nasce a Milano il 10 giugno 1922; dopo aver fatto per un certo periodo la modella, sposa nel 1946 l'editore Gino Sansoni e lavora nella casa editrice del marito occupandosi di una collana che pubblica libri per ragazzi. Fonda poi una casa editrice tutta sua che chiama Astorina; dopo il fallimento del primo tentativo – la pubblicazione di un fumetto con le avventure di un pugile, Big Ben Bolt – durato solo due anni, ci riprova con un nuovo personaggio nato dalla lettura di un romanzo di Fantomas ritrovato casualmente su un treno.

Il 1º novembre 1962 viene pubblicato il primo numero di Diabolik con la trama scritta dalla stessa Angela. Sarà l'inizio di una lunga serie di successi.

Dopo tredici numeri del nuovo fumetto, Angela chiama a lavorare con sé la sorella Luciana, diplomata da poco ad una scuola tedesca e poi impiegata in una fabbrica di aspirapolveri; insieme iniziano ad occuparsi della casa editrice e a scrivere a quattro mani le avventure rocambolesche del "Re del terrore".

Angela muore nel 1987 nella sua casa di Gavirate (Varese) mentre Luciana continua a gestire da sola la casa editrice; nel 1992 però passa la mano nella conduzione di Diabolik, lasciando infine, nel 1999, anche la casa editrice; muore nel 2001

VA

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

SCott Caan

Scott Andrew Caan (Los Angeles, 23 agosto 1976) è un attore, sceneggiatore e regista statunitense.

È figlio del grande attore James Caan e dell'attrice e modella Sheila Ryan. Studia al "Beverly Hills High School" e in seguito alla "Playhouse West" dove conosce The Alchemist, con cui forma il duo hip hop The Whooliganz; è stato inoltre collaboratore di gruppi rap come Cypress Hill e House of Pain.

Debutta nel 1995 in un piccolo film (Aaron Gillespie Will Make You a Star) del regista italiano Massimo Mazzucco; in seguito lavora in alcuni film indipendenti, fino al 1998 in cui ottiene una parte nel film Nemico pubblico e nel film sportivo Varsity Blues con James Van Der Beek. Negli anni successivi prende parte a film come 1 chilometro da Wall Street, Fuori in 60 secondi e Gli ultimi fuorilegge. Nel 2001 è nel cast di Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco, nel ruolo di Turk Malloy, ruolo che interpreta anche nei sequel Ocean's Twelve e Ocean's Thirteen.

Nel 2003 scrive, dirige ed interpreta il suo primo film da regista Dallas 362 - Giovani e ribelli, mentre nel 2005 è al fianco di Paul Walker e Jessica Alba in Trappola in fondo al mare. Nel 2006 torna dietro la macchina da presa, dirigendo Don Cheadle, Giovanni Ribisi e Mena Suvari in The Dog Problem. Dal 2010 interpreta il ruolo del detective Danny "Danno" Williams nella serie televisiva Hawaii Five-0.




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Dina & Dario
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china46
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VAl Edward Kilmer (Los Angeles, 31 dicembre 1959) è un attore statunitense. Inizia come attore teatrale, per poi diventare popolare a metà degli anni ottanta, dopo una serie di apparizioni in film commedia, partendo da Top Secret! (1984), per continuare poi con il cult Real Genius (1985), e prendendo parte a film d'azione in ruoli da protagonista, come Top Gun e Willow. Durante gli anni novanta Kilmer si guadagna il rispetto della critica con una serie di film che ebbero anche successo commerciale, quali The Doors, in cui interpretava Jim Morrison, Doc Holliday nel film del 1993 Tombstone, Batman in Batman Forever del 1995, Chris Shiherlis in Heat - La sfida del 1995 e Simon Templar nella versione del 1997 de Il Santo. Agli inizi del 2000 appare in alcuni ruoli bene apprezzati, come in The Salton Sea, Spartan, e con apparizioni in Kiss Kiss Bang Bang, Alexander e come la voce di KITT in Knight Rider.

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Enza
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non c'è niente, prendo MA

MArio PAnzeri

Mario Panzeri (Milano, 11 ottobre 1911 – Milano, 19 maggio 1991) è stato un paroliere e compositore italiano.

È entrato nella storia della musica leggera come uno degli autori della prima canzone vincitrice di un Festival di Sanremo, la celebre Grazie dei fiori cantata da Nilla Pizzi; inoltre ha scritto alcune tra le più note canzoni italiane, come Maramao perché sei morto, Pippo non lo sa, Papaveri e papere, Casetta in Canadà, Lettera a Pinocchio, Nessuno mi può giudicare, Fin che la barca va e molte altre.





buon venerdì

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lampaDINA e lampaDario
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PAul Wittgenstein
(AU)


Paul Wittgenstein
Vienna, 11 maggio 1887
– New York, 3 marzo 1961
è stato un pianista, insegnante, musicologo
statunitense d'origine ebreo austriaco.

Perse il braccio destro durante la prima guerra mondiale,
ma continuò comunque ad esibirsi suonando con il solo
braccio sinistro, e commissionò diversi lavori
a importanti compositori.

Figlio dell'industriale Karl Wittgenstein e fratello maggiore
del filosofo Ludwig Wittgenstein, crebbe in un ambiente
frequentato da importanti personalità della musica come Johannes Brahms,
Gustav Mahler e Richard Strauss, con il quale il giovane Paul suonava in duo.

Studiò con Malvine Bree, quindi con il più noto virtuoso polacco
Theodor Leschetizky; debuttò sulle scene nel 1913,
meritandosi alcune critiche favorevoli.

L'anno seguente, allo scoppio della guerra,
fu chiamato alle armi nell'esercito austro-ungarico.
Ferito durante un'azione in Polonia contro l'esercito russo,
fu catturato e il suo braccio destro dovette essere amputato.
Durante la convalescenza, Wittgenstein decise di continuare
a suonare il pianoforte, anche usando solo l'unico braccio rimasto.

Al termine del conflitto, Wittgenstein mise in atto la sua promessa,
scrivendo riduzioni di pezzi per sola mano sinistra e studiando brani
nuovi composti espressamente per lui dal suo vecchio insegnante,
Josef Labor (il quale era cieco). Riprese a dare concerti, suscitando
ovunque ammirazione ed affetto.
Entrò quindi in contatto con altri famosi compositori, chiedendo loro di
scrivere per lui pezzi che potesse eseguire. Benjamin Britten,
Paul Hindemith, Erich Wolfgang Korngold, Franz Schmidt e Richard Strauss
vennero incontro alle sue richieste.
Maurice Ravel scrisse per lui il Concerto per pianoforte per la mano sinistra,
il più noto dei pezzi ispirati e richiesti da Wittgenstein.
Sergei Prokofiev compose per lui il Concerto per pianoforte n. 4
in Re bemolle (ma Wittgenstein disse di non riuscire a comprenderlo,
e non lo suonò mai in pubblico).
Molti dei brani commissionati da Wittgenstein sono ancora oggi
suonati frequentemente da pianisti dotati dell'uso di entrambe
le braccia; in particolare, l'austriaco Friedrich Wührer,
affermando di aver avuto l'autorizzazione del compositore, ma,
a quanto sembra, passando sopra le obiezioni di Wittgenstein,
ha scritto arrangiamenti a due mani dei lavori per mano sinistra
di Franz Schmidt.
Altri pianisti che, come Wittgenstein, per qualsiasi motivo hanno
perso l'uso del braccio destro, come Leon Fleisher e João Carlos Martins,
hanno anch'essi suonato pezzi composti per lui.

Paul divenne cittadino degli Stati Uniti nel 1946,
dove trascorse il resto della sua vita,
affiancando all'attività di concertista anche quella di insegnante.
Morì a New York nel 1961.

Buon Sabato

Dina & Dario
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dany61
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AUlo Persio Flacco (Volterra, 4 dicembre 34 – Roma, 24 novembre 62)
è stato un poeta satirico romano di età imperiale aderente allo stoicismo

Il poeta nasce a Volterra, Etruria, intorno al 34 d.C., da una famiglia piuttosto agiata, non di nobili origini, appartenente all'ordine equestre. All'età di dodici anni si trasferisce a Roma per seguire le lezioni di celebri maestri tra cui principalmente Quinto Remmio Palemone. Dopo soli quattro anni diviene allievo del filosofo stoico Lucio Anneo Cornuto a cui si deve non solo l'impronta stoica nella futura formazione di Persio, ma anche l'occasione di conoscere intellettuali come Lucano, Seneca, Trasea Peto, Cesio Basso i quali influiscono notevolmente sulla sua persona sotto ogni aspetto culturale. Dal carattere piuttosto sensibile e riservato, con una buona dose di forte rigore morale, si dedica completamente ai suoi studi supportato dalla madre, dalla sorella e da una zia paterna, nella sua biblioteca contenente più di settecento volumi.

Nel 62 d.C. muore presso una sua villa alla Spezia, secondo alcuni in seguito a una grave malattia che colpisce lo stomaco, all'età di ventotto anni. In realtà la notizia suona per alcuni come un autoschediasma derivato dalle Satire: la circostanza della sua morte potrebbe essere semplicemente un'espressione metaforica per indicare che il poeta aborriva il vizio. La sua opera viene in seguito revisionata da Cesio Basso e Lucio Anneo Cornuto prima di essere pubblicata; molte parti, ritenute pericolose a causa del carattere fortemente polemico verso la politica neroniana, sono state di conseguenza eliminate

GR

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Enza
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GRasselli Mario

Mario Grasselli (Pisa, 5 novembre 1924) è uno scrittore e saggista italiano.

Dopo il diploma, conseguito presso l’Istituto Tecnico Industriale, dal 1944 al 1948 condusse in prima linea l’opera di bonifica del territorio nazionale dalle mine lasciate dall'esercito nazista in ritirata. Da quell'esperienza, che ha segnato la sua vita di uomo e di intellettuale, è scaturito uno dei suoi libri più significativi, oggetto di una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati, Mine, l’inferno sotto i piedi edito nel 1998. La pubblicazione del volume fu promossa dall'amministrazione provinciale di Pisa e presentata da Paolo Pezzino presso il Palazzo della Provincia alla presenza delle più alte autorità militari e politiche cittadine. La sua attività di scrittore, parallela a quella di saggista e studioso, era iniziata molti anni prima. È nel 1957 a cui risale infatti il suo primo libro, Quando il vecchio uomo ritorna. A questo sono seguiti i romanzi Ad un passo dal buio del 1972, Il fantasma. Galileo Galilei.1935-43 del 1985 e il Fantasma a neon del 1995.
La sua città natale Pisa, è quasi sempre presente nelle sue narrazioni, come nei brani di Pisa, itinerario fra realtà e immaginazione edito nel 2004, illustrato dalle foto di Nello di Paco. In KafKa, il processo alla malattia pubblicato nel 2008 invece offre una nuova chiave interpretativa, de Il Processo di Franz Kafka. Le sue pubblicazioni sono presenti presso importanti Biblioteche italiane e estere:

Biblioteca del Congresso di New York,
Biblioteca del Senato e della Camera dei Deputati,
Fondazione Gramsci di Roma,
Fondazione Pietro Nenni
Scuola Normale Superiore di Pisa
Ha collaborato con saggi e articoli a Riviste, Periodici e Quotidiani a tiratura regionale. Di lui hanno parlato: Luciano Cafagna, Fabrizio Franceschini,Paolo Pezzino e Luciano Zagari.



MI

buon sabato

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dany61
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MIkaël Silvestre (Chambray-lès-Tours, 9 agosto 1977) è un calciatore francese, difensore del Chennaiyin
È capace di giocare sia come centrale - il ruolo che preferisca - che sulla fascia sinistra[1]. Il suo discreto senso della posizione e i suoi buoni piedi gli permettono di apportare vantaggi alla squadra anche in fase realizzativa, dopo le sue sgroppate. È abile anche sui calci di punizione e d'angolo sia come tiratore che come saltatore.

Carriera

Cresciuto calcisticamente nel Rennes, con cui esordisce nel 1995 rimanendovi fino al 1998, approda all'Inter in Serie A dopo un lungo braccio di ferro tra il club di provenienza e la società meneghina che viene risolto dal direttore sportivo dei nerazzurri Sandro Mazzola[2]. Con il team milanese non gioca buone partite - l'unico suo acuto avvenne nella partita casalinga contro il Vicenza, esordio in stagione del nuovo allenatore Mircea Lucescu, in cui segnò nei minuti di recupero il gol del definitivo 1-1[3] - e viene presto preso di mira dalla tifoseria nerazzurra, tanto da costringerlo ad un immediato trasferimento[2][3].

Acquistato il 10 settembre 1999 dal Manchester United in Premier League per 4 milioni di sterline[4], divenendo in breve tempo pedina inamovibile della difesa dello United, specialmente nei periodi d'indisponibilità dell'inglese Rio Ferdinand[2]. Il suo contratto con i Red Devils scadde al termine della stagione 2007-2008 ed il 20 giugno del 2008 il giocatore si lega contrattualmente con l'Arsenal per due stagioni.

Scaduto il contratto con l'Arsenal, dopo un breve periodo da svincolato, il 30 agosto 2010 Silvestre passa in Bundesliga, firmando un contratto biennale con il Werder Brema[5]. La prima rete nel campionato tedesco arriva alla penultima giornata in Werder Brema-Borussia Dortmund, partita in cui sigla l'1-0 (il punteggio finale sarà di 2-0 per i padroni di casa).[6] Il 14 settembre 2012 si aggrega al West Ham per un periodo di prova insieme a John Mensah e Anthony Vanden Borre; successivamente viene comunicato il non superamento del provino con gli Hammers.

Il 20 febbraio 2013 firma con gli americani del Portland Timbers.[7] Il 2 maggio si infortuna all'anteriore dei legamenti del crociato sinistro. Il 29 gennaio 2014 rescinde il contratto e il 22 settembre dello stesso anno firma con gli indiani del Chennai Titans

FR

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china46
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FRanco JAmes

James Edward Franco nasce a Palo Alto (California, USA) il giorno 19 aprile 1978. Cresciuto in California assieme ai fratelli David e Tom, le origini famigliari provengono da differenti parti d'Europa, precisamente Italia, Portogallo e Svezia, da parte del padre, e origini russe ed ebraiche da parte della madre. Dopo aver studiato lingua inglese alla UCLA (University of California, Los Angeles), James studia per cinque mesi recitazione, debuttando in un episodio del telefilm "Pacific Blue". James Franco debutta al cinema recitando nella commedia "Mai stata baciata" (1999)

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dany61
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JAson Lamy-Chappuis (Missoula, 9 settembre 1986) è uno sciatore nordico francese
attivo sia nel salto con gli sci sia nella combinata nordica,
disciplina nella quale ha colto i maggiori successi

Nato negli Stati Uniti da genitori francesi, nel 1991 a cinque anni si trasferì a Bois-d'Amont, dove conobbe lo sci nordico[1]; in carriera si è dedicato quasi esclusivamente alla combinata nordica, ma ha ottenuto anche alcuni risultati di rilievo nel salto con gli sci, con tre piazzamenti nei primi dieci in Coppa del Mondo e varie medaglie ai Campionati francesi.

Stagioni 2002-2009[modifica | modifica wikitesto]

Debuttò nel Circo bianco il 14 dicembre 2002 giungendo 8º in un'individuale Gundersen K80/10 km valida ai fini FIS a Klingenthal. Un anno dopo ai Mondiali juniores di Sollefteå conquistò, insieme ai compagni di nazionale, il bronzo nella partenza in linea a squadre K107/4x5 km.

Nel 2005 conquistò il primo podio in Coppa del Mondoe l'argento nella gara a squadre HS100/4x5 km a Mondiali juniores di Rovaniemi, mentre per il primo successo dovette attendere il 19 marzo 2006, con la sprint tenutasi a Sapporo. Nel 2007 giunse primo nella Coppa del Mondo di sprint. Partecipò ai Mondiali di Liberec 2009 riuscendo a ottenere due bronzi individuali, nella partenza in linea HS100/10 km e nell'individuale Gundersen HS 134/10 km, entrambe in tecnica libera.

Stagioni 2010-2014[modifica

L'anno seguente salì sul gradino più alto del podio ai XXI Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010, nel trampolino normale, e si classificò 18º nel trampolino lungo e 4º nella gara a squadre. Nella stessa stagione conquistò anche la Coppa del Mondo assoluta.

Nel 2011, ai Campionati mondiali di Oslo, si aggiudicò l'oro iridato nell'individuale HS 134/10 km e a fine stagione ottenne la sua seconda Coppa del Mondo generale.

Nel 2012 ha conquistato per la terza volta consecutiva la Coppa del Mondo assoluta, mentre nella stagione seguente chiuse al secondo posto dietro al tedesco Eric Frenzel. Ai XXII Giochi olimpici invernali, So#269;i 2014 si è classificato 35º nel trampolino normale, 7º nel trampolino lungo, 4º nella gara a squadre.

CL

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CLaude Brasseur

Claude Brasseur (Neuilly-sur-Seine, 15 giugno 1936) è un attore francese.

Figlio d'arte, discende infatti da una famiglia di attori: il bisnonno Jules Dumont (1829-1890), poi Brasseur, incominciò la sua carriera come attore comico nei teatri, fino a fondarne uno, il Théâtre des Nouveautés. Il padre Pierre Brasseur, nato dalla relazione extraconiugale di Germaine Brasseur con l'attore Georges Espinasse, diventò anche lui un celebre attore e si sposò nel 1935 con l'attrice, ballerina e scenografa Odette Joyeux. Il suo padrino inoltre è il celebre scrittore Ernest Hemingway.

Claude Brasseur debuttò nel 1956, per lavorare in seguito sotto la direzione di grandi registi quali Marcel Carné in Il fantastico Gilbert (1956), Georges Franju in Occhi senza volto (1960), e Jean Renoir in Le strane licenze del caporale Dupont (1962). Si fece conoscere al pubblico nel 1971 con la serie televisiva Les Nouvelles Aventures de Vidocq.

Ma è solo nel 1974 con Esecutore oltre la legge di Georges Lautner che sfondò come attore cinematografico, consolidando la propria fama con il successivo Certi piccolissimi peccati (1976) di Yves Robert. Grazie a questo film ricevette il Premio César per il migliore attore non protagonista nel 1977. Ebbe notevole successo anche il seguito, Andremo tutti in paradiso (1977). Ottenne un altro Cèsar con il film Guerra tra polizie (1979) e interpretò il ruolo del dentista François Berreton, il padre di Sophie Marceau, nella celebre serie di film cult Il tempo delle mele (1980) e Il tempo delle mele 2 (1982), commedie romantiche che riscossero un enorme successo internazionale.

Parallelamente si dedicò alle corse automobilistiche, affiancando come co-pilota Jacky Ickx nel Rally Dakar del 1983 su una Citroèn CX, ma si ritirarono per un incidente. In Italia ha lavorato a fianco di Enrico Montesano nei film Aragosta a colazione (1979) di Giorgio Capitani e Quando la coppia scoppia (1981), per la regia di Steno.



FL


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china46
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FLoriana Bertelli,

Data di nascita: 31 Gennaio 1956
Luogo di nascita: Roma
Segno zodiacale: Acquario




è iscritta all'Albo dei giornalisti professionisti dal 03/10/1990. È da molti anni conduttrice del Tg3 Rai.

AB

buona domenica
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dany61
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ABigail FRancine Lassman (New York, 14 dicembre 1932), è una cantante e attrice statunitense che è stata in auge soprattutto negli anni cinquanta e sessanta.

Come personaggio della televisione le è stata dedicata una stella dell'Hollywood Walk of Fame al 6381 di Hollywood
Nata nel quartiere di Brooklyn in una famiglia di religione ebraica, mosse ancora bambina i primi passi nel mondo dello spettacolo come attrice radiofonica, riuscendo poi ad imporsi come cantante e ballerina a Broadway.

Giovanissima (aveva solo diciannove anni), si sposò nel 1952 con il musicista e direttore d'orchestra spagnolo, cubano d'adozione, Xavier Cugat, la cui influenza è stata evidente nella produzione musicale dell'attrice-cantante, costituita prevalentemente da ritmi latino-americani come il mambo, il cha cha cha e la rumba. I due si separarono nel 1964. Nel 1965 si risposò con l'Avvocato Perry Left.
Abbe Lane e Xavier Cugat nel 1961
Negli Stati Uniti ha partecipato a numerosi spettacoli televisivi fra cui Toast of the Town, recitando anche in ruoli secondari per serie tv quali The Flying Nun, The Brady Bunch o Hart to Hart and Vegas.

Affermatasi come femme fatale,[1] ebbe grande popolarità in Italia, dove partecipò, fin dal 1955, generalmente in coppia con suo marito, ad alcuni show televisivi di successo (Casa Cugat, Giocondo ecc.) e recitò in diversi film, come Totò, Vittorio e la dottoressa (1957), con Totò e Vittorio De Sica, e come Totò, Eva e il pennello proibito (1959). In quegli anni raccolse, accanto ai consensi del pubblico maschile, anche qualche critica per la sensualità prorompente che esprimeva, considerata eccessiva per i costumi dell'epoca.
Abbe Lane nel 1985
Sempre in Italia, insieme a Xavier Cugat, Abbe Lane fu nel 1960 partner di Corrado nel programma televisivo Controcanale, scritto da Guglielmo Zucconi per la regia di Vito Molinari; fu, anche, interprete di I love new York, brano composto da Victor Bach, sigla di chiusura del programma televisivo Te la do io l'America condotto nella primavera 1981 da Beppe Grillo.

Abbe Lane ha fatto la sua rentrée alla televisione italiana nell'ottobre 2008, partecipando come ospite d'onore alla quinta puntata della trasmissione di Rai 1 Tutti pazzi per la tele, condotta da Antonella Clerici e Carlo Pistarino.

In alcune performance cinematografiche e televisive Abbe Lane ha interpretato la parte di se stessa.

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Enza
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FRancesco GuarDI

Francesco Lazzaro Guardi (Venezia, 5 ottobre 1712 – Venezia, 1º gennaio 1793) è stato un pittore italiano.

L'artista, al contrario del Canaletto, non mira, nelle sue pitture, a risultati di nitida percezione, ma propone un'interpretazione del dato reale soggettiva ed evocativa, realizzando immagini di città evanescenti e irreali; raggiungendo a volte una sensibilità definibile pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche penombre.








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dany61
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DIego BOneta, nome completo Diego Andrés González Boneta
(Città del Messico, 29 novembre 1990), è un cantante e attore messicano.
Nato a Città del Messico, figlio di Lauro González e Astrid Boneta, entrambi messicani,[1] inizia la sua carriera all'eta di dodici anni, partecipando a Código F.A.M.A., un reality show messicano per bambini cantanti.[2] Dopo essere arrivato tra i primi cinque ed aver avuto accesso alla finale, ottiene la parte di Ricardo nella produzione televisiva Alegrijes y Rebujos, che aveva anche un gruppo musicale allegato al progetto. Il gruppo ottiene una candidatura ai Latin Grammy Awards del 2004, nella categoria "Best Children's Group".[2] Successivamente viene scelto per interpretare Christian in Misión S.O.S, anche in questo progetto era allegato un gruppo musicale e ottiene nuovamente una candidatura ai Latin Grammy Awards 2005.[2]

Nel 2005 ottiene il successo entrando nel cast della telenovela Rebelde e pubblicando il suo primo album con l'etichetta EMI Music.[1] L'album, intitolato Diego e anticipato dal singolo Responde, viene pubblicato in Messico, Cile e Brasile. Nello stesso anno pubblica una versione brasiliana del suo primo album, cantando tutte le canzoni in portoghese e vendendo oltre 100.000 copie.[2] Durante la promozione di Diego, ha partecipato come ospite al tour internazionale del gruppo pop RBD[2] e ha aperto tre concerti in Messico di Hilary Duff.[1]

Nel 2008 pubblica il suo secondo album, Indigo, di cui è produttore esecutivo e autore di 9 delle 11 tracce dell'album.[2] L'album ottiene la certificazione disco d'oro,[2] dopo un solo mese dalla sua pubblicazione. Sempre nel 2008 ottiene una candidatura come miglior cantante solista ai MTV Video Music Awards Latin America.[2]

Nel 2010 si trasferisce a Los Angeles per intraprendere la carriera di attore. Partecipa ad un episodio della serie televisiva Zeke e Luther e ottiene ruoli ricorrenti nelle serie Pretty Little Liars e 90210. Nel 2011 recita nel film Mean Girls 2.

Nel 2011 viene scelto da Adam Shankman per la parte di Drew Boley nel film Rock of Ages, adattamento cinematografico dell'omonimo musicale di Broadway. Boneta nel film interpreta un ragazzo che sogna di diventare una rockstar nella Los Angeles degli anni ottanta.


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china46
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BOrallevi ANtonella (Firenze, 18 giugno 1963[1]) è una scrittrice, conduttrice televisiva e autrice televisiva italiana

Ha pubblicato il suo primo libro, Far salotto, nel 1985 per la Mondadori. Negli anni successivi ha continuato la sua attività di scrittrice pubblicando saggi sempre per la Mondadori e per Il Mulino, mentre del 2005 è il suo primo romanzo, Prima che il vento, pubblicato da Rizzoli e dal quale è stato tratto un film, al quale ha partecipato collaborando al soggetto.

Contemporaneamente all'attività di scrittrice ha lavorato anche come conduttrice e autrice televisiva per numerosi programmi, prevalentemente talk show di approfondimento, sia in RAI che nelle altre reti televisive italiane. In ambito televisivo ha debuttato con In diretta da Spoleto, reportage andato in onda nel 1989 su Raitre, a cui sono seguiti altri programmi tra cui Il viaggio (Raiuno, 1991), Donne e guai (Raidue, 1994),[2] Uomini (Raidue, 1994-1995), Mariti & mogli (La7, 2002).

Ha inoltre collaborato per quotidiani e mensili curando alcune rubriche. Recentemente ha pubblicato il romanzo Il lato luminoso (2007)[3] ed è spesso ospite ed opinionista nelle trasmissioni televisive di Canale 5 Pomeriggio cinque, Domenica cinque e nella trasmissione televisiva di Rai Due L'Italia sul 2.

Nel 2009 è stata nominata Consigliere Diplomatico per la Comunicazione della Cultura e della Immagine dell’Italia, con funzioni di coordinamento della attività di Ambasciata, Istituto di cultura e Consolato Generale ed è stata assegnata presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi. In questo ruolo ha ideato, curato e organizzato la Prima Mostra del Centocinquantenario della Unità d’Italia, "La France et le Risorgimento", inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 27 settembre 2010, ottenendo per la prima volta nella storia della Accademia e del Museo di Brera il prestito eccezionale dell’opera Il bacio di Francesco Hayez.



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dany61
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Inserito il - 18/11/2014 : 07:04:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ANgelo EVerardi (Brescia, 1647 – Brescia, 1678) è stato un pittore italiano.
Era detto il Fiamminghino perché figlio di Giovanni nativo delle Fiandre.

Studiò presso Giovanni da Hert, originario d'Anversa. Partito il maestro per Vienna, dove abitava il fratello gioielliere dell'imperatore Ferdinando III, passò alla scuola di Francesco Monti detto il Brescianino delle Battaglie.

Partì poi per Roma, dove studiò le opere dei maestri locali, in particolare le battaglie di Jacques Courtois detto il Borgognone delle battaglie, affinando ulteriormente le sue capacità.

Ritornato a Brescia, dopo poco tempo morì a soli 31 anni.

Fra i suoi allievi ricordiamo Faustino Bocchi.

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Enza
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Inserito il - 18/11/2014 : 12:36:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
EVelina Nazzari

Evelina Nazzari, nome d'arte di Maria Evelina Buffa (Roma, 1958), è un'attrice cinematografica e attrice teatrale italiana. È figlia degli attori Amedeo Nazzari e Irene Genna.

Ha inciso Enoch Arden di Alfred Tennyson su musica di Richard Strauss, monodramma per voce recitante e pianoforte.

Nel 2008 ha pubblicato il libro biografico Amedeo Buffa in arte Nazzari dedicato alla memoria del padre.



GI

buona giornata

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dany61
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GIampiero Convalle (Pescia, 9 febbraio 1937) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante
Debutta in Serie B nel campionato 1956-1957 con il Parma, disputando due campionati per un totale di 52 presenze e 8 reti.

Successivamente gioca in Serie C con le maglie di Pistoiese, Civitanovese, Carrarese e Spezia

RE

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REnato Olivieri

Renato Olivieri (Sanguinetto, 4 agosto 1925 – Milano, 8 febbraio 2013 è stato uno scrittore italiano.

Nato a Sanguinetto in provincia di Verona, trascorre l'infanzia a Torino e a 14 anni si trasferisce a Milano, dove ha vissuto fino alla morte.

Nel 1978 pubblica il suo primo romanzo giallo, Il caso Kodra; in esso compare il personaggio del commissario Ambrosio, uno degli investigatori più noti nel panorama letterario italiano, interpretato al cinema da Ugo Tognazzi in I giorni del commissario Ambrosio, per la regia di Sergio Corbucci.

Caratteristiche dei suoi libri sono le malinconiche atmosfere milanesi e la figura del personaggio principale, un poliziotto introverso, anch'egli malinconico, amante del bello e conoscitore d'arte (non diversamente dal suo autore).




LU

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china46
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LUcrina Fetti (Roma, 1600 circa – Mantova, 1651) è stata una pittrice italiana di età barocca.

Quando giunse a Mantova nel 1614 al seguito del fratello Domenico Fetti, noto anche come il "Mantovano", chiamato dai Gonzaga come pittore di corte, aveva già appreso l'arte pittorica nella bottega romana del padre Pietro. Divenne monaca, abbandonando il nome di Giustina per Lucrina, entrando nel monastero di Sant'Orsola, istituzione religiosa fortemente voluta da Margherita Gonzaga. Nel primo seicento due erano le istituzioni predominanti nella Mantova dei Gonzaga: la corte ducale e il convento di Sant'Orsola presso le quali erano pittori di corte, ivi residenti, rispettivamente i fratelli Domenico e Lucrina Fetti.

I temi religiosi, ovviamente, caratterizzavano le opere di Lucrina essendo gli stessi esposti nel convento e nella chiesa di Sant'Orsola. Altra specializzazione riguardava la ritrattistica tanto che negli appartamenti privati di Margherita Gonzaga erano conservati ed esposti sette dipinti aventi per soggetto la stessa Margherita (2) e altre donne della famiglia Gonzaga

GO

buona serata

.

Modificato da - china46 in data 20/11/2014 11:15:06
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dany61
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GOkdeniz Karadeniz (Giresun, 11 gennaio 1980) è un calciatore turco,
centrocampista del Rubin Kazan' e della Nazionale turca

Ha giocato 90 partite e segnato 23 reti nel Trabzonspor PAF, la squadra giovanile del Trabzonspor, nel periodo tra il 1995 e il 1998.

Ha giocato la sua prima partita da professionista per il Trabzonspor nella stagione 1999-2000. Gioca nel club turco 8 anni, diventa una bandiera della squadra e viene paragonato a Ludovic Giuly. In totale vince due coppe nazionali e arriva due volte al secondo posto in campionato prima di passare ai russi del Rubin Kazan per oltre 8 milioni di euro.

Il 13 marzo 2008 ha firmato un contratto quinquennale in cambio di € 8,7 milioni per la squadra russa del Rubin Kazan', con cui vince il primo campionato russo nella storia del club
KA

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china46
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KAtharina Böhm (Sorengo, 20 novembre 1964) è un'attrice televisiva, cinematografica e teatrale austriaca.

È figlia dell'attore austriaco Karlheinz Böhm particolarmente noto per il ruolo del Kaiser Franz Joseph nella trilogia Sissi al fianco di Romy Schneider e dell'attrice polacca Barbara Lass, ex moglie del regista Roman Polanski. È nipote di Karl Böhm, celebre direttore d'orchestra austriaco.
Ha un figlio, Samuel, nato nel 2004 e vive in Germania, a Baldham, vicino Monaco di Baviera.
A 13 anni viene prescelta per interpretare la parte di Clara nel telefilm Heidi derivato dell'omonimo cartoon. A 23 anni inizia a girare il primo di 39 episodi della fortunata serie Das Erbe der Guldenburgs.
In Italia il suo volto è diventato noto grazie alla fiction televisiva. Ha fatto parte del cast della fiction Amico mio, diretta da Paolo Poeti e del cast di A rischio d'amore di Vittorio Nevano. Ma il grande pubblico lo conquista nel 1999-2001 interpretando il ruolo di Livia (dove viene doppiata da Claudia Catani), l'eterna fidanzata del commissario Montalbano dell'omonima fiction televisiva tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.



BL
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Enza
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BLondell JOan

Joan Blondell (New York, 30 agosto 1906 – Santa Monica, 25 dicembre 1979) è stata un'attrice statunitense.

Dopo aver vinto un concorso di bellezza, viene scritturata dalla Warner Bros. che ne fa une delle principali icone del cinema: tra piccolo e grande schermo appare in oltre 100 produzioni, in una carriera quarantennale.

Molto attiva negli anni trenta, ha recitato spesso a fianco di Glenda Farrell (ben 9 film assieme), formando una coppia d'oro del cinema classico statunitense: si è destreggiata tra musical e commedie, a lei congeniali, passando in seguito alle commedie brillanti e anche cimentandosi con ruoli drammatici (si ricordi Un albero cresce a Brooklyn di Elia Kazan, 1945).

È stata candidata all'Oscar alla miglior attrice non protagonista nel 1952 per il ruolo di Annie Rawlins in Più forte dell'amore e due volte al Golden Globe: nel 1966, per Cincinnati Kid di Norman Jewison e nel 1978, per La sera della prima di John Cassavetes.





buona giornata

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dany61
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Inserito il - 20/11/2014 : 15:05:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
JOakim NySTröm (Skellefteå, 20 febbraio 1963) è un ex tennista svedese
Tennista di grande talento, ha fatto parte della grande generazione di tennisti svedesi apparsi sul circuito professionistico dopo Björn Borg, che comprendeva Henrik Sundström, Anders Järryd, Mikael Pernfors, Kent Carlsson, Stefan Edberg e Mats Wilander
Esordisce tra i professionisti nel 1981, a 20 anni e raggiunge la prima finale ATP il 16 maggio 1983 nel torneo di Monaco di Baviera contro il ceco Tomáš Šmíd. Il 12 dicembre 1983 vince il suo primo torneo, a Sydney, sconfiggendo lo statunitense Mike Bauer
Il 1984 è un anno prospero di soddisfazioni e vittorie nel circuito: il 9 luglio trionfa agevolmente a Gstaad contro Brian Teacher; il 30 luglio a North Conway e l'8 agosto a Basilea sconfigge l'americano Tim Wilkison, mentre il 15 ottobre si aggiudica anche il torneo indoor di Colonia contro Miloslav Me#269;í#345;.
Il 6 maggio 1985, due anni dopo la finale persa contro Tomáš Šmíd, riesce a vincere il torneo di Monaco di Baviera e l'8 luglio mantiene il titolo in Svizzera, a Gstaad. Le soddisfazioni più grandi giungono però nel doppio, dove, in coppia con Mats Wilander vince la Coppa Davis controAnnata straordinaria, trionfa in Canada a Toronto il 3 febbraio e ottiene un grande successo a La Quinta contro Yannick Noah. Trionfa anche a Rotterdam e a Madrid, ma l'impresa più significativa la compie a Montecarlo dove riesce a sconfiggere l'idolo di casa Yannick Noah per la seconda volta consecutiva nella stagione. Il 31 marzo 1986 raggiunge il suo best ranking, piazzandosi al settimo posto della classifica ATP
Il 7 luglio 1987 vince il derby in Svezia a Bastad contro Stefan Edberg, e sempre insieme a Mats Wilander si aggiudica per la seconda volta in carriera la Coppa Davis contro la coppia indiana Anand Amritraj / Vijay Amritraj



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lampaDINA e lampaDario
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dany61 ha scritto:

JOakim NySTröm (Skellefteå, 20 febbraio 1963) è un ex tennista svedese
Tennista di grande talento, ha fatto parte della grande generazione di tennisti svedesi apparsi sul circuito professionistico dopo Björn Borg, che comprendeva Henrik Sundström, Anders Järryd, Mikael Pernfors, Kent Carlsson, Stefan Edberg e Mats Wilander
Esordisce tra i professionisti nel 1981, a 20 anni e raggiunge la prima finale ATP il 16 maggio 1983 nel torneo di Monaco di Baviera contro il ceco Tomáš Šmíd. Il 12 dicembre 1983 vince il suo primo torneo, a Sydney, sconfiggendo lo statunitense Mike Bauer
Il 1984 è un anno prospero di soddisfazioni e vittorie nel circuito: il 9 luglio trionfa agevolmente a Gstaad contro Brian Teacher; il 30 luglio a North Conway e l'8 agosto a Basilea sconfigge l'americano Tim Wilkison, mentre il 15 ottobre si aggiudica anche il torneo indoor di Colonia contro Miloslav Me#269;í#345;.
Il 6 maggio 1985, due anni dopo la finale persa contro Tomáš Šmíd, riesce a vincere il torneo di Monaco di Baviera e l'8 luglio mantiene il titolo in Svizzera, a Gstaad. Le soddisfazioni più grandi giungono però nel doppio, dove, in coppia con Mats Wilander vince la Coppa Davis controAnnata straordinaria, trionfa in Canada a Toronto il 3 febbraio e ottiene un grande successo a La Quinta contro Yannick Noah. Trionfa anche a Rotterdam e a Madrid, ma l'impresa più significativa la compie a Montecarlo dove riesce a sconfiggere l'idolo di casa Yannick Noah per la seconda volta consecutiva nella stagione. Il 31 marzo 1986 raggiunge il suo best ranking, piazzandosi al settimo posto della classifica ATP
Il 7 luglio 1987 vince il derby in Svezia a Bastad contro Stefan Edberg, e sempre insieme a Mats Wilander si aggiudica per la seconda volta in carriera la Coppa Davis contro la coppia indiana Anand Amritraj / Vijay Amritraj




Dina & Dario
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JOhn GAvin

John Gavin, nome d'arte di John Anthony Golenor Pablos (Los Angeles, 8 aprile 1931), è un attore e diplomatico statunitense di origini messicane.

Ex ambasciatore degli Stati Uniti in Messico. Gavin è per metà messicano e parla spagnolo. I Golenor, la famiglia del padre di Gavin, erano di origini irlandesi e già dai tempi della dominazione spagnola erano stati tra i pionieri e quindi proprietari terrieri in California. Il padre Herald cambiò il nome della famiglia in Gavin. La madre Delia Pablos faceva parte della potente famiglia Pablos nello stato messicano di Sonora. Si laureò all'Università di Stanford, a pieni voti, e prestò servizio nella Marina Militare degli Stati Uniti dal 1952 al 1955.

I suoi ruoli più famosi sono nei film Tempo di vivere (1958), tratto dal romanzo Tempo di vivere, tempo di morire di Erich Maria Remarque, e Lo specchio della vita (1959), entrambi diretti da Douglas Sirk e prodotti da Ross Hunter.

Gavin nel 1971 fu contattato per interpretare James Bond in Agente 007 - Una cascata di diamanti e nel 1973 per Agente 007 - Vivi e lascia morire. In seguito all'abbandono del ruolo da parte di George Lazenby, non ottenne comunque la parte che fu affidata rispettivamente a Sean Connery e Roger Moore. Decise così di ritirarsi dalle scene. Fu presidente della Screen Actors Guild dal 1971 al 1973.

Gavin fu nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Messico nel giugno 1981 dal Presidente Ronald Reagan e rimase in carica fino al 12 giugno 1986. In seguito divenne un uomo d'affari di successo e inoltre fece del volontariato per la sua comunità vicina.

Gavin si sposò con l'attrice Constance Towers nel 1974. La coppia ha quattro figli e tre nipoti. Una delle figlie, Cristina Gavin, ha seguito le orme del padre ed è divenuta attrice. Un'altra figlia di nome Maria ha intrapreso una carriera di successo nella produzione televisiva.




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dany61
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GAbriele LOpez (Roma, 6 febbraio 1978) è un attore, doppiatore, cantautore e direttore del doppiaggio italiano

Classe 1978, Gabriele nasce il 6 febbraio a Roma.

Fin da bambino respira un'atmosfera artistica offertagli dall'ambiente famigliare.

Data la sua innata predisposizione per la musica, Gabriele inizia a suonare il piano fin dai tre anni, avendo l'occasione di ricevere subito un'ampia ed eterogenea formazione che lo porterà in seguito a scrivere le sue prime canzoni già all'età di 9 anni. Inoltre Gabriele canta e recita già dalla scuola materna, partecipando a diversi laboratori teatrali. Durante l'adolescenza prende parte da protagonista a vari spettacoli organizzati dal gruppo teatrale del suo liceo (Torquato Tasso di Roma). Nello stesso periodo suona in diverse rock band della capitale accumulando una notevole esperienza di live in moltissimi locali. Gabriele studia inoltre chitarra con Eddie Palermo e Giovanni Palumbo, canto con Cinzia Zanna presso la scuola di musica CIAK e completa la sua formazione attoriale con Ennio Coltorti presso "Stanze Segrete".

Nel maggio del 2003 si laurea col massimo dei voti in Lettere, Arti e Scienze dello spettacolo presso l'università "La Sapienza" di Roma con una tesi intitolata "La funzione del suono in The Elephant Man di David Lynch".

Polistrumentista, cantante e compositore, Gabriele Lopez debutta da solista in Italia nel 2008 con il suo primo album "Nuove direzioni" e in Spagna con "Nuevas Direcciones" (distribuito da peligro/soymusic). Il brano “Liquide Parole” viene trasmesso da Fiorello su “Viva radio2”. In territorio spagnolo riscontra un forte seguito con il singolo "La vida deseada" il cui videoclip viene trasmesso da emittenti nazionali , “40 latino” e “40 tv”.

Doppiatore affermato, Gabriele presta la voce a numerosi attori internazionali del piccolo e grande schermo come Johnny Galecki (Leonard) nella serie "The Big Bang Theory" e Justin Timberlake (Sean Parker) nel film "The Social Network". "Il pianeta interessante" (2012) l'ultimo album pubblicato, è una miscela di Rock e Pop d'autore con sonorità prettamente internazionali che spaziano da groove incisivi e grunge a brani più intensi e melodici. Il singolo che dà il titolo all'album è stato presentato in diretta live in occasione del concerto del 1º Maggio 2012 in Piazza S. Giovanni. "Il Pianeta Interessante" è disponibile su I-tunes, Spotify e in tutti i migliori digital store. Attualmente, sta lavorando ad un nuovo album con i due produttori artistici Davide Combusti (The Niro) e Michele Braga. Un suo nuovo brano inedito "Oro e Lacrime" è parte della colonna sonora del film "Più buio di Mezzanotte" di Sebastiano Riso, presentato alla 53. Semaine de la critique a Cannes 2014.

Tra i film doppiati: Frozen River - Fiume di ghiaccio (voce di T.J.), Adventureland (voce di James Brennan), A Single Man (voce di Kenny), The Guardian - Salvataggio in mare (voce di Billy Hodge), The Road to Guantanamo (voce di Asif), Fidanzata in prestito (voce di Kal Penn), American Pie - Band Camp (voce di Ernie Kaplowitz), The Social Network (voce di Sean Parker), A proposito di Davis (voce di Jim).

Gabriele Lopez presta la voce, inoltre, a numerosi personaggi di serie tv, cartoni animati e telenovelas: Leonard Hofstadter in Big Bang Theory, Seamus Deaver in Castle (Kevin Ryan), Mark Fletcher in Roommates, Liam Court in 90210, Lincoln Lee in Fringe, Anwar Kharral in Skins, Christopher "Sully" Sullivan in Harper's Island, Leo Cruz in Make It or Break It - Giovani campionesse, Joey Donner in 10 cose che odio di te, Kenny in The War at Home, Bruno in Il mondo di Patty, Franco Fritzenwalden in Flor - Speciale come te, Diego de la Vega/Zorro in Zorro Generazione Z, Lief in Deltora Quest, Roger in Zorori, Oscar in Kenny the Shark, Ray Pember in Death Note, Hattori in Gintama, Shalnark in Hunter × Hunter e Nathan Swift in Inazuma Eleven (manga). Nel 2011 ha doppiato Alejandro, principale antagonista della serie A tutto reality: Il tour. Attualmente doppia il detective Kevin Ryan (Seamus Dever) nella serie Castle e vari personaggi in Due fantagenitori: Chip Skylark o Timmy da adulto (e precisamente nell'episodio Fanta Zapping) o Scott hamilton.

Ha cantato i brani della colonna sonora originale del film d'animazione "I Disco Worms" assieme ad Arisa oltre a doppiare il protagonista "Barry".

Gabriele è inoltre direttore musicale di cartoni animati e sigle tv. Ha collaborato con Mirko Fabbreschi (Raggi Fotonici), come chitarrista, arrangiatore e coautore.

Tra le sigle più importanti: Mike il Cavaliere (autore del testo ed interprete), L'Ape Maya - titolo sigla "Ciao Maya" (autori G.Lopez, M.Fabbreschi, Raggi Fofonici).

Dal 2013 sarà il doppiatore di Alejandro anche in A tutto reality - All-Stars, e nello stesso tempo doppierà Kin Kujira in Grojband

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LOu DOillon

Lou Doillon (Neuilly-sur-Seine, 4 settembre 1982) è una modella, attrice e cantante francese.

Figlia del regista Jacques Doillon e dell'attrice Jane Birkin[2], debutta come attrice nel film del 1987 Kung-Fu Master, recitando al fianco della madre Jane Birkin.[2] Tuttavia il suo primo ruoli importante lo ottiene nel film Trop (Peu) d'Amour del 1998 diretto dal padre. In seguito la Doillon reciterà anche in Mauvaises Fréquentations (Bad Company) del 1999.

Come modella, Lou Doillon è apparsa nelle campagne pubblicitarie di case di diverse case di moda, tra le quali: Missoni, Givenchy, Mango, Gap, H&M, Eres, Morgan, La Redoute, APC e molte altre. È stata testimonial anche del profumo "Eau Torride" di Givenchy oltre che della linea principale di abbigliamento, mentre per la maison La Redoute oltre a posare ha disegnato una linea di vestiti insieme a sua madre Jane Birkin. La Doillon inoltre ha sfilato per importanti case di moda come Hermés e Missoni ed è stata fotografata sulle copertine di riviste come: Harper's Bazaar, Playboy, Marie Claire, L'Officiel, D e altre ancora.

È inoltre comparsa nell'edizione del 2007 del calendario Pirelli. Sempre dal 2007 Lou Doillon collabora anche con il marchio di jeans Lee Copeer.[3] Attualmente è sotto contratto con l'agenzia di moda IMG Models.

Tra gli altri film a cui ha preso parte, vi sono Saint Ange di Pascal Laugier e Go Go Tales di Abel Ferrara.

È apparsa nel ruolo di se stessa nel primo episodio della quarta stagione della serie televisiva Gossip Girl.

Dopo aver cominciato a fare musica nel 2006, nel 2012 ha pubblicato il suo primo album, Places.



DA

buon venerdì

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dany61
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DAan Smith (Schiedam, 18 marzo 1992) è un calciatore olandese, difensore dell'Excelsior
Cresciuto nel Feyenoord, nella stagione 2011-2012 debutta in Eredivisie con l'Excelsior giocando 19 partite. Resta in squadra nei successivi due campionai di seconda serie, ottenendo la promozione in massima serie al termine della stagione 2013-2014
DE

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DE Beauvoir Simonne,


Simone de Beauvoir nasce a Parigi il 9 gennaio 1908 da una famiglia benestante. Il padre è l'avvocato Georges Bertrand de Beauvoir e la madre è Françoise Brasseur. Simone riceve un'educazione molto rigida e severa, poiché la madre è molto cattolica. Trascorre un'infanzia serena accanto alla sorella Hélène, nonostante la situazione economica difficile che colpisce la famiglia, poiché il nonno materno è andato in bancarotta. All'età di dieci anni inizia ad appassionarsi alla scrittura e si affeziona molto a una sua amica d'infanzia, Elizabeth Mabille che muore in modo tragico; la morte dell'amica segna profondamente Simone che inizia a trovare già in giovane età la sua autonomia.



CO
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dany61
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COstanza Trotti Bentivoglio Arconati (Vienna, 21 giugno 1800 – Vienna, 21 maggio 1871)
è stata una patriota e nobildonna italiana

Nata a Vienna dal marchese Lorenzo Trotti Bentivoglio e da Marie von Schaffgotschen, sposò il cugino marchese Giuseppe Arconati Visconti nel 1818 – anno in cui nacque il primo figlio Carlo, prematuramente scomparso nel 1839 – e partecipò assieme al marito ai moti carbonari del 1821, seguendolo in esilio a Parigi già nel 1820. In Francia la marchesa partorì Lorenzo, che nacque morto, e dopo un anno si trasferì con il marito e il piccolo Carlo a Gaasbeek, presso Bruxelles, dove sostenne le idee neoguelfe di Vincenzo Gioberti, gestendo il primo dei suoi vari Costanza Trotti
L'esilio forzato vide i coniugi soggiornare tra il Belgio[1] e Berlino, dove vollero che Carlo imparasse il tedesco, e dove Costanza ebbe modo di entrare in stretto rapporto con Giovanni Berchet – conosciuto già a Gaasbeek –, con cui avviò una fitta corrispondenza durata molti anni.[2]

A seguito dell'amnistia del 1838, i coniugi tornarono in Italia.[3] Dopo una breve permanenza a Milano, gli sposi si stabilirono a Pisa, mantenendo i contatti con intellettuali liberali. Nella città toscana frequentarono Montanelli, Giusti e Capponi. Negli anni quaranta Costanza tenne inoltre un salotto di stampo patriottico a Parigi, rivaleggiando con quello della principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso. La sua casa era assiduamente frequentata, tra gli altri, dal Berchet e da Giuseppe Massari.[4]

Nuovamente a Pisa, vi rimase fino al 1847, quando si trasferì a Firenze. L'anno successivo fu a Milano durante le Cinque giornate. Andata a vivere a Torino nel 1849, vi aprì un salotto liberale, che portò avanti sino al 1859.

Si spense quasi settantunenne, lasciando il marito e l'ultimo figlio, Gianmartino, che morirono rispettivamente nel 1873 e nel 1876.

La sorella di Costanza, Margherita, sposò nel 1824 Giacinto Provana di Collegno

SA

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china46
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SAndrine Bonnaire (Clermont-Ferrand, 31 maggio 1967) è un'attrice e regista francese.

Settima di undici figli, il padre era un operaio e la madre una testimone di Geova, è approdata al cinema per circostanze fortuite. Fece infatti, quindicenne, una piccola apparizione nel film Il tempo delle mele 2 (1982) grazie al fatto che del casting delle comparse si occupava il padre di una sua compagna di scuola. In seguito, accompagnando sua sorella ad un provino, conobbe il regista Maurice Pialat che la sceglie come protagonista per un film che non verrà poi realizzato. Pialat però non la dimentica e la chiama per Ai nostri amori, un film che le frutta un Premio César come miglior attrice emergente. Il film le procura gran notorietà in patria, ma è solo l'inizio di una brillante carriera.
Nel 1986 vince un altro César per il film Senza tetto né legge di Agnès Varda, leone d'oro al Festival di Venezia. L'anno dopo lavora ancora con Pialat nella pellicola Sotto il sole di Satana, con Gérard Depardieu, Palma d'oro al Festival di Cannes, ma il pubblico fischia il regista durante la premiazione.
Nel 1990 viene scelta da Francesca Archibugi per il film Verso sera. L'anno dopo è protagonista di Sotto il cielo di Parigi il primo e ultimo film di Michel Béna, morto di AIDS prima dell'uscita della pellicola. Nel film Sandrine è coinvolta in un triangolo amoroso tra lei, il suo compagno di stanza omosessuale e un tizio conosciuto in piscina.
Nel 1992, sul set del film La peste di Luis Puenzo, tratto dall'omonimo romanzo di Albert Camus, Sandrine Bonnaire conosce l'attore William Hurt che diventerà suo compagno e padre della figlia Jeanne.
Per Claude Chabrol gira due film: Il colore della menzogna (1998) e Il buio nella mente (1995) con il quale vince il premio di migliore attrice al Festival di Venezia, ex aequo con Isabelle Huppert, coprotagonista della pellicola. In questo film fa la parte di una fredda domestica analfabeta, apparentemente priva di emozioni, che si avvicina a una postina povera con il vizio di aprire la posta dei suoi datori di lavoro.
Nel 2002 lavora con Brian De Palma e il suo Femme fatale.
Nel 2003, si è sposata con lo sceneggiatore Guillaume Laurant.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Il tempo delle mele 2 (La boum 2), non accreditata, regia di Claude Pinoteau (1982)
Les sous-doués en vacances, non accreditata, regia di Claude Zidi (1982)

LO
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dany61
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LOurens Bruyning, o Bruijnungs (... – ...), è stato un pittore fiammingo

Fu attivo all'Aia intorno al 1674, dove fu allievo di Daniel Mijtens II alla Confrerie Pictura ed operò principalmente con la tecnica della pittura a olio[1].

Per quanto si sa, non sono state identificate opere di quest'autore

GA

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china46
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GAbriele Lavia (Milano, 10 ottobre 1942) è un attore teatrale, attore cinematografico, doppiatore, regista teatrale e regista cinematografico e d'opera lirica italiano.

Figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant'anni, Gabriele Lavia cresce a Torino, la città dove la famiglia di origine siciliana (il padre lavora al Banco di Sicilia) si è trasferita[1].
Debutta come attore teatrale nel 1963 dopo il diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica. Si rivela al grande pubblico recitando nello sceneggiato televisivo Marco Visconti (con Raf Vallone e Pamela Villoresi), per la regia di Anton Giulio Majano, nella parte di Ottorino Visconti.
Per il Teatro alla Scala di Milano nel 1969 è il Servo della casa di Laio in Edipo re (Sofocle) con musiche di scena di Andrea Gabrieli per regia di Giorgio De Lullo, con Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Renzo Palmer, Gualtiero Tumiati, Mario Erpichini, Alfredo Bianchini, Roberto Rizzi e Tonino Pierfederici, nel 1983 cura la regia di Les pèlerins de la Mecque di Christoph Willibald Gluck con Cecilia Gasdia nella Piccola Scala, nel 1984 la regia di I Lombardi alla prima crociata con Silvano Carroli, Ghena Dimitrova e Josè Carreras diretto da Gianandrea Gavazzeni e nel 2011 di Attila (opera) con Orlin Anastassov diretto da Nicola Luisotti.
È stato diretto in teatro da molti importanti registi tra i quali Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Giorgio Strehler, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga.
Regista lui stesso di Scandalosa Gilda, del noir Sensi e La lupa, tutti con Monica Guerritore, che in quel periodo era sua moglie.
Negli anni settanta e ottanta partecipa a fondamentali pellicole horror come Chi sei? di Ovidio G. Assonitis, Profondo Rosso e Inferno di Dario Argento e infine Zeder di Pupi Avati, diventati tutti autentici cult del genere.
Come regista teatrale esordisce nel 1975 con Otello di William Shakespeare e come regista cinematografico, nel 1983 con il film Il principe di Homburg (grazie al quale nel 1984 si aggiudica il Nastro d'Argento al miglior regista esordiente). Come regista d'Opera lirica il suo esordio è nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck. Come attore cinematografico è stato diretto anche da Francesco Nuti, Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Francesco Maselli, Damiano Damiani, Mauro Bolognini.
Nel 1989 con Giancarlo Volpi fonda a Milano la Compagnia Lavia. È stato co-direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma (dal 1980 al 1987), direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (dal 1997 al 2000) e del festival Taormina Arte (nel 1993). Nel 2004 è il vincitore del Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia e per il migliore spettacolo (L'avaro di Molière). Dal 2011 dirige il Teatro Stabile di Roma con sede all'Argentina.
Ha prestato la sua voce in alcuni doppiaggi, come Hugo Weaving in V per Vendetta (2005) e Stanley Tucci in Il diavolo veste Prada (2006). Nel 2008 è stato presidente di giuria del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio.
Nel 2011 partecipa allo spettacolo Italialand nella puntata del 25 novembre, interpretando "La morte" che va a prendere Bersani e con cui poi giocherà a scacchi. Bersani è interpretato da Maurizio Crozza.
Al Teatro Verdi (Trieste) nel 2011 cura la regia di Salomè (opera) diretto da Stefan Anton Reck.
Ha tre figli: Lorenzo, nato dal primo matrimonio con Annarita Bartolomei, e Maria e Lucia, nate dalle seconde nozze (dal 1981 al 2001) con Monica Guerritore, dalla quale ha divorziato.
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dany61
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LASalle Thompson III (Cincinnati, 23 giugno 1961)
è un ex cestista e allenatore di pallacanestro statunitense,
attualmente è vice-allenatore dei Charlotte Bobcats, nella NBA.
CA

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Enza
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CAstellano e PIpolo

Con Castellano e Pipolo si suole indicare la coppia di registi formata da Franco Castellano (Roma, 20 giugno 1925 – Roma, 28 dicembre 1999) e Giuseppe Moccia (Viterbo, 22 giugno 1933 – Roma, 20 agosto 2006).

Si conoscono nella seconda metà degli anni 50 quando si incontrano nella redazione del Marc'Aurelio, noto giornale satirico dell'epoca. Castellano, ingegnere mancato e Pipolo, bancario, si ritrovano così a disegnare vignette umoristiche nello stesso giornale che ha visto formarsi tra gli altri Federico Fellini ed Ettore Scola.


Nascono quindi una solida amicizia ed un sodalizio artistico che dureranno per oltre 40 anni. L'esordio nel cinema è a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, con vari soggetti e sceneggiature tra i quali ricordiamo Totòtruffa 62 con Totò, Il federale e La voglia matta con Ugo Tognazzi. Nello stesso periodo in televisione firmano alcuni varietà storici come Studio Uno, Scala reale, Che domenica amici oltre a varie Canzonissime. A fine anni 70 abbandonano momentaneamente la TV per tornare al cinema questa volta anche come registi, firmando alcune pellicole di grandissimo successo come Il bisbetico domato, Innamorato pazzo, Mani di velluto, Grand Hotel Excelsior. A metà degli anni 80 tornano momentaneamente alla televisione con il discusso ma seguitissimo Fantastico di Adriano Celentano.

Infine collaborano negli anni 90 a Fantastico Enrico con Enrico Montesano. Durante la loro carriera hanno scritto quasi cento film, dei quali diretti venti (sempre in coppia tranne uno degli ultimi, Panarea), oltre ai testi di molti spettacoli televisivi e varie canzoni, come la celebre La notte è piccola, lanciata nel 1965 dalle Gemelle Kessler.






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china46
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PIotr Hallmann (nato 25 agosto 1987 a Gdynia) è polacca di arti marziali miste e il secondo tenente nella Marina polacca. Hallmann ha combattuto come un peso leggero tutta la sua carriera MMA, ed è ora in lotta per la Ultimate Fighting Championship .

HA

buon lunedi
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dany61
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HAdija Hab' Ahmal è un personaggio del fumetto fantascientifico Nathan Never,
edito dalla Sergio Bonelli Editore ed ideato dal trio Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna.


Nata da una famiglia molto ricca di origini medio-orientali, Hadija rimane orfana molto giovane, per la tragica morte dei genitori in un incidente stradale. Hadija cresce solitaria nella sua villa fuori città, educata dal robot-domestico Tony, diventando ingegnere. Per mantenere il suo tenore di vita molto alto, Hadija accetta di lavorare in città per un'azienda di automobili. La sua psiche è rimasta profondamente segnata dalla morte dei genitori, continua a sognarli inseguiti e divorati da scorpioni giganti. Inoltre, organizza nella sua casa feste immaginarie che le riportano alla mente i ricevimenti dati dai suoi genitori. Inizia il lavoro di sabotaggio delle macchine che la sua aziende produce, sabotaggio che comporta lo spegnimento improvviso del automezzo. Questo rappresenta la sua particolare vendetta a quelli che lei reputa la causa della morte dei suoi cari.

La vita con Nathan Never
Durante uno dei suoi soggiorni in Città, Hadija trova alloggio nello stesso condominio in cui vive l'agente Alfa, proprio in concomitanza con le indagini che l'agenzia sta effettuando sui sabotaggi per conto dell'azienda per cui lavora la donna. Tra i due scatta subito il feeling, lo stesso Nathan sembra quasi risvegliato dal suo torpore emotivo che lo caratterizza dall'inizio della serie. I due continuano a cenare insieme, finché le indagini dell'agenzia non la individuano come sabotatrice. Durante una cena Nathan le rivela che sta per essere arrestata. La donna, convinta che l'uomo l'abbia avvicinata solo per arrestarla, scappa e rischia di essere travolta da una macchina, salvata appena in tempo da Nathan Never. Lei inizia a curare i suoi problemi psichici e l'agente Alfa comincia a frequentare la sua casa. Dopo qualche mese, Nathan decide di trasferirsi a casa di lei. Il personaggio subisce un drastico ridimensionamento: appare principalmente in piccoli camei di vita domestica, anche se sporadicamente è coinvolta in qualche avventura dell'agente Alfa, al quale fornisce il giusto sostegno quando la figlia Ann, guarita, decide di lasciare il pianeta terra in compagnia della Fratellanza Ombra. Insiste spesso con il compagno affinché abbandoni il suo lavoro pericoloso, anche se Nathan, spesso in dubbio, alla fine decide sempre di continuare ad essere un agente speciale.

La separazione
Il rapporto inizia presto ad incrinarsi, anche se i due cercano in ogni modo di tenerlo in piedi. La goccia che fa traboccare il vaso è una serie di foto scattate a Nathan in compagnia di un'altra donna. Hadija infuriata, lo accusa di averla tradita, sebbene l'agente neghi ogni coinvolgimento. Lei si rifiuta di mettersi in contatto con lui anche quando l'agente, dopo pochi giorni, viene condannato a morte. Alla fine, l'agenzia scopre che Nathan è stato manipolato da un potentissimo telepate: Hadija gli chiede perdono, ma stavolta è Nathan Never a sentirsi tradito da lei, per la sua mancanza di fiducia, lasciando la villa della donna e facendo ritorno a casa. Per mesi della donna non si hanno notizie: alla vigilia dello scoppio della Guerra con le Stazioni Orbitanti Nathan va a trovarla a casa, ma scopre che la villa è stata venduta. I due si incontrano nuovamente su Bersabea: è proprio Hadija l'ingegnere capo di un progetto di scudi spaziali per le stazioni orbitanti. Proprio subito dopo l'incontro, la donna viene uccisa da Andy Havilland inviato sulla stazione spaziale da Mister Alfa per impedire che venga realizzato il progetto che avrebbe permesso ad Ada Morgan, capo delle Stazioni Orbitanti, di rendersi indipendente dai suoi aiuti. Nathan, distrutto, si rende conto di essere ancora innamorato di lei. La morte di Hadija darà il via all'odio sviscerato che Nathan prova per Havilland, che lo porterà ad ucciderlo a sangue freddo durante la Saga Spazio-Temporale

VA

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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VAlerio MAssimo Manfredi

Valerio Massimo Manfredi (Piumazzo di Castelfranco Emilia, 8 marzo 1943) è un archeologo, storico e conduttore televisivo italiano.

Si è laureato in lettere classiche all'Università di Bologna ed ha una specializzazione in Topografia del Mondo Antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università, all'Università di Venezia, alla Loyola University Chicago, all'École pratique des hautes études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Attualmente insegna "Storia del territorio e della città antica" nell'ambito del "Corso di alta formazione in comunicazione multimediale dell’Antico", presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna[senza fonte]. Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha scritto note opere di narrativa - soprattutto romanzi storici - tradotte in tutto il mondo (circa 12 milioni di copie vendute a livello internazionale[1]). È autore di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione, collabora come antichista e come giornalista scientifico a Il Messaggero e Panorama, come giornalista per Archeo, Focus (edizione italiana e spagnola), Airone (in precedenza a Il Giornale e La Voce) ed altre riviste del settore.

Ha collaborato inoltre a Archeo, Gente Viaggi, Traveller, Soprattutto, Primopiano, Grazia e El Mundo (Spagna). La sua trilogia “Aléxandros” è stata acquistata da Universal Pictures per una produzione cinematografica e Dino De Laurentiis ha realizzato L'ultima legione (con Ben Kingsley, Colin Firth, Aishwarya Rai, Thomas Sangster, regia di Doug Lefler). Ha scritto inoltre la sceneggiatura di “Marco d'Aviano” ( attualmente in preparazione) e “Gilgamesh” (attualmente in preparazione). Ha adattato per il cinema "Memorie di Adriano" di M.Yourcenar per John Boorman. Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni “Anabasi” per la ricostruzione sul campo dell' itinerario della ritirata dei Diecimila. 18.000 km percorsi, 2.000 fotografie, 500 quote altimetriche.

Ma numerosissime le sue partecipazioni a campagne di scavo: Lavinium, Forum Gallorum, Forte Urbano in Italia. Prestigiose quelle condotte in terra straniera: nel 1990 la ricognizione e rilievo al complesso cerimoniale di Cerro Purgatorio, Tucume (Peru) nella spedizione di Thor Heyerdahl; dal 1990 al 2004 le campagne di scavo ad Har Karkom, deserto del Neghev (Israele). Ricognizione, scavo e pubblicazione di numerosi siti via via individuati nel corso degli scavi. Campagna di ricognizione e rilievo con Timothy Mitford sul sito del “Trofeo dei Diecimila”. in Anatolia orientale (2002). Ha tenuto conferenze e seminari in alcuni dei più prestigiosi atenei come Il New College di Oxford, University of California a Los Angeles, Lectio Magistralis alla National University of Canberra (Australia), inoltre Lectio magistralis Università dell'Avana, Cuba, Universidad de Antiochia, Medellín (Colombia), Universidad de Bilbao, Universidad Internacional Menendez Pelayo (Tenerife) e molte altre.

Nel 1999 è stato votato "Man of the Year" dall'"American Biographical Institute", Raleigh, North Carolina; nel 2003 riceve la Nomina a Commendatore della Repubblica “motu proprio” del Presidente Carlo Azeglio Ciampi e Il premio Corrado Alvaro Rhegium Julii e premio Librai Città di Padova mentre nel 2004 riceve il Premio Hemingway per la narrativa. Nel 2001 ha fatto un ruolo di comparsa all'interno del film Vajont - La diga del disonore nel ruolo di giudice. Nel 2003 registra un documentario audio sulla figura di Alessandro Magno, usando il lavoro di ricerca svolto per la sua trilogia di romanzi di Aléxandros.

Ha condotto il programma televisivo Stargate - Linea di Confine in onda già dalle stagioni 2003/04 e 2004/05 sulla rete televisiva di LA7. Dall'11 novembre 2008, sempre su La7, conduce il programma di approfondimento storico Impero che analizza, attraverso i più antichi reperti archeologici come le sette meraviglie del mondo, gli antichi imperi: la nascita, le cause dell'apogeo e della decadenza. Sulla stessa rete ha partecipato anche al programma Tetris. Nel 2008, con il romanzo L'armata perduta, vince il Premio Bancarella. Nel 2010, con il romanzo Archanes, vince il Premio Scanno. Nel 2011, esce per la Mondadori l'applicazione iPad per leggere il romanzo Aléxandros, con simulazioni delle battaglie, audio e altro. Nello stesso anno pubblica Eroi un volume contenente i tre suoi romanzi precedentemente pubblicati: Lo scudo di Talos, Le paludi di Hesperia e L'armata perduta.

Nel 2011 e 2012 ha partecipato come collaboratore e "inviato speciale" alla trasmissione di Rai 3 E se domani, condotta in studio da Alex Zanardi. Il 6 novembre 2012 esce il primo di due volumi sull'eroe Ulisse intitolato Il mio nome è Nessuno - Il giuramento che narra della nascita e della vita dell'eroe fino alla fine della guerra di Troia. Dal 2 marzo 2013 conduce, in prima serata su Rai 3, Metropoli[2]. Il 20 aprile 2013 è ospite d'onore alla cerimonia di consegna di Laurea dell'Università Ca' Foscari di Venezia in piazza San Marco. Nell'autunno del 2013, riceve il Dante d'oro alla carriera, nel salotto letterario dell'Università Bocconi, l'A.L. "Bocconi d'Inchiostro". È sposato con Christine Fedderson, traduttrice inglese, e ha due figli, Diana e Fabio Emiliano. Sua figlia Diana è stata la disegnatrice della graphic novel intitolata Bagradas tratta da un racconto del padre.






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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

VAlerio MAssimo Manfredi

Valerio Massimo Manfredi (Piumazzo di Castelfranco Emilia, 8 marzo 1943) è un archeologo, storico e conduttore televisivo italiano.

Si è laureato in lettere classiche all'Università di Bologna ed ha una specializzazione in Topografia del Mondo Antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università, all'Università di Venezia, alla Loyola University Chicago, all'École pratique des hautes études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Attualmente insegna "Storia del territorio e della città antica" nell'ambito del "Corso di alta formazione in comunicazione multimediale dell’Antico", presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna[senza fonte]. Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha scritto note opere di narrativa - soprattutto romanzi storici - tradotte in tutto il mondo (circa 12 milioni di copie vendute a livello internazionale[1]). È autore di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione, collabora come antichista e come giornalista scientifico a Il Messaggero e Panorama, come giornalista per Archeo, Focus (edizione italiana e spagnola), Airone (in precedenza a Il Giornale e La Voce) ed altre riviste del settore.

Ha collaborato inoltre a Archeo, Gente Viaggi, Traveller, Soprattutto, Primopiano, Grazia e El Mundo (Spagna). La sua trilogia “Aléxandros” è stata acquistata da Universal Pictures per una produzione cinematografica e Dino De Laurentiis ha realizzato L'ultima legione (con Ben Kingsley, Colin Firth, Aishwarya Rai, Thomas Sangster, regia di Doug Lefler). Ha scritto inoltre la sceneggiatura di “Marco d'Aviano” ( attualmente in preparazione) e “Gilgamesh” (attualmente in preparazione). Ha adattato per il cinema "Memorie di Adriano" di M.Yourcenar per John Boorman. Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni “Anabasi” per la ricostruzione sul campo dell' itinerario della ritirata dei Diecimila. 18.000 km percorsi, 2.000 fotografie, 500 quote altimetriche.

Ma numerosissime le sue partecipazioni a campagne di scavo: Lavinium, Forum Gallorum, Forte Urbano in Italia. Prestigiose quelle condotte in terra straniera: nel 1990 la ricognizione e rilievo al complesso cerimoniale di Cerro Purgatorio, Tucume (Peru) nella spedizione di Thor Heyerdahl; dal 1990 al 2004 le campagne di scavo ad Har Karkom, deserto del Neghev (Israele). Ricognizione, scavo e pubblicazione di numerosi siti via via individuati nel corso degli scavi. Campagna di ricognizione e rilievo con Timothy Mitford sul sito del “Trofeo dei Diecimila”. in Anatolia orientale (2002). Ha tenuto conferenze e seminari in alcuni dei più prestigiosi atenei come Il New College di Oxford, University of California a Los Angeles, Lectio Magistralis alla National University of Canberra (Australia), inoltre Lectio magistralis Università dell'Avana, Cuba, Universidad de Antiochia, Medellín (Colombia), Universidad de Bilbao, Universidad Internacional Menendez Pelayo (Tenerife) e molte altre.

Nel 1999 è stato votato "Man of the Year" dall'"American Biographical Institute", Raleigh, North Carolina; nel 2003 riceve la Nomina a Commendatore della Repubblica “motu proprio” del Presidente Carlo Azeglio Ciampi e Il premio Corrado Alvaro Rhegium Julii e premio Librai Città di Padova mentre nel 2004 riceve il Premio Hemingway per la narrativa. Nel 2001 ha fatto un ruolo di comparsa all'interno del film Vajont - La diga del disonore nel ruolo di giudice. Nel 2003 registra un documentario audio sulla figura di Alessandro Magno, usando il lavoro di ricerca svolto per la sua trilogia di romanzi di Aléxandros.

Ha condotto il programma televisivo Stargate - Linea di Confine in onda già dalle stagioni 2003/04 e 2004/05 sulla rete televisiva di LA7. Dall'11 novembre 2008, sempre su La7, conduce il programma di approfondimento storico Impero che analizza, attraverso i più antichi reperti archeologici come le sette meraviglie del mondo, gli antichi imperi: la nascita, le cause dell'apogeo e della decadenza. Sulla stessa rete ha partecipato anche al programma Tetris. Nel 2008, con il romanzo L'armata perduta, vince il Premio Bancarella. Nel 2010, con il romanzo Archanes, vince il Premio Scanno. Nel 2011, esce per la Mondadori l'applicazione iPad per leggere il romanzo Aléxandros, con simulazioni delle battaglie, audio e altro. Nello stesso anno pubblica Eroi un volume contenente i tre suoi romanzi precedentemente pubblicati: Lo scudo di Talos, Le paludi di Hesperia e L'armata perduta.

Nel 2011 e 2012 ha partecipato come collaboratore e "inviato speciale" alla trasmissione di Rai 3 E se domani, condotta in studio da Alex Zanardi. Il 6 novembre 2012 esce il primo di due volumi sull'eroe Ulisse intitolato Il mio nome è Nessuno - Il giuramento che narra della nascita e della vita dell'eroe fino alla fine della guerra di Troia. Dal 2 marzo 2013 conduce, in prima serata su Rai 3, Metropoli[2]. Il 20 aprile 2013 è ospite d'onore alla cerimonia di consegna di Laurea dell'Università Ca' Foscari di Venezia in piazza San Marco. Nell'autunno del 2013, riceve il Dante d'oro alla carriera, nel salotto letterario dell'Università Bocconi, l'A.L. "Bocconi d'Inchiostro". È sposato con Christine Fedderson, traduttrice inglese, e ha due figli, Diana e Fabio Emiliano. Sua figlia Diana è stata la disegnatrice della graphic novel intitolata Bagradas tratta da un racconto del padre.














Dina & Dario
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china46
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VAlerij Abisalovi; Gergiev, (Mosca, 2 maggio 1953), è un direttore d'orchestra russo.

Nato a Mosca, è cresciuto a Vladikavkaz, capitale della repubblica indipendente dell'Ossezia Settentrionale-Alania (Caucaso), terra d'origine della sua famiglia. Ha studiato prima a Vladikavkaz in una scuola musicale ora intitolata a suo nome e successivamente (dal 1972 al 1977) nel Conservatorio di San Pietroburgo con Il'ja Musin.

Vincitore di concorsi internazionali di direzione d'orchestra, nel 1978 è diventato assistente di Jurij Temirkanov presso lo storico Teatro Mariinskij di Leningrado debuttando nello stesso anno in Vojna i mir (Guerra e pace) di Prokof'ev. Dal 1981 al 1985 è stato direttore dell'Orchestra Nazionale dell'Armenia. Nel 1988 è stato nominato Direttore Artistico del Teatro Mariinskij e nel 1996 il governo centrale gli ha conferito la carica di Direttore Artistico e Generale, ossia il completo controllo amministrativo e musicale del grande e prestigioso teatro d'opera. Nel 1995 è diventato direttore principale dell'Orchestra filarmonica di Rotterdam e rimarrà in carica sino al 2008.

Dirige nei più prestigiosi teatri d'opera, sale da concerto e festival del mondo e collabora con le maggiori orchestre, tra cui i Wiener Philharmoniker, la Filarmonica della Scala, la London Symphony Orchestra. Vincitore di numerosissimi premi, decorato con le massime onorificenze artistiche della Russia, autore di una vasta discografia per la Philips Classics (ora Decca Music Group), si divide tra repertorio operistico e sinfonico, con una spiccata predilezione per gli autori del suo paese, tra cui Sergej Prokof'ev, Michail Glinka, Pëtr Il'; ;ajkovskij, Aleksandr Borodin, Nikolaj Rimskij-Korsakov, Dmitrij Šostakov.

Il Teatro Mariinskij, sotto la sua guida, si è confermato uno dei sistemi teatrali più imponenti e importanti del mondo. Scoprì e divenne il mentore del soprano Anna Netrebko che lavorava pulendo i pavimenti del Teatro Mariinskij (allora Opera Kirov) di San Pietroburgo per pagarsi gli studi di canto.

AB

buonmartedi

Modificato da - china46 in data 26/11/2014 12:15:57
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dany61
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ABel GAnce (Parigi, 25 ottobre 1889 – Parigi, 10 novembre 1981) è stato un regista, sceneggiatore, attore, montatore e produttore cinematografico francese.

I suoi primi modelli furono David Wark Griffith e Thomas H. Ince; riuscì ad oltrepassare i limi dell'espressionismo cinematografico; venne considerato un esponente dell'avanguardia; fu uno sperimentatore del montaggio, delle sovrimpressioni, della polivisione (film su triplice schermo) e un pioniere della stereofonia nel cinema sonoro

L'infanzia e l'adolescenza[modifica | modifica wikitesto]

Le notizie sull'infanzia e l'adolescenza di Gance sono state a lungo mistificate dallo stesso regista che, come è accaduto per Erich von Stroheim che con Gance ha condiviso anche una predilezione per i film eccessivamente lunghi e quindi un perenne conflitto con i produttori, si era inventato di sana pianta un passato e delle origini socialmente più elevate di quelle effettive. Solo all'inizio degli anni ottanta Roger Icart, già autore nel 1960 di un volume su Gance, rese noti i risultati delle sue successive ricerche che hanno portato ad una riscrittura completa della prima parte della vita del regista francese.

Gance era figlio illegittimo di Abel Flamant, un ricco medico ebreo, e dell'operaia Françoise Pèrethon. Iscritto all'anagrafe con il cognome della madre, crebbe con i nonni materni nella cittadina industriale e mineraria di Commentry fino all'età di otto anni, quando raggiunse sua madre, appena sposatasi con l'autista e meccanico Adolphe Gance con cui conviveva da anni e che fin dal 1892 aveva dato il suo cognome al piccolo Abel, e si trasferì a Parigi per vivere con loro.

Abbandonata la scuola a quattordici anni, iniziò presto a calcare le scene teatrali. A diciotto anni ottenne un ingaggio per l'intera stagione al Théâtre du Parc di Bruxelles e qui divenne amico dell'attore Victor Francen e del poeta Blaise Cendrars.

Gli esordi cinematografici

Nel 1909 comincia a lavorare come attore e sceneggiatore cinematografico. L'anno successivo viene a sapere di essere malato di tubercolosi e, per combattere la malattia, si trasferisce in campagna. Le disagiate condizioni economiche lo spingono però, nel 1911, a tornare a Parigi dove il lavoro nel cinema gli consente di guadagnare di che vivere.

A Parigi fonda, con l'aiuto di alcuni amici, una propria compagnia e dirige la sua prima pellicola, La Digue, un dramma in costume. Il suo secondo film, Il negro bianco (1912), affronta il tema dei pregiudizi razziali, narrando la storia dei maltrattamenti subiti da un bambino nero. Dopo il fallimento della sua casa di produzione, i pregiudizi di Gance nei confronti del cinema si rafforzano e così torna a dedicarsi soprattutto al teatro, ma la sua attività di autore viene bruscamente interrotta dallo scoppio della prima guerra mondiale.

Chiamato sul fronte come barelliere civile, viene a contatto con gli orrori della guerra e decide quindi di tornare nell'effimero mondo del cinema. Durante la guerra, infatti, Gance tornò nuovamente a fare cinema con pellicole come il cortometraggio La follia del dottor Tube, una strana commedia che ha come protagonista uno scienziato pazzo che inventa alcune sostanze che trasformano le sembianze delle persone. Per girarla, Gance fece ricorso all'uso di specchi deformanti. Il rifiuto di distribuirlo da parte del responsabile per la produzione rafforza in Gance la convinzione circa la piattezza culturale del cinema e l'impossibilità di esprimersi artisticamente.

Nel suo diario definisce il cinema «alfabeto per gli occhi stanchi di pensare». Nelle sue pellicole degli anni successivi non rinuncia però ad introdurre accorgimenti tecnici innovativi come il montaggio ispirato a quello già impiegato negli Stati Uniti da David Wark Griffith e l'uso dei primi piani. Queste innovazioni tecniche finalmente accettate dai produttori e l'inserimento di elementi psicologici nelle sue nuove pellicole mutano gradualmente la percezione che Gance ha del cinema.

A partire dal 1917 l'interesse di Gance si incentra sui drammi sociali, con pellicole come Il diritto alla vita e Desiderata (Mater Dolorosa), entrambe del 1917. La sua opera più interessante in questa fase è La decima sinfonia (1918), in cui un compositore sublima le sue sofferenze personali in una trascendentale opera d'arte. Dopo la fine della guerra, Gance gira Per la patria (J'accuse! del 1919), un durissimo atto d'accusa contro la carneficina organizzata che fu la prima guerra mondiale. Il film ottiene un enorme successo sia in Francia che all'estero. Gance, nel 1921, si reca anche negli Stati Uniti per presentare la pellicola davanti ad un pubblico di cui facevano parte anche Griffith e le sorelle Lillian e Dorothy Gish.

La successiva pellicola diretta da Gance, La rosa sulle rotaie (La roue), viene girata tra il 1919 e il 1920, ma verrà proiettata in pubblico solo nel 1923. Si tratta di una produzione monumentale (ben 32 bobine) che deve essere proiettata in tre sessioni distinte e che narra la storia melodrammatica di un macchinista innamorato della propria figlia adottiva. L'interesse di questa opera, amata da registi come Jean Cocteau e Akira Kurosawa, risiede nel trattamento poetico che della vicenda fa il regista, che sviluppa metafore quali quella della vita intesa come un'eterna ruota (la traduzione letterale del titolo originale è appunto "la ruota").

Napoleone

Dopo una strana commedia horror frutto della collaborazione con Max Linder, Max nel castello degli spettri, Gance diresse la sua opera più importante: Napoleone (1927), uno dei grandi classici del cinema muto. Gance impiegò due anni per la realizzazione di questa pellicola che narra la prima parte della biografia di Napoleone Bonaparte, dall'infanzia alla campagna d'Italia del 1796, e che doveva essere nelle intenzioni del regista il primo di sei lungometraggi sulla vita di Napoleone; un progetto che non fu mai portato a termine, nonostante Gance abbia poi girato altre pellicole sulla vita di Napoleone.

Il cineasta francese non nasconde nel film la sua ammirazione per il personaggio che raffigura come un leader idealista e visionario, sulla scia di scrittori romantici come Byron, Hugo, Heine, che avevano visto in Bonaparte l'incarnazione dello spirito rivoluzionario.

In Napoleone, Gance fece uso di un vasto campionario di innovazioni tecniche: una scena di inseguimento, ad esempio, è stata girata con una camera situata sul dorso di un cavallo al galoppo; la scena iniziale del film - la battaglia delle palle di neve - fu girata con una camera a mano, tecnica del tutto inusuale per l'epoca; in questa scena vi sono riprese fatte con una cinepresa che scorreva su un filo che era quello del percorso delle palle di neve. Per le sequenze della tempesta in mare e la discussione nella Convenzione, la fece oscillare come un pendolo. E poi un uso del montaggio assolutamente innovativo che viola le convenzioni fino ad allora universalmente accettate. Nella parte finale il film fu girato per essere proiettato da tre proiettori su altrettanti schermi, a volte per ampliare l'angolo di visione (anticipando così di trent'anni il cinemascope e il cinerama, altre per mostrare tre diverse sequenze con le tre pellicole che proprio sul finale virano verso il blu, il bianco e il rosso, i colori della bandiera francese.

Nonostante la prima all'Opera di Parigi fosse stata un vero trionfo, la lunghezza della pellicola (circa sei ore) e l'impossibilità per i cinema di proiettarlo sul triplice schermo provocarono la diffusione di numerose versioni variamente mutilate - negli Stati Uniti ne fu distribuita una di soli 72 minuti - che ben poco avevano a che fare con l'opera del regista e che, oltre a fruttargli una pessima critica, ne hanno reso estremamente difficile il recupero di una versione che rispettasse l'impostazione originale.

Il cinema sonoro

La carriera di Gance non si arrestò con l'arrivo del sonoro. Nel 1931 girò la sua prima opera sonora, La fin du monde, un film di fantascienza che però non ebbe molto successo. La pellicola narra di un astronomo, interpretato dallo stesso Gance, il quale scopre che una cometa sta per scontrarsi con la Terra.

Nel 1934 Gance rimise le mani sulla sua opera principale, realizzò infatti una nuova versione di Napoleone aggiungendovi i dialoghi e con un nuovo montaggio che comprendeva numerose scene girate per l'occasione. Anche in questa versione Gance si mostra assolutamente innovativo dotando la pellicola di un sistema sonoro stereofonico.

Un'opera importante di questo periodo è Cesare e Lucrezia Borgia del 1935. Cesare Borgia è per Gance il contraltare ideale di Napoleone: un'insaziabile brama di potere, ma senza i nobili ideali rivoluzionari che caratterizzavano il generale corso descritto dal regista. Degno di nota è anche Un grande amore di Beethoven (1936), una ulteriore incursione nel genere biografico, in cui ancora una volta Gance affronta il tema del genio romantico.

Nel 1938 gira una nuova versione del suo classico antibellicista del 1919, J'accuse!. Per quanto utilizzi parte del metraggio del film precedente, si tratta in sostanza di una nuova pellicola, opportunamente distribuita alla vigilia della seconda guerra mondiale.

Riprese l'attività dopo un decennio di silenzio, lavorando anche per la televisione. Nella carriera successiva di Gance, si distinguono soprattutto le sue ambiziose e sottovalutate produzioni Napoleone ad Austerlitz (Austerlitz, 1960), sulla battaglia omonima, e Cyrano et d’Artagnan (1963). In seguito Gance diresse due pellicole di tema storico per la televisione francese, Marie Tudor (1966) e Valmy (1967).

Vari suoi progetti non trovarono realizzazione: oltre alla sua saga non finita sulla biografia di Napoleone, si era proposto di girare una versione epica della vita di Cristo a cui avrebbe dato il nome di La Divine Tragédie (La Divina Tragedia), per la quale non trovò finanziamenti. Un altro progetto sulla vita di Cristoforo Colombo non poté essere realizzato a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Gance morì nel 1981 a Parigi, dove venne sepolto nel Cimitero d'Auteuil

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Enza
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GAbriel MIrò

Gabriel Miró Ferrer (Alicante, 28 luglio 1879 – Madrid, 27 maggio 1930) è stato uno scrittore spagnolo.

Ebbe una vita difficile: costretto a miseri impieghi non poté mai dedicarsi completamente al lavoro letterario. Cominciò a scrivere giovanissimo ma restò a lungo incerto se la sua vera vocazione fosse la letteratura o la pittura. La sua sensibilità figurativa finì con l'imporsi proprio nei romanzi, nei quali hanno una parte rilevante e assai viva le descrizioni di città, campagne, giardini del levante spagnolo.

Estraneo all'impegno morale e politico della "generazione del '98", Gabriel Mirò fu un narratore di grande forza evocativa, un prosatore raffinato e sensuale, attento al fascino della natura. I suoi romanzi più significativi esprimono il conflitto lacerante fra questa spontanea inclinazione e le forze esteriori che la limitano, dal fanatismo religioso alla crudeltà della vita pratica. Fu anche autore di racconti dallo stile impeccabile.













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china46
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MIchelozzo

Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi detto Michelozzo (Firenze, 1396 – Firenze, 1472) è stato uno scultore e architetto italiano, da non confondere col suo quasi contemporaneo Melozzo, pittore ed anch'egli architetto. Insieme a Masolino da Panicale e Lorenzo Ghiberti ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del linguaggio rinascimentale: valutò positivamente la precedente cultura gotica, ma la corresse e la riordinò secondo i nuovi principi, adottando nelle sue architetture i moduli brunelleschiani derivati dallo studio dell'antico, ma smussandone le punte estreme, metodo ripreso successivamente da Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo. Le sue creazione architettoniche, in misura maggiore di quelle dell'Alberti, furono un punto di partenza per tutte le successive creazioni.

..presunto ritratto di Michelozzo

ZO

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ZOrè Sabbadini (Carpi, 25 agosto 1906) è un ex calciatore italiano, di ruolo terzino
Giocò in Serie A con il Modena.
AN

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Enza
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ANtonio Cornacchione

Antonio Cornacchione (Montefalcone nel Sannio, 15 luglio 1959) è un comico e attore italiano.

Lascia il Molise da bambino, con la famiglia: ha vissuto a Pavia, a Como e a Milano dove abita tuttora. Inizia la carriera come autore delle sceneggiature di alcuni fumetti, come Topolino e Tiramolla, ma ben presto si indirizza verso il mondo del teatro e del cabaret.

Partecipa al programma Su la testa di Raitre e, nel 1991 debutta al teatro Zelig di Milano con Paolo Rossi, Gianni Palladino, Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 1992 è ospite del Maurizio Costanzo Show. Nel 1992 vince il premio Forte dei Marmi per la satira politica. Nel settembre del 1998 è entrato a far parte nel cast della sit-com Casa Vianello e fa il ruolo del "portiere" di casa.

Nel 1999 ha una piccola parte nello spettacolo Tel chi el telùn di Aldo, Giovanni e Giacomo. Nel 2002 partecipa allo spettacolo satirico Cult prodotto da Zelig. Si aggiungono partecipazioni televisive a Zelig Off, Crozza Italia e Che tempo che fa su Raitre con Fabio Fazio e ancora Zelig Circus. Si caratterizza per un tormentone sul "Povero Silvio!", satira sulla "bontà" incompresa di Silvio Berlusconi e titolo di due suoi libri.

Nel 2007 partecipa come comico al 57º Festival di Sanremo e nel 2010 alla trasmissione Raiperunanotte, in diretta da Bologna, durante la quale difende comicamente i diritti del giornalismo italiano contro le censure imposte da Silvio Berlusconi ad alcuni programmi televisivi Rai.




FI
buona giornata

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dany61
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FIsher STevens (Chicago, 27 novembre 1963), è un attore statunitense.
È conosciuto soprattutto per aver interpretato Chuck Fishman nella serie televisiva Ultime dal cielo,
Eugene "La Piaga" Belford in Hackers e Ben Jahrvi in Corto circuito e Corto circuito 2.

Fisher Stevens nasce a Chicago, nell'Illinois. Nel 1986 fondò la compagnia teatrale Naked Angels Theatre Company con gli amici di vecchia data Rob Morrow, Nicole Burdette, Pippin Parker, Charle Landry, Nancy Travis e Ned Eisenberg. Possiede inoltre una società di produzione cinematografica chiamata GreeneStreet Films, collocata in Tribeca, New York City. Verso la fine degli anni ottanta ebbe una relazione di tre anni con l'attrice Michelle Pfeiffer. I due si incontrarono in occasione dello New York Shakespeare Festival in cui la Pfeiffer aveva il ruolo principale nella produzione La dodicesima notte (in inglese Twelfth Night), mentre Stevens recitava nel ruolo di Sir Andrew Aguecheek
la televisione ha recitato in molti telefilm, tra i quali vanno ricordati Frasier, Friends, Law & Order - I due volti della giustizia, Key West e Lost. Ha anche interpretato la parte dell'assassino Alex Brady in un episodio della serie Colombo. Nel 1994 recitò al Lincoln Center, interpretando la parte di Jigger Craigin nel revival di Rodgers and Hammerstein Carousel. Sempre in ambito teatrale recitò il ruolo di David, il figlio adottivo di Harvey Fierstein nella trilogia Torch Song Trilogy.

Nel 2010 ha recitato in un episodio della serie televisiva Ugly Betty, dove ha interpretato il personaggio di Mr. Z. Inizialmente il personaggio doveva essere un personaggio ricorrente nella serie, ma alla fine non fu così.[2] Nel 2009 produce il documentario vincitore dell'Oscar al miglior documentario The Cove.[3]

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Enza
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STefano Montanari

Stefano Montanari (Bologna, 7 giugno 1949) è uno scrittore italiano. Ricercatore[senza fonte] e studioso di nanopatologie, risiede a Modena dove è direttore scientifico nell'azienda modenese Nanodiagnostics, gestita insieme alla moglie Antonietta Gatti.

Deve la sua notorietà a Beppe Grillo che portò alla ribalta una piccola ricerca di Montanari sulle nanoparticelle nei prodotti alimentari, storia in seguito molto ridimensionata dallo stesso Montanari.



Laureato in Farmacia nel 1972 presso l'Università di Modena e Reggio Emilia con una tesi di microchimica, diviene poi consulente tecnico di diverse aziende italiane e estere.

Dal marzo 2004 è direttore scientifico nell'azienda Nanodiagnostics di Modena, che si occupa di consulenze scientifiche nei settori della medicina, dell'industria e dell'ecologia e svolge ricerca sulle patologie causate dalla presenza di nanoparticelle di metalli pesanti e altri materiali patogeni all'interno del corpo umano.

È inventore di un dispositivo per la raccolta di fluidi corporei, autore di articoli sulla tecnica della filtrazione cavale e sulle tecniche di prevenzione della tromboembolia polmonare[senza fonte], ed è stato membro del tavolo tecnico del Comune di Roma per lo studio dell'inquinamento da traffico.

È parte di Autismo & Vaccini che sostiene la possibile correlazione tra autismo e vaccini.

Secondo il racconto di Stefano Montanari, nel 2006 Beppe Grillo contatta Montanari[10] in merito al microscopio elettronico che Montanari afferma essere stato sottratto alla Nanodiagnostic. Durante lo stesso anno gira l'Italia in tournée insieme al comico genovese per divulgare dei suoi studi sulle nanopolveri e le presunte conseguenti patologie (nanopatologie) causate da diversi fattori, tra i quali Montanari sostiene essere compreso l'incenerimento dei rifiuti[4].

La sua attività di divulgazione sull'argomento include centinaia di conferenze sparse nel territorio nazionale, in gran parte in collaborazione con i gruppi Amici di Beppe Grillo locali, ha prodotto anche due libri pubblicati da Macro Edizioni: un libro con dvd allegato L'insidia delle polveri sottili e un libro dal taglio più autobiografico, Il girone delle polveri sottili, dove, a fianco della divulgazione scientifica, racconta delle ostilità incontrate dalla sua ricerca in ambito accademico e politico.

Alla fine del 2008, ha pubblicato insieme con Antonietta Gatti il libro in lingua inglese Nanopathology (Pan Stanford editore).

Negli ultimi mesi del 2008, esce il volume Lo stivale di Barabba, curato da Montanari. Questo testo raccoglie gli interventi di alcuni degli studiosi più autorevoli sulla scena italiana e internazionale sul ciclo dei rifiuti.

I suoi rapporti con Grillo si sono interrotti a seguito delle vicende relative al secondo microscopio elettronico. Detto microscopio non è più in uso esclusivo del laboratorio dove Montanari lavora, ma è stato donato all'università di Urbino e successivamente ceduto in commodato d'uso all'ARPAM di Pesaro.

Il 15 maggio 2012 pubblica sul suo sito una denuncia documentata contro il quotidiano Il Fatto Quotidiano al quale, in precedenza, aveva proposto la pubblicazione dell'affaire sul microscopio elettronico, senza ricevere neppure una risposta.

Dal mese successivo, sua moglie Antonietta Gatti inizia a contribuire al sito web dello stesso giornale con un blog da lei curato nella sezione "Ambiente & Veleni" del sito, inaugurato con un primo intervento il 27 giugno 2012.

Nel 2008, in collaborazione con il senatore Fernando Rossi, dà origine alla lista civica nazionale Per il Bene Comune, della quale è candidato per la carica a capo di governo.

Stefano Montanari si occupa anche di narrativa. La sua produzione letteraria (in cui il tema delle nanopolveri è assente) è per lo più concentrata negli anni 1998-2004 e consta di 57 racconti e 3 testi teatrali, alcuni dei quali pubblicati in rete e in alcune antologie.[senza fonte] È stato invitato a parlare del racconto La guerra di Victor nella trasmissione televisiva condotta da Dacia Maraini su Rai 2 "Io scrivo, tu scrivi". Una selezione di racconti dal titolo La carne addosso è stata pubblicata da Serarcangeli nel 2003.

Dal 1982 al 1993 ha fatto parte della squadra di podismo Tobacco Museum con la quale ha vinto 15 campionati d'Italia a squadre (6 di Maratona, 6 di Criterium, 2 di Mezza maratona e 1 di Corsa su strada). Alla maratona ha dedicato il libro Maratona! Come correre per la bellezza di 42 chilometri e vivere felici, Andromeda Edizioni, 2009.




AU

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china46
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AUreliano BUendia

Il colonnello Aureliano Buendía è uno dei personaggi principali del romanzo Cent'anni di solitudine del premio Nobel Gabriel García Márquez.

Figlio del capostipite José Arcadio, Aureliano Buendía è famoso per essere diventato comandante generale delle forze rivoluzionarie, per aver preso parte a 32 rivoluzioni armate e per averle perse tutte e 32.

Ebbe 17 figli maschi da 17 donne diverse (18 col primo figlio, Aureliano José), sfuggì a 14 attentati, a 73 imboscate e a un plotone di esecuzione, sopravvisse a una dose di stricnina nel caffè che sarebbe bastata a ammazzare un cavallo. L'unica ferita che subì fu procurata da lui stesso dopo aver firmato la capitolazione di Neerlandia che mise fine a quasi 20 anni di guerra civile, finendo a morire di vecchiaia, lavorando nel suo laboratorio di oreficeria. Diverrà l'uomo più temuto dal governo, quasi un capo di stato della parte rivoluzionaria, ma non permise mai che lo fotografassero. L'unica sua immagine rimase il giovanile dagherrotipo di famiglia, scattato dallo zingaro Melquíades, in cui apparve vestito di panno scuro, con stivaletti di vernice, baffi impeciati, tra Rebeca e Amaranta.

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lampaDINA e lampaDario
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BUrt BAcharach



Burt Bacharach
Kansas City, 12 maggio 1928
è un pianista e compositore, musicista pop
ebreo statunitense.

Vincitore di numerosi premi,
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore colonna sonora 1970
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore canzone 1970
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore canzone 1982.
è conosciuto per i grandi successi discografici
negli anni 1962-1969 scritti assieme a Hal David
e interpretati principalmente da Dionne Warwick.

Bacharach è autore di un totale di 70 brani che hanno stazionato
nella Top 40 statunitense e di 52 successi nella Top 40
del Regno Unito.
Inoltre è il diciottesimo compositore di maggior successo
nella storia delle classifiche britanniche,
basandosi sulle settimane che le sue composizioni
hanno trascorso in classifica.

Figlio di Irma maestra di musica e Bert Bacharach un giornalista,
discende da una famiglia di ebrei tedeschi.
Dopo aver studiato musica alla McGill University
ed alla Mannes School of Music è stato,
negli anni cinquanta e nei primi anni sessanta, pianista,
arrangiatore e direttore del gruppo che accompagnava
Marlene Dietrich nei suoi spettacoli.

Nel 1958, ancora semi-sconosciuto come autore di canzoni,
ottiene un enorme successo con Magic Moments eseguita
da Perry Como, che vince il primo disco d'oro certificato dalla RIAA
(il premio era stato istituito appunto nel 1958).

Alla fine degli anni cinquanta inizia la fortunata collaborazione
con il paroliere Hal David scrivendo con lui per quasi
vent'anni numerose canzoni di grande successo,
molte delle quali ancor oggi conosciute dal grande pubblico,
come Walk On By, Do You Know the Way to San Josè
e I Say a Little Prayer.

I pezzi di Bacharach sono stati cantati da artisti di grande
fama fra cui i Beatles, Aretha Franklin, B.J. Thomas, Tom Jones,
Dusty Springfield, Herb Alpert, i Drifters, Luther Vandross
e soprattutto Dionne Warwick, con la quale sviluppò un duraturo
sodalizio musicale.
Nel 1967 Bacharach ha composto la colonna sonora del film
Casino Royale, con The Look of Love, cantata da Dusty Springfield.

Oltre al pop da classifica, molte canzoni di Bacharach furono adattate
da artisti jazz del tempo, come Stan Getz,
Carl Tjader e Wes Montgomery.
La composizione di Bacharach e David My Little Red Book,
registrata originalmente da Manfred Mann
per il film Ciao Pu_sycat,
e prontamente ripresa dai Love nel 1966,
è diventato uno standard della musica rock;
tuttavia, secondo quanto raccolto nel libro
Burt Bacharach and Hal David di Robin Platts,
il compositore non apprezzò questa versione.
Bacharach e David collaborarono anche col produttore di Broadway
David Merrick per il musical del 1968 Promises,
Promises, che include diverse canzoni di successo,
fra cui la title-track.
L'anno 1969 ha accolto, forse, il maggior successo della coppia
Bacharach-David, con la canzone Raindrops Keep Falling on My Head,
che fu scritta per l'acclamato film Butch Cassidy
and the Sundance Kid ed inclusa nella sua colonna sonora.

Il duo Bacharach-David si sciolse nel 1973,
in seguito al disastro di pubblico e di critica del
film Orizzonte perduto, remake del classico
del 1937, per il quale i due avevano
composto la colonna sonora.
La divisione dei due autori portò anche all'allontanamento
della Warwick.
Bacharach tentò diversi progetti solisti, fra cui l'album del
1977 Futures, ma tutti questi progetti fallirono senza
portare a nessun successo memorabile.

Intorno ai primi anni ottanta, il matrimonio di Bacharach
con Angie Dickinson finì, ma una nuova collaborazione con
Carole Bayer Sager portò a un miglioramento sia personale
sia musicale. I due si sposarono e collaborarono per diversi grandi
successi attraverso il decennio, tra cui Arthur's Theme
(Best That You Can Do) (Christopher Cross),
Heartlight (Neil Diamond), Making Love (Roberta Flack),
On My Own (Michael McDonald con Patti LaBelle),
e, forse, il più memorabile:
That's What Friends Are For nel 1985,
il secondo singolo a riunire Bacharach con Dionne Warwick.
I profitti delle ultime canzoni furono donati per
la ricerca sull'AIDS.
I brani di Bacharach degli anni ottanta mostrano un nuovo stile,
provandone la capacità di cambiare col tempo.

Bacharach è stato sposato per quattro volte
(nell'ordine con Paula Stewart,
con l'attrice Angie Dickinson, con la musicista Carole Bayer Sager e,
dal 1993, con Jane Hanson) ed ha in totale quattro figli.

Nel 1998 ha collaborato con Elvis Costello all'album
Painted from Memory. Bacharach ha inoltre avuto
dei ruoli cammeo in numerosi spettacolo cinematografici e televisi,
tra cui i tre film di Austin Powers le cui colonne sonore hanno
tratto ispirazione dalla sua musica.

Nel 2005 scrive insieme alla cantautrice e pianista jazz
Chiara Civello, la canzone Trouble.

Nel 2008, Bacharach è apparso al festival BBC Electric Proms
alla Roundhouse con la BBC Concert Orchestra.
Ha eseguito spettacoli simili nello stesso anno alla Walt Disney
Concert Hall e con la Sydney Symphony Orchestra.
Nello stesso anno, il compositore è stato insignito del
Premio Grammy alla carriera.

Nel mese di febbraio 2009 ha prodotto la canzone Come in
ogni ora della cantante soul italiana Karima.
La canzone, in competizione al festival di Sanremo
nella categoria Nuove Proposte, è arrivata seconda
riscuotendo un buon successo della critica e raggiunge
la posizione #4 tra i singoli più scaricati in Italia,
decretando il successo della cantante.

Sempre nel 2009, ha scritto la canzone Something that Was Beautiful
per il cantante Mario Biondi, inclusa nell'album If.



Dina & Dario

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dany61
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BArbara ScopPA (Roma, 21 ottobre 1957) è un'attrice italiana

Inizia a lavorare nel cinema fin dagli anni ottanta, debuttando nel 1986 con una parte in Ginger e Fred di Federico Fellini; nello stesso anno avrà il suo primo ruolo importante nel film comico Scuola di ladri (dove è la protagonista femminile a fianco di Lino Banfi, Paolo Villaggio e Massimo Boldi).

Successivamente recita in film di vario genere, come La famiglia di Ettore Scola, Malizia 2000 e anche in Ovosodo di Paolo Virzì; in seguito lavora in prevalenza in serie Tv delle reti Rai e Mediaset.

Nel 2004 interpreta la moglie tradita di Massimo Boldi nel cinepanettone Christmas in Love

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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dany61
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Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.
Eleanor Roosevelt

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china46
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PAtrick FLoyd Garrett, detto Pat, (Cusseta, 5 giugno 1850 – Las Cruces, 28 febbraio 1908), è stato un personaggio del Far West americano divenuto un'icona del suo tempo e della nuova frontiera statunitense, al pari del suo antagonista – il bandito Billy the Kid – cui legò il suo nome, dapprima inseguendolo, quindi uccidendolo, il 14 luglio 1881.

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FLavia PEnnetta

Flavia Pennetta (Brindisi, 25 febbraio 1982) è una tennista italiana, la prima a essere riuscita a entrare nelle Top10 della classifica mondiale WTA Tour il 17 agosto del 2009, dopo aver vinto di fila il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles e aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, inanellando complessivamente una striscia di 15 vittorie consecutive (record per una tennista italiana): tra le prime 10 tenniste del mondo era entrata nel 1949 Annalisa Bossi quando le graduatorie mondiali erano stilate da un gruppo di giornalisti, quindi con un sistema poi abbandonato.

Considerata tra le migliori tenniste italiane di sempre, in carriera ha vinto 10 titoli WTA in singolare e 17 in doppio, specialità nella quale è stata n°1 del mondo vincendo anche un torneo del Grande Slam e il Masters di fine anno, entrambi in coppia con Gisela Dulko. Si è inoltre aggiudicata quattro volte la Fed Cup con la Nazionale nel 2006, 2009, 2010 e 2013.

Dopo un lungo periodo travagliato, ritorna al successo agli Us Open 2013 raggiungendo la semifinale e conferma il suo ottimo stato di forma approdando ai quarti di finale degli Australian Open 2014 (questi i suoi migliori risultati nel torneo australiano) e giungendo, poco dopo, ad aggiudicarsi il prestigioso torneo di Indian Wells. Trattasi questa, dopo il Roland Garros vinto da Francesca Schiavone, della vittoria più importante per il tennis italiano al femminile nell'Era Open.




Flavia Pennetta agli Us Open nel 2014

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

FLavia PEnnetta

Flavia Pennetta (Brindisi, 25 febbraio 1982) è una tennista italiana, la prima a essere riuscita a entrare nelle Top10 della classifica mondiale WTA Tour il 17 agosto del 2009, dopo aver vinto di fila il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles e aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, inanellando complessivamente una striscia di 15 vittorie consecutive (record per una tennista italiana): tra le prime 10 tenniste del mondo era entrata nel 1949 Annalisa Bossi quando le graduatorie mondiali erano stilate da un gruppo di giornalisti, quindi con un sistema poi abbandonato.

Considerata tra le migliori tenniste italiane di sempre, in carriera ha vinto 10 titoli WTA in singolare e 17 in doppio, specialità nella quale è stata n°1 del mondo vincendo anche un torneo del Grande Slam e il Masters di fine anno, entrambi in coppia con Gisela Dulko. Si è inoltre aggiudicata quattro volte la Fed Cup con la Nazionale nel 2006, 2009, 2010 e 2013.

Dopo un lungo periodo travagliato, ritorna al successo agli Us Open 2013 raggiungendo la semifinale e conferma il suo ottimo stato di forma approdando ai quarti di finale degli Australian Open 2014 (questi i suoi migliori risultati nel torneo australiano) e giungendo, poco dopo, ad aggiudicarsi il prestigioso torneo di Indian Wells. Trattasi questa, dopo il Roland Garros vinto da Francesca Schiavone, della vittoria più importante per il tennis italiano al femminile nell'Era Open.




Flavia Pennetta agli Us Open nel 2014







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Enza
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FLaiano Ennio

Scrittore, sceneggiatore e giornalista, Ennio Flaiano nasce a Pescara il giorno 5 marzo 1910 italiano.

Giornalista specializzato in apprezzati elzeviri (articoli di approfondimento solitamente non legati alla cronaca), Flaiano è ricordato anche come brillante umorista, critico teatrale e cinematografico.

La sua infanzia è caratterizzata da continui spostamenti che lo vedono trasferirsi tra scuole e collegi di Pescara, Camerino, Senigallia, Fermo e Chieti. Giunge a Roma a cavallo tra il 1921 e il 1922: nella capitale termina gli studi e si iscrive alla facoltà di architettura. Non porterà a termine tuttavia il corso universitario.

All'inizio degli anni '30 Flaiano conosce Mario Pannunzio, così come altre grandi firme del giornalismo italiano: inizia così a collaborare per le riviste "Oggi", "Il Mondo" e "Quadrivio".

Si unisce in matrimonio nel 1940 con Rosetta Rota, sorella del musicista Nino Rota. Due anni più tardi nasce la figlia Lelè, che dopo solo pochi mesi inizia a manifestare i primi segni di una gravissima forma di encefalopatia. La malattia comprometterà tragicamente la vita della figlia, la quale morirà nel 1992, a 40 anni: splendide pagine di Flaiano che raccontano di questa drammatica vicenda, si possono trovare nel suo lavoro "La Valigia delle Indie".

Nel 1943 inizia a lavorare per il cinema assieme a registi del calibro di Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni e altri. Il rapporto di Flaiano con il mondo del cinema sarà sempre un rapporto di amore-odio. Tra i numerosi film cui partecipa sono da ricordare "Roma città libera" (1948), "Guardie e ladri" (1951), "La romana" (1954), "Peccato che sia una canaglia" (1955), "La notte" (1961), "Fantasmi a Roma" (1961), "La decima vittima" (1965), "La cagna" (1972). Con Federico Fellini collabora alla sceneggiatura dei film "I vitelloni" (1953), "La strada" (1954), "Le notti di Cabiria" (1957), "La dolce vita" (1960) e "8 e mezzo" (1963).

Scrive e pubblica "Tempo di uccidere" nel 1947; questo suo appassionato romanzo sulla sua esperienza in Etiopia gli fa ottenere il primo Premio Strega. Da qui e per i successivi 25 anni Ennio Flaiano scriverà alcune tra le più belle sceneggiature del cinema del dopoguerra.

Il nome di Flaiano si lega a doppio filo alla città di Roma, amata ma anche odiata. Lo scrittore è di fatto un testimone delle evoluzioni e degli stravolgimenti urbanistici, dei vizi e delle virtù dei cittadini romani; Flaiano saprà vivere la Capitale in tutti i suoi aspetti, tra i suoi cantieri, i locali della "Dolce Vita" e le trafficate strade.

La sua produzione narrativa è percorsa da un'originale vena satirica ed un vivo senso del grottesco, elementi attraverso cui stigmatizza gli aspetti paradossali della realtà contemporanea. Acre, diretto e tragico, il suo stile è soprattutto quello di un ironico moralista. A lui si deve l'introduzione nella lingua italiana del detto "saltare sul carro del vincitore".

Dopo essere stato colpito nel 1971 da un primo infarto, Ennio Flaiano inizia a rimettere ordine tra le sue carte: il suo intento è quello di pubblicare una raccolta organica di tutti quegli appunti sparsi che rappresentano la sua instancabile vena creativa. Gran parte di questa catalogazione sarà pubblicata postuma.

Dal 1972 pubblica sul Corriere della Sera alcuni brani autobiografici. Il 20 novembre dello stesso anno si trova in clinica per alcuni semplici accertamenti, quando viene colpito da un secondo infarto che stronca la sua vita.

Dopo la morte della moglie Rosetta, spentasi alla fine del 2003, le salme della famiglia vengono riunite nel cimitero di Maccarese, vicino Roma.

Ad Ennio Flaiano sono stati dedicati un monumento all'ingresso del centro storico di Pescara, e un premio alla sua memoria: il più importante concorso (che dal 1974 si svolge a Pescara) per soggettisti e sceneggiatori del cinema.





BI

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china46
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BIanca BalTI (Lodi, 19 marzo 1984) è una supermodella italiana.

Il 17 giugno 2006 ha sposato il fotografo Christian Lucidi, separandosene nel 2009. Ha una bambina, Matilde, nata nella primavera del 2007.[2]

Dopo aver ottenuto la maturità classica al Liceo classico Pietro Verri di Lodi, ha iniziato il lavoro di modella a tempo pieno[3]. Come era accaduto tre anni prima ad Eva Riccobono, la sua fulminante carriera nel mondo della moda inizia nel 2005 grazie ad un contratto, in esclusiva, per la campagna pubblicitaria internazionale per Dolce & Gabbana, da cui fu scelta personalmente.

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dany61
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TIm PAwlenty (Saint Paul, 27 novembre 1960) è un politico statunitense di origini polacche, ex governatore dello stato del Minnesota.

Esponente del Partito Repubblicano, è stato membro della Casa dei Rappresentanti del Minnesota dal 1993 al 2003, operando anche come capogruppo del suo movimento dal 1999. Nel 2002 venne scelto come candidato dei repubblicani alla carica di governatore del Minnesota e alle elezioni vinse con il 44.4% dei consensi; quattro anni dopo si presentò per un secondo mandato e lo ottenne con il 46.7% dei voti, sconfiggendo per solo l'1% il rappresentante dei democratici.

Nel 2011, quando concluse la sua esperienza di governatore, sembrava orientato a candidarsi alle primarie repubblicane che avrebbero deciso il candidato presidente dell'Elefante alle elezioni presidenziali del 2012, ma alla fine preferì appoggiare Mitt Romney.

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PAolo Borsellino

Paolo Borsellino: Un campione della lotta alla mafia che portò avanti al costo della vita, lasciando, insieme con il collega e amico Giovanni Falcone, un esempio insuperabile di difensore della legalità e di servitore dello Stato.

Palermitano doc come Falcone, a quest'ultimo fu legato da una vecchia amicizia, nata in tenera età, quando i due giocavano a calcio nell'oratorio del quartiere Kalsa. Nello stesso quartiere abitava Tommaso Buscetta, il pentito di mafia più eccellente della storia, che circa trent'anni più tardi incrociarono da magistrati.

In quel periodo, sotto la guida del giudice Antonio Caponnetto, entrò a far parte del celebre pool antimafia che, coordinando le diverse attività d'indagine dei suoi componenti, riuscì a condurre una capillare azione di contrasto al fenomeno mafioso, suggellata nel 1986 con il maxiprocesso di Palermo.

Premiato per questo con la nomina a procuratore della repubblica di Marsala, Borsellino prese il posto di Falcone come procuratore aggiunto di Palermo nel dicembre del 1991. Sette mesi più tardi, poche settimane dopo l'assassinio di Falcone, trovò la morte in un terrificante attentato mafioso, eseguito a via D'Amelio (davanti all'abitazione della madre) e in cui persero la vita cinque agenti della sua scorta. Era il 19 luglio del 1992.




AN


buon sabato

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ANgelica Anita Cinquantini (Roma, 12 agosto 1998) è un'attrice e doppiatrice italiana.

Nata a Roma nel 1998, inizia a recitare giovanissima in fiction televisive, tra cui ricordiamo: la miniserie Quo vadis, baby?, regia di Guido Chiesa, la terza stagione della serie televisiva di Canale 5, I Cesaroni, dove interpreta il ruolo di Matilde e il film televisivo Il mistero del lago, regia di Marco Serafini. Dal 2009 inizia a lavorare anche come doppiatrice.

Nel 2010 partecipa a Ti lascio una canzone 3. Successivamente ritorna su Canale 5 con la quarta stagione de I Cesaroni. Nello stesso anno debutta in teatro nel musical Alice nel paese delle meraviglie. Nel 2012 è nuovamente su Canale 5 con la quinta stagione de I Cesaroni e recita nel musical La colpa è dei grandi?. Nel 2014 è nuovamente nel set de I Cesaroni, in occasione della sesta stagione.



CI

buon sabato
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CIco Falzone (Porto Empedocle, 31 luglio 1956) è un chitarrista italiano, membro dei Nomadi.
stato insegnante di musica in scuole e privatamente, e ha partecipato a tournée con vari gruppi e musicisti (tra gli altri Daniel Sentacruz Ensemble e Viola Valentino). Dopo alcuni incontri nel corso del 1989 con il resto della band allora composta da Augusto Daolio, Beppe Carletti, Gian Paolo Lancellotti, Chris Dennis e Dante Pergreffi, il 1º luglio del 1990 entra a far parte dei Nomadi (assieme a Daniele Campani, attuale batterista della band) in sostituzione dello stesso Dennis. Vive in Emilia-Romagna da parecchi anni.

Nei Nomadi oltre a suonare numerose chitarre esegue cori e controcanti insieme a Sergio Reggioli. Nel 2009, quando per un malore il cantante Danilo Sacco è stato costretto a non prendere parte ai concerti, comincia a cantare più canzoni del solito (generalmente cantava Un giorno insieme, Crescerai e parte di Canzone per un'amica); lo stesso, comincia a fare in ogni concerto a partire dal 2012, dopo l'abbandono di Sacco.

Il 3 luglio 2003 è nata la sua seconda figlia, Carolina.[1]

Nell'ottobre del 2013 ha ripreso l'attività d'insegnante, contemporanea a quella di chitarrista dei Nomadi. Oltre a dare lezioni private tiene seminari in tutta Italia.

CA

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CArlos Saura

Carlos Saura Atarés (Huesca, 4 gennaio 1932) è un regista spagnolo.

Nasce nel 1932 in Aragona. Dopo un'infanzia trascorsa tra Cuenca (alla quale nel 1958 dedicherà un documentario), Barcellona e Valencia, si trasferisce alla fine della guerra civile a Madrid, dove completa gli studi superiori.

Appassionato di fotografia, a 18 anni espone i suoi primi lavori in una mostra collettiva ed entra nel mondo dell'arte di avanguardia assieme al fratello Antonio, pittore professionista. Nel 1952 si iscrive ad una scuola sperimentale di cinematografia e si diploma quattro anni dopo in regia presentando come saggio finale il documentario Il pomeriggio della domenica. Dal 1957 al 1965 rimane nello stesso istituto lavorando come docente, e realizza alcuni cortometraggi tra cui uno dedicato a suo fratello pittore.

Il suo primo film a soggetto risale al 1959. Si tratta di I monelli, un film su un gruppo di ragazzi "sbandati" della periferia madrilena, uno dei quali sogna di uscire dallo squallore diventando torero. Il film, girato in esterni con camera a mano, si ispira ai modelli del neorealismo italiano e del cinéma vérité francese. Partecipa al Festival di Cannes 1960 dove ottiene un buon successo di critica ma, per superare il visto di censura, deve subire pesanti tagli e giunge nelle sale spagnole solo due anni dopo.

Nel 1963 Saura realizza I cavalieri della vendetta, film in costume ambientato nell'ottocento e intanto, insieme ad altri registi del nuevo cine spagnolo, si adopera per far tornare in patria Luis Buñuel. Del 1965 è La caccia, che inaugura la sua collaborazione con l'amico-produttore Elias Querejeta. Questa collaborazione rimane stabile per quasi tutti i film successivi del regista e si basa su un rapporto di fiducia grazie al quale il regista si garantisce una piena libertà di espressione.

Il secondo incontro decisivo nel percorso artistico di Saura è quello con Geraldine Chaplin, che diventa in seguito la musa e la protagonista di molti suoi film, a partire da Frappè alla menta (1967), che vince al Festival di Berlino l'Orso d'argento nel 1968 e, di seguito, Lo stress è tre, tre (1968), La tana (1969), Anna e i lupi (1973). Il rapporto artistico diventa anche una lunga relazione sentimentale, da cui nel 1974 nascerà uno dei sette figli del regista.

Il sodalizio artistico con la figlia del grande Charlie Chaplin continua con Cría cuervos, che nel 1976 vince a Cannes il premio speciale della giuria, con Elisa, vita mia (1977), Gli occhi bendati (1978) e Mamà compie 100 anni (1979).

Nel 1981, con In fretta in fretta vince al Festival di Berlino un contestatissimo Orso d'Oro.

Dedicati alla danza sono i film Bodas de sangre - Nozze di sangue del 1981, Carmen Story del 1983, L'amore stregone del 1986, Flamenco del 1995 e Tango del 1998.

Dedicato invece alle Olimpiadi disputate a Barcellona nel 1992, è Marathon, documentario ufficiale dei giochi.

Tre film di Carlos Saura hanno ricevuto una nomination all'Oscar al miglior film straniero. Mamà compie 100 anni nel 1980, Carmen Story nel 1984, e Tango nel 1999, ma nessuno dei tre ha vinto la statuetta.




AD

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dany61
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ADonis Adelecino JOrdan (Brooklyn, 21 agosto 1970) è un ex cestista statunitense,
professionista nella NBA, in Europa e in Australia.

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JOhn HuSTon

John Huston, nato John Marcellus Huston, (Nevada, 5 agosto 1906 – Middletown, 28 agosto 1987), è stato un regista, attore e sceneggiatore statunitense.

È considerato uno dei massimi maestri del cinema hollywoodiano degli anni d'oro.

Nacque nella città di Nevada (Missouri) col nome John Marcellus Huston, dall'attore canadese Walter Huston e da Reah Gore, giornalista. I due si separano quando ha poco più di tre anni e, rimasto a vivere con la madre e con la nonna, John trascorre un'infanzia e un'adolescenza movimentate, tra una città e l'altra degli Stati Uniti, fino a che sua madre si risposa con Howard E. Stevens, importante dirigente di una compagnia ferroviaria, andando a stabilirsi nel Minnesota. Tra gli undici e i tredici anni, John è afflitto da un disturbo di crescita, erroneamente diagnosticato come grave malattia renale, per cui viene ricoverato in una clinica e sottoposto a una dieta ipocalorica e ipoproteica. Solo qualche mese dopo, compreso che si trattava di un falso allarme, i medici ne autorizzano la dimissione. Trasferitosi in California con la famiglia, John si iscrive a una scuola superiore di Los Angeles, si avvicina alle arti figurative, studia il francese e impara i rudimenti del pugilato, vincendo anche un campionato di dilettanti.

Quando viene a sapere che suo padre, ormai quarantenne, ha fatto il suo esordio a Broadway, decide di andare a trovarlo e comincia ad avvicinarsi al mondo della cultura, facendo la conoscenza di diverse personalità dell'epoca quali Francis Scott Fitzgerald, Eugene O'Neill, Theodore Dreiser e Sinclair Lewis. Grazie al loro appoggio, inizia a pubblicare i primi racconti sulla prestigiosa rivista American Mercury.

John Huston era ateo: cfr. in Reportweb.TV l'articolo di Giorgia Passavanti del 05.08.2006. Inoltre, viene definito "ateo inveterato" da Ugo Casiraghi, Alfabetiere del cinema, a cura di L. Pellizzari, Falsopiano, Alessandria, 2006, consultabile anche nella sezione "Critica" di Mymovies alla voce "John Huston".

Nel 1929 viene convocato da Samuel Goldwyn a Hollywood dove, per una paga di 150 dollari alla settimana, firma il suo primo contratto come sceneggiatore alla Metro, poi alla Universal Pictures, e lavora alla riscrittura di La sposa della tempesta (1931), diretto da William Wyler. Dopo un breve e infruttuoso periodo alla Gaumont-British di Londra, torna a Hollywood dove, nel 1938, viene messo sotto contratto dalla Warner. In quel periodo, la Warner produce ben 60 film all'anno e, trattandosi soprattutto di pellicole d'azione e d'avventura, viene data enorme importanza alla storia e agli sceneggiatori, mentre ad esempio alla Metro, che basa il suo fatturato sui divi, si privilegia il lavoro dei registi.

I primi film Warner a cui Huston lavora sono di origine teatrale: Il sapore del delitto (1938), diretto da Anatole Litvak, e La figlia del vento (1938), un melodramma di ambientazione sudista su misura per Bette Davis, che con questa pellicola desidera prendersi una rivincita su Via col vento (1939), per il quale non ha ottenuto la parte di Rossella. Tra i lavori successivi, assume un'importanza fondamentale Una pallottola per Roy (1941), che permette a Humphrey Bogart il salto di qualità e gli dà la patente di protagonista.

Proprio il talento dimostrato con quest'ultima sceneggiatura dà a Huston l'opportunità di realizzare il primo film come regista. Il mistero del falco (1941), dall'omonimo romanzo di Dashiell Hammett, era già stato portato sullo schermo nel 1931 (Il falcone maltese) e nel 1936 (Il diavolo e la signora), ma senza successo. Huston ne prepara una sceneggiatura straordinariamente fedele all'originale e Jack Warner affida a lui stesso la regia, assegnandogli però un budget limitato. Il film viene pertanto realizzato tutto in interni, e senza nessun divo di primissimo piano, ma proprio l'oculatezza di Huston nella scelta degli attori (a parte il già noto Bogart, anche la dark lady Mary Astor, Peter Lorre, Sydney Greenstreet e suo padre Walter Huston in un piccolo ruolo non accreditato nei titoli) e la sua inaspettata capacità nel dirigerli e nell'ideare le scene faranno de Il mistero del falco un cult movie per almeno tre generazioni di cinefili.


Statua di John Huston a Puerto Vallarta in Messico
Il successo del film sorprende gli stessi dirigenti della casa cinematografica, che si affrettano ad annunciarne un sequel, che però non verrà mai realizzato. La seconda regia che viene affidata a Huston è un film ad alto costo, In questa nostra vita (1942) con Bette Davis, Olivia De Havilland e George Brent. Segue Agguato ai tropici (1942), che rivede insieme buona parte del cast de Il mistero del falco. Proprio qualche giorno prima del termine delle riprese, il regista riceve una convocazione urgente dall'U.S. Army (da cui si era congedato con il grado di tenente) che lo richiama in servizio.

Al seguito delle forze alleate, Huston realizza tre documentari di propaganda bellica, uno dei quali girato nelle Isole Aleutine, e uno (The Battle of San Pietro) girato in Italia. Questo film è talmente realistico e impressionante, che le autorità militari ne vietano la proiezione. Solo grazie all'interessamento del generale Marshall verrà poi concessa l'autorizzazione. Il terzo documentario, girato in un ospedale psichiatrico militare, viene proibito per lo stesso motivo: non verrà mai proiettato e oggi sembra che sia andato irrimediabilmente perduto. In realtà esiste ed è liberamente ottenibile, assieme agli altri due documentari precedenti, sul sito archive.org.

Tornato in patria, John si dedica alla trasposizione cinematografica de Il tesoro della Sierra Madre (1947), che darà a Bogart l'opportunità di dimostrare nuovamente le proprie capacità di grande attore e, subito dopo, L'isola di corallo (1948), in cui lo stesso attore è affiancato dalla giovanissima moglie Lauren Bacall. Nel 1950 è il turno di Giungla d'asfalto, da molti giudicato il capolavoro di Huston, al quale fanno seguito grandi successi quali La regina d'Africa (1951), Moulin Rouge (1952) e Moby Dick (1956). Poco successo riscuote invece Il tesoro dell'Africa (1953). Nel cast de Gli spostati (1960), Huston riunisce Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift. Per i primi due, questo film sarà l'ultimo della carriera, in quanto i due attori andranno subito dopo incontro ad una prematura scomparsa.

Nel 1966 il produttore Dino De Laurentiis gli affida la direzione di La Bibbia, kolossal girato in Italia e basato sulla Genesi che però, a fronte degli enormi investimenti, si rivela un fallimento sia sul piano commerciale che artistico. Ne La Bibbia, Huston si ritaglia la significativa parte del patriarca Noè, inizialmente offerta a Charlie Chaplin e ad Alec Guinness. Dopo alcuni film girati in Europa, Huston torna negli Stati Uniti nel 1972 per realizzare un altro film amato dai critici e dai cinefili: si tratta di Città amara, un film sul mondo del pugilato che affronta il tema dalla parte dei perdenti.

Al costoso progetto tratto da Kipling e intitolato L'uomo che volle farsi re (1975), fa seguito un periodo di inattività dovuto a problemi di salute e a un intervento per l'impianto di un pacemaker. Tra le ultime opere della sua carriera, sono da ricordare Fuga per la vittoria (1981) e L'onore dei Prizzi (1985), che farà guadagnare a sua figlia Anjelica un Oscar, analogamente a quanto era capitato nel 1948 con Il tesoro della Sierra Madre a suo padre Walter.

L'esordio di Huston come attore risale all'età di soli tre anni quando, vestito da Zio Sam, esce da una scatola e declama in pubblico la filastrocca "Yankee Doodle Dandy". Bisognerà aspettare altri sedici anni per vederlo nuovamente recitare, questa volta come professionista, in un teatro di New York. Nel cinema, accanto ai ruoli di attore che si è spesso ritagliato nei propri film, sono da ricordare le sue partecipazioni a Il cardinale (1963) di Otto Preminger e a Chinatown (1974) di Roman Polanski.

Nel 1941, Huston è nominato all'Oscar per la "Miglior sceneggiatura non originale" con il film Il mistero del falco, il cupo noir in cui si afferma per uno stile crudo e asciutto, e nuovamente nel 1948 per Il tesoro della Sierra Madre. Alla morte del suo grande amico Humphrey Bogart, a John Huston toccò il compito di preparare un discorso funebre in suo onore, dopo il rifiuto di Spencer Tracy che temeva di emozionarsi troppo.

Nel 1973 compare come Legislatore, voce narrante che apre Anno 2670 - Ultimo atto (Battle for the Planet of Apes) di Jack Lee Thompson. Nel 1978 l'attore è il protagonista de Il triangolo delle Bermude, thriller fantascientifico diretto da René Cardona jr. e girato con scarse risorse. Huston era anche un discreto pittore: creò nel 1982 la rappresentazione grafica per Château Mouton Rothschild.

È sepolto all'Hollywood Forever Cemetery a Hollywood, California.






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china46
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STefania Rotolo

« E adesso tu / sei di scena nel blu! / Quanto cielo ballerai... / Ora hai tutto l’immenso / per non smettere mai! »
(Renato Zero, Ciao Stefania)

Stefania Rotolo (Roma, 23 febbraio 1951 – Roma, 31 luglio 1981) è stata una cantante, conduttrice televisiva e ballerina italiana.

Gli inizi
Nata a Roma da padre originario di Alberobello e da madre austriaca, fu indirizzata al ballo proprio da quest'ultima. Martha Matoussek era stata infatti una danzatrice giunta in Italia per entrare nel corpo di ballo delle Bluebelles, che si esibiva negli show di Erminio Macario. Nel 1964 Stefania entrò a far parte dei Collettoni di Rita Pavone, tra i quali spiccavano teenager ancora sconosciuti come Loredana Bertè e Renato Zero. Successivamente, insieme a loro e a molti altri, fu tra i protagonisti che animavano la famosa discoteca romana Piper.

Qualche anno dopo fu notata da Franco Estil, che le propose di unirsi alla sua compagnia di danza per un tour in Messico. La permanenza in Sudamerica avrebbe dovuto limitarsi a qualche mese ma la Rotolo, innamoratasi del sassofonista brasiliano Tyrone Harris, decise di seguirlo e di convivere con lui a Rio de Janeiro. Qui ebbe modo di perfezionare le sue doti di ballerina presso la nota escola de samba di João Gilberto.

Nel 1972, dalla relazione con il sassofonista, nacque Federica, che per motivi non del tutto chiari non è stata mai riconosciuta dal padre.

Nel 1975 Stefania fu ingaggiata come attrazione nel Cantagiro. Prese parte successivamente, come ballerina, allo spettacolo teatrale Felicibumta di Garinei e Giovannini con Gino Bramieri. Intanto nel 1974 aveva partecipato al film La mafia mi fa un baffo di Riccardo Garrone con Renato Cecilia. Il suo debutto televisivo avvenne di lì a poco, duettando con Charles Aznavour in un suo recital.

Dopo la morte della Rotolo, nel 1981, Renato Zero, suo amico da lunga data, le dedicò il brano Ciao Stefania, da lui scritto insieme al compagno della showgirl, Marcello Mancini.

Nel 1984 è stato istituito il Premio Stefania Rotolo, un concorso di danza moderna dedicato alla show girl.

Nel 2001 la canzone Cocktail d'amore è stata inserita nella colonna sonora del film Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek.



LU

buona domenica
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dany61
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LUciana Pieri PAlombi (Roma, 30 gennaio 1936), è una cantante lirica e attrice italiana

Ha studiato pianoforte fin da bambina. Ha conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo romano Virgilio. In seguito ha studiato canto lirico. [Ha sposato il tenore Attilio Palombi, prematuramente scomparso, discendente da illustre famiglia, originaria di Monte San Martino. La sua carriera ha inizio negli anni '60, quando ricopre piccoli ruoli in opere liriche, sia in teatro che in trasmissioni e incisioni radiofoniche della Rai.

Inizialmente soprano, attraverso un approfondito studio vocale, in particolare con il maestro Renato Federighi, è passata al registro di mezzosoprano/contralto e ha cantato nei maggiori teatri italiani, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, l'Opera di Roma, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Teatro Massimo di Palermo.

Al Teatro dell'Opera di Roma nel 1961 è Kate Pinkerton in Madama Butterfly diretta da Gianandrea Gavazzeni.

Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1964 è Kate Pinkerton in Madama Butterfly con Virginia Zeani ed Angelo Nosotti diretta da Arturo Basile e nel 1969 La Suora Zelatrice in Suor Angelica con Maria Chiara ed Adriana Lazzarini diretta da Oliviero De Fabritiis.

Al Teatro alla Scala di Milano nel 1973 è Suor Infermiera in Suor Angelica con Katia Ricciarelli e la Lazzarini diretta da Bruno Bartoletti.

Al Teatro Verdi (Trieste) nel 1975 è la Terza fanciulla fiore di Klingsor in Parsifal (opera) con Eno Mucchiutti, nel 1981 Rossweisse in Die Walküre e nel 1982 Fifì in Sogno di un Valzer di Oscar Straus con Gino Pernice diretta da Oskar Danon.

Negli anni '80 la sua versatilità artistica la porta ad essere attiva tanto nel mondo dell'operetta (La Grande Duchesse de Gerolstein, a Palermo e a Bologna) quanto in quello televisivo come attrice, Verdi (1982) per la regia di Renato Castellani, Rigoletto (1988), film di Jean Pierre Ponnelle con Luciano Pavarotti, Investigatori d'Italia (1986) per la regia di Paolo Poeti.

Negli anni '90 intraprende il cinema, partecipando a La riffa (1991), film d'esordio di Monica Bellucci per la regia di Francesco Laudadio, ma soprattutto a Il mostro (1994) di Roberto Benigni, dove ha interpretato il personaggio di Claudia, la signora che per un comico equivoco è oggetto di un tentativo di stupro da parte dello stesso Benigni.

In seguito ha partecipato con gustosi cammei e ruoli più importanti a diverse fiction televisive (Don Matteo, Distretto di polizia, Stiamo bene insieme, Grandi Domani, Il giudice Mastrangelo, Il Maresciallo Rocca, Un caso di coscienza

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Enza
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PAolo PIetrangeli

Paolo Pietrangeli (Roma, 29 aprile 1945) è un cantautore e regista italiano.

Figlio del regista Antonio Pietrangeli, negli anni sessanta inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, inserendosi ben presto nel filone della canzone di protesta. Dal 1966 fa parte del Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono estremamente popolari all'interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri 'inni', il cui successo perdurerà negli anni a seguire: 'Valle Giulia' e, soprattutto, 'Contessa', entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta.

Nel 2008 Ala Bianca pubblica “Antologia”, doppio Cd che racchiude buona parte della sua produzione. In tutto 48 brani, tra i quali cinque inediti: “Paure. Magari no (la Commessa)”, “La questione meridionale”, “Dibattito sulle sorti della sinistra e mozioni contrapposte in una notte desolata di Chianciano Terme (Sliding door)”, “Fiore di Gaza” e “Addio padre madre addio(clandestino)”.

Valle Giulia è ispirata dagli avvenimenti del 1º marzo 1968, quando presso la facoltà di architettura dell'università di Roma, situata in via di Valle Giulia, avviene il primo grave scontro tra gli studenti che occupano la Facoltà e le forze dell'ordine.

Il ritornello della canzone, non siam scappati più, non siam scappati più, "foto grafa" quel che avviene effettivamente: il primo esempio in Italia di contrapposizione diretta tra studenti e polizia.

La fama di Paolo Pietrangeli è però dovuta soprattutto a Contessa, vera e propria colonna sonora del '68 italiano. Pare che Pietrangeli l'abbia scritta ispirandosi a una conversazione 'intercettata', in modo del tutto involontario, in un elegante 'caffè' di Roma. Contessa diviene negli anni seguenti una canzone popolare nella vera accezione del termine. E della canzone popolare riprende stile e andamento, nonché l'argomentare che propaganda il parallelismo tra lotte operaie e studentesche (una delle 'parole d'ordine' dell'attività del movimento studentesco che infatti nel 1969 va a saldarsi con il montante 'autunno caldo' delle proteste operaie).

L'attività cantautoriale di Pietrangeli non si interrompe negli anni e continua tuttora. Tra le canzoni scritte in anni successivi a 'Contessa', è da ricordare Il vestito di Rossini, con la trouvaille dell'aria della canzone ispirata a una cavatina di Gioachino Rossini.

Sul finire degli anni sessanta, parallelamente all'attività musicale, Pietrangeli inizia ad occuparsi attivamente di cinema. È aiuto regista con Mauro Bolognini de L'assoluto naturale (1969), con Luchino Visconti in Morte a Venezia (1971) e con Federico Fellini in Roma (1972). Nel 1974 è ancora aiuto regista con Paul Morissey in due film direttamente ispirati da Andy Warhol: Flesh for Frankenstein e Blood for Dracula.

Nello stesso 1974 debutta come regista con un documentario di forte impatto politico: Bianco e Nero, un viaggio nel mondo del neofascismo e una denuncia delle collusioni tra una parte dello Stato e settori eversivi dell'estrema destra.


Un'immagine tratta dal film I giorni cantati, con Francesco Guccini e Giovanna Marini.
Nel 1977 dirige Porci con le ali, tratto dall'omonimo best-seller di quegli anni. Nel 1980 torna alla regia per I giorni cantati, cui partecipa come interprete anche Francesco Guccini.

Negli anni successivi 'abbandona' di fatto la regia cinematografica per dedicarsi a tempo pieno alla regia televisiva e realizza sulle reti Fininvest programmi di vastissimo successo popolare come Maurizio Costanzo Show e Amici[1]. La sua vita si divide tra il lavoro in TV e i concerti in giro per l'Italia, dove comunque sempre privilegia spazi di intervento politico come manifestazioni popolari e realtà di base come sedi di partito e centri sociali. Il sodalizio televisivo con Maurizio Costanzo non viene incrinato neanche dall'ingresso in politica del presidente della Fininvest, Silvio Berlusconi, come leader del centro-destra, nel 1994.

Pietrangeli stesso si candida alla Camera dei deputati nel 1996, con Rifondazione comunista, risultando non eletto. Nel 2001 si presenta al Senato nel collegio Roma-Tuscolano: ottiene il 5,5% dei voti e non ottiene il seggio. Nello stesso anno, con Wilma Labate e Roberto Giannarelli, dirige Genova. Per noi, un documentario dedicato alle giornate del G8 di Genova, sfociate negli scontri tra manifestanti e forze di polizia e nella morte di Carlo Giuliani.

Nel 2009 Aderisce al partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia e Libertà





buon inizio settimana

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dany61
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PIerfilippo RosSI (Rimini, 19 febbraio 1974) è un ex cestista italiano

Rossi cresce nelle giovanili della Scavolini Pesaro, squadra con cui gioca in Serie A1 dal 1992 (quando era diciottenne) fino al 1998, con l'unica eccezione della parentesi alla Jcoplastic Napoli nella stagione 1994-1995.

Dopo una stagione nella sua città natale, Rimini, scende in Serie B1 contribuendo alla prima promozione in A2 dello Scafati Basket vincendo le finali contro Cento. I due campionati di seconda serie vengono però disputati con le canotte marchigiane di Aurora Jesi e Sutor Montegranaro.

Il play riminese disputa la stagione 2002-2003 in B1 alla Virtus Siena, poi passa ai Crabs Rimini in Legadue, ma nel febbraio 2004 scende nuovamente in B1, questa volta alla Juvecaserta. Ancora Legadue con le esperienze a Ferrara, Trapani e Pavia, intervallate da un paio di apparizioni in Serie A con la Pallacanestro Varese.

Nel 2006 torna definitivamente a calcare i parquet delle serie minori, con un biennio ad Arezzo, e una stagione trascorsa tra Santarcangelo e Castrocaro.

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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SImona MolinaRI

Simona Molinari (Napoli, 23 febbraio 1983) è una cantautrice italiana.

Nata a Napoli ma cresciuta a L'Aquila,[1] Simona Molinari si avvicina al mondo della musica sin da giovanissima, iniziando a studiare canto all'età di otto anni, per poi concentrarsi dapprima sulla musica leggera e sul jazz,[2] e in seguito sulla musica classica, fino a raggiungere il diploma al conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila.[3]

Dopo alcuni anni trascorsi cantando nei piano bar italiani, nel 2006 partecipa al Premio 25 aprile, ottenendo il riconoscimento come Miglior cantante. Nello stesso periodo esordisce anche in campo teatrale, collaborando con artisti italiani quali Michele Placido, Caterina Vertova ed Edoardo Siravo. Inoltre, nel 2007 è interprete della versione italiana del musical Jekyll & Hyde, il cui cast include anche Giò Di Tonn In un'intervista del 31 gennaio 2013 a Citofonare Cuccarini la Molinari afferma che un'artista a cui si è sempre ispirata fin da piccola è Giorgia.

Nel dicembre 2008 si aggiudica la vittoria del concorso Sanremolab, ottenendo così la partecipazione al Festival di Sanremo 2009. Il brano con il quale la cantante gareggia nella categoria Proposte è Egocentrica, che nel corso della terza serata viene interpretato in duetto con Ornella Vanoni. La canzone, oltre a diventare il singolo di debutto di Simona Molinari, viene inserita nell'album Egocentrica, pubblicato il 20 febbraio 2009. Dal disco viene estratto anche il secondo singolo Nell'aria, scritto in collaborazione con Giò Di Tonno.

A poche settimane dal terremoto dell'Aquila del 2009, la Molinari registra con il pianista classico Nazzareno Carusi il singolo Ninna nanna, venduto in allegato al quotidiano Libero con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Nel 2011 il brano viene anche inserito nell'album Petrolio di Nazzareno Carusi.

A pochi mesi di distanza dalla pubblicazione del singolo, la cantante partecipa ad un'altra iniziativa con le stesse finalità: il 21 giugno 2009 è infatti una delle protagoniste di Amiche per l'Abruzzo, concerto evento allo stadio San Siro di Milano. La registrazione dell'esibizione viene inclusa nel DVD Amiche per l'Abruzzo, pubblicato ad un anno di distanza dall'evento omonimo.

Nel frattempo, il primo singolo di Simona Molinari, Egocentrica, viene inserito tra i sei finalisti della seconda edizione del Premio Mogol. Inoltre, il 25 luglio 2009, riceve il Premio Lunezia Nuove Stelle per il valore musical-letterario del suo album d'esordio, mentre il 24 settembre 2009 condivide il palco del Premio Carosone con il cantautore Vinicio Capossela.

A giugno 2010 Simona Molinari torna a collaborare con Ornella Vanoni, che partecipa al suo singolo Amore a prima vista. La canzone riesce a raggiungere il decimo posto nella Top Digital Download realizzata dalla Federazione Industria Musicale Italiana. Amore a prima vista viene poi incluso nel secondo album della cantante, Croce e delizia, pubblicato il 22 giugno 2010. Oltre al duetto con Ornella Vanoni l'album contiene la partecipazione di Fabrizio Bosso e dei Solis String Quartet.

Nel maggio 2010 Simona Molinari viene premiata come miglior Giovane Artista ai Wind Music Awards. A luglio dello stesso anno, inoltre, la cantante riceve per la seconda volta il Premio Lunezia, assegnatole questa volta nella categoria Jazz d'autore per il brano Amore a prima vista. Nello stesso anno, protrattosi poi anche nel 2011 la Molinari è impegnata con un tour asiatico.

Il 28 maggio 2011, nell'ambito dei Wind Music Awards, riceve il Premio Confindustria Cultura Italia FIMI, AFI e PMI.[32] Nell'occasione la cantante presenta in anteprima il singolo Forse, realizzato in collaborazione con il jazzista di Hong Kong Danny Diaz.

Il singolo è seguito da In cerca di te, reinterpretazione in duetto con Peter Cincotti della canzone scritta nel 1945 dal Maestro Eros Sciorilli con il testo di Gian Carlo Testoni e lanciata da Nella Colombo, nota anche con il titolo Solo me ne vo per la città.Entrambi i brani vengono inseriti nel terzo album della cantante, Tua, uscito il 18 ottobre 2011, che prende il titolo dalla cover, presente nell'album, di Jula De Palma presentato al Festival di Sanremo 1959. L'album, che vede la partecipazione di artisti di fama internazionale come Danny Diaz, Dado Moroni e Peter Cincotti, raggiunge la posizione 29 nella classifica ufficiale dei dischi più venduti in Italia, a cura della Gfk/Fimi.

Nel 2013 partecipa al Festival di Sanremo, in duetto con Peter Cincotti, con i brani Dr. Jekyll Mr. Hyde e La felicità. La musica del primo brano è un inedito del compositore e cantante Lelio Luttazzi, scomparso l'8 luglio 2010. Nella prima serata del Festival, il 12 febbraio, viene scelto il brano La felicità, che poi si classificherà al 13º posto nella classifica finale.[35]

Il 14 febbraio 2013 viene pubblicato il suo quarto album intitolato Dr. Jekyll Mr. Hyde. Anche quest'album, come il precedente, vede la collaborazione di altri artisti, come quella del gruppo electroswing torinese The Sweet Life Society, ma soprattutto di Peter Cincotti, già presente in Tua, Gilberto Gil, Roberto Gatto e quella particolare con il pianoforte proprio dello stesso Lelio Luttazzi. L'album raggiunge, come posizione massima, la 16ª della classifica Classifica FIMI Artisti.

Nel 2014 torna nuovamente al Festival di Sanremo come ospite, accompagnando il cantautore in gara Renzo Rubino nella serata speciale chiamata Sanremo Club, interpretando la canzone Non arrossire di Giorgio Gaber.




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china46
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RIchard S. Johnson è un pittore contemporaneo americano vive e lavora aChicago, Illinois

Johnson è nato a Chicago da una famiglia di artisti. Mentre era ancora nella scuola primaria, Johnson è stato accettato come uno studioso della Art Institute di Chicago . Un laureato della American Academy of Art , ha intrapreso una carriera come illustratore

Stile di Johnson è stato considerato come avente l'eccellenza tecnica dei preraffaelliti romanticismo mescolato con l'espressionismo contemporaneo e l'astrazione.

Johnson ha anche fatto ritratti di personaggi storici, come l'ex US presidente John F. Kennedy e l'ex NASA amministratore Richard H. Truly . Il suo ritratto di JFK ora pende presso la Biblioteca presidenziale John F. Kennedy e il Museo di Boston , Massachusetts . E 'stato anche incaricato di creare una pittura commemorativa in onore ex presidenti degli Stati Uniti. Il dipinto è attualmente in mostra presso il Consiglio del presidente su Fitness, sport e nutrizione in Washington, DC

JO

sera
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dany61
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JOachim STreich (Wismar, 13 aprile 1951) è un allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco orientale,
dal 1990 tedesco, di ruolo attaccante.
Fu medaglia di bronzo al torneo olimpico della XX Olimpiade a Monaco di Baviera del 1972 e prese parte all'unico torneo mondiale disputato dalla Germania dell'Est, il campionato del mondo 1974 in Germania Ovest.

Militò nel Aufbau Wismar (1957-1963), TSG Wismar (1963-1967), Hansa Rostock (1967-1975) e Magdeburgo (1975-1985).

Dal 1969 al 1984 giocò 98 partite nella Nazionale della Germania est segnando 53 gol. Concludono la statistica le quattro presenze e i due gol al torneo di calcio ai Giochi olimpici del 1972.

Giocò 378 partite nella DDR-Oberliga segnando 229 gol, record assoluto per quel campionato[2].

Dopo essersi ritirato allenò Magdeburgo, Braunschweig e Zwickau.

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Enza
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STeve BusceMI

Steve Buscemi, all'anagrafe Steven Vincent Buscemi (New York, 13 dicembre 1957), è un attore, regista, sceneggiatore, doppiatore e produttore cinematografico statunitense.

Buscemi nasce a Brooklyn, borough di New York, il 13 dicembre del 1957 da John Buscemi, un medico militare statunitense figlio di immigrati italiani originari di Menfi (in provincia di Agrigento), e da Dorothy Wilson, un'hostess statunitense di origini irlandesi, inglesi ed olandesi.

Ottenne il suo primo ruolo da protagonista in Parting Glances (1986), dove è opposto a Richard Ganoug.

Buscemi è diventato celebre come caratterista, grazie a ruoli di secondo piano, da non protagonista, ma importanti. I personaggi che Buscemi ha scelto di interpretare sono, in generale, personaggi particolari ed eccentrici, nevrotici e paranoici. Spesso è apparso nelle pellicole dei fratelli Coen, solitamente i personaggi interpretati dall'attore vengono uccisi in maniera violenta o inaspettata.

Tra i suoi ruoli memorabili vi sono quelli di Mr. Pink ne Le iene di Quentin Tarantino, Rockhound in Armageddon - Giudizio finale di Michael Bay, il serial killer pluriomicida Garland Greene in Con Air di Simon West, Carl Showalter in Fargo e Donny ne Il grande Lebowski dei fratelli Coen, senza dimenticare il doppiaggio del personaggio di Randall nel film d'animazione Monsters & Co..

Nel 2001 interpretò il ruolo di Seymour in Ghost World, film diretto da Terry Zwigoff e tratto da un fumetto di Daniel Clowes. Per la sua recitazione in questa pellicola vinse numerosi premi cinematografici: un Chicago Film Critics Association Award, un New York Film Critics Circle Award, un Independent Spirit Award e un Kansas City Film Critics Circle Award, tutti come miglior attore non protagonista.

Nel 2003 ha interpretato il ruolo di Norther Winslow nel film Big Fish - Le storie di una vita incredibile, diretto da Tim Burton.

Nel 2004, Buscemi è entrato a far parte del cast della serie televisiva I Soprano, nel ruolo di Tony Blundetto, cugino e amico d'infanzia di Tony Soprano. Buscemi era stato precedentemente coinvolto nello show dirigendo alcuni episodi, tra i quali quello della terza stagione Pine Barrens, spesso votato dai fan come il migliore della serie.

Buscemi ha anche scritto, diretto e interpretato Mosche da bar (1996), e ha diretto Animal Factory (2000), tratto dal romanzo omonimo di Edward Bunker, conosciuto sul set de Le iene, e Lonesome Jim (2005).

Nel 2010 ha ottenuto un ruolo da protagonista nella serie televisiva statunitense Boardwalk Empire - L'impero del crimine, prodotta da Martin Scorsese, che ha anche diretto il primo episodio, e da Mark Wahlberg. La serie ha debuttato negli Stati Uniti il 19 settembre 2010 ed è stata rinnovata per una seconda stagione dopo un solo episodio trasmesso. In Italia è stata presentata fuori concorso al Festival internazionale del film di Roma 2010, ed è andata in onda su Sky Cinema 1 dal 14 gennaio al 18 febbraio 2011. L'interpretazione in Boardwalk Empire - L'impero del crimine gli fece vincere il 16 gennaio 2011 il Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica. Venne premiato da Milla Jovovich e Kevin Bacon.






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dany61
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MIlena Rázgová, coniugata Paulišincová (Ružomberok, 2 novembre 1969),
è un'ex cestista slovacca, fino al 1992 cecoslovacca.
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“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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lampaDINA e lampaDario
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dany61 ha scritto:

MIlena Rázgová, coniugata Paulišincová (Ružomberok, 2 novembre 1969),
è un'ex cestista slovacca, fino al 1992 cecoslovacca.
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MIreille MAthieu

Mireille Mathieu (Avignone, 22 luglio 1946) è una cantante francese.

Primogenita d'una famiglia di 14 figli, si è rivelata nel 1965 in un concorso televisivo ed è stata l'archetipo della cantante popolare francese degli anni sessanta e settanta, periodo in cui ottiene i suoi più grandi successi discografici da «Mon Crédo», composto da Paul Mauriat e scritto da André Pascal nel 1966 che arriva prima in classifica in Francia per due settimane, ad «Une femme amoureuse» nel 1980.

Dall'inizio degli anni ottanta ha privilegiato la carriera internazionale in numerosi paesi, dov'è considerata il simbolo della canzone francese. La cantante ha venduto più di 120 milioni di dischi nel mondo e ha registrato e cantato più d'un migliaio di canzoni in 11 lingue (francese, spagnolo, tedesco, inglese, italiano, russo, finlandese, giapponese, cinese, catalano e provenzale). Nel 1978 ha rappresentato la Marianne, l'emblema nazionale francese.

Nel novembre del 2005 ha festeggiato i suoi quaranta anni di carriera sulla scena dell'Olympia, dove si è esibita per l'ottava volta.







buongiorno

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Enza ha scritto:

MIreille MAthieu

Mireille Mathieu (Avignone, 22 luglio 1946) è una cantante francese.

Primogenita d'una famiglia di 14 figli, si è rivelata nel 1965 in un concorso televisivo ed è stata l'archetipo della cantante popolare francese degli anni sessanta e settanta, periodo in cui ottiene i suoi più grandi successi discografici da «Mon Crédo», composto da Paul Mauriat e scritto da André Pascal nel 1966 che arriva prima in classifica in Francia per due settimane, ad «Une femme amoureuse» nel 1980.

Dall'inizio degli anni ottanta ha privilegiato la carriera internazionale in numerosi paesi, dov'è considerata il simbolo della canzone francese. La cantante ha venduto più di 120 milioni di dischi nel mondo e ha registrato e cantato più d'un migliaio di canzoni in 11 lingue (francese, spagnolo, tedesco, inglese, italiano, russo, finlandese, giapponese, cinese, catalano e provenzale). Nel 1978 ha rappresentato la Marianne, l'emblema nazionale francese.

Nel novembre del 2005 ha festeggiato i suoi quaranta anni di carriera sulla scena dell'Olympia, dove si è esibita per l'ottava volta.







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MInà GIanni

Gianni Minà (Torino, 17 maggio 1938) è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.

Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi (prettamente rotocalchi televisivi), girato film documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.

Minà è editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, ed è stato direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull'America Latina.

Nel 2003 è stato eletto nell'assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato Vivaverdi, la rivista degli autori italiani. Nel 2007 ha ricevuto[1] il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi .




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GIanni Biondillo (Milano, 3 febbraio 1966) è uno scrittore e architetto italiano. Autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini e Proust. È membro del blog collettivo Nazione Indiana.

Nel 2010 viene classificato, insieme ad altri 4 autori come finalista del Premio Bergamo, concorso letterario lombardo, che lo vede classificato al secondo posto dopo la vincitrice Gaia Rayneri. Nel 2014 pubblica L'Africa non esiste, reportage letterario nel quale raccoglie le sue esperienze di viaggio nel continente africano

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lampaDINA e lampaDario
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Enza ha scritto:

MInà GIanni

Gianni Minà (Torino, 17 maggio 1938) è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.

Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi (prettamente rotocalchi televisivi), girato film documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.

Minà è editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, ed è stato direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull'America Latina.

Nel 2003 è stato eletto nell'assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato Vivaverdi, la rivista degli autori italiani. Nel 2007 ha ricevuto[1] il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi .








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VAlente CaTErina

Caterina Valente (Parigi, 14 gennaio 1931) è una cantante, attrice e showgirl italiana.
Costituisce nel Novecento il tipico esempio di artista cosmopolita: nata a Parigi da genitori italiani, sposata in prime nozze con un tedesco ed in seconde con un inglese, premi internazionali, pubblico in ogni continente, più di 1500 brani musicali incisi in dodici lingue diverse (per questo entra nel Guinness dei primati) di cui almeno sei parlate correntemente, e più di 18 milioni di dischi venduti in ogni parte del globo.

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dany61
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TElma LOuise Hopkins (Louisville, 28 ottobre 1948) è un'attrice e cantante statunitense
È stata attiva come cantante negli anni '70 all'interno del trio pop vocale Tony Orlando and Dawn.

Ha preso parte a numerose sitcom e serie televisive come attrice: tra queste Henry e Kip (1980-1982), Getting By (1993), Half & Half (2002-2006), La piccola grande Nell (1981-1987), Otto sotto un tetto (1989-1998), Da un giorno all'altro (1998-2002), Casa Hughley (1998-2000), Are We There Yet? (2010-in corso), Lab Rats (2012) e Partners (2014-in corso).

Compare nei film Trancers - Corsa nel tempo (1985), Trancers II: The Return of Jack Deth (1991), Il potere della mente (1992), tutti e tre facenti parte di una serie.

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LOris LodDI

Loris Loddi (Roma, 3 dicembre 1957) è un attore e doppiatore italiano.

Ha esordito nel cinema da bambino, scelto da Mario Bava nel 1961 per il film Gli invasori.

L'anno dopo, recitando in inglese, era Cesarione, il figlio di Cesare e di Cleopatra, nel kolossal Cleopatra, con Elizabeth Taylor.

In teatro, scelto e diretto da Luchino Visconti, nel 1963 ha interpretato il diavolo ne Il diavolo in giardino al Teatro Massimo di Palermo.

È stato Marzio Ciano in Il processo di Verona diretto da Carlo Lizzani al fianco di Silvana Mangano.

È apparso in western all'italiana: 100.000 dollari per Ringo diretto da Carlo Lizzani, Il grande silenzio e Johnny Oro diretti da Sergio Corbucci.

Presente in vari peplum: Maciste contro i Mongoli, Ercole sfida Sansone e Maciste nelle miniere di re Salomone.

Ha recitato al fianco di Gino Cervi in sceneggiati RAI TV Le inchieste del commissario Maigret (episodi Il cadavere scomparso e L'innamorato della signora Maigret, (1964) e in altri sceneggiati televisivi, come David Copperfield (1965), nel ruolo di Wilkins Micawber jr., Il conte di Montecristo (1966), nel ruolo di Edouard de Villefort e La fiera della vanità (1967), nel ruolo del piccolo Georgy Osborne, diretti da Anton Giulio Majano, è stato Camillo Benso Conte di Cavour da piccolo, in Vita di Cavour diretto da Piero Schivazappa.

Nel film L'ultimo avventuriero (1969), diretto da Lewis Gilbert è young dax Porforio Rubirosa da piccolo, recitando in inglese a 13 anni con Alan Badel e Ernest Borgnine.

Nel film di Liliana Cavani nel film Francesco al fianco di Mickey Rourke interpreta il ruolo dell'indemoniato.

In I cavalieri che fecero l'impresa di Pupi Avati è il comandante delle avanguardie della IV crociata.

Ha interpretato Jehan in Ladyhawke di Richard Donner. Nella versione italiana, diretta da Mario Maldesi, Loddi doppia Matthew Broderick, mentre la sua parte è doppiata da Alvaro Gradella.

Attore "prestato" al doppiaggio, già nel 1967 vinse il provino scelto da Walt Disney in persona per Mowgli nel Il libro della giungla film d'animazione Walt Disney . Dal 2007 al 2013 (per 8 stagioni) ha prestato la voce a Michael C. Hall nella serie televisiva Dexter.





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lampaDINA e lampaDario
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dany61 ha scritto:

GIanni Biondillo (Milano, 3 febbraio 1966) è uno scrittore e architetto italiano. Autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini e Proust. È membro del blog collettivo Nazione Indiana.

Nel 2010 viene classificato, insieme ad altri 4 autori come finalista del Premio Bergamo, concorso letterario lombardo, che lo vede classificato al secondo posto dopo la vincitrice Gaia Rayneri. Nel 2014 pubblica L'Africa non esiste, reportage letterario nel quale raccoglie le sue esperienze di viaggio nel continente africano

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lampaDINA e lampaDario ha scritto:

dany61 ha scritto:

GIanni Biondillo (Milano, 3 febbraio 1966) è uno scrittore e architetto italiano. Autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini e Proust. È membro del blog collettivo Nazione Indiana.

Nel 2010 viene classificato, insieme ad altri 4 autori come finalista del Premio Bergamo, concorso letterario lombardo, che lo vede classificato al secondo posto dopo la vincitrice Gaia Rayneri. Nel 2014 pubblica L'Africa non esiste, reportage letterario nel quale raccoglie le sue esperienze di viaggio nel continente africano

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GIorgio Nissim
(DI)


Giorgio Nissim
Pisa, 23 marzo 1908
– 1º aprile 1976
E' stato un antifascista
ebreo italiano,
tra il 1943 e il 1944 il principale animatore della rete
clandestina DELASEM in Toscana,
medaglia d'oro della Repubblica Italiana
alla memoria al Valor Civile per la sua azione che solo tra
le province di Pisa, Lucca e Livorno portò alla salvezza
di almeno 800 ebrei correligionari.

Giorgio Nissim nasce il 23 marzo 1908 a Pisa da Achille Nissim
e Clelia Cardoso Laines.
La famiglia Nissim, pur non rigorosamente osservante,
è integrata con forte senso di appartenenza nella
comunità ebraica pisana.
Giorgio celebra il suo bar mitzwa (in italiano maggiorità religiosa,
letteralmente "figlio del precetto") nel 1921,
preparato dal rabbino Giacomo Augusto Hasda'.
Achille Nissim, di origine livornese, possedeva a Pisa una piccola
fiorente industria di tessuti, ma la sua morte prematura nel 1926
costringe Giorgio ad abbandonare gli studi per dedicarsi
agli affari di famiglia.

L'impegno come delegato della DELASEM (1939-1943)

L'impegno pubblico di Giorgio Nissim comincia nel 1939 come
delegato della DELASEM, un’associazione ebraica, con sede centrale
a Genova, nata in quell'anno per l'assistenza dei molti ebrei stranieri
profughi o internati in Italia. Scrive Nissim:

« “La DELASEM agiva in tutt'Italia, e anche oltrefrontiera,
io ero una piccola pedina delegato per Pisa, Lucca e Viareggio,
desideroso di dare tutto il mio cuore per questa causa” »

In questa funzione Nissim si distinse soprattutto per la sua
azione a favore dell'infanzia. Nissim redasse un archivio
con i dati dei bambini (fino a 18 anni) e delle bambine (fino a 21 anni)
internati a Pisa. I piccoli furono quindi suddivisi in gruppi di circa
dieci ed affidati ai Comitati femminili della DELASEM delle varie
città italiane al fine di trovare per ciascuno un “patrono o una
patronessa” che s'impegnavano ad aiutarli materialmente ed anche
moralmente attraverso scambi epistolari.
In quest'attività di “adozione a distanza” dei piccoli profughi,
Giorgio Nissim fu coadiuvato anche dalla giovane moglie
la dottoressa Myriam Plotkin, ebrea lituana, studentessa dell’ateneo
pisano, che aveva sposato nel maggio del 1942.

A capo della rete clandestina di aiuti in Toscana (1943-44)
Con l'8 settembre 1943, l’occupazione tedesca e la nascita
della Repubblica sociale, comincia il periodo più buio delle persecuzioni
anti-ebraiche. La DELASEM passa alla clandestinità.
Raffaele Cantoni che ne era il responsabile per la Toscana, coinvolge
Giorgio Nissim nelle attività del nucleo fiorentino coordinato dal giovane
rabbino fiorentino Nathan Cassuto e dal sacerdote don Leto Casini.
L'attività a sostegno degli ebrei italiani e stranieri prevedeva ricognizioni
in varie località toscane per individuare collaboratori (in genere sacerdoti
o religiosi e religiose conventuali) e rifugi sicuri. Frequenti viaggi in Liguria,
a Genova, garantivano il legame con la centrale operativa della
DELASEM che operava presso la curia genovese sotto la direzione
di Massimo Teglio e don Francesco Repetto, segretario del vescovo
di Genova Pietro Boetto, ed ora cassiere della DELASEM in Italia.
I fondi ivi disponibili sono usati per procurare carte d'identità false
e sostenere le spese di sostentamento dei rifugiati.
Dopo l'arresto di Cantoni e del gruppo fiorentino nel novembre
1943 (al quale egli stesso scampa miracolosamente,
essendo arrivato in ritardo all'appuntamento), Giorgio Nissim,
messa a riparo la famiglia in un convento, pur essendo rimasto
in pratica senza guida, continuò da solo l’attività.
Sotto falso nome cercò nuovi punti di appoggio in provincia di Lucca:
presso l'Abbazia di Farneta e in particolari con i sacerdoti Oblati
di Lucca, tra i quali don Arturo Paoli divenne il punto di riferimento
principale con don Guido Staderini, don Sirio Niccolai (entrato nel
gruppo nel novembre 43) e don Renzo Tambellini
(l’ultimo a far parte del gruppo).

Nissim faceva convergere in Lucca gli ebrei italiani e stranieri,
spesso andando a raccoglierli lui stesso in località dell'Italia
centro-settentrionale. Il primo soccorso ai perseguitati era offerto
in città: attraverso la mediazione degli Oblati essi venivano
ricoverati nei conventi cittadini e, nei momenti di maggiore
affluenza, anche presso famiglie che si erano rese disponibili;
coloro che avevano bisogno di cure erano indirizzate alle
suore Barbantini.
Nel giro di poco tempo (per non mettere a repentaglio la vita
dei rifugiati e quella dei soccorritori) gli Oblati cercavano,
tramite le loro conoscenze tra i parroci della Lucchesia e della
Garfagnana (a quel tempo diocesi di Massa) una sistemazione più sicura.

Giorgio Nissim si preoccupava anche di fornire nuova identità ai rifugiati.
Per la falsificazione e distribuzione di documenti falsi, carte annonarie e
di identità – resi disponibili non solo agli ebrei ma anche ad altri italiani,
non ebrei, ricercati perché partigiani o collaboratori della Resistenza - Nissim
poté contare su una fitta rete di amicizie e disinteressate collaborazioni,
come quella di Ferdinando Martini, padre di Maria Eletta Martini,
e del ciclista Gino Bartali che nascondeva nella canna della bicicletta
i fogli che poi recapitava in giro per le campagne toscane,
riuscendo a eludere i controlli con la scusa degli allenamenti.

Per tutta la durata dell'occupazione tedesca, Nissim,
correndo enormi rischi, riuscì ad assicurare una continuità
di risorse ai propri assistiti, attraverso visite periodiche a Genova
da don Francesco Repetto. Queste attività di resistenza civile furono
condotte fino alla liberazione di Lucca, il 5 settembre 1944.

Dopo la Liberazione Nissim fondò con la moglie la comunità ebraica
di Lucca e continuò a impegnarsi nella DELASEM in particolare nel sostegno
ai rifugiati in transito per l'Italia e come prestanome per l'acquisto
di navi per l'immigrazione clandestina in Palestina.
A lui risultano intestate due navi, la Nettuno e la Pietro,
che per parecchi mesi fecero la spola tra l'Italia e la Palestina.

Il Dopoguerra
Di carattere schivo Nissim riprese la sua normale attività lavorativa di
ragioniere e rifiutò sempre ogni riconoscimento. I primi particolari
della sua importante azione emersero solo nel 2003,
quando la Regione Toscana lo onorò con il Gonfalone d'argento alla memoria,
ma piena luce venne solo quando nel 2005 la famiglia autorizzò la
pubblicazione del diario che, a memoria degli eventi di cui era stato protagonista,
Nissim aveva scritto nel 1961, all'epoca cioè del processo contro il criminale
nazista Adolf Eichmann. Il diario di Giorgio Nissim (Memorie di un ebreo
toscano, 1938-48, a cura di Liliana Picciotto Fargion, Carocci:
Roma 2005) ha permesso di chiarire meglio il quadro delle attività
della DELASEM in Toscana, la cui estensione, per motivi di sicurezza,
non era del tutto conosciuta all’epoca neppure ai diretti protagonisti,
diversi dei quali, come don Arturo Paoli e don Leto Casini,
sono riconosciuti a Yad Vashem tra i giusti tra le nazioni per la loro
opera a sostegno degli ebrei perseguitati.
Il seguito alle nuove rivelazioni, il 25 aprile 2006 il Presidente
della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi conferisce a
Giorgio Nissim la Medaglia d'Oro alla memoria al Valor Civile.

Il 26 gennaio 2008 il Tg3 Agenda del Mondo ha trasmesso in ricordo
di Giorgio Nissim un documentario: “Un eroe semplice”,
di Vera Paggi, con interviste ai figli Simona, Lydia e Piero e
a don Arturo Paoli e all'onorevole Maria Eletta Martini,
figlia di Ferdinando Martini.


http://www.progettomemoria.altervista.org/nissim.htm

http://www.gariwo.net/pagina.php?id=1817


CIAO!!!

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DIvella Francesco

Parlamento italiano
Camera dei deputati
Luogo nascita Rutigliano
Data nascita 9 dicembre 1944 (69 anni)
Titolo di studio laurea in giurisprudenza
Professione politico, imprenditore



VE

buonpomeriggio
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dany61
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DIana Scarwid (Savannah, 27 agosto 1955) è una ex attrice statunitense.

Diplomata presso la American Academy of Dramatic Arts di New York e il Pace University's Theatre Arts Program, dopo una breve serie di ruoli minori, ottenne a sorpresa nel 1981 una candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per I ragazzi del Max's bar. Questa portò una certa attrattiva nei confronti della giovane promessa che era allora, tant'è vero che venne inserita tra le prime dodici attrici più promettenti del 1980 ( Most Promising New Actors of 1980) nel John Willis' Screen World, Vol 32.

Tuttavia appena l'anno successivo vince un Razzie Award come peggior attrice non protagonista per Mammina cara; questo la etichetta come l'unica attrice nella storia degli Oscar a passare da "Candidata al Premio Oscar" a "Vincitrice del Razzie Award" in appena un anno. Verrà candidata ancora una seconda volta due anni dopo, nel 1984, sempre come non protagonista per Strange Invaders. È questa serie di candidature a screditarla, poiché, tra l'altro, avvenute in un tempo relativamente breve.

Nel 1983 partecipa a Silkwood.

Riacquisterà visibilità solo nel 2000, quando reciterà a fianco di Michelle Pfeiffer in Le verità nascoste. Inoltre la Scarwid, durante gli anni, ha avuto modo di dare molte interpretazioni soprattutto in ambito televisivo: venne candidata nel 1996 a un Emmy per Truman. Da citare sono le serie televisive Wonderfalls, Prison Break e Pushing Daisies.

E' stata sposata dal 1978 al 1995 con il dottor Eric Allen Scheinbart, da cui ha avuto due figli.

Non è più attiva dal 2011.

TE

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TEddy SEars

Edward M. "Teddy" Sears (Washington D.C., 6 aprile 1977) è un attore statunitense.

Cresciuto a Chevy Chase, piccolo sobborgo di Washington D.C., ha frequentato il liceo alla Landon School a Bethesda. Durante gli anni all'Università del Maryland, ha praticato football americano a buoni livelli, portando avanti la tradizione di famiglia per lo sport; il suo bisnonno è stato medaglia d'oro alle Olimpiadi 1912 nel tiro con la pistola, mentre sua zia è stata medaglia di bronzo alle Olimpiadi 1956 nei 100 metri farfalla. Si è laureato presso l'Università della Virginia con una laurea in gestione aziendale, prima di trasferirsi a New York per intraprendere la carriera da attore.

Inizia a muovere i primi passi ottenendo piccoli ruoli in serie televisive come Sex and the City, Una vita da vivere, in cui seguendo altre partecipazioni ad altre serie di successo come CSI: Miami, Mad Men, Ugly Betty. Tra il 2008 e il 2009 è stato tra gli interpreti della serie televisiva Avvocati a New York, nel ruolo dell'avvocato Richard Patrick Woolsley.

Nel 2009 ottiene il suo primo ruolo cinematografico importante nel film di Tom Ford A Single Man. Nel 2010 recita nel film TV La lista dei clienti e lavora nella serie The Defenders. Nel 2011 partecipa ad alcuni episodi delle serie televisive Torchwood: Miracle Day e American Horror Story. Nel 2012 fa parte del cast di 666 Park Avenue, ma la serie non ottiene il successo sperato e viene cancellata dopo pochi episodi. Nel 2013 lavora nella serie televisiva di Showtime Masters of Sex.



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dany61
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SEbastiano Nela – detto Sebino – (Rapallo, 13 marzo 1961) è un ex calciatore ed ex giocatore di calcio a 5 italiano, di ruolo difensore.
Dopo gli esordi con il Genoa, fu acquistato dalla Roma con cui esordì in massima serie il 13 settembre 1981. Vinse lo scudetto del 1983 e nel periodo successivo fu anche impiegato in Nazionale, con la quale esordì il 22 maggio 1984 contro la Germania Ovest.

In totale sono state cinque le sue presenze in Nazionale, con la partecipazione ai Mondiali del 1986, pur senza mai scendere in campo. Nel 1987 fu vittima di un infortunio che lo allontanò dai campi da gioco per un anno. Il cantautore Antonello Venditti gli dedicò una canzone dal titolo Correndo correndo.

Lasciò la Roma nel 1992 dopo aver vinto anche tre Coppe Italia per approdare al Napoli con cui chiuse la carriera nel 1994, con un totale di 315 gare e 16 reti in Serie A, e di 70 presenze e 6 reti in Serie B. La stagione seguente si cimentò con il calcio a 5, giocando insieme all'amico Odoacre Chierico nel Marino Calcetto in Serie A.

Dopo essere stato commentatore per vari canali nazionali e satellitari, lavora per Mediaset Premium, nei canali di Premium Calcio, come commentatore tecnico. Ha in seguito rivelato di avere sconfitto un tumore.

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china46
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BErnardino SCapi detto Bernardino Luini (Dumenza, 1481 circa – Milano, giugno 1532) è stato un pittore italiano[1], di scuola rinascimentale lombarda, riferibile al gruppo dei Leonardeschi.


Originario di Dumenza, sul Lago Maggiore, Luini si formò forse a Verona in Veneto (come è stato dedotto dalla pala "Madonna col Bambino e i santi Agostino e Margherita" proveniente da quella città, firmata Bernardinus Mediolanensis, oggi al Museo Jacquemart André di Parigi e a lui attribuita) e che dimostra affinità stilistiche con la pittura di Gerolamo dai Libri. Alcune opere dei suoi primissimi anni (1513-1515) sono visibili alla Certosa di Pavia, nell'atrio (affreschi con "San Cristoforo" e "San Sebastiano"), nella chiesa della Certosa nel transetto destro l'affresco con la "Madonna col Bambino" e nel Museo (pannelli di polittico con San Martino e Sant'Ambrogio). All'interno della chiesa cemeteriale di san Pietro a Luino una delle sue prime prove ad affresco è l"Adorazione dei Magi". Nel Duomo di Monza gli viene attribuito l'affresco del presbiterio con "San Gerardo dei Tintori" e nell'oratorio di San Vittore a Meda le "figure a mezzo busto" dei tondi e dei rombi del fregio sul tramezzo.
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dany61
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SCottie Maurice Pippen (Hamburg, 25 settembre 1965) è un ex cestista statunitense, professionista nella NBA.

Compagno di squadra di Michael Jordan ai tempi dei Chicago Bulls dominatori nella NBA degli anni novanta, è stato incluso dalla NBA nell'NBA 50, la lista dei 50 giocatori più forti di tutti i tempi, e nella Basketball Hall of Fame.
Pippen trascorse l'infanzia nella cittadina di Hamburg, in Arkansas. La sua famiglia si trovò in enormi difficoltà quando il padre, colpito da un infarto, fu costretto alla sedia a rotelle e la madre dovette lavorare senza sosta per mantenere i dieci figli. Il fratello di Scottie, Ronnie, fu il primo nella famiglia a decidere di intraprendere la carriera sportiva, tuttavia durante un allenamento cadde e si infortunò gravemente alla schiena rimanendo paralizzato.

Caratteristiche tecniche
Pippen è considerato uno dei migliori difensori della storia NBA, forse il migliore in assoluto sul perimetro[1]. Con Michael Jordan, Pippen formò un duo che portò a Chicago sei titoli NBA nell'arco di otto stagioni, riuscendo anche a stabilire il record di 72 partite vinte su 82 giocate in regular season.

Carriera
College
Ottenne una borsa di studio presso la University of Central Arkansas, ma fu costretto a svolgere compiti più vicini a quelli di un team manager che a quelli di un giocatore. A causa di una serie di infortuni che colpirono i compagni di squadra, gli fu offerta l'opportunità di scendere in campo e nell'arco di poche partite riuscì a imporsi e a diventare titolare. L'unico scout a notarlo in quegli anni fu Jerry Krause dei Chicago Bulls, ma al Predaft Camp si mise in luce parecchio e grazie alle sue doti si accorsero di lui anche molte altre squadre.

L'ala piccola di 201 cm (6'7") fu la quinta scelta assoluta nel draft NBA 1987, scelto dai Seattle SuperSonics, che lo scambiarono con i Chicago Bulls in cambio dell'ottava scelta, il centro Olden Polynice. Ricordando l'esperienza vissuta del fratello, alla firma del contratto fece inserire una clausola che gli permettesse di ricevere lo stipendio anche in caso d'infortunio: siglò un contratto da 5,1 milioni di dollari a stagione per 6 anni.[senza fonte]

NBA
Nella NBA ha giocato dal 1987 al 2004; iniziò la carriera nei Chicago Bulls, coi quali giocò dal 1987 al 1998 vincendo sei titoli NBA (1991, 1992, 1993, 1996, 1997 e 1998). Fu scelto dai Bulls come uno dei tasselli per cercare di costruire una squadra vincente attorno a Jordan. Era considerato un giocatore di eccezionali qualità atletiche, ma non ancora completo nel suo gioco.

Il suo miglioramento sul piano tecnico-tattico fu però prodigioso, inaspettato anche dai più ottimisti, tanto che, record nella storia dell'NBA, fu l'unico giocatore a migliorare consecutivamente nei suoi primi 7 anni di NBA tutte le statistiche individuali: punti, rimbalzi, assist e recuperi; prestandosi a totale servizio della squadra, apportò un contributo straordinario in difesa e in attacco, adattandosi a diversi ruoli e scegliendo le responsabilità di tiro. Nel 1998 approdò agli Houston Rockets con i quali però rimase solo una stagione; in seguito anche ai contrasti avuti con Charles Barkley, l'anno successivo si trasferì ai Portland Trail Blazers dove giocò fino al 2003 raggiungendo le finali di conference nel 2000 (perse 4-3 con i Los Angeles Lakers, futuri campioni NBA) prima di tornare nel 2003 a chiudere la carriera nella squadra in cui aveva esordito, i Chicago Bulls.

Scottie firmò un contratto biennale che a causa di svariati infortuni fu costretto a disdire con un anno di anticipo. Inserito nella lista dei 50 migliori giocatori NBA di tutti i tempi, è tuttavia opinione di alcuni critici che sia sì stato un grande giocatore, ma con Jordan a fianco, e che non abbia mai brillato nelle vesti di stella assoluta della propria squadra[2]:in particolare, gli vengono contestati i due anni ai Bulls durante il ritiro di Jordan, dove mostrò poca leadership, e le esperienze successive ai Rockets e ai Blazers, dove non giocò ai livelli visti a Chicago. Fu scelto come MVP dell'NBA All-Star Game 1994. Al termine della stagione 2003-04 annunciò il ritiro. Il 9 dicembre 2005 i Chicago Bulls ritirarono la sua maglia, la numero 33. In onore della sua grande carriera, nel 2010 entrò nella Basketball hall of fame.

MA

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Enza
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Inserito il - 05/12/2014 : 12:38:39  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
MAurizio Musolino

Maurizio Musolino (Roma, 9 aprile 1964) è un giornalista, scrittore e politico italiano.

Laureatosi in lettere alla Sapienza di Roma, inizia la carriera giornalistica collaborando prima a il manifesto poi per due anni a La Gazzetta dello Sport.

Successivamente, dopo aver scritto numerosi articoli per il settimanale Avvenimenti, entra nella redazione del quotidiano Liberazione dove dal 1997 è caposervizio economico.sada

Nel gennaio 1999 lascia il giornale di Rifondazione Comunista, per passare al settimanale dei Comunisti Italiani La Rinascita, che sotto la direzione di Adalberto Minucci e Diego Novelli ha ripreso le pubblicazioni. Al settimanale La Rinascita si occupa come caposervizio degli Esteri, in particolar modo dei temi mediorientali.

Nel 2006 con la direzione di Manuela Palermi diventa vice-direttore e successivamente condirettore.

Dal giugno 2007 è direttore dello stesso settimanale.

Si iscrive per la prima volta alla FGCI nel 1978 e, in seguito, al Pci, nel quale milita fino allo scioglimento. In quel partito ricopre responsabilità a livello locale e nazionale nel dipartimento Esteri.

Nel 1992 aderisce al Movimento di Rifondazione Comunista.

Nel 1998 in seguito alla decisione di far cadere il Governo Prodi, esce dal Prc per aderire al Partito dei Comunisti italiani. Attualmente è membro del Comitato centrale e della Direzione nazionale del Pdci ed è responsabile Immigrazione dello stesso partito. Collabora come esperto per il Medio Oriente con l'attività del dipartimento Esteri del Pdci.



GI

buon venerdì

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dany61
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GIada Perissinotto (Firenze, 4 maggio 1974) è una fumettista italiana.

Cresciuta alla scuola Disney, a partire dal 2001 collabora con la Disney Italia disegnando singole illustrazioni - e, dal 2002, anche storie complete - per la rivista W.I.T.C.H.. Sempre per la Disney Italia ha disegnato storie a fumetti di Paperino Paperotto pubblicate sulla rivista Topolino[1] e alcuni albi della rivista PK - Pikappa.

Dal 2007 ha inoltre illustrato alcuni albi del fumetto Angel's Friends,[2] edito dalla casa editrice Play Press

PA

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china46
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PAola Francesca FErrari (Milano, 6 ottobre 1960) è una giornalista e conduttrice televisiva italiana.

Debutta in televisione nel 1977 come centralinista in Portobello, condotto da Enzo Tortora, venendo riconfermata nella seconda edizione del programma (1977/78). Collabora quindi come giornalista sportiva per la rete lombarda Telenova, gestita dai padri paolini e scrive sul giornale per ragazzi L'Intrepido alcuni articoli sul calcio. Realizza per la Rai nel 1988 alcuni servizi per la Domenica Sportiva, venendo poi assunta in azienda nel 1992. Nel 1995 affianca Gianni Cerqueti a Dribbling. Conduce la Domenica Sportiva, dal 1996 al 1999.

Nel 1999 passa a Tg2 Costume e Società; nel 2000 conduce l'edizione delle 13 del TG2 insieme a Maurizio Martinelli. Nel biennio 2002-2003 presenta Pole Position, in coppia con Amedeo Goria. Nella stagione 2003-2004, presenta la trasmissione 90º minuto: la Ferrari è la prima donna a condurre il programma dove dirige in diretta uno staff di opinionisti (tra cui Giorgio Tosatti) e cronisti tutti di sesso maschile. Durante gli Europei del 2004 conduce in seconda serata I figli di Eupalla su Rai 2 con Linus. Rimane a 90º minuto per un'altra stagione (2004/2005) fino alla cessazione del programma per lo scadere dei diritti Rai sulla Serie A.

Nella stagione 2005/2006 torna alla Domenica Sportiva con Marco Mazzocchi, durante i mondiali tedeschi del 2006 conduce Dribbling Mondiale. Nel 2005 partecipa come concorrente-ballerina allo show di Milly Carlucci Ballando con le stelle, conseguendo risultati modesti. Vi tornerà per l'edizione successiva in qualità, stavolta, di giurata del torneo per bambini. Dal 12 settembre 2006 conduce su Rai 2 Martedì Champions, programma che racconta e sintetizza a caldo gli incontri del martedì della Champions League. Dall'autunno 2008 assume anche la conduzione di Un mercoledì da campioni, l'altro programma Rai dedicato alla Champions League.

Il 28 febbraio 2008 ha presentato la propria candidatura alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche nella XV Circoscrizione (Lazio I) per La Destra di Francesco Storace e Daniela Santanchè.[2] Nel 2010 conduce, da Piazza di Siena a Roma, Notti Mondiali assieme a Giampiero Galeazzi e Maurizio Costanzo (denominata da lei stessa la strana coppia), in collegamento con Notti Mondiali di Jacopo Volpi da Johannesburg. Sempre nel 2010 torna a condurre la Domenica Sportiva. Dall'8 giugno al 1º luglio 2012 conduce su Rai 1 e Rai 3 Stadio Europa. Da settembre 2014 perde la conduzione del programma la Domenica sportiva sostituita dalla collega Sabrina Gandolfi, di 8 anni più giovane. Ne scaturisce una polemica tra le due sui social network che degenera in offese.



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dany61
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Inserito il - 05/12/2014 : 23:04:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
FElice Puttini (Sorengo, 18 settembre 1967) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada svizzero. Professionista dal 1989 al 2002, fu due volte campione svizzero in linea e tre volte nel mezzofondo. Dal 2005 al 2008 ha diretto la Bigla
Dopo un inizio povero di risultati, fra i piazzamenti solo un terzo posto in una tappa del Tour de Suisse 1991, iniziò ad ottenere migliori piazzamenti nel 1993, quando terminò al terzo posto nella classifica generale della Hofbrau Cup. Si confermò l'anno seguante vincendo tre corse, tra cui il campionato nazionale, ed ottenendo piazzamenti di rilievo come il sesto posto nel Campionato di Zurigo. Nel 1995 fu secondo al Trofeo Melinda e terzo al Gran Premio Pino Cerami in Belgio e confermò il titolo nazionale. Questi risultati gli valsero la convocazione ai campionati del mondo, dove riuscì a raggiungere il decimo posto.

Seguirono due anni senza soddisfazioni, ancora un terzo posto nel Grand Prix Pino Cerami nel 1996 e nella natia svizzera fu secondo al Giro di Berna e terzo al Giro del Mendrisotto dello stesso anno, mentre nel 1997 fu terzo al Giro dell'Emilia. Ottenne anche due piazzamenti al Giro d'Italia, entrambi due terzi posti, uno nella sedicesima tappa con arrivo a Losanna nel 1996 e uno nella ventesima tappa del 1997, nell'arrivo sul Passo del Tonale.

Nel 1998 ritornò alla vittoria in estate al Gran Premio Industria e Commercio di Prato e in ottobre ottenne un terzo posto nel Giro di Lombardia.

Nel 1988 partecipò anche ai Giochi della XXIV Olimpiade, terminando al settantanovesimo posto.

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Inserito il - 06/12/2014 : 11:30:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PAolo Paci

Paolo Paci (Milano, 27 dicembre 1959) è un giornalista, scrittore e viaggiatore italiano.

nizia la carriera giornalistica nel 1983, scrivendo di viaggi, arte, gastronomia, culture alpine.

Per tre decenni vive in prima persona l’evoluzione delle riviste di turismo, scrivendo reportage per diverse testate italiane (principalmente Bell’Italia, Bell’Europa, L’Espresso)[1] e soprattutto per la rivista Weekend Viaggi, di cui è a lungo caporedattore.

Come alpinista e arrampicatore ripete molti itinerari classici su roccia e ghiaccio delle Alpi[2]. Pubblica manuali di alpinismo (con De Vecchi), articoli e racconti sulle maggiori testate alpinistiche italiane (Meridiani Montagne, La Rivista della Montagna e la rivista del Club Alpino Italiano Lo Scarpone).

Nel 2002 contribuisce alla nascita di Viaggiesapori, format innovativo che coniuga il viaggio all’enogastronomia. Tra il 2009 e il 2010 idea e dirige VS viaggiare scoprire, mensile di viaggi e lifestyle. Fino al 2013 è stato direttore di La Cucina Italiana, mensile di cultura gastronomica dell’editrice Quadratum.

Nei suoi libri, Paolo Paci inaugura in Italia uno stile di racconto di viaggio fortemente personalizzato, per il quale viene paragonato allo scrittore americano Bill Bryson[3]. Tra il 2003 e il 2004, pubblica con Feltrinelli due libri sulle sue esperienze di viaggio: Alpi, una grammatica d’alta quota, che indaga sulla ricchezza linguistica della catena alpina e Cuochi, artisti, visionari, che partendo da una indagine gastronomica tra Valtellina e i Grigioni svizzeri finisce sulle tracce dei grandi artisti, da Segantini a Giacometti.

Nel 2006 scrive Evitare le buche più dure (Feltrinelli), in cui confluisce la sua lunga esperienza di viaggiatore professionale: è un libro che rivela i meccanismi del giornalismo di viaggio, i rapporti con la pubblicità, la vita delle redazioni dietro le quinte.

All’insegna del viaggio è anche il libro fotografico Borghi e villaggi del mondo (2010, White Star).

Nel 2011 torna alla narrativa di viaggio con Il deserto dei non credenti (Edizioni San Paolo), un racconto itinerante nel Negev israeliano. In questa opera l’introspezione prevale sull’esperienza geografica, mentre l’incontro tra luoghi e narrazioni bibliche e il protagonista (un viandante dichiaratamente laico) mette in moto una riflessione sulle ragioni della spiritualità contemporanea.



PI

buon sabato

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Inserito il - 06/12/2014 : 13:56:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PIccarda Bueri (Verona, seconda metà del XIV secolo – Firenze, prima metà del XV secolo) fu moglie di Giovanni di Bicci de' Medici, il capostipite della ricchezza della famiglia Medici.

Le notizie sulla sua figura sono scarse. Si sa che era figlia di Edoardo Bueri, esponente di una famiglia di antica stirpe originaria di Firenze, ma che aveva interessi economici anche in altre città; la famiglia si trovava infatti a Verona nella prima metà del Trecento quando nacque Piccarda. Tornati a Firenze Piccarda venne maritata al giovane banchiere Giovanni di Bicci nel 1386, che all'epoca era un impiegato nel florido banco dello zio Averardo de' Medici. Da poco Giovanni era stato nominato responsabile per la filiale a Roma, era benestante ma non poteva certo dirsi ricco.

Il matrimonio con Piccarda, grazie al piccolo patrimonio portato in dote, permise a Giovanni di spiccare il salto verso il successo e la ricchezza, che sarebbe stato in seguito la solida base di tutta la fortuna familiare dei Medici: con quei soldi infatti egli poté mettere a frutto la sua abilità imprenditoriale, investendoli nell'acquisto della filiale romana del banco, che in seguito venne ingrandita grazie anche ai patrimoni di altri soci. Dal successo di quell'impresa economica Giovanni arrivò, alla morte, ad essere uno tra i più ricchi fiorentini dell'epoca.

Piccarda e Giovanni vivevano in un palazzo a pochi passi dal Duomo di Firenze, nell'attuale via Ricasoli. Essa si occupava spesso delle cose di famiglia e sorvegliava la situazione a Firenze quando il marito si trovava spesso in viaggio, per ragioni economiche e non di politica, che all'epoca non figurava tra gli interessi familiari.

La coppia ebbe due figli, che in seguito gli storici evidenziarono come i capostipiti dei due rami principali della famiglia Medici:

Cosimo (1389-1464), che ereditò la fortuna paterna e diede origine al ramo di Cafaggiolo
Lorenzo (1395-1440), che diede origine al ramo Popolano.
Fu sepolta accanto al marito al centro della sagrestia Vecchia in San Lorenzo, nella tomba scolpita dal Buggiano.

VA

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china46
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VAi Steven Siro, meglio conosciuto come Steve Vai (Carle Place, 6 giugno 1960), è un chitarrista, compositore e produttore discografico statunitense.

Oltre alla rinomata carriera solista, Vai ha militato in precedenza in note band, dapprima esordendo nella band di Frank Zappa, e poi con artisti hard & heavy tra i quali David Lee Roth, Alcatrazz e Whitesnake.

Steve ha origini italiane, i nonni erano lomellini, precisamente della cascina Taccona nel comune di Dorno in provincia di Pavia. (Il 22 luglio 2012 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria presso lo stesso Comune). La sua famiglia emigrò negli Stati Uniti d'America. La sua data di nascita ha fatto sì che compisse sei anni il sesto giorno del sesto mese del 1966, come venne annotato in "The Frank Zappa Guitar Book" di Frank Zappa (questo come a voler sottolineare come si possa tranquillamente parlare di chitarrista, almeno quanto a tecnica e talento, diabolico).

Vai è conosciuto per la sua musica strumentale per chitarra, che compone, esegue e produce da sé, ma ha anche suonato nelle registrazioni di diversi altri artisti e gruppi rock/metal. Steve Vai si fece un nome suonando la "stunt guitar" proprio con il leggendario artista, compositore e produttore rock Frank Zappa, il quale lo assoldò dapprima nel ruolo di trascrittore di partiture ed in seguito come esecutore dei suoi brani più complessi, brani che richiedevano grandi capacità tecniche.

Nel 1985 sostituisce Yngwie Malmsteen come chitarra solista negli Alcatrazz di Graham Bonnett, con i quali incide l'album Disturbing the Peace. Dal 1986 al 1989 suona per David Lee Roth, registrando gli album Eat 'Em and Smile (1986) e Skyscraper (1987). Nel 1989 e 1990 sostituisce l'infortunato Adrian Vandenberg negli Whitesnake, una delle leggende del rock britannico, poco prima che questi iniziassero le registrazioni dell'album e il tour mondiale per Slip of the Tongue. Vandenberg si era infortunato un polso provando alcuni esercizi che aveva trovato in un libro.

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prendo RO

ROndell SheridAN

Rondell Sheridan (Chicago, 15 agosto 1958) è un attore e comico statunitense afro-americano, conosciuto soprattutto per il suo ruolo nei programmi di Disney Channel Raven e Cory alla Casa Bianca, nei panni di "Victor Baxter", il padre chef astuto..

Rondell è un alunno dell'università di Marquette.



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dany61
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ANtonio MArgheriti, più conosciuto con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson (Roma, 19 settembre 1930 – Monterosi, 4 novembre 2002), è stato un regista italiano.

Considerato uno dei più affermati registi di film di genere italiani, durante la sua carriera ha affrontato quasi ogni genere: avventuroso, spaghetti-western, horror, cannibal movie, giallo, guerra e fantascienza, distinguendosi in particolare per quest'ultimo genere
Margheriti ha firmato quasi tutti i suoi film con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson, ad eccezione di Space men (1960), in cui figura come Anthony Daisies, e del melodramma Io ti amo (1968), in cui è accreditato col suo vero nome.[2]

È stato uno dei primi e dei pochi registi italiani a occuparsi di cinema di fantascienza con Space Men e con la quatrilogia della stazione spaziale Gamma 1 del 1965.

Non accreditato, ha collaborato come regista della seconda unità e ideatore degli effetti speciali con Paul Morrissey, della factory di Andy Warhol, nella realizzazione dei cult movie Il mostro è in tavola... barone Frankenstein (1973) e Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!! (1974).

Nel 1987 diresse - seguendo fedelmente un progetto dello scomparso Renato Castellani - lo sceneggiato televisivo L'isola del tesoro, una tra le più costose produzioni televisive italiane, il primo kolossal interamente prodotto dalla RAI e la produzione più cospicua della fantascienza italiana, cinematografica o televisiva.

Nel 2013, per il decimo anniversario dalla sua scomparsa, il figlio Edoardo Margheriti gli ha dedicato una rassegna in collaborazione con la cineteca nazionale e ha realizzato un documentario sulla sua carriera dal titolo The Outsider - Il cinema di Antonio Margheriti, alternando brani di film con interviste ad attori, registi e nomi famosi del cinema italiano e internazionale.

Ciclo di Gamma Uno[modifica | modifica wikitesto]
La fama di Margheriti nell'ambito della fantascienza è legata in particolare al suo ciclo cinematografico di Gamma Uno della metà degli anni sessanta. Quattro diverse trame condividono l'ambientazione comune della stazione spaziale Gamma Uno e i protagonisti dei primi due film cambiano nei successivi

La serie comprende quattro pellicole a basso costo - Il pianeta errante, I diafanoidi vengono da Marte, I criminali della galassia e La morte viene dal pianeta Aytin - girate contemporaneamente nel giro di 12 settimane, sfruttando gli stessi scenografie e cast. Pur essendo state concepite per il mercato televisivo statunitense la MGM decise di distribuire le pellicole prima nel mercato cinematografico.

I film videro la partecipazione di alcuni attori di fama (Claude Rains) o che ebbero successo in seguito (Lisa Gastoni, Ombretta Colli, Franco Nero, Umberto Orsini, Giacomo Rossi Stuart, Enzo Fiermonte e Giuliano Gemma). Vennero girati con l'intenzione di dare vita a un nuovo genere made in Italy (dopo quello spaghetti western) ed economico, differenziandosi dai lungometraggi americani a elevato budget. Malgrado il cast, il ciclo di Gamma Uno non riscosse un grande successo, soprattutto a causa dei pesanti limiti imposti da budget ridottissimi

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lampaDINA e lampaDario
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MAngo
(MC)
Il 7 Dicembre 2014 è morto, stroncato da un infarto,
alla fine di un concerto che stava tenendo
al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera.
L'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre,
è stato soccorso e trasportato in ospedale,
dove è giunto privo di vita



http://www.mango.it
Giuseppe Mango, accreditato spesso come autore Pino Mango
e come cantante noto solo col nome Mango
Lagonegro, 6 novembre 1954
– Policoro, 7 dicembre 2014,
è stato un cantautore, musicista e scrittore italiano.


Dina & Dario
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Enza
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McFarland GeorGE

George McFarland (Dallas, 2 ottobre 1928 – Grapevine, 30 giugno 1993) è stato un attore statunitense

Nato nello stato del Texas, da Robert Emmett e Virginia McFarland, aveva due fratelli (Thomas e Roderick) e una sorella, Amanda. Celebre per aver interpretato la parte di Spanky nelle Simpatiche canaglie, morì a 64 anni, appena iniziato a girare il film Piccole canaglie, ispirato alla serie. Per la parte il ruolo di George venne interpretato da Travis Tedford.



George McFarland ai tempi di Spanky


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dany61
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GEorge WAlton Lucas Jr. (Modesto, 14 maggio 1944) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore statunitense. È stato proprietario di una holding del cinema, la Lucasfilm, e anche un importante imprenditore nell'ambito dei giocattoli e dei videogiochi. È famoso soprattutto per le saghe di Guerre stellari e Indiana Jones, per aver diretto il classico della fantascienza L'uomo che fuggì dal futuro e il film culto American Graffiti.

La sua figura è indubbiamente legata alla Nuova Hollywood. Lucas ha spesso affidato ad altri, Spielberg in primis, il compito di portare sullo schermo le sue creazioni, dedicandosi, per la maggior parte del tempo, a lavorare dietro le quinte a storie e personaggi, a mondi paralleli e credibili, a ecosistemi in cui i protagonisti potessero vivere come persone reali. Lucas non è solo un grande uomo di marketing che con un solo brand è riuscito a vivere commercialmente di rendita per decenni, ma è anche un genio tecnico che ha imposto nuovi standard nelle tecnologie applicate al cinema[1].

La rivista Forbes lo pone al 1º posto nella classifica degli artisti cinematografici più ricchi del mondo con un patrimonio di 3.9 miliardi di dollari
Dall'origine agli anni Settanta

« Quello a cui io tendo: fare dei film che uno può consumare senza preoccuparsi troppo di sapere bene la storia: musica visiva, ecco, immagini musicali. Voglio produrre storie che avrei voluto vedere io da bambino, quando correvo per andare al cinema e magari arrivavo che era già cominciato: immagini che non hanno niente di troppo reale, che risuonano nel cervello e nell'animo senza annoiare o preoccupare, che si ispirano alla bellezza e alla felicità. Perché voglio farlo col cinema? Perché io sono soltanto immagini: io sono le immagini di Godard, di Mizoguchi, di Kurosawa, di Ford, di Bergman, di Fellini. Io non sono che immagini cinematografiche. Io non sono io. Io sono il cinema di Welles... di Chaplin... di... di... di...[2] »
(George Lucas)
George Lucas alla festa Time 100 del 2006, come visto nel video blog Rocketboom.
Lucas è nato a Modesto, in California, figlio di Dorothy Ellinore (nata Bomberger) e di George Lucas Walton, Sr (1913-1991), proprietario di un emporio. Durante gli anni sessanta, Lucas studiò cinema a Los Angeles, alla University of Southern California, una delle prime università ad avere un corso dedicato al cinema. In quel periodo girò diversi cortometraggi, compresa una prima versione di THX1138, che in seguito sarebbe diventato il suo primo lungometraggio, L'uomo che fuggì dal futuro.

Dopo essersi laureato, fu il cofondatore, assieme a Francis Ford Coppola, dello studio American Zoetrope, con il quale intendeva creare un ambiente libero, che permettesse ai registi di dirigere al di fuori di quello che veniva percepito come il controllo oppressivo delle major di Hollywood. La American Zoetrope non ebbe mai veramente successo, ma dal successo commerciale dei suoi film American Graffiti e Guerre stellari nel 1977, a cui seguirono L'Impero colpisce ancora nel 1980 e Il ritorno dello Jedi nel 1983, Lucas fu in grado di mettere in piedi il suo proprio studio, la LucasFilm, a Marin County, nella sua nativa California settentrionale. Skywalker Sound e Industrial Light and Magic, le divisioni che si occupano rispettivamente di effetti sonori e effetti visivi, sono diventate tra le firme più rispettate nei loro campi di specializzazione.

La LucasFilm Games, in seguito ribattezzata LucasArts, è molto quotata nell'industria dei videogiochi. Lucas è stato multato dalla DGA (Director's Guild of America), l'associazione dei registi americani, di ben 250.000 dollari, per non aver messo i titoli di testa all'inizio del film L'Impero colpisce ancora. La disputa si concluse con il pagamento da parte del regista di solo 35.000 dollari. Di lì a poco Lucas per protesta diede le dimissioni dalla DGA e dalla MPAA (Motion Picture Academy of America), divenendo, di fatto, un regista indipendente.

1980-1990

Negli anni ottanta Lucas si dedica ad un'altra saga di successo basata sulle avventure dell'archeologo Indiana Jones, di cui rimane l'ispiratore principale pur affidando la regia a Steven Spielberg. L'enorme successo permetterà di produrre nel corso del tempo una tetralogia e una serie televisiva. Lucas si dedica inoltre al fantasy con Labyrinth - Dove tutto è possibile e Willow. Tenta nuovamente la via della fantascienza producendo il bizzarro Howard... e il destino del mondo, primo lungometraggio dedicato ad un personaggio della Marvel.

Oltre alle grandi produzioni finanzia piccoli film di autori di talento come Lawrence Kasdan per Brivido caldo, diventato un cult-movie degli anni ottanta. Investe anche su grandi registi come Akira Kurosawa per Ran[3][4][5], Sogni[6][7], e Kagemusha - L'ombra del guerriero, che vince la Palma d'oro a Cannes, e Francis Ford Coppola per Tucker, un uomo e il suo sogno.

Grande attenzione riserva al mondo dell'infanzia per il quale produce i film d'animazione C'era due volte e il più fortunato Alla ricerca della valle incantata. Anche l'universo di Guerre stellari viene utilizzato in questa direzione con due serie animate: una dedicata ai Droidi e l'altra agli Ewoks, a quest'ultimi vengono anche dedicati ben due film per la tv.

Nel frattempo l'industria Light and Magic diventa la prima nel campo degli effetti speciali e tantissime produzioni si affidano all'abilità dei suoi tecnici. Invece, escluso Indiana Jones, i film prodotti dalla Lucasfilm e co-prodotti da Lucas non riuscirono più ad ottenere i grandi successi commerciali degli anni passati tanto che all'inizio degli anni novanta Lucas abbandona per lungo tempo l'idea di finanziare nuovi progetti cinematografici originali.

1990-1994

Lucas entra in un periodo di crisi professionale. Dopo aver abbandonato la carriera registica sembra voler abbandonare quella di produttore. Le motivazioni principali di tutto questo, oltre gli ultimi flop, riguardano il fatto che le sue energie si concentrano sulle sperimentazioni tecnologiche della ILM, sulla riorganizzazione della Lucasfilm, sulle modifiche allo Skywalker Ranch, il suo ritiro creativo. Paradossalmente il suo lavoro non molto remunerativo con Le avventure del giovane Indiana Jones e Benvenuti a Radioland gli permettono di entrare in contatto con nuove figure professionali, come Rick McCallum, e di sperimentare nuovi effetti speciali, fattori determinanti al suo ritorno nel mondo del cinema. Altro fattore importante è la pubblicazione del romanzo di Timothy Zahn L'erede dell'impero, che registra un boom di vendite riaccendendo l'interesse verso Star Wars. Le vendite dei giocattoli legati alla trilogia salgono alle stelle e Lucas riguadagna molto denaro. Il mercato sembra quindi pronto a nuove avventure di Star Wars.

1994-2005

Nel 1997 in occasione del ventennale dell'uscita di Guerre stellari Lucas ha distribuito nei cinema di tutto il mondo una versione restaurata, rimasterizzata e modificata della trilogia fantascientifica. Molte scene sono state rifatte con effetti speciali più moderni e altre che erano state previste ma dovettero essere tagliate furono reinserite. Grazie a questa riedizione tra incassi, vendite delle VHS, merchandising e diritti d'autore Lucas raccolse 251 milioni di dollari. Le riedizioni costituirono un campo di prova ideale per gli effetti speciali digitali da applicare su vasta scala agli episodi successivi.

Il 3 ottobre 1994 Lucas aveva iniziato a scrivere tre prequel della "trilogia originale" di Guerre stellari, che aveva in mente già dall'inizio della saga, ed il 1º novembre dello stesso anno lasciò le operazioni quotidiane della sua industria cinematografica e iniziò un periodo sabbatico per finire la stesura delle sceneggiature. I tre film, che segnano il ritorno di Lucas dietro la macchina da presa, compongono la cosiddetta "nuova trilogia" (Episodi I – II – III), antecedente a quella "originale" (Episodi IV – V – VI). Questi prequel hanno svolto un ruolo pionieristico nell'utilizzo delle attrezzature digitali in Alta Definizione rispetto alla pellicola[9], sono avanti di almeno cinque anni rispetto a produzioni similari per quanto concerne gli effetti speciali[1].

Il regista celebra di nuovo il rito fondato sulla rievocazione delle azioni all'origine della storia dispiegata dalla sua opera-mondo. Nello spazio-temporale del fantasy di Lucas il cinema si compie e si perpetua: dato un universo parallelo, il cattivo di turno porta il caos in un regno di pace e di benessere. La struttura di base è quella che si avvia dall'iniziale vittoria del kaos e poi si concentra sulla difficoltà di riconquistare il kosmos. Per riportare l'armonia, due prodi cavalieri Jedi dominano la Forza e combattono il suo lato oscuro. La figura dell'eroe non è unica ma duplice: uno è il giovane apprendista che sta completando il suo percorso di formazione, l'altro è il suo maestro, colui che compirà il viaggio sacrificale e verrà sostituito dall'allievo.

La nuova trilogia non ha però ottenuto il successo sperato tra i vecchi fan ma ne ha creati di nuovi soprattutto tra le giovani generazioni, che apprezzano ormai di più i nuovi episodi[11][12]. La vendetta dei Sith ha inoltre ottenuto i favori della critica, sempre piuttosto fredda nei giudizi su Star Wars. Considerati nel loro complesso, i sei film che compongono le due trilogie di cui è costituita la saga emanano una suggestione e una potenza davvero non comuni, e vanno a delineare in misura non accessoria l'immaginario collettivo degli ultimi decenni del XX secolo.

In un'intervista il regista dichiara: "Ogni film che finisce mi rende malinconico, in questo caso la malinconia è più forte, Guerre Stellari ha preso una parte molto importante della mia vita. Ma provo anche una specie di euforia, in fondo è come se riprendessi la mia libertà, posso recuperare la curiosità di sperimentare, di giocare con piccoli film... Ora penso ad Indiana Jones, la cui serie continua; poi, in testa, c'è un piccolo film, silenzioso, tutt'altro mondo rispetto a questo che s'è appena chiuso".

2005-2011

Sempre nel 2005 Lucas risulta nella classifica di Forbes tra i quattrocento uomini più ricchi del mondo al posto 194 con un patrimonio personale di tre miliardi di dollari. Nonostante le sue immense risorse Lucas non produce dal 1994 al 2010 film che non siano connessi alle sue pellicole precedenti. Lo stesso anno gli viene assegnato il premio alla carriera dell'American Film Institute. Già dieci anni prima gli era stato offerto ma lui aveva segretamente rifiutato perché “troppo giovane”. Aveva chiesto di ripetergli l'offerta quando avrebbe avuto sessant'anni. Ora i tempi sono maturi ma Lucas ha ancora voglia di dire la sua nel cinema, nel mondo che ha costituito la sua vita.

George Lucas firma autografi alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica nel 2009
Negli anni 2003-2011 si occupa dell'ulteriore espansione dell'universo fantascientifico di Star Wars da lui creato fin dagli anni settanta. Ai film, ai romanzi, ai fumetti, ai cartoni animati e ai videogiochi più o meno legati alla sua casa di produzione ha aggiunto una serie in computer grafica. A tutto questo si sommerà fra qualche anno un telefilm di raccordo tra le due trilogie. Lo stesso regista ammette che fermare Guerre stellari è ormai impossibile[11]. Nel 2008 Lucas e Spielberg realizzano l'attesissimo quarto capitolo di Indiana Jones ottenendo un buon successo commerciale e di critica.

Dopo aver visto Avatar nel 2009 Lucas ha dichiarato di avere in programma di realizzare una versione in 3D della saga cinematografica di Star Wars.

Nel 2008 la Lucasfilm avvia il progetto Red Tails, un film sulle battaglie aeree della Seconda guerra mondiale, una delle passioni di Lucas (i duelli spaziali di Star Wars sono infatti ispirati ai documentari storici della Battaglia d'Inghilterra)[14]. A prescindere dal risultato si tratta di un vero e proprio evento considerando che sono sedici anni che Lucas non produce un film o una serie televisiva che non sia connessa a Star Wars o Indiana Jones. Lucas si occupa sia del ruolo di produttore esecutivo che di curatore del soggetto e gira inoltre qualche scena[16]. Il 29 luglio 2011 è stato finalmente mostrato il primo trailer del film.

2012

Il 31 maggio 2012, Lucas ha rilasciato alla rivista Empire la seguente dichiarazione: "Mi sto allontanando dalla compagnia (la LucasFilm, ndr.). Mi sto allontanando da tutti i miei affari, sto portando a termine tutti i miei obblighi e una volta finiti mi ritirerò nel mio garage armato di sega e martello a costruire dei piccoli film. Ho sempre voluto realizzare film che avessero una natura sperimentale, piuttosto che preoccuparmi di farli vedere nei cinema." . Due giorni dopo questa dichiarazione, il 2 giugno, è stata nominata Kathleen Kennedy co-direttrice generale della Lucasfilm.

Il 30 ottobre, Lucas annuncia la vendita della sua casa di produzione alla Disney[18] per 4,05 miliardi di dollari.

Vita privata

È grandissimo amico di Steven Spielberg, con il quale ha realizzato Indiana Jones e coprodotto Alla ricerca della valle incantata e Sogni. Oltretutto la ILM ha curato gli effetti speciali di quasi tutti i film del grande regista di Los Angeles, la cui casa di produzione, la Amblin Entertainment, ha co-prodotto con la Lucasfilm Le avventure del giovane Indiana Jones. Non a caso è proprio Spielberg a consegnare a Lucas di persona il Premio alla memoria Irving G. Thalberg, favore e omaggio che Lucas farà nel 2011 al suo padrino cinematografico Coppola, con il quale invece i rapporti sono stati più altalenanti.

Ha tre sorelle: Ann, Kate e Wendy. È stato sposato con la montatrice Marcia Griffin dal 1969 al 1983 con cui non ha avuto figli. Ha adottato quindi tre bambini: Amanda, Jett e Katie. Quest'ultima ha scritto degli episodi della serie televisiva The Clone Wars dove appare in un episodio assieme ai fratelli e al padre sotto forma di avatar.

Nel 2006 si fidanza con l'imprenditrice Mellody Hobson, membro tra le altre cose del consiglio di amministrazione della DreamWorks Animation, con la quale si sposa il 22 giugno 2013 al Chicago Peninsula Hotel, in una cerimonia presieduta dal senatore del New Jersey Bill Bradley.[20] I 9 agosto dello stesso anno nasce la loro prima figlia, Everest Hobson Lucas, nata grazie alla surrogazione di maternità.

Lucas è affetto da diabete fin da giovane[22] ed è sterile.

Impegno sociale[modifica

Nel dicembre 2013 Lucas ha donato, tramite la sua fondazione, la ragguardevole somma di 25 milioni di Dollari al programma Chicago’s After School Matters. Fondata da Maggie Daley l’associazione aiuta ragazzi bisognosi a formarsi e a guadagnare delle qualifiche lavorative attraverso dei lavori svolti come apprendistato.


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Enza
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WAde Williams

Wade Williams (Tulsa, 24 dicembre 1961) è un attore statunitense.

Nato a Tulsa, nello stato dell'Oklahoma, è conosciuto al pubblico soprattutto per la sua interpretazione di Bradley "Brad" Bellick nella serie tv Prison Break.




DE


buona giornata

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dany61
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DEsirée Rancatore (Palermo, 29 gennaio 1977) è un soprano lirico-leggero italiano
Nata a Palermo nel 1977, studia violino e pianoforte prima di cominciare, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento, per poi trasferirsi a Roma per perfezionarsi con Margaret Baker Genovesi. A soli 19 anni debutta come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo, cantando per la prima volta in Italia nel 1997 inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L'Arlesiana di Cilea.

Al Festival di Salisburgo ha interpretato anche Il ratto dal serraglio, concerti nel Mozarteum, Don Carlo (diretta da Lorin Maazel), Jeanne d'Arc au bûcher (Honegger) e Piramo e Tisbe. A 21 anni debutta al Teatro Massimo di Palermo (Sophie di Der Rosenkavalier) e canta la sua prima Olympia di Les contes d'Hoffmann (Catania). Interpreta il personaggio anche all'Opéra National di Parigi, al Royal Opera House Covent Garden di Londra, all'Opernhaus di Zurigo, al Teatro Real di Madrid, al Massimo di Palermo, alla Scala di Milano, all'Opera di Roma, al Théâtre du Capitole di Tolosa[1], al Teatro Regio di Torino e di Parma, a Macerata (Sferisterio Opera Festival), al Festival d'Orange e a Vienna, dove poi ritorna con Rigoletto e Puritani. Debutta al Covent Garden di Londra nell'inaugurazione della stagione 1999/2000 con il personaggio di Nannetta di Falstaff.

Interpreta Gilda di Rigoletto a Melbourne, San Francisco, Las Palmas, Tokyo, Venezia, Città del Messico, Vienna, Verona[2], Parma, Pechino, Firenze e Zurigo. Debutta come protagonista di Lucia di Lammermoor al Teatro Donizetti di Bergamo nella stagione 2006-07, accompagnando la produzione in una tournée tra Nagoya, Osaka e Tokyo sotto la direzione di Antonino Fogliani. Riprende il personaggio donizettiano anche all'Opera di Oviedo, a Zurigo, al Cilea di Reggio Calabria e al Teatro Comunale di Bologna e di Ferrara. Debutta Adina de L'elisir d’amore nella produzione di Laurent Pelly all'Opéra Bastille di Parigi e la canta anche al Teatro Lirico di Cagliari[3], a Kobe e Tokyo in tournée con il Teatro di Bergamo, a Piacenza e alla Fenice di Venezia, in queste due ultime occasioni bissando l'aria di Adina.

Dopo aver debuttato la Regina della Notte (Die Zauberflöte) a Parigi, canta il famoso ruolo mozartiano a Roma e Cagliari. Nel 2001 debutta in Il viaggio a Reims al Comunale di Bologna (che interpreta anche al Carlo Felice di Genova e al Théâtre de La Monnaie di Bruxelles). È protagonista di Lakmé a Palermo, Oviedo e al Bunka Kaikan di Tokio. Canta per la prima volta il ruolo di Konstanze de Il ratto dal serraglio al Petruzzelli di Bari, riprendendolo al Teatro Real di Madrid, Palermo e Cagliari. Nel dicembre del 2004 canta Semele di L'Europa riconosciuta, di Salieri, per la riapertura del Teatro alla Scala di Milano, diretta da Riccardo Muti con cui poi viaggia a Parigi per interpretare Carmina Burana. È invitata anche a inaugurare la stagione 2005-06 del Comunale di Bologna con una nuova produzione di Ascanio in Alba e nell'ottobre del 2008 debutta come Elvira de I puritani di Bellini al Massimo di Palermo. Canta il ruolo anche a La Coruña e Vienna. Nel 2010 aggiunge al suo repertorio il personaggio di Amina, de La sonnambula (Las Palmas de Gran Canaria).

Ha recentemente debuttato Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi al Teatro dell'Opera di Montecarlo. Nell' Ottobre 2013 Desiré Rancatore interpreta, con grande successo di pubblico e critica, Violetta Valery presso la Royal Opera House di Muscat in Oman, prima Traviata ad essere eseguita in un grande teatro d'Opera Mediorientale.

Ha partecipato ai Festival di Wiesbaden (Lucia di Lammermoor), al Festival della Valle d'Itria di Martina Franca (Les Huguenots), all'Umbria Music Fest (Stabat Mater di Pergolesi), al Rossini Opera Festival di Pesaro (nel 2006 come Fanny de La cambiale di matrimonio e un concerto di bel canto che ripropone anche nel 2010), al Cincinnati Festival (Cristo sul monte degli Olivi, di Beethoven, con la direzione musicale di James Conlon), al Savonlinna Opera Festival (I puritani) e al Festival de Radio France et Montpellier (Piramo e Tisbe e Stabat Mater).

Come solista in concerto ha cantato la Petite Messe Solennelle a Parigi e la Messa in Do minore di Mozart a Salisburgo, il Requiem di Mozart (Massimo di Palermo), Stabat Mater di Pergolesi (Parigi e Napoli, diretta da Muti). Ha partecipato anche al concerto inaugurale della stagione 2003-04 della Scala, ha cantato con la Sinfonica della Rai di Torino, in una serata di Gala con Bryn Terfel e la Royal Philharmonic Orchestra a Londra, in una tournée in Spagna (Zaragoza, Pamplona) con la Filarmonica Massimo Bellini di Catania e interpreta Scene dal Faust di Schumann al Regio di Parma. Ha inaugurato il 2011 con il Concerto d'Anno Nuovo alla Fenice di Venezia, per poi cantare alla Liverpool Philharmonic Hall diretta da Ottavio Dantone [4], all'Opera di Zurigo (Rigoletto), al Teatro Massimo di Palermo (Lucia di Lammermoor[5]), al Teatro Greco di Siracusa (concerto con Andrea Bocelli [6]), allo Sferisterio Opera Festival di Macerata (Rigoletto[7]) e al National Center for Performing Arts di Pechino (Rigoletto).

BA

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china46
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BAcharach BUrt

Burt Bacharach (Kansas City, 12 maggio 1928) è un pianista e compositore statunitense.

Vincitore di numerosi premi, è conosciuto per i grandi successi discografici negli anni 1962-1969 scritti assieme a Hal David e interpretati principalmente da Dionne Warwick.

Bacharach è autore di un totale di 70 brani che hanno stazionato nella Top 40 statunitense e di 52 successi nella Top 40 del Regno Unito[1]. Inoltre è il diciottesimo compositore di maggior successo nella storia delle classifiche britanniche, basandosi sulle settimane che le sue composizioni hanno trascorso in classifica.

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lampaDINA e lampaDario
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china46 ha scritto:

BAcharach BUrt

Burt Bacharach (Kansas City, 12 maggio 1928) è un pianista e compositore statunitense.

Vincitore di numerosi premi, è conosciuto per i grandi successi discografici negli anni 1962-1969 scritti assieme a Hal David e interpretati principalmente da Dionne Warwick.

Bacharach è autore di un totale di 70 brani che hanno stazionato nella Top 40 statunitense e di 52 successi nella Top 40 del Regno Unito[1]. Inoltre è il diciottesimo compositore di maggior successo nella storia delle classifiche britanniche, basandosi sulle settimane che le sue composizioni hanno trascorso in classifica.



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Dina & Dario
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china46
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BAldassarre, Baldassar o Baldesar Castiglione (Casatico, 6 dicembre 1478 – Toledo, 8 febbraio 1529) è stato un umanista, letterato e diplomatico italiano, al servizio dello Stato della Chiesa, del Marchesato di Mantova e del Ducato di Urbino.

La sua prosa è considerata una delle più alte espressioni del Rinascimento italiano. Soggiornò in molte corti, tra cui quella di Francesco II Gonzaga a Mantova, quella di Guidobaldo da Montefeltro a Urbino e quella di Ludovico il Moro a Milano. Al tempo del sacco di Roma fu nunzio apostolico per papa Clemente VII. La sua opera più famosa è Il Cortegiano, pubblicato a Venezia nel 1528, e ambientato presso la corte d'Urbino, ma scritto solo in seguito al soggiorno in quest'ultima. Si tratta della trattazione, in forma dialogata, di quali siano gli atteggiamenti più consoni a un uomo di corte e a una "dama di palazzo", dei quali l'autore riporta raffinate ed equilibrate conversazioni che immagina si tengano durante serate di festa alla corte dei Montefeltro, attorno alla duchessa Elisabetta Gonzaga.
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Enza
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non c'è niente, prendo AL

ALberto Testa

Alberto Testa è nato a Santos (Brasile) - 11 aprile 1927 da genitori italiani.
Il suo sogno era quello di fare il cantante ma ha finito col ripiegare sull’essere autore di canzoni e poi di spettacoli televisivi e radiofonici; il tutto dopo essere passato attraverso una notevole “gavetta” come rappresentante di commercio in tessuti e confezioni, collaborando col padre e col fratello Enrico che è ancora uno dei suoi primi fan.
Ha vissuto a Milano fino al 2000 con lunghe incursioni per lavori televisivi RAI, a Napoli, a Torino e soprattutto a Roma.
E’ autore delle parole di un migliaio di canzoni, di cui alcune molto fortunate come "Quando quando quando" sulla musica di Tony Renis lanciata da Tony e cantata un po’ da tutti nel mondo, "Grande grande grande" sempre di Tony Renis, successo strepitoso di Mina e successo mondiale di Shirley Bassey, Julio Iglesias e - col titolo "I hate you then I love you" - di Luciano Pavarotti e Celine Dion in uno splendido duetto col testo inglese di Norman Newell e Fabio Testa.
Fra le sue canzoni anni ’50 e ’60 ci sono "Boccuccia di rosa" di Gigi Cichellero e lanciata da Dorelli, "Carina" di Corrado Lojacono, "Innamorati a Milano", "Io ti darò di più" di Memo Remigi; quest'ultima eseguita a Sanremo 66 da Orietta Berti e da Ornella Vanoni che lanciò anche "Tristezza".
Qualcuno ricorderà "Brivido blu" di Pino Spotti e grande successo di Dallara, "E’ mezzanotte" di Rinaldo Cozzoli, trionfo sanremese di Joe Sentieri e Sergio Bruni; Iva Zanicchi con "La notte dell’addio" di Remigi e "La riva bianca la riva nera" di Sciorilli.
"’A pizza" seconda classificata al Festival di Napoli 1966 (strano: un brasiliano di Milano portato al successo in napoletano da Aurelio Fierro e Giorgio Gaber, istriano, con l’aiuto del genovese Bruno Martelli e del grande Nisa), "Bandiera gialla" sempre con Nisa per Gianni Pettenati, poi "Quando dico che ti amo" di Tony Renis, "Non pensare a me" di Sciorilli vincitrice a Sanremo con Claudio Villa e Iva Zanicchi (purtroppo nell’anno di Luigi Tenco).
Il disordinatissimo elenco continua con "Quando vien la sera" di C.A.Rossi per Sentieri e Wilma De Angelis e ancora "Sono una donna non sono una santa" per Rosanna Fratello con Eros Sciorilli, "Tre settimane da raccontare" con Malgoni per Fred Bongusto.
Vengono in mente: Mina con “Renato" (Cortéz), "Un anno d’amore" (Ferrer-Mogol), "Anche un uomo" (Anselmo Genovese), "Volami nel cuore" (Mologni-Malgoni) e poi Placido Domingo con "Il coraggio di dire ti amo" (Tony Renis) e "Un uomo tra la folla" (Tony Renis-Mogol).
Poi le sigle televisive "L’aria del sabato sera" e "Discobambina" (successi soprattutto per merito di Giorgio Calabrese oltre che di Loretta Goggi e Heather Parisi) e "Cicale" sempre per la Parisi (con Silviotesti, Franco Miseria e Tony De Vita).
In tutto questo bailamme di Festival di Sanremo, di Napoli, di Disco per l’Estate, di Canzonissima, nasce l’avventura dell’etichetta discografica Discotec con il simpaticissimo, bravo e un po’ matto Flavio Carraresi: ottime incisioni di ottime canzoni coi migliori musicisti e con ottimi cantanti. Pessima capacità commerciale. L’esperienza si chiude dopo due anni e lui, Alberto, da solo, va avanti a pagar debiti per altri quattro. Tutto a posto ma è stata dura.
Del lavoro televisivo e radiofonico ci saranno più notizie nei capitoli “Televisione” e “Radio” (v. pagina iniziale) ma siccome in una biografia bisogna raccontare un po’ tutto qui c’è qualche accenno a tutti e due gli argomenti.
L’avvicinamento alla televisione avviene nel 1969 con “Ma perché? Perché si” a Milano richiesto da Marcello Marchesi.
Poi c’è l’incontro col regista Enzo Trapani che tenta di insegnargli a fare spettacolo e cominciano i viaggi a Napoli (“Senza rete”), a Torino (“Non stop”) e a Roma.
Poi di nuovo Milano (“Fantastico”), un po' di Canale Cinque (il sabato sera di Loretta Goggi e altre piccole cose con Augusto Martelli) poi l’America che Alberto Testa frequenta spesso per motivi familiari; infatti i suoi due figli Carlo e Fabio, studiano e si laureano in California.
Dopo un po’ di attività a Los Angeles - di cui continua a sentire nostalgia - e quattro anni dopo aver perduto la moglie, ritorna a Milano.
Negli ultimi anni la situazione RAI è molto cambiata. A Milano restano solo Biagi, Funari, La Domenica Sportiva, un po’ di Radio RAI e poco altro. Comunque, non lo spettacolo televisivo. E così gli offrono un po’ di Radio RAI a Milano e molta RAI-TV a Roma soprattutto con l'amico Michele Guardì.
Durante questo periodo, cioè negli anni ’90, ritorna anche alla canzone: Andrea Bocelli solista in "Se la gente usasse il cuore" (Tony Renis e Guantini) e in duetto con Celine Dion in "The prayer" Golden Globe 1998 e Candidato all’Oscar 1998 (Tony Renis-David Foster-C.B.Sager).
Nel 2000, vista la quasi continua permanenza in vari Residence a Roma, dovuta a lavori televisivi, decide di farsi casa a Roma, praticamente mentre si esaurisce la sua collaborazione con RAI-TV.




GU




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dany61
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GUstav von Schmoller (Heilbronn, 24 giugno 1838 – Bad Harzburg, 27 giugno 1917) è stato un economista tedesco.

Di idee induttiviste, fu esponente della cosiddetta scuola storica tedesca
Dopo aver studiato a Tubinga, Schmoller divenne professore a Halle (1864-72), Strasburgo (1872-82) e Berlino (1882-1913). Dal 1889 fu rappresentante per l'università di Berlino alla Preußisches Herrenhaus (camera del parlamento dell'allora Regno di Prussia), e fu membro della Kathedersozialisten (la scuola dei cosiddetti "socialisti della cattedra") e membro fondatore della Verein für Socialpolitik (associazione di economisti tedeschi).
SI

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SIlenti VIra

Vira Silenti, nome d'arte di Elvira Giovene (Napoli, 16 aprile 1931 – Roma, 1° novembre 2014[1]), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

Allieva a Roma dell'Accademia di danza diretta da Jia Ruskaja, viene scelta dopo un provino, per il film Una notte dopo l'opera, per la regia di Manzari, dove debutta a 10 anni dimostrando non comuni doti di recitazione.

Dopo questo film, si dedica completamente al cinema accantonando la scuola di danza classica.

L'inizio della sua presenza negli sceneggiati televisivi della RAI, dei primi anni cinquanta, è merito del regista Anton Giulio Majano, che la sceglie per Piccole donne. Successivamente lavorerà con una certa frequenza per il piccolo schermo, sia nelle commedie che negli sceneggiati televisivi (ad esempio Orgoglio e pregiudizio, del 1957).

Lavora, anche se saltuariamente, nell'attività di doppiaggio, presso la CDC di Roma.

La sua carriera, come attrice di cinema, termina alla fine degli anni sessanta, quando decide di lasciare i set cinematografici, anche se continua a recitare per lavori televisivi e radiofonici.

Per la televisione lavora con registi come Daniele D'Anza, Vittorio Cottafavi, Eros Macchi (ad esempio ne La bella addormentata, fiction televisiva del 1963) e Ferrero, sino all'ultimo lavoro dove è stata diretta da Mario Foglietti nella Scuola dei duri, del 1981.

Come doppiatrice, ha doppiato essenzialmente per la televisione. È stata la voce di Barbara Rush che interpretava Eudora Weldon in Flamingo Road; ha poi doppiato Constance Ford in Destini e Valerie Reynolds in Capitol; sempre in ambito di soap opera ha dato voce a personaggi di Quando si ama (Gwyneth Alden).

Negli anni sessanta è stata anche interprete di fotoromanzi sul settimanale Grand Hotel.

È morta il 1° novembre 2014 all'età di 83 anni. La sera del 31 ottobre 2014 è stata investita da un'automobile in sorpasso mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Era in compagnia dell'amica attrice Sara Franchetti che ne ha poi comunicato la morte.




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china46
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VIrginia Woolf

Virginia Adeline Woolf, nata Stephen (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941), è stata una scrittrice, saggista e attivista britannica. Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i due sessi; fu, assieme al marito, militante del fabianesimo. Nel periodo fra le due guerre fu membro del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.

Le sue più famose opere comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); nella quale ultima opera compare il famoso detto: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi.»

I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue, da scrittori del calibro di Jorge Luis Borges e Marguerite Yourcenar.

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dany61
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VIncenzo CAianiello (Aversa, 2 ottobre 1932 – Roma, 26 aprile 2002) è stato un giurista,
magistrato e politico italiano, presidente della Corte costituzionale nel 1995
e secondo ministro della Giustizia del governo Dini.
Laureato in giurisprudenza, inizialmente lavorò giovanissimo come funzionario al Ministero dell'Interno negli anni cinquanta. In seguito fu poi vincitore del concorso in magistratura ordinaria prestando le sue funzioni presso il Tribunale di Udine. Dalla magistratura ordinaria passò per concorso alla Corte dei Conti nel 1963.

Fu poi primo in graduatoria al concorso del 1965 come referendario al Consiglio di Stato. Come magistrato amministrativo fece parte dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e Presidente del TAR dell'Umbria, del TAR della Toscana e della seconda sezione esterna del TAR del Lazio.

Verso la fine degli anni settanta fu capo di gabinetto dei ministri Bucalossi, Gava e La Malfa e diresse l'Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio nel primo e nel secondo governo Spadolini.

Ritornato al Consiglio di Stato assunse la presidenza della VI sezione giurisdizionale.
È stato eletto eletto giudice della Corte Costituzionale dal Parlamento in seduta comune il 9 ottobre 1986 e ha giurato il successivo 23 ottobre; è stato eletto Presidente l'8 settembre 1995 e ha esercitato le funzioni dal giorno dopo. È cessato dalla carica il 23 ottobre 1995.[1]


Lasciata la magistratura si dedicò all'insegnamento universitario (ordinario di Diritto Amministrativo presso la LUISS) ed all'attività accademica, iscrivendosi altresì all'albo degli avvocati ma non accettando incarichi di difesa in sede giudiziale sentendosi fondamentalmente Giudice.

A breve distanza dalla fine del suo mandato presso la Corte Costituzionale fu Ministro della Giustizia nel governo Dini, a seguito della sfiducia nei confronti di Filippo Mancuso e dell'interim dello stesso Lamberto Dini.

Ancora in piena attività lavorativa morì per una breve ed improvvisa malattia nel 2002.

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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CAndiDA Morvillo

Candida Morvillo (Sorrento, 5 marzo 1974) è una giornalista e scrittrice italiana.

Editorialista del Gruppo Editoriale RCS, è stata direttrice del settimanale di cronaca rosa Novella 2000, dal giugno 2008 al 7 settembre del 2011. Fino al 2008 è stata condirettore del settimanale Visto; ha scritto per il settimanale A; ha lavorato cinque anni a Vanity Fair e, prima ancora a Oggi e Il Mattino. Ha pubblicato per Rizzoli il saggio La Repubblica delle veline, vita vezzi e vizi delle ragazze della tivvù dagli anni cinquanta ai giorni nostri.

Ha vinto, nel luglio 2006, il premio Ischia Internazionale di Giornalismo Angelo Rizzoli come miglior giornalista under 35 per la carta stampata e le agenzie. Sono sue l'intervista di coming out di Alessandro Cecchi Paone e gli scoop per Io Donna in cui ha ritrovato il figlio segreto di Maria Girani Angiolillo, Udo Franck de Beurges, e un diamante rosa da 34,64 carati - valore circa 40 milioni di euro - sparito dall'eredità del senatore Renato Angiolillo. È stata nel cast del programma di Italia 1 Cronache Marziane, condotto da Fabio Canino, come intervistatrice. Nel 2008 è opinionista nella terza edizione del reality show La talpa, condotta da Paola Perego, su Italia Uno. Nel 2011 ha condotto Telenovella su Canale Sky Lei Tv, ed è stata giurata, su Rai 1, di Miss Italia 2012. Il 4 dicembre 2013 ha raccontato la propria esperienza nei campi dei rifugiati politici in Mali all'interno del programma Mission con l'attore Francesco Pannofino. Appare spesso in programmi televisivi come commentatrice di temi di costume, società, spettacolo.





buona giornata

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lampaDINA e lampaDario
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dany61 ha scritto:

VIncenzo CAianiello (Aversa, 2 ottobre 1932 – Roma, 26 aprile 2002) è stato un giurista,
magistrato e politico italiano, presidente della Corte costituzionale nel 1995
e secondo ministro della Giustizia del governo Dini.
Laureato in giurisprudenza, inizialmente lavorò giovanissimo come funzionario al Ministero dell'Interno negli anni cinquanta. In seguito fu poi vincitore del concorso in magistratura ordinaria prestando le sue funzioni presso il Tribunale di Udine. Dalla magistratura ordinaria passò per concorso alla Corte dei Conti nel 1963.

Fu poi primo in graduatoria al concorso del 1965 come referendario al Consiglio di Stato. Come magistrato amministrativo fece parte dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e Presidente del TAR dell'Umbria, del TAR della Toscana e della seconda sezione esterna del TAR del Lazio.

Verso la fine degli anni settanta fu capo di gabinetto dei ministri Bucalossi, Gava e La Malfa e diresse l'Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio nel primo e nel secondo governo Spadolini.

Ritornato al Consiglio di Stato assunse la presidenza della VI sezione giurisdizionale.
È stato eletto eletto giudice della Corte Costituzionale dal Parlamento in seduta comune il 9 ottobre 1986 e ha giurato il successivo 23 ottobre; è stato eletto Presidente l'8 settembre 1995 e ha esercitato le funzioni dal giorno dopo. È cessato dalla carica il 23 ottobre 1995.[1]


Lasciata la magistratura si dedicò all'insegnamento universitario (ordinario di Diritto Amministrativo presso la LUISS) ed all'attività accademica, iscrivendosi altresì all'albo degli avvocati ma non accettando incarichi di difesa in sede giudiziale sentendosi fondamentalmente Giudice.

A breve distanza dalla fine del suo mandato presso la Corte Costituzionale fu Ministro della Giustizia nel governo Dini, a seguito della sfiducia nei confronti di Filippo Mancuso e dell'interim dello stesso Lamberto Dini.

Ancora in piena attività lavorativa morì per una breve ed improvvisa malattia nel 2002.






Dina & Dario
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Enza
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CAnavacciuolo ANtonino

Antonino Cannavacciuolo nasce il 16 aprile 1975 a Vico Equense, in provincia di Napoli. Inizia a lavorare nel 1992 a Sorrento, all'Hotel Ristorante "Vesuvio", e due anni più tardi si trasferisce al Ristorante "San Vincenzo", sempre nella stessa città. Nel 1995 Antonino si sposta al Nord, in provincia di Novara: dapprima entra nella cucina dell'Hotel Ristorante "San Rocco" della cittadina di Orta San Giulio, poi si sposta di qualche chilometro lavorando presso l'Hotel Ristorante "Approdo" di Pettenasco. Nel 1998 torna al Sud, venendo scelto dal Grand Hotel "Quisisana" di Capri.

A partire dal 1999 Antonino Cannavacciuolo, dopo aver prestato brevemente servizio presso l'Hotel Ristorante "La Sonrisa" di Sant'Antonio Abate, nel Napoletano, diventa chef titolare e gestore (insieme con Cinzia Primatesta, sua moglie), del Ristorante Hotel "Villa Crespi" a Orta San Giulio, situato in un palazzo moresco risalente alla fine dell'Ottocento: esso comprende un ristorante con cinquanta posti associato a "Le Soste" e "Les Grandes Tables du Monde", e un hotel di lusso a quattro stelle, quattordici camere tra Suite e DeLuxe che compongono uno Small Luxury Hotel.

In seguito, non mancano comunque esperienze all'estero: nella primavera del 2000, per esempio, Antonino lavora a Illerhausen, in Francia, presso l'"Auberge de l'Ile", che può vantare tre stelle Michelin, mentre nell'autunno dello stesso anno ha l'opportunità di osservare da vicino la cucina del Ristorante "Buerehiesel" di Strasburgo, sempre Oltralpe, a sua volta titolare di tre stelle sulla celebre guida. AncheAntonino Cannavacciuolo, comunque, viene onorato da riconoscimenti: nel 2003 ottiene una stella Michelin, ma anche le tre forchette che rappresentano il punteggio massimo concesso dalla guida del Gambero Rosso: appare, inoltre, come chef in occasione della "Cena delle 3 forchette" che viene ripresa dalle più importanti televisioni italiane.

Per il canale televisivo Gambero Rosso, che fa parte della piattaforma Sky, nel 2004 viene nominato chef esecutore della scuola di cucina della "Città del Gusto", situata a Roma; le sue apparizioni sul piccolo schermo proseguono nel 2005, quando appare in "Gusto", la rubrica culinaria del Tg5. Nel 2006 il giovane cuoco di Vico Equense entra nella squadra delle "Stelle del Piemonte", un team che raccoglie gli chef stellati della regione e che si propone di divulgare e far conoscere la gastronomia piemontese sia nel nostro Paese che all'estero. In questa veste, egli ha la possibilità di partecipare a eventi come i Giochi Olimpici Invernali di Torino, o il Premio del Cinema "Grinzane e Cavour".

Sempre nel 2006, Antonino Cannavacciuolo conquista due stelle dalla guida Michelin, mentre la guida gastronomica di Paolo Massobrio, "Golosario", lo definisce il gestore del miglior locale d'Italia nel settore "Locali di Charme", assegnandogli il premio "Accademia della Cucina". Nel 2007, dopo un viaggio a Tokyo, in Giappone, nella cucina del "New Otani Hotel", vince il Premio "Barolo & Co" e il premio "Duemilavini", che gli viene assegnato anche l'anno seguente. Antonino inizia così a farsi conoscere anche all'estero: nel 2008, per esempio, prende parte a un evento internazionale negli Emirati Arabi, all'"Hyatt Regency", mentre l'anno successivo è chiamato in Austria, a Salisburgo, dall'"Hangar7". Dopo aver ricevuto il premio "Miglior pranzo dell'anno" dalla guida dell'"Espresso" e quello di "Miglior ristorante dell'anno" dalla Guida "Bmw", nel 2010 Cannavacciuolo riceve dalla guida "I ristoranti di Bibenda" il Premio "5 baci".

Nel 2013, Antonino Cannavacciuolo viene scelto da Fox come protagonista della versione italiana di "Cucine da incubo", il programma reso noto in tutto il mondo da Gordon Ramsay: il suo scopo è quello di aiutare i ristoratori in difficoltà a rimettersi in sesto. Il tutto, ovviamente, davanti alle telecamere.



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dany61
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ANtonino CasSArà, detto Ninni (Palermo, 7 maggio 1947 – Palermo, 6 agosto 1985),
è stato un poliziotto italiano, vittima della mafia.
Nato il 7 maggio 1947, Commissario della Polizia di Stato nella questura di Reggio Calabria e poi a Trapani, dove ebbe modo di conoscere Giovanni Falcone. Fu poi vice questore aggiunto in forza presso la questura di Palermo e il vice dirigente della squadra mobile. Nel 1982 lavorava per le strade di Palermo insieme all'agente Calogero Zucchetto, nell'ambito delle indagini sui clan di Cosa nostra. In una di queste occasioni Cassarà e Zucchetto riconobbero i due killer latitanti Pino Greco e Mario Prestifilippo, ma non riuscirono ad arrestarli perché questi fuggirono.

Tra le numerose operazioni cui prese parte, molte delle quali insieme al commissario Giuseppe Montana, la nota operazione "Pizza Connection", in collaborazione con forze di polizia degli Stati Uniti.

Cassarà fu uno stretto collaboratore di Giovanni Falcone e del cosiddetto "pool antimafia" della Procura di Palermo e le sue indagini contribuirono all'istruzione del primo maxiprocesso alle cosche mafiose. Era sposato e padre di tre figli. Fu ucciso dalla mafia nel 1985, all'età di 38 anni.

L'assassinio[modifica | modifica wikitesto]
Il 6 agosto 1985, rientrando dalla questura nella sua abitazione di via Croce Rossa (al civico 81) a Palermo a bordo di un'Alfetta e scortato da due agenti, scese dall'auto per raggiungere il portone della sua abitazione quando un gruppo di nove uomini armati di fucile AK-47, appostati sulle finestre e sui piani dell'edificio in costruzione di fronte alla sua palazzina (al civico 77), sparò sull'Alfetta. L'agente Roberto Antiochia, che era uscito dall'auto per aprire lo sportello a Cassarà, venne violentemente colpito dagli spari e morì, e Natale Mondo restò illeso (ma sarebbe stato ucciso anch'egli il 14 gennaio 1988). Cassarà, colpito dai killer quasi contemporaneamente ad Antiochia, spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l'accaduto insieme alla figlia dal balcone della propria abitazione. Antonino Cassarà è seppellito nel Cimitero di Sant'Orsola a Palermo. Dopo l'assassinio (o contemporaneamente a esso) sparisce in questura la sua agenda dove si presume fossero annotate importanti informazioni.


La prima pagina del quotidiano la Repubblica, il giorno dopo l'agguato
Il 17 febbraio 1995, la terza sezione della Corte d'Assise di Palermo ha condannato all'ergastolo cinque componenti della Cupola mafiosa (Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia) come mandanti del delitto.

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Enza
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SAnto Versace

Santo Versace (Reggio Calabria, 2 gennaio 1945) è un imprenditore, dirigente d'azienda e politico italiano.

Santo Versace è fratello maggiore del noto stilista Gianni Versace e di Donatella Versace, e come loro nasce a Reggio Calabria, dove dal 1958 si occupa degli affari di famiglia.[1] Nel frattempo coltiva la passione per lo sport giocando a basket nella Viola Reggio Calabria[1] e fa politica nel Partito Socialista Italiano.

Nel 1968 si laurea in Economia e Commercio all'Università di Messina[1] e trova il suo primo impiego alla filiale di Reggio Calabria della Banca di Credito Italiano.[1]

Nel 1976 si trasferisce definitivamente a Milano dove inizia a lavorare a tempo pieno con il fratello. A distanza di un anno avviene l'apertura ufficiale della Gianni Versace SpA.[1] Santo Versace è presidente della società dalla sua costituzione ed è stato amministratore delegato fino al 2004 . Possiede una quota societaria del 30%.

Dal 1998 è azionista della Viola Basket di Reggio Calabria, società sportiva della sua città. Dal giugno 1998 all'ottobre 1999 è stato "Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana". È Presidente di Operation Smile Italia Onlus, associazione di medici e volontari che si occupa di bambini con malformazioni del volto in 70 Paesi del mondo.

Divorziato e padre di due figli, Francesca e Antonio, a sua volta padre di Ramona, vive con la compagna Francesca De Stefano, avvocato.

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto alla Camera dei deputati per la lista del Popolo della Libertà in Calabria.

Il 26 luglio 2011, durante l'iter di approvazione del disegno di legge proposto volto ad introdurre l'aggravante di omofobia nel codice penale italiano[2], esprime in suo voto contrario[3] alla pregiudiziale di costituzionalità proposta da Rocco Buttiglione e sostenuta dalla maggioranza.

Lascerà il Popolo della Libertà il 29 settembre 2011 con una lettera indirizzata al capogruppo alla camera Fabrizio Cicchitto e al Presidente della Camera Gianfranco Fini aderendo al Gruppo Misto.[4] Il 14 ottobre 2011 afferma che avrebbe negato la fiducia al Governo collocandosi di fatto all'opposizione. L'8 novembre 2011, è uno dei deputati della maggioranza che non vota il Rendiconto Generale dello Stato 2010 portando alla crisi del Governo Berlusconi IV e le conseguenti dimissioni del premier. Il 12 novembre, durante la votazione della legge di stabilità, annuncia di aderire a Alleanza per l'Italia. Lascia l'API il 17 luglio 2012.

Ha dato il nome alla legge Reguzzoni-Versace, avendo contribuito insieme al deputato leghista Marco Reguzzoni alla stesura delle legge che disciplina l'etichettatura "Made in Italy" ed introduce l'obbligo della tracciabilità delle lavorazioni tessili.

Il 9 marzo 2014 viene eletto per acclamazione Presidente dell'Assemblea Nazionale di Fare per Fermare il Declino. Nel frattempo si avvicina al movimento politico Italia Unica di Corrado Passera.




CO
buona serata

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china46
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COrrado TeDEschi (Livorno, 20 luglio 1952) è un conduttore televisivo e attore teatrale italiano.
Figlio di un ufficiale di marina, Tedeschi si mosse per i primi dieci anni della sua vita tra varie basi in giro per l'Italia.

Dopo aver provato la carriera di calciatore (ha giocato nel ruolo di attaccante nelle giovanili della Sampdoria), studia da attore (si diploma all'accademia del Teatro Stabile di Genova) e intanto si esibisce come animatore e presentatore in radio e televisioni private liguri con il soprannome di "Dado", fino a quando vince il concorso della RAI "Un volto per gli anni 80", ottenendo un ruolo brillante nel programma di Rai Uno Musica d'estate (1984).
Dopo un'apparizione come concorrente nel gioco preserale di Rete 4 M'ama non m'ama condotto da Marco Predolin, comincia la sua avventura nelle reti Mediaset come presentatore del gioco a quiz pomeridiano di Canale 5 Doppio Slalom. È un grande successo che prosegue dal settembre del 1985 al giugno del 1990, quando lascia la conduzione a Paolo Bonolis, per prendere il posto di Marco Predolin ne Il gioco delle coppie trasmesso su Canale 5. Questo gioco a quiz ha anche una versione estiva, e si conclude nel 1992. Dopo aver condotto diverse altre serate, specializzandosi in concorsi di bellezza, primo fra tutti Miss Italia del 1986 insieme a Marco Columbro su Italia 1, conduce sempre per la stessa rete il telegiornale sportivo Studio Sport e dal 1996 al 1999 Italia 1 Sport, mentre nella stagione 1995/1996 è al fianco di Licia Colò in Paese che vai in onda su Canale 5.Nel 1993 fu vittima di scherzi a parte. Nel Raffaella Carrà Show (1988) su Canale 5, si occupa dei collegamenti esterni. Prende parte anche a Buona Domenica con Lorella Cuccarini, a Stranamore, a Sabato al circo. Nel 2000, sull'emittente privata Antenna Tre conduce la trasmissione sportiva Antenna 13. Intanto il teatro da passione diventa sempre di più la sua principale occupazione. Dopo numerose esperienze, nel 1999 diventa primo attore del Teatro Parenti di Milano: da allora continua a dividersi fra teatro e televisione, dove ritorna alla Rai, da dove era partito, e conduce molti eventi tra cui il "Premio Stefania Rotolo". Su Rai 3 nel 2001, 2002 e 2003 conduce Cominciamo bene estate insieme a Ilaria D'Amico e nella stagione 2001-2002 conduce sempre sulla stessa rete Giorno dopo giorno.

Nel 2003 prende il posto di Toni Garrani alla conduzione, insieme alla giornalista Elsa Di Gati, di Cominciamo bene sino al 2005, quando al suo posto arriva Fabrizio Frizzi, mentre lui passa su Rai Uno per condurre insieme a Sonia Grey Sabato, domenica e... la tv che fa bene alla salute. Nell'autunno 2010 affianca Francesca Senette alla conduzione di Tandem.

Dall'11 giugno 2012[1] Corrado Tedeschi è uno dei conduttori di Vero Capri, canale televisivo presente al numero 55 del digitale terrestre con i programmi Cucina, Moda, Salute, Storie, Casa, Gossip, Hobby, Viaggi insieme a Marco Columbro, Laura Freddi, Marisa Laurito, Maria Teresa Ruta, Alba Parietti, Zuzzurro e Gaspare e Margherita Zanatta, sotto la direzione artistica di Maurizio Costanzo. Nell'autunno 2013 Tedeschi, assieme a tutti gli altri conduttori dell'emittente, abbandona Vero Capri a seguito della sua trasformazione in canale tematico in cui vengono trasmesse solo telenovelas con conseguente chiusura di tutti i programmi autoprodotti dallo stesso.

Nel 2013 torna quindi in teatro con Trappola mortale, con Ettore Bassi e Miriam Mesturino.
notte
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dany61
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DEanna JAckson (Brewton, 15 dicembre 1979) è un'ex cestista statunitense, professionista nella WNBA.

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JAda Koren Pinkett Smith (Baltimora, 18 settembre 1971) è un'attrice e cantante statunitense.

Figlia di Robsol Pinkett Jr., che lavora per una compagnia di costruzioni, e di Adrienne Banfield, infermiera. Si è diplomata in teatro, danza e coreografia alla "Baltimore School for the Arts", in quella occasione conosce il rapper Tupac Shakur, con il quale stringerà una forte amicizia. Decide di abbandonare gli studi per dedicarsi alla carriera di attrice. Poi si sposerà con Will Smith.

Dopo aver partecipato ad un episodio della serie 21 Jump Street, inizia a lavorare costantemente nella sit-com Tutti al college, spin-off de I Robinson, dove interpretava Lena James. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1993 nel film Nella giungla di cemento. Nel 1996 lavora al fianco di Eddie Murphy ne Il professore matto, mentre l'anno seguente recita nell'horror Scream 2.



KO

sera
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dany61
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KOji YaMAse (Sapporo, 22 settembre 1981) è un calciatore giapponese,
centrocampista del Kawasaki Frontale.

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MAria STuarda

Marìa Stuarda (ingl. Mary Stuart o M. queen of Scots) regina di Scozia. - Figlia (Linlithgow 1542 - Fotheringay Castle, Northamptonshire, 1587) di Giacomo V e di Maria di Lorena. Mandata in Francia (1548) perché fosse sottratta al fidanzamento con Edoardo d'Inghilterra voluto da Enrico VIII, M. vi fu educata alla corte di Enrico II e fidanzata col delfino Francesco, che poi sposò nell'apr. 1558. Bella, di carattere energico, seppe tener testa alle difficoltà che Caterina de' Medici, avversa al partito dei Guisa, cui M. era legata da rapporti di parentela, le opponeva, dominando il debole marito. La morte di Francesco II (5 dic. 1560) la fece però attenta alla situazione in Scozia, dove si era favorevolmente conclusa, con l'aiuto di Elisabetta d'Inghilterra, la lotta per la proclamazione del protestantesimo; M. si rifiutò di riconoscere il trattato di Edimburgo, in base al quale erano stati espulsi i Francesi, ma accettò l'invito dei lord protestanti, presto delusi dell'amicizia di Elisabetta, e nell'agosto 1561 sbarcò a Leith. Furono anni tranquilli: la collaborazione fra i lord protestanti e M. fu cementata dall'appoggio del conte di Moray e dell'ala moderata dei protestanti scozzesi, che consentì a M. la personale professione del culto cattolico e una generale politica di tolleranza religiosa. Il difficile equilibrio (la pressione dei circoli cattolici su M. non era meno forte del violento estremismo di J. Knox) fu rotto quando M., che aveva rifiutato un matrimonio col conte di Leicester proposto da Elisabetta, sposò, incurante dell'opposizione protestante, Enrico Darnley, il capo dei cattolici scozzesi (1565); poi sconfisse Moray, che si rifugiò in Inghilterra. La grave situazione fu complicata dall'ambizione del debole Darnley a farsi proclamare principe-consorte e dall'improvvisa passione di M. per il suo segretario Davide Rizzio; una breve alleanza di Darnley con i nobili protestanti, sempre più irritati dai tentativi di restaurazione cattolica di M., portò all'assassinio di Rizzio (1566) e poi si sfasciò. M. diede una nuova prova del carattere tutto passionale e non politico della sua azione; riconciliatasi col marito (il 19 giugno le nasceva il figlio Giacomo), riuscì a scindere l'opposizione dei nobili, e con l'aiuto dei conti di Bothwell, di Huntly e di Atholl tornò a Edimburgo dal suo rifugio di Dunbar, iniziando una relazione con Bothwell, che fu l'inizio della catastrofe. Darnley fu assassinato (9 febbr. 1567), e nel maggio successivo, dopo avventurose vicende, M. sposò, secondo il rito protestante, Bothwell. La violenta opposizione dei nobili, che vincitori a Carberry Hill costrinsero M. all'abdicazione e al ritiro a Lochleven, travolse la sua testarda resistenza e, sconfitta ancora a Langside, M. cercò rifugio in Inghilterra presso Elisabetta. L'avversione personale per la regina cattolica, che aveva in varie occasioni mostrato di non voler rinunciare ai suoi diritti al trono inglese, fu contenuta dall'imbarazzo politico di Elisabetta che non voleva immischiarsi nella punizione di una regina; e per un momento si pensò di risolvere la difficile situazione sposando M. col duca di Norfolk. Un progetto che fallì presto, mentre M. tentava disperati complotti con i Guisa e con Filippo II di Spagna, finché, compromessasi imprudentemente nella congiura di A. Babington, nell'ott. 1586 fu processata e (11 ottobre) condannata a morte. Dopo molte esitazioni, Elisabetta si decise a firmare il decreto di morte, che fu eseguito il 7 febbraio 1587.









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dany61
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STeven CHerundolo (Rockford, 19 febbraio 1979) è un ex calciatore statunitense, di ruolo difensore.
È stato la bandiera e il capitano dell'Hannover 96,
e ha vestito la maglia della Nazionale statunitense durante tutta la carriera.
Nasce a Rockford, in Illinois, ma cresce a San Diego, in California, dove frequenta la Mount Carmel High School[1].

Nel 1997 diventa un giocatore di calcio universitario all'Università di Portland, nonostante il suo grande sogno fosse quello di diventare un giocatore di baseball[1].

Dopo due anni di università viene notato dai tedeschi dell'Hannover 96 che lo ingaggiano nel 1999[1].

Nella stagione 2001-2002 vince la 2.Bundesliga e ottiene la promozione in massima serie giocando da titolare[1]. Nella stagione 2004-2005 segna il suo primo gol in Bundesliga nella partita vinta per 2-0 in casa del Borussia Mönchengladbach[1].

Nella stagione 2010-2011 l'Hannover arriva quarto in campionato dopo aver lottato a lungo per la qualificazione alla Champions League: questa posizione in classifica è un record per la società della Bassa Sassonia.

Il 9 agosto 2014 si ritira dal calcio giocato. Totalizza 423 presenze con la maglia dell'Hannover in tutte le competizioni ufficiali.

Nazionale
Debutta in nazionale l'8 settembre 1999 contro la Giamaica. Nel 2002 viene convocato per i Mondiali e l'anno successivo per la Confederations Cup.

Nel 2005 gioca la sua prima CONCACAF Gold Cup e la vince battendo in finale Panamá ai rigori. Nel 2006 partecipa per la seconda volta ai Mondiali ma salta la vittoriosa Gold Cup del 2007. Il 22 marzo dello stesso anno segna il suo primo gol in nazionale al Westfalenstadion di Dortmund in un'amichevole persa 4-1 contro la Germania.

Nel 2010 partecipa per la terza volta ai Mondiali e dopo aver concluso il girone al primo posto viene eliminato agli Ottavi di finale dal Ghana

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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CHris ELliott

Christopher Nash "Chris" Elliott (New York, 31 maggio 1960) è un comico, attore e scrittore statunitense.

Elliott nacque a New York, figlio di Lee e Bob Elliott, che fu un noto comico della coppia Bob e Ray. Frequentò il National Theater Institute nel 1979. Elliott divenne noto negli anni ottanta, quando era uno scrittore e performer in Late Night with David Letterman. Elliott si sposò nel 1986 ed ebbe due figli. Nel 1990, Elliott partecipò alla serie televisiva Get a Life. Nel 1994 Elliott girò il suo primo film, Cabin Boy, prodotto da Tim Burton. Nel novembre 2008, sua figlia, Abby Elliott si è unita al cast del Saturday Night Live. Ha scritto quattro libri.






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lampaDINA e lampaDario
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ELiyahu ben Shlomo ZalmAN (Gaon di Vilna)


6,12 KB
Il ritratto autentico di
Eliyahu ben Shlomo Zalman


Elijah o Eliyahu ben Shlomo Zalman Kremer
più conosciuto come "Il Gaon di Vilna " in Ebraico - "Il genio di Vilna"
oppure come il Gra (acronimo ebraico per Gaon Rabbi Eliyahu),
Vilnius, 23 aprile 1720
– Vilnius, 9 ottobre 1797
è stato un rabbino, kabbahlista, talmudista, halakhista
ebreo lituano.

Fu uno dei rabbini maggiormente competenti degli ultimi secoli.
Egli si dimostrò un eccellente talmudista, Halachista,
studioso e maestro di Kabbalah, soprattutto fu il leader del
mondo Ebraico anti-Chassidico. Nella lingua Ebraica si fa
riferimento a lui come ha'Gaon ha'Chasid mi'Viln, "il buon genio da Vilna".

Egli fu una delle più influenti autorità Rabbiniche sin dal Medioevo e,
sebbene fosse già apprezzato dai saggi che lo conoscevano con il
suo Acronimo, iniziò a essere sostenuto da molte autorità dopo
che divenne un membro del Rishonim (l’autorità Rabbinica del Medioevo).
Numerosi gruppi di persone, compresi molte yeshivot,
sostennero la serie riti e costumi Ebraici (minhag), il "minhag ha-Gra,"
che prendono il suo nome, anche considerati da molti per
essere il prevalente minhag di Gerusalemme.
Il Gaon scrisse anche di matematica, fu infatti esperto nelle opere
di Euclide e incoraggiò un suo allievo, Rabbi Baruch di Shklov,
a tradurre le grandi opere di matematica in Ebraico.

Nato a Vilnius, Lituania, il Gaon mostrò uno straordinario talento
quando era ancora bambino. Col tempo, quando aveva circa vent’anni,
i rabbini gli sottoponevano i loro più difficoltosi problemi halakhici,
per la soluzione.
Egli fu un copioso autore, scrivendo lavori sul Talmud Babilonese,
come Biurei ha-Gra ("Le elaborazioni del Gra"),
un commento sul Mishnah (Shenoth Eliyahu, "Gli anni di Elijah")
e delle intuizioni sul Pentateuco, intitolate Adereth Eliyahu
("Lo Splendore di Elijah"). Diverse opere cabalistiche hanno
commentari fatti a suo nome ed i commentari dei Proverbi e altri
libri del Tanakh vennero da lui scritti più tardi nel corso della sua vita.
Nessuno di questi scritti è stato pubblicato prima della sua morte.
Quando l’Ebraismo Chassidico divenne influente nella sua città natale,
il Vilna Gaon, unendo i rabbini e i capi delle comunità Polacche conosciute
col nome di Mitnagdim, prese provvedimenti per tenere sotto controllo
l’influenza Chassidica.
Nel 1777, a Vilna, fu lanciata una delle prime
scomuniche contro il Chassidismo.
Essendo convinto che lo studio della Torah è "la vera vita dell’Ebraismo"
e che il suo studio deve essere fatto in maniera scientifica e non
solo nel semplice metodo scolastico, il Gaon incoraggiò il suo studente
prediletto, Rabbi Chaim Volozhin, a fondare una yeshiva
(un collegio) nel quale doveva essere insegnata la letteratura rabbinica.
Il collegio venne inaugurato a Volozhin nel 1803,
qualche anno dopo la morte del Gaon, e rivoluzionò lo studio
della Torah con conseguente impatto sull’Ebraismo Ortodosso.

Nato a Vilnius, Lituania, il Gaon mostrò uno straordinario talento quando
era ancora bambino.
Alla tenera età di tre anni egli imparò la Bibbia a memoria.
All’età di sette anni gli fu insegnato il Talmud da Moses Margalit,
rabbino di Kedainiai nonché autore di un commentario al Talmud
di Gerusalemme.
Si dice che avesse già imparato molti trattati a memoria.
Il Vilna Gaon era molto conosciuto per avere una memoria fotografica.
Dall’età di otto anni studiò astronomia nel tempo libero.
Dall’età di dieci anni continuò i suoi studi senza l’aiuto di un
insegnante e a 11 anni si impegnò a imparare il Talmud a memoria.
Quando raggiunse un’età più matura Ellijah girovagò per varie parti
della Polonia e della Germania, come era consuetudine dei Talmudisti
di quel tempo. Col tempo, quando aveva circa vent’anni,
i rabbini gli sottoponevano i loro più difficoltosi problemi halakhici
per la soluzione.
Studiosi Ebrei e non-ebrei ricercarono le sue intuizioni
in matematica e astronomia. Egli fece ritorno alla sua città natale
nel 1748 avendo ormai acquisito una fama considerevole.


Il Gaon applicò al Talmud e alla letteratura rabbinica un appropriato
metodo filologico.
Egli fece un tentativo verso un esame critico del testo; e quindi,
molto spesso con il solo riferimento a un passo parallelo,
o con una correzione del testo, riscrisse deboli decisioni prese
dai suoi predecessori rabbinici.
Egli dedicò molto tempo allo studio della Bibbia Ebraica e della grammatica
Ebraica e fu un sapiente nelle scienze secolari,
arricchendo queste ultime con il suo originale contributo.
I suoi allievi e amici vollero seguire la sua stessa linea e il suo stesso
semplice metodo di studio.
Egli li esortò anche a non trascurare le scienze secolari,
sostenendo che all’Ebraismo si poteva arrivare solo studiandolo.
Il Gaon fu anche attratto dallo studio della Kabbalah;
le sue controversie con l’Ebraismo Chassidico quindi non
nascevano da un rifiuto del misticismo ma da una profonda differenza
di interpretazione dei suoi insegnamenti,
in particolare riguardo ai rapporti con halakhah e l’Ashkenazic minhag.

Il Gaon di Vilna fu molto modesto e obiettivo; egli rifiutò la carica di rabbino
sebbene gli sia stata spesso offerta in termini lusinghieri.
Nel corso dei suoi ultimi anni di vita egli rifiutò anche di dare
approvazioni sebbene questo fosse un privilegio dei grandi rabbini;
egli pensava troppo umilmente di se stesso per decidere di assumere
una tale autorità. Egli fece vita ritirata, tenendo conferenze,
di tanto in tanto, per una ristretta cerchia di allievi.
Nel 1755, quando il Gaon aveva solo trent’anni, Jonathan Eybeschütz,
che all’epoca aveva 60 anni, si affidò a lui perché esaminasse e
decidesse riguardo ai suoi amuleti che erano stati oggetto di discordia
fra lui e il Rabbino Jacob Emden.
Il Gaon di Vilna, in una lettera a Eybeschütz,
stabilì che, sebbene in piena solidarietà con lui, egli non credeva che le parole
provenienti da uno straniero come lui, che non aveva neanche il vantaggio
dell’età matura, potessero essere di alcuna rilevanza fra le parti contendenti…
… Esiste una statua del Vilna Gaon e una strada a lui dedicata a Vilnius,
il luogo della sua nascita e anche della sua morte.
Anche suo figlio Abraham fu uno studente degno di nota.


buona domenica

Dina & Dario
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china46
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Inserito il - 14/12/2014 : 15:45:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ANnibale Carracci (Bologna, 3 novembre 1560 – Roma, 15 luglio 1609) è stato un pittore italiano.
In antitesi con gli esiti ormai sterili del tardomanierismo, si propose il recupero della grande tradizione della pittura italiana del primo Cinquecento, riuscendo in un’originale sintesi delle molteplici scuole del nostro rinascimento maturo: Raffaello, Michelangelo, Correggio, Tiziano e il Veronese sono tutti autori che ebbero notevole influsso sull’opera del Carracci. La riproposizione e, al tempo stesso la modernizzazione, di questa grande tradizione, unitamente al ritorno dell’imitazione del vero, sono i fondamenti della sua arte. Con Caravaggio e Rubens, pose le basi per la nascita della pittura barocca, di cui fu uno dei padri nobili

Di fondamentale importanza nello sviluppo della sua carriera furono i rapporti con il cugino Ludovico e il fratello Agostino – entrambi dotatissimi pittori – con i quali, agli esordi, tenne bottega comune e con cui collaborò, a più riprese, anche in seguito.


Buona sera
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Enza
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Inserito il - 14/12/2014 : 18:52:20  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
CIccolella JUde

Richard Jude Ciccolella, conosciuto in ambito recitativo come Jude Ciccolella (Burlington, 30 novembre 1947, è un attore statunitense.

Principalmente noto come attore caratterista, durante la sua carriera ha ottenuto anche ruoli importanti, come quello di Mike Novick nella serie televisiva 24.

Jude Ciccolella nasce a Burlington nel Vermont, figlio di Dick Ciccolella, "leggenda sportiva" e allenatore di baseball. Nel 1961 si iscrisse alla Christian Brothers Academy di Albany, dove, seguendo le orme di suo padre e di suo fratello Thomas, eccelse nel baseball, entrando anche a far parte della CBA Hall of Fame. Nel 1971, dopo essersi laureato all'Università Brown di Providence ed aver lavorato per due anni per il Dipartimento dei servizi sociali della Contea di Albany, si iscrisse alla Temple University di Philadelphia dove ottenne il suo Master of Fine Arts in teatro.

La carriera dell'attore inizia nel 1985, anno in cui recita nel ruolo di Gaffer nel film diretto da Nicolas Roeg La signora in bianco. Sempre nello stesso anno partecipa anche a due film per la televisione e ad un episodio della serie televisiva Un giustiziere a New York. Da quel momento in poi iniziò ad apparire in numerose produzioni, sia televisive che cinematografiche.

È ricordato principalmente per le apparizioni nei film Americani (1992), Le ali della libertà (1994), A proposito di donne (1995), Una folle stagione d'amore (1995), Prove apparenti (1996), Flawless - Senza difetti (1999), Star Trek: La nemesi (2002), High Crimes - Crimini di stato (2002), The Terminal (2004), The Manchurian Candidate (2004), Sin City (2005) e Premonition (2007).

Per quanto riguarda le sue apparizioni televisive lo si può vedere spesso come guest star in serie televisive come Law & Order - I due volti della giustizia, New York Undercover, New York Police Department, Viper, Walker Texas Ranger, The Others, 100 Centre Street, E.R. - Medici in prima linea, Tutti odiano Chris, Prison Break, NCIS - Unità anticrimine, CSI - Scena del crimine e Dr. House - Medical Division. Tra il 2001 e il 2006 ha interpretato il ruolo per cui è maggiormente conosciuto dal grande pubblico, ossia quello del capo di Stato maggiore Mike Novick nella serie televisiva 24. Ha interpretato questo ruolo nelle prime cinque stagioni della serie (ad escusione della terza), per un totale di 59 episodi.

Nel 2014 recita in Sin City - Una donna per cui uccidere.




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china46
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Inserito il - 14/12/2014 : 22:45:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di china46 Invia a china46 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
JUne Carter Cash

Valerie June Carter Cash (Maces Springs, 23 giugno 1929 – Nashville, 15 maggio 2003) è stata una cantautrice, attrice e comedian statunitense.

Valente musicista, suonava la chitarra, il banjo e l'autoharp.

Sposata per trentacinque anni con il cantante Johnny Cash (con il quale si era unita in matrimonio nel 1968), è stata a sua volta una star della country music. La sua famiglia di origine - nome storico della musica Country and Western e del bluegrass - è conosciuta con l'appellativo di The Carter Family.

La sua morte, all'età di 73 anni, è avvenuta quattro mesi prima di quella del marito, a seguito di complicazioni sopraggiunte durante la sostituzione di una valvola cardiaca.

L'ultimo riconoscimento attribuito a June Carter - sigillo di una lunga e fortunata carriera artistica - è stato, nel 1999, il premio Grammy per l'album Press On. Wildwood Flower, il disco inciso poco prima della morte, è stato pubblicato postumo e premiato anch'esso con due premi Grammy. Contiene estratti del film girato durante le sessioni di registrazione al quartier generale della The Carter Family ad Hiltons, Virginia.

È sepolta al Jardines Hendersonville Memory di Hendersonville, Tennessee.

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lampaDINA e lampaDario
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china46 ha scritto:

JUne Carter Cash

Valerie June Carter Cash (Maces Springs, 23 giugno 1929 – Nashville, 15 maggio 2003) è stata una cantautrice, attrice e comedian statunitense.

Valente musicista, suonava la chitarra, il banjo e l'autoharp.

Sposata per trentacinque anni con il cantante Johnny Cash (con il quale si era unita in matrimonio nel 1968), è stata a sua volta una star della country music. La sua famiglia di origine - nome storico della musica Country and Western e del bluegrass - è conosciuta con l'appellativo di The Carter Family.

La sua morte, all'età di 73 anni, è avvenuta quattro mesi prima di quella del marito, a seguito di complicazioni sopraggiunte durante la sostituzione di una valvola cardiaca.

L'ultimo riconoscimento attribuito a June Carter - sigillo di una lunga e fortunata carriera artistica - è stato, nel 1999, il premio Grammy per l'album Press On. Wildwood Flower, il disco inciso poco prima della morte, è stato pubblicato postumo e premiato anch'esso con due premi Grammy. Contiene estratti del film girato durante le sessioni di registrazione al quartier generale della The Carter Family ad Hiltons, Virginia.

È sepolta al Jardines Hendersonville Memory di Hendersonville, Tennessee.








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china46
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Judith El Zein è un'attrice francese .

Dopo la formazione musicale (pianoforte), Judith El Zein è stata costituita nel Cours Florent poi alla Scuola Nazionale di Arti e Tecniche del Teatro (ENSATT) 1 . Judith El Zein è divisa da tra cinema, teatro e televisione. Ha coadapté anche con Laurent Lafitte musicale supplementare ( She Loves Me ), creata nel teatro a Parigi nel settembre 2010.

EL
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dany61
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Inserito il - 15/12/2014 : 06:32:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di dany61 Invia a dany61 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ELéonore DEsmier d' Olbreuse (Niort, 3 gennaio 1639 – Castello di Celle, 5 febbraio 1722) fu la moglie di Giorgio Guglielmo, duca di Brunswick-Lüneburg, e nonna di Giorgio II di Gran Bretagna; fu inoltre la bisnonna di Federico il Grande. Fu Contessa di Wilhelmsburg dal 1674 e Duchessa di Brunswick-Lüneburg dal 1676. Il suo nome è un'eredità delle sue antiche origini dell'Europa Orientale, e significa «vera e perpetua bellezza».
Éléonore d'Esmier d'Olbreuse nacque nel castello d'Olbreuse nelle Deux-Sèvres, vicino a Niort, in Francia, in una famiglia ugonotta della bassa nobiltà. I genitori erano Alexandre d'Esmier d'Olbreuse e Jacquette Poussard du Bas-Vandré et de Saint-Marc. Essa si recò alla corte reale a Parigi come dama di compagnia al servizio di Marie de La Tour d'Auvergne, duchessa di Thouars, il cui figlio, nel 1648, aveva sposato Emilia d'Assia-Kassel, figlia a sua volta di Guglielmo V d'Assia-Kassel.

Nell'inverno del 1664 Éléonore accompagnò la Duchessa di Thouars a visitare il figlio a Kassel; qui la bella Éléonore incontrò lo scapolo Giorgio Guglielmo, duca di Brunswick-Lüneburg, che immediatamente se ne innamorò.

Essa divenne quindi la sua amante e ricevette il titolo di Signora di Harburg. Nel 1666 nacque Sofia Dorotea, la loro unica figlia; nel 1674 la bambina venne legittimizzata ed Éléonore venne creata Duchessa di Wilhelmsburg. Due anni più tardi la coppia poté finalmente sposarsi; il loro fu un matrimonio felice.

Nel 1682 Sofia Dorotea, per ragioni dinastiche, sposò il cugino Giorgio Luigi, figlio di Ernesto Augusto, elettore di Hannover, fratello di suo padre Giorgio Guglielmo. Il matrimonio si rivelò un disastro: Sofia venne infine imprigionata dal marito nel castello di Ahlden per il resto della sua vita. Durante gli ultimi anni della sua vita, Éléonore si prese cura della figlia e cercò di ottenerne il rilascio, senza successo.

Éléonore d'Esmier d'Olbreuse morì il 5 febbraio 1722, quasi cieca, nel castello di Celle; menzionò 342 persone nel suo testamento. Essa è sepolta nella Stadtkirche St. Marien a Celle.

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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china46
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DEnzel Hayes Washington Jr. (Mount Vernon, 28 dicembre 1954) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense.

Ha recitato da protagonista in molti film impegnati come Grido di libertà, Malcolm X, Philadelphia e Hurricane - Il grido dell'innocenza. Ha vinto l'Oscar al miglior attore non protagonista per il film Glory - Uomini di gloria e quello come miglior attore, dopo tre nomination nel 1987, 1992 e 2000, per l'interpretazione in Training Day (2002).

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Enza
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DEniSE Darcel

Denise Darcel, nome d'arte di Denise Billecard (Parigi, 8 settembre 1924 – Los Angeles, 23 dicembre 2011), è stata un'attrice cinematografica e cantante francese naturalizzata statunitense.

Dopo gli studi all'Università di Digione, Denise Darcel debuttò nel mondo dello spettacolo come cantante di cabaret e di night club in Francia[1] nel periodo immediatamente successivo al termine della seconda guerra mondiale. Dopo il matrimonio con l'americano Peter Crosby, nel 1947 raggiunse Hollywood ed esordì sugli schermi americani con un breve ruolo di cantante nel dramma La donna del traditore (1948) di Delmer Daves, ambientato durante un processo in Francia ai collaborazionisti, mentre l'anno successivo apparve in un eccellente film bellico, Bastogne (1949) di William A. Wellman, accanto a Van Johnson, John Hodiak e George Murphy. Contemporaneamente riscosse un buon successo a Broadway nella commedia Pardon Our French, in scena nella stagione 1950-1951.

La provocante bellezza e il fascino europeo consentirono all'attrice di proseguire la carriera cinematografica e di ottenere ruoli di sensuale seduttrice come quello di Lola nell'avventuroso Tarzan e le schiave (1950, accanto a Lex Barker e nella commedia Avvocato di me stesso (1953), al fianco di Glenn Ford, ma anche di indomita eroina del western in Donne verso l'ignoto (1951), che William A. Wellman trasse da un soggetto scritto da Frank Capra[1]. Nel film la Darcel impersonò Fifi Danon, una delle intrepide componenti di una carovana di sole donne che, con l'ausilio del capo convoglio interpretato da Robert Taylor, attraversa le selvagge terre dell'Ovest americano per raggiungere e sposare un gruppo di coloni mai conosciuti prima[1].

Nel 1953 la Darcel apparve anche nel musical Nebbia sulla Manica (1953), interpretato da Esther Williams, e ottenne il ruolo di protagonista nell'avventura in costume Fiamme a Calcutta (1953), in cui interpretò Suzanne Roget, un'intrepida ragazza francese che nell'India settecentesca combatte l'usurpatore del trono di un sultanato e si innamora di un ufficiale (Patric Knowles). L'anno successivo la carriera dell'attrice giunse all'apice grazie al western Vera Cruz (1954) di Robert Aldrich, ambientato sullo sfondo della rivoluzione messicana del 1866. Affiancata agli avventurieri yankee impersonati da Gary Cooper e Burt Lancaster, rispettivamente un onesto ex ufficiale sudista e un cinico mercenario, la Darcel interpretò il ruolo di Marie Duvarre, una vivace e seducente contessa francese che senza troppi scrupoli fa il doppio gioco nella vicenda che si snoda intorno al tesoro imperiale, ambito sia dai guerriglieri di Benito Juarez che dai sostenitori dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo (George Macready).

Malgrado il riscontro sfavorevole della critica, Vera Cruz ottenne grande successo al botteghino[2], tuttavia la Darcel non ottenne ulteriori scritture di rilievo. Nella seconda metà degli anni cinquanta lavorò in alcuni spettacoli televisivi come The Martha Raye Show (1954), The Milton Berle Show (1956) e Tightrope (1960), ed apparve sugli schermi cinematografici in un'unica altra occasione, per l'avventura bellica Sette donne dall'inferno (1961), nel ruolo di Claire Oudry, una delle sette donne che fuggono da un campo di concentramento giapponese e dopo varie peripezie riescono a raggiungere le linee americane.

Dopo un'ultima apparizione televisiva nel telefilm Combat! (1963), la Darcel abbandonò la recitazione e ritornò agli spettacoli dal vivo. Per un breve periodo fece la spogliarellista nei teatri della West Coast, con apparizioni a San Francisco, Las Vegas, Oakland e Los Angeles, quindi tornò ai circuiti del cabaret e dei night club come cantante. Riapparve sulle scene teatrali soltanto nel 1991, nel ventennale del musical Follies di Stephen Sondheim, in scena a Los Angeles a cura del Long Beach Civic Light Opera. Nel ruolo di Solange La Fitte, la Darcel apparve anche nelle successive rappresentazioni dell'opera a Houston e a Seattle.

Cittadina americana dal 1952, dopo i due matrimoni con Peter Crosby e con Richard Vance, terminati entrambi con il divorzio, la Darcel si risposò nel 1990 con George Simpson Jr., che morì nel 2003.

Madre di due figli, Chris e Craig, l'attrice è morta il 23 dicembre 2011 a Los Angeles, all'età di ottantasette anni, a seguito di un aneurisma.






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china46
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SErena AUtieri (Napoli, 4 aprile 1976) è un'attrice, cantante e conduttrice televisiva italiana.

Nata nel quartiere Soccavo di Napoli, fin da bambina studia danza classica, canto e recitazione. Nel 1997 incide il suo primo CD intitolato Anima soul. Diplomatasi all’Istituto d’Arte di Napoli, frequenta la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II, intraprendendo contemporaneamente la sua carriera di attrice e recitando in diversi spettacoli teatrali. Nel 1998 entra nel cast della soap opera di Rai 3, Un posto al sole, interpretando il ruolo della cantante Sara De Vito. Nel 2001 ha affiancato come valletta Alberto Castagna nella conduzione del programma di punta di Canale 5 Stranamore. Tra il 2001 e il 2002 è tra i protagonisti della prima e seconda serie di Vento di ponente, entrambe trasmesse da Rai 2. Ancora su Rai Due appare nella miniserie in quattro puntate, Tutti i sogni del mondo (2003), in cui è anche l'interprete della sigla.

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lampaDINA e lampaDario
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china46 ha scritto:

SErena AUtieri (Napoli, 4 aprile 1976) è un'attrice, cantante e conduttrice televisiva italiana.

Nata nel quartiere Soccavo di Napoli, fin da bambina studia danza classica, canto e recitazione. Nel 1997 incide il suo primo CD intitolato Anima soul. Diplomatasi all’Istituto d’Arte di Napoli, frequenta la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II, intraprendendo contemporaneamente la sua carriera di attrice e recitando in diversi spettacoli teatrali. Nel 1998 entra nel cast della soap opera di Rai 3, Un posto al sole, interpretando il ruolo della cantante Sara De Vito. Nel 2001 ha affiancato come valletta Alberto Castagna nella conduzione del programma di punta di Canale 5 Stranamore. Tra il 2001 e il 2002 è tra i protagonisti della prima e seconda serie di Vento di ponente, entrambe trasmesse da Rai 2. Ancora su Rai Due appare nella miniserie in quattro puntate, Tutti i sogni del mondo (2003), in cui è anche l'interprete della sigla.







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SErgio MArchi

Sergio Marchi (Genova, 21 giugno 1956) è uno scrittore di libri per ragazzi italiano.

Nel 1997 vince il premio Selezione Bancarellino con il romanzo "Un giovane detective e tre indizi" edito da Paoline Editoriale Libri. Seguono Finale con brivido (Paoline Editoriale Libri), Suor Detective (Mursia Scuola), Che cosa è accaduto a Peter Pan (Carlo Signorelli Editore).

Grazie alla trilogia fantasy storica La Tavola di smeraldo (Tiziano Cornegliani editore) è stato finalista sia con il primo volume (prefazione di Sergio Leondi, tradotto in greco e in inglese) che con il secondo (prefazione di Alessandro Cecchi Paone) al premio Selezione Bancarellino, 2003 e 2005.

Sergio Marchi svolge inoltre un'assidua attività fra i ragazzi, incontrandoli nelle scuole o nelle biblioteche per incoraggiare la lettura, soprattutto come fonte di divertimento.

Nel 2006 è tra i vincitori del premio Favolando e nel 2007 del premio "C'era una volta...".




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china46
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MArisa SAnnia (Iglesias, 15 febbraio 1947 – Cagliari, 14 aprile 2008) è stata una cantautrice e attrice italiana. Nota per alcuni successi di musica leggera negli anni sessanta, è stata interprete di canzoni d'autore, attrice e ha poi iniziato una ricerca artistica che l'ha portata a diventare un'apprezzata cantautrice in lingua sarda. È stata conosciuta anche con il soprannome "La gazzella di Cagliari".

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dany61
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SAndra Marina GIancola Heinlein (4 luglio 1965) è un'ex schermitrice argentina.
È la sorella della schermitrice Silvana Giancola.

Ha partecipato ai Giochi della XXIII Olimpiade di Los Angeles nel 1984 ed ai Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona nel 1992

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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GIuseppe Tomasi di Lampedusa

Duca di Palma di Montechiaro e principe di Lampedusa, Giuseppe Tomasi nasce a Palermo il 23 dicembre 1896, unico figlio maschio di Giulio Maria Tomasi e Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò. Giuseppe rimane l'unico figlio in famiglia dopo la morte della sorella Stefania, causata da una difterite. Rimarrà Il giovane rimarrà legato alla madre, donna dalla forte personalità che grande influenza avrà sul futuro scrittore. Non legherà allo stesso modo con il padre, uomo dal carattere freddo e distaccato.

Dal punto di vista scolastico, educatrici di Giuseppe - che compie i suoi studi nella sua grande casa di Palermo - sono una maestra, la stessa madre - che insegna al figlio il francese - e la nonna che al piccolo leggeva i romanzi di Emilio Salgari. Nel piccolo teatro della casa di Santa Margherita Belice, dove era solito passare lunghe vacanze, assiste per la prima volta ad una rappresentazione dell'Amleto di Shakespeare, recitato da una compagnia di girovaghi.

A partire dal 1911 Tomasi frequenta il liceo classico a Roma; completerà comunque gli studi a Palermo. Sempre a Roma nel 1915 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza; non terminerà però gli studi. Sempre nel 1911 viene chiamato alle armi: partecipa alla disfatta di Caporetto e viene fatto prigioniero dagli austriaci. Rinchiuso in un campo di concentramento ungherese, riesce a fuggire tornando a piedi in Italia. Viene dimesso dall'esercito con il grado di tenente e fa ritorno in Sicilia, nella sua casa. Da qui alterna al riposo qualche viaggio, sempre in compagnia della madre che mai lo abbandona: nel frattempo compie studi sulle letterature straniere. Nel 1925 si trova a Genova insieme al cugino e poeta palermitano Lucio Piccolo: qui resta per circa sei mesi, collaborando alla rivista letteraria "Le opere e i giorni".

Nel 1932 sposa a Riga (oggi capitale della Lettonia) la studiosa di psicanalisi Alexandra Wolff Stomersee - detta Licy - di nobile famiglia di origini tedesche. La coppia si traferisce a Palermo presso la madre di Giuseppe Tomasi; ben presto le incomprensioni e l'incompatibilità di carattere tra le due donne fa decidere a Licy di tornare nella sua città.

Nel 1934 il padre Giulio Tomasi muore e Giuseppe eredita il titolo nobiliare. Viene richiamato in guerra nel 1940 ma viene presto congedato, perchè a capo dell'azienda agricola ereditata. Si rifugia con la madre a Capo d'Orlando, dove poi Licy li raggiungerà per sfuggire i pericoli della guerra che avanza in tutta Europa. Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1946, Tomasi torna con la moglie a Palermo.

Nel 1953 inizia a frequentare un gruppo di giovani intellettuali, dei quali fanno parte Francesco Orlando e Gioacchino Lanza Tomasi. Con quest'ultimo instaura un rapporto affettivo tanto da adottarlo qualche anno dopo.

Tomasi di Lampedusa è spesso ospite presso il cugino Lucio Piccolo: con lui nel 1954 si reca a San Pellegrino Terme per assistere ad un convegno letterario in cui Piccolo era invitato. Qui conosce Eugenio Montale e Maria Bellonci. Pare che sia stato al ritorno da quel viaggio che Tomasi di Lampedusa abbia iniziato a scrivere il suo unico e famoso romanzo: "Il Gattopardo". Termina l'operà due anni dopo, nel 1956: all'inizio il romanzo non sarebbe stato preso in considerazione dalle varie case editrici a cui sarebbe stato presentato. Il rifiuto di queste avrebbero riempito Tomasi di profonda amarezza.

Gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni nel 1957: morirà il 23 luglio. Il suo romanzo viene pubblicato postumo nel 1958, dopo che Elena Croce avrebbe inviato il romanzo a Giorgio Bassani. Quest'ultimo lo fa pubblicare presso la casa editrice Feltrinelli, rimediando all'impressionante errore di giudizio di Elio Vittorini che, per conto della editrice Einaudi, non s'era a suo tempo accorto di aver avuto tra le mani un assoluto capolavoro della letteratura italiana (nel 1959 il romanzo vince il Premio Strega).

Curiosamente, come il suo antenato protagonista de "Il Gattopardo", Giuseppe Tomasi di Lampedusa muore in una modesta camera d'albergo a Roma, lontano da casa, in un viaggio intrapreso per cure mediche.





CL



buona giornata

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dany61
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CLaude Berri, all'anagrafe Claude Berel Langmann (Parigi, 1º luglio 1934 – Parigi, 12 gennaio 2009),
è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico francese.

PA

“La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti” John Lennon
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Enza
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PAolo Mezzanotte

Paolo Mezzanotte (Milano, 25 aprile 1878 – Inverigo, 9 ottobre 1969) è stato un architetto, pittore e storiografo italiano.

Fra i maggiori architetti operanti a Milano nella prima metà del Novecento, esponente della corrente del Liberty e del Neoclassicismo milanese, lega la sua fama presso il grande pubblico principalmente al progetto della sede del palazzo delle Borse di Milano, oggi conosciuto come Palazzo Mezzanotte e la cui costruzione terminò nell'anno 1931.

Il Mezzanotte nacque a Milano dal padre Antonio, notaio, e da Elisa Marrazza: dopo avere compiuto studi privati di pittura, si laureò nell'anno 1900 presso l'Istituto tecnico superiore di ingegneria, oggi Politecnico di Milano.




LE

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