Forum Entrisolosesorridi - Provvidenze economiche invalidi civili per 2013
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 Provvidenze economiche invalidi civili per 2013
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Autore Discussione  

paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


14350 Messaggi

Inserito il - 01/01/2013 : 10:42:03  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
e prime cattive notizie............

http://www.handylex.org/gun/importi_pensioni_assegni_invalidi_sordi_ciechi_civili_2013.shtml


Provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordi: importi e limiti reddituali per il 2013

Ogni anno vengono ridefiniti, collegandoli agli indicatori dell'inflazione e del costo della vita, gli importi delle pensioni, assegni e indennit? che vengono erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi e i relativi limiti reddituali previsti per alcune provvidenze economiche.
Per il 2013 importi delle provvidenze e limiti reddituali sono stati fissati dalla Direzione Centrale delle Prestazioni dell'INPS con Circolare del 28 dicembre 2012, n. 149 (Allegato n. 2).

Va segnalato un grave elemento di novit? che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidit?. Fino ad oggi il limite reddituale considerato quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 verr? considerato anche quello del coniuge.

Questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 ( Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) gi? commentata a suo tempo con preoccupazione da HandyLex.org (vedi commento)

La conseguenza immediata ? che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).

Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale (elemento di disparit? di trattamento).

Per le indennit? di accompagnamento e di comunicazione continua a non essere previsto alcun limite reddituale.

Superfluo sottolineare che contro la decisione amministrativa di INPS si prospettano opportune azioni legali.



Nella tabella che segue riportiamo gli importi in euro, comparati con quelli del 2012.

la tabella qui:

http://www.handylex.org/gun/importi_pensioni_assegni_invalidi_sordi_ciechi_civili_2013.shtml

felez_munoz
Utente Master


Città: citta


3544 Messaggi

Inserito il - 01/01/2013 : 14:31:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di felez_munoz Invia a felez_munoz un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
? il primo anno che ho avuto la pensione
? stato anche bello

%

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felez_munoz
Utente Master


Città: citta


3544 Messaggi

Inserito il - 01/01/2013 : 14:38:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di felez_munoz Invia a felez_munoz un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si accorgeranno della disparit? di trattamento
per fare un trattamento equo e sostenibile
toglieranno la pensione a tutti

spero non depenalizzino l' accattonaggio
almeno in carcere dovranno occuparsi di me
e in questo caso perder? l' accompagnamento


%



firma


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Enza
Utente Master


Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: c.franco vto


116310 Messaggi

Inserito il - 01/01/2013 : 18:25:14  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Enza Invia a Enza un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
poi mi devono piegare xch? ciechi e sordi hanno sempre avuto una corsia preferenzIALE
e cmq alla fine spremono sempre i disabili, figli di puttana

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sandra
Utente Master


Regione: Lombardia
Prov.: Brescia
Città: polpenazze del Garda


2380 Messaggi

Inserito il - 01/01/2013 : 21:18:37  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sandra Invia a sandra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mi mancava pure questa!

Sandra
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simona.
Utente Senior



1509 Messaggi

Inserito il - 02/01/2013 : 22:41:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di simona. Invia a simona. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Enza ha scritto:
[br:0]
e cmq alla fine spremono sempre i disabili, figli di puttana

? il loro modo di augurarci buon anno!!!

Simona.
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


14350 Messaggi

Inserito il - 03/01/2013 : 07:57:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.superando.it/2013/01/02/un-atto-contrario-a-ogni-regola-democratica-e-morale/

Un atto contrario a ogni regola democratica e morale
Viene giudicato cos?, dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell?Handicap), il ?grazioso regalo? di fine 2012 con cui l?INPS, assumendo una decisione tutta politica, ha stabilito che da quest?anno il limite reddituale per le pensioni di invalidit? civile prenda in considerazione anche quello del coniuge. Un provvedimento di cui si chiede l?immediata sospensione

?? un atto gravissimo: l?INPS si sostituisce al Parlamento, assume decisioni politiche, incidendo sulla vita delle persone e revocando pensioni da 270 euro al mese?: non ? certo con questo commento di Pietro Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell?Handicap), che avremmo voluto inaugurare il nuovo anno, ma siamo purtroppo costretti a farlo, dopo il ?grazioso regalo? di fine anno dell?INPS, che con la Circolare n. 149 del 28 dicembre scorso ? quella con la quale vengono fissati tradizionalmente i nuovi importi di pensioni e indennit? per gli invalidi civili ? ha introdotto una novit? quanto mai negativa, riguardante le persone con invalidit? civile al 100%, titolari appunto di pensione di invalidit?.
Per questi Cittadini, infatti, se fino ad ora il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali, dal presente anno 2013, esso prender? in considerazione anche quello del coniuge.

?Si tratta ? come si pu? leggere in una dura nota della FISH ? di una decisione amministrativa che non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a Sezioni Unite, del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677), per altro di segno contrario ad altri pronunciamenti della stessa Corte. La conseguenza immediata sar? che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge, di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione (275,87 euro al mese)?.
?Da rilevare poi ? segnala ancora la FISH ? che al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale, facendo registrare un grave elemento di disparit? di trattamento?.

Di fronte quindi a un provvedimento contro il quale vi saranno certamente opportune azioni legali, Barbieri parla senza mezzi termini di ?decisione politica che colpisce i pi? poveri, espropriandoli di una pensione dall?importo risibile. ? una decisione che provoca inaccettabili ripercussioni oltre a insostenibili disparit? di trattamento. Chiediamo pertanto ai partiti in campagna elettorale di dare un segno chiaro, esigendo l?immediata sospensione di questo atto contrario a ogni regola democratica e morale. Chiediamo anche chiarezza rispetto ai meccanismi di assunzione di tale provvedimento: vogliamo cio? sapere chi, dall?interno dei Ministeri responsabili, abbia avallato questa iniqua decisione?. (S.B.)

http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/News/info-589811844.html
Novit? per gli invalidi totali coniugati: a partire dal 2013, il limite reddituale non ? pi? personale ma familiare: se la somma dei redditi dei coniugi supera i 16.127, 30 euro, si perde il diritto alla pensione di invalidit?. Immutato invece il limite di reddito per disabili parziali, ciechi e sordi. Importi e limiti reddituali nella Circolare Inps 149 del 28 dicembre 2012

ROMA - Il 2013 si apre all'insegna della novit? per gli invalidi civili al 100% titolari di una pensione di invalidit?. Se infatti fino a ieri il limite di reddito considerato utile al conseguimento della pensione era individuale, da oggi viene considerato anche quello del coniuge. Per il conseguimento della pensione di invalidit? dunque sar? necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l'anno. La novit? riguarda solo gli invalidi al 100% con coniuge. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale. Immutata anche la situazione per l'erogazione di indennit? di accompagnamento e di comunicazione continua: nessun limite reddituale ? considerato.

A dirlo ? la Direzione Centrale delle Prestazioni dell'Inps che, con la Circolare n. 149 del 28 dicembre 2012, fissa per il 2013 gli importi per le provvidenze (pensioni, assegni, indennit?) e i limiti reddituali. Ogni anno vengono infatti ridefiniti dall'Inps a seconda dell'inflazione e del costo della vita non solo gli importi delle pensioni, degli assegni e delle indennit? che vengono erogati a invalidi civili, sordi e non vendenti, ma anche i limiti reddituali per accedere ad alcune provvidenze economiche. Per il 2013 appunto, l'Inps ha deciso di introdurre una grande novit?, ovvero procedere con il cumulo dei reddito nei casi in cui la persona con disabilit? totale goda della compagnia di un coniuge. Il cumulo cos? previsto non deve superare il limite dei 16.127, 30 euro lordi l'anno, pena la perdita del diritto alla pensione di invalidit? (275, 87 euro al mese).

La decisione dell'Inps, su cui tante associazioni a difesa dei diritti delle persone con disabilit? stanno gi? promettendo battaglia, non si basa su un dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione del 2011 (n. 4677). In data 25 febbraio 2011, infatti, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha respinto l'impugnazione di una cittadina contro Inps e ministero delle Finanze che in precedenza le avevano respinto la domanda di inabilit? civile. A sostegno della decisione presa, la Corte rilevava infatti che, cumulando i redditi del coniuge, la signora superava i limiti di redditi previsti per il requisito economico. (eb)

(2 gennaio 2013)
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


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Inserito il - 05/01/2013 : 06:56:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anche l'Anmic protesta......

http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Associazioni/Dossier/info83912231.html

NUOVE REGOLE PER LA PENSIONE D'INVALIDIT? TOTALE, ANMIC: "PRONTI ALLA BATTAGLIA"
Lettera di protesta all'Inps e al governo contro la scelta dell'istituto di calcolare anche il reddito del coniuge per il mantenimento della pensione. "Incostituzionale e inaccettabile"



ROMA - L'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili critica la decisione dell'Inps di cambiare dal 2013 i criteri di calcolo del requisito reddituale degli invalidi civili al 100 per cento coniugati per ottenere la pensione di invalidit?. ''Considerare come nuovo parametro di riferimento il limite di reddito non pi? personale, ma quello familiare in quanto sommato a quello del coniuge, significa voler cancellare di fatto, attraverso una semplice circolare amministrativa, il diritto alla sussistenza della maggior parte dei disabili italiani", commenta il presidente nazionale Giovanni Pagano. ''Per ottenere il diritto alla gi? misera pensione di invalidit? (ricordiamo, di soli 275 euro) che ? riconosciuta ai soggetti invalidi al 100 per cento non si potr? superare un limite di reddito lordo familiare, non pi? individuale, di soli 16.127 euro l'anno. - scrive l'associazione - In pratica, in tal modo potrebbero essere revocate migliaia di pensioni a persone disabili gravi, che gi? vivono ai limiti dell'indigenza". L'Anmic denuncia "una inaccettabile e incostituzionale disparit? di trattamento fra cittadini: ad esempio fra invalidi civili totali e quelli parziali, oppure ciechi e sordi, categorie tutte non colpite da questa decisione Inps, il cui reddito rimane personale". L'associazione si dice pronta alla battaglia e ha scritto una lettera di protesta all'Inps, al Governo, ai Ministeri competenti e a tutti i gruppi parlamentari, spiegando lo sconcerto dei cittadini disabili e le ragioni della opposizione.

(4 gennaio 2013)
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paris
Utente Master


Regione: Lazio
Città: Roma


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Inserito il - 06/01/2013 : 10:34:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/06/disabilita-niente-pensione-se-in-famiglia-si-guadagna-piu-di-1343-euro/461362/

Disabilit?, niente pensione se in famiglia si guadagna pi? di 1343 euro
Associazioni sul piede di guerra: "Se la direttiva dell'Inps non cambia, non ci rester? che divorziare".
La Federazione per il superamento dell'handicap: "Atto gravissimo: l'istituto previdenziale si sostituisce al Parlamento e incide sulla vita delle persone revocando indennit? di 270 euro al mese"

di Stefania Prandi | 6 gennaio 2013

?Se la direttiva Inps non cambia non mi rester? che divorziare?. Renata Piccolo, trentenne residente a Bologna e sposata da 3 anni, si lascia andare con amarezza a questa considerazione dopo che, nei giorni scorsi, l?Inps ha emanato una circolare (la 149 del 28 dicembre scorso) che prevede che i disabili, per avere la pensione di invalidit? civile, debbano fare riferimento non pi? al reddito personale ma a quello familiare. Il che significa che se si ? disabili e sposati e si ha un reddito familiare superiore ai 16.127,30 euro lordi annui ? cio? 1.343,9 euro lordi al mese in due ? si perde il diritto alla pensione di 270 euro.
?Un provvedimento ingiusto che ? stato diffuso proprio nel giorno in cui il presidente Napolitano ha chiesto che i tagli tutelino i pi? deboli ? dice Piccolo. ? Sono certa che ci saranno divorzi di massa. E? incredibile che in questo Paese l?unica soluzione sia cercare di fregare lo Stato prima che lo Stato freghi te?.

Ma Piccolo, che fa parte dell?Unione lotta alla distrofia muscolare di Bologna, non ? l?unica sul piede di guerra. Anche le altre associazioni dei disabili esprimono indignazione e annunciano battaglia.
?Si tratta di un atto gravissimo: l?Inps si sostituisce al Parlamento, assume decisioni politiche, incidendo sulla vita delle persone e revocando pensioni di 270 euro al mese?, commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell?handicap, dalle pagine del sito internet dell?associazione. Secondo la Fish ?questa decisione amministrativa dell?Inps non si basa su alcun dettato normativo, ma su una sentenza della Corte di cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 (sezione Lavoro, 25 febbraio 2011, n. 4677) peraltro di segno contrario ad altri pronunciamenti della stessa Corte.
Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale (elemento di disparit? di trattamento)?.

Un?eccezione che, secondo l?Inps, ? dovuta al fatto che ?i ciechi e i sordi hanno leggi speciali, con assegni legati alla loro prestazione personale?. Sempre l?Inps fa sapere che ?la giurisprudenza ribadisce che quella degli invalidi civili era un?eccezione. E? vero che non c?? una norma dietro la circolare per? la giurisprudenza ? univoca: tutte le prestazioni assistenziali, come ad esempio l?assegno sociale, le pensioni minime, le integrazioni al minimo delle pensioni, sono soggette a reddito familiare.
La pensione di invalidit? civile ha sempre costituito un?eccezione ed era tempo di cambiare?.

Non si sa quale sia il numero dei disabili sposati che si troveranno a dover pensare al divorzio: l?Inps ha comunicato che per ora non ha la possibilit? di rilasciare dati al riguardo. Quel che ? certo, per?, ? che gli invalidi civili parziali e totali in Italia, esclusi ciechi e sordi, che avevano diritto all?assegno ? secondo i dati del sito dell?Inps ? sono quasi 730mila.

?Questa ? una decisione politica che colpisce i pi? poveri espropriandoli di una pensione dall?importo risibile ? ribadisce Barbieri sul sito della Fish ? ? una decisione che provoca inaccettabili ripercussioni oltre a insostenibili disparit? di trattamento.
Chiediamo ai partiti in campagna elettorale di dare un segno esigendo l?immediata sospensione di questo atto contrario ad ogni regola democratica e morale.
Chiediamo anche chiarezza rispetto ai meccanismi di assunzione di tale provvedimento: vogliamo sapere chi, dall?interno dei ministeri responsabili, abbia avallato questa iniqua decisione?.
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paris
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Inserito il - 14/01/2013 : 05:13:50  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/News/info83927233.html

INVALIDIT?, IL MINISTRO FORNERO BACCHETTA L'INPS: "SOSPENDETE L'APPLICAZIONE DI QUELLA CIRCOLARE"

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha aperto un'istruttoria sulla decisione Inps di considerare, con decisione amministrativa, nella soglia di reddito per ottenere la pensione di invalido civile assoluto anche il reddito del coniuge.
Fornero scrive a Mastrapasqua; "Affrontare il problema in modo organico e socialmente equo".


ROMA - Dalle parole si sta passando finalmente ai fatti. C'? infatti un'importante presa di posizione da parte del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, che in una lettera inviata al presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua di fatto bacchetta l'istituto per la circolare emessa un paio di settimane fa e con la quale ? stato definito che la soglia di reddito oltre la quale non verr? corrisposta la pensione agli invalidi civili assoluti non ? pi? quella personale ma quella propria e del proprio coniuge.
Un provvedimento che ha causato fortissimi malumori fra le associazioni delle persone con disabilit?. Fornero prende posizione in modo garbato ma netto, chiedendo all'Inps di sospendere l'applicazione della circolare e di attendere che nel merito della vicenda, su cui ci sono posizioni diverse, arrivi un pronunciamento legislativo (quindi del Parlamento) invece di agire in via amministrativa.

Fornero ha avviato un'istruttoria sulla circolare Inps, e precisa che "ogni decisione al riguardo debba essere presa solo a seguito del completamento dell'istruttoria". In ogni caso, scrivendo al presidente dell?Inps, il ministro ha affermato che il nuovo orientamento della Corte di Cassazione (quello alla cui base vi ? la circolare dell'Inps) "rende molto pi? difficile l'accesso al beneficio".
La circolare Inps "ha comprensibilmente creato - scrive il ministero - forte preoccupazione sociale in quanto il nuovo indirizzo si pone in antitesi con quanto operato negli ultimi trent'anni, in coerenza con i pronunciamenti della stessa Corte di Cassazione degli anni precedenti.
La Corte, peraltro, pone in evidenza l'esistenza di normative diverse per le prestazioni riservate agli inabili totali e parziali".
Secondo il ministero, il problema deve "essere affrontato in modo organico e socialmente equo attraverso un intervento normativo" ma poich? ci? ? "reso impossibile dallo scioglimento anticipato delle Camere",
il ministro ha avviato l'istruttoria, iniziata lo scorso 7 gennaio con una riunione tecnica coordinata dal sottosegretario Guerra" e "ha inviato una lettera al presidente dell'Inps, chiedendo di valutare (pur nel rispetto dell'autonomia dell'Istituto) tutti gli aspetti giuridici, di merito e di equit? connessi all'applicazione della nuova soglia reddituale almeno fino al completamento dell'istruttoria stessa (incluse le implicazioni relative alle erogazioni effettuate in aderenza al precedente orientamento giurisprudenziale)".

Al momento dunque ogni decisione ? sospesa in attesa della conclusione dell'istruttoria, che per? dovrebbe arrivare molto presto.
Gi? luned? 14 gennaio ? previsto un incontro al dicastero di via Veneto, e non ? escluso che quella possa essere la circostanza, da parte dell'Inps, per annunciare la decisione, in via cautelativa, di sospendere l'applicazione della circolare emanata a fine dicembre.

(13 gennaio 2013)
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paris
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Inserito il - 14/01/2013 : 14:12:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/News/info83929359.html

INVALIDIT?, L'INPS FA RETROMARCIA:
"SI CONTINUA A FAR RIFERIMENTO AL SOLO REDDITO PERSONALE"

Dopo le proteste di associazioni e sindacati, il direttore generale dell'Istituto, Mauro Nori, ha deciso di accogliere la richiesta di sospensione arrivata dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: in attesa di una nota ministeriale di chiarimento, per la liquidazione della pensione agli invalidi civili al 100% si continuer? a considerare solo il reddito personale del soggetto e non anche quello del coniuge


ROMA - L'Inps ha ingranato la retromarcia, tutto torna come prima: anche per la pensione di inabilit?, che spetta alla persona con invalidit? civile al 100%, si continuer? a far riferimento al reddito personale del soggetto, senza prendere in considerazione anche il reddito del coniuge.
La decisione ? stata ufficializzata da una nota (la numero 717 del 14/01/2013) del direttore generale Mauro Nori che precisa come "sia nella liquidazione dell'assegno ordinario mensile di invalidit? civile parziale, sia per la pensione di inabilit? civile si continuer? a far riferimento al reddito personale dell'invalido".

Il ripensamento viene spiegato sostenendo che "in attesa della preannunziata nota ministeriale a chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilit? civile ed in considerazione di un'interpretazione costituzionalmente orientata degli artt. 12 e 13 della legge n. 118/1971, si ritiene di non modificare l'orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell'Interno (circ. Ministero dell'Interno n. 5 del 20.6.1980) e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto all'atto del subentro nella funzione di erogazione delle provvidenze economiche per le minorazioni civili".

Con la circolare n. 149 del 28 dicembre 2012 la Direzione Centrale delle Prestazioni dell'Inps, con l'annuale provvedimento che fissa gli importi per le provvidenze (pensioni, assegni, indennit?) e i limiti reddituali, aveva introdotto per via amministrativa una novit? rilevante destinata agli invalidi civile al 100%: nel reddito considerato per valutare il superamento o meno della soglia per l'ottenimento della pensione rientrava non solo il reddito personale ma anche quello del coniuge.
Una decisione che non si basava sulla legge, ma su una singola sentenza della Corte di Cassazione (la n? 4677 del 2011) con cui la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione aveva respinto l'impugnazione di una cittadina contro Inps e ministero delle Finanze che in precedenza le avevano respinto la domanda di inabilit? civile. A sostegno della decisione presa, la Corte rilevava che, cumulando i redditi del coniuge, la signora superava i limiti di redditi previsti per il requisito economico.

Sulla vicenda le principali associazioni delle persone con disabilit? e i sindacati avevano espresso forti critiche all'Inps, accusato di cambiare le regole in via amministrativa. Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali aveva aperto un'istruttoria e lo stesso ministro Fornero, in una lettera al presidente Inps Mastrapasqua, aveva chiesto di fatto la sospensione del provvedimento, ritenendo che "ogni decisione al riguardo debba essere presa solo a seguito del completamento dell'istruttoria" avviata dal dicastero del Welfare. La circolare Inps "ha comprensibilmente creato - scriveva il ministero - forte preoccupazione sociale in quanto il nuovo indirizzo si pone in antitesi con quanto operato negli ultimi trent'anni, in coerenza con i pronunciamenti della stessa Corte di Cassazione degli anni precedenti". Veniva fatto notare come la stessa Corte di Cassazione poneva "in evidenza l'esistenza di normative diverse per le prestazioni riservate agli inabili totali e parziali", e lo stesso pronunciamento della Corte di Cassazione (avvenuto peraltro non a sezioni riunite) contraddiceva una giurisprudenza concorde, mantenuta fino a quel momento, sulla non inclusione del reddito familiare nella considerazione della soglia del reddito per ottenere la pensione.

Il ministro Fornero chiedeva all'Inps di "valutare, ppur nel rispetto dell'autonomia dell'Istituto, tutti gli aspetti giuridici, di merito e di equit? connessi all'applicazione della nuova soglia reddituale almeno fino al completamento dell'istruttoria stessa (incluse le implicazioni relative alle erogazioni effettuate in aderenza al precedente orientamento giurisprudenziale)". Una richiesta alla quale ha fatto immediatamente seguito la decisione dell'Inps di sospendere la decisione assunta a fine dicembre. Per la soddisfazione dei sindacati e delle associazioni del settore.

(14 gennaio 2013)
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paris
Utente Master


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Inserito il - 14/01/2013 : 16:22:11  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
http://www.handylex.org/gun/sospesa_circolare_redditi_coniuge_pensione_invalidi_totali.shtml

Limiti di reddito degli invalidi totali: sospese le disposizioni INPS

Nel riportare gli importi delle provvidenze e limiti reddituali per il 2013 degli invalidi civili, ciechi fissati dall'INPS con Circolare del 28 dicembre 2012, n. 149, il nostro sito ha segnalato, per primo e con largo anticipo, un grave elemento di novit? che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidit?.
Fino ad oggi il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013, secondo INPS, sarebbe stato considerato anche quello del coniuge. (vedi nostra nota del 31 dicembre 2013)

Abbiamo sottolineato che questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) gi? commentata a suo tempo con preoccupazione da HandyLex.org.

La conseguenza immediata ? che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderebbero il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).



In queste settimane, dopo che la notizia si ? diffusa ed ? stata compresa nella sua gravit?, si sono susseguite le prese di posizione di alcuni parlamentari, del sindacato e di varie organizzazioni, ampiamente riprese dalla stampa.

L'ultima indicazione importante ? quella del Ministro del Lavoro Elsa Fornero che ha formalmente chiesto ad INPS di sospendere l'applicazione della Circolare 149/2012 in attesa di approfondimenti.

Con il Messaggio 717 di oggi, INPS accoglie la richiesta del Ministro e sospende la disposizione relativa ai limiti reddituali: per la pensione di inabilit? civile si continuer? a far riferimento al reddito personale dell?invalido.



14 gennaio 2013



Carlo Giacobini

Direttore responsabile di HandyLex.org





Messaggio Direzione Generale INPS, 14 gennaio 2013, n. 717
OGGETTO: ?Limiti reddituali per la liquidazione delle pensioni di inabilit? civili.?




In attesa della preannunziata nota ministeriale a chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilit? civile ed in considerazione di una interpretazione costituzionalmente orientata degli artt. 12 e 13 della legge n. 118/1971, si ritiene di non modificare l?orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell?Interno (circ. Ministero dell?Interno n. 5 del 20.6.1980) e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto all?atto del subentro nella funzione di erogazione delle provvidenze economiche per le minorazioni civili.

Pertanto, sia nella liquidazione dell?assegno ordinario mensile di invalidit? civile parziale, sia per la pensione di inabilit? civile si continuer? a far riferimento al reddito personale dell?invalido.

Il Direttore Generale
Nori
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paris
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http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Politiche_e_Buoni_Esempi/Zoom/info83947724.html

PENSIONI DI INVALIDIT? E REDDITO. IL SOTTOSEGRETARIO GUERRA: "OCCORRE INTERVENIRE A LIVELLO LEGISLAT
Per il sottosegretario al Welfare, la vicenda che ha causato il ripensamento dell'Inps sui limiti reddituali delle pensioni, non pu? essere risolta con un atto amministrativo.
Ma sar? il prossimo governo a dover intervenire


ROMA - Sui limiti reddituali delle pensioni di inabilit? civile occorre intervenire in sede normativa, "il problema di fronte a cui ci troviamo non ? risolvibile con un atto amministrativo". ? quanto afferma il sottosegretario al Welfare, Maria Cecilia Guerra, dopo il dietrofront dell'Inps sulla questione annunciata con una nota (la numero 717 del 14/01/2013) del direttore generale Mauro Nori.
L'istituto, infatti, ha chiarito che per la pensione di inabilit?, che spetta alla persona con invalidit? civile al 100 per cento, si continuer? a far riferimento al reddito personale del soggetto, senza considerare il reddito del coniuge.
Una decisione presa dopo l'avvio di una istruttoria da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali su una questione complicatasi ulteriormente dopo una sentenza della Cassazione, (la n? 4677 del 2011) che prendeva in considerazione anche il reddito del coniuge invalido.
"Il problema si trascina da un po' di tempo - ha spiegato Guerra -. L'emanazione della circolare dell'Inps ha comportato una necessit? di una condivisione del problema e il nostro intervento come ministero ? stato quello di chiamare subito al confronto. ? stato fatto in tempo utile, il 7 gennaio. Ci siamo incontrati e abbiamo avviato questa istruttoria".

Per Guerra, "il problema non ? risolvibile con un atto amministrativo. La Corte di Cassazione si ? pronunciata, anche se negli ultimi trent'anni ha avuto anche un diverso orientamento e per questo noi gradiremmo anche un pronunciamento a sezioni unite. Tuttavia, la Cassazione sottolinea una discrepanza normativa a cui si pu? rimediare solo a livello legislativo".
Per il sottosegretario il problema ? di "una certa delicatezza" e va affrontato in Parlamento. Tuttavia, il tempo per il governo Monti ? scaduto e la vicenda finir? suo malgrado, sulla scrivania del prossimo esecutivo. "Ci troviamo in una situazione in cui non possiamo intervenire normativamente perch? il governo ? dimissionario - ha spiegato Guerra - e il tema ? rilevante ed ? giusto che sia anche oggetto di un orientamento di un governo che ha avanti una legislatura. Noi continuiamo l'istruttoria e abbiamo posto la problematica all'Istituto che nella sua autonomia decisionale ha accettato il nostro suggerimento e prendersi il tempo di questa istruttoria per capire come si ? generato questo contenzioso, avere il quadro dell'incidenza e della rilevanza di questo fenomeno. Ora si tratta di istruire al massimo il problema in modo da preparare suggerimenti per l'intervento normativo". (ga)

(17 gennaio 2013)
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felez_munoz
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lo statale zelante deficiente

mai esistito problema sulla questione
se non fosse che lo statale rifiuta di capire

la concessione della pensione di invalidit? ha elementi discrezionali che superano il concetto di disabilit?
cio? l' indigenza ? motivo per concederla anche se la disabilit? non ? cos? disabilitante
e questo ? il motivo per cui si sono viste cose strane oggi ritenute inaccettabili

ora il motivo per concederla faceva riferimento a limiti reddituali
attenzione PER CONCEDERLA
e in effetti quella sentenza fa riferimento a una domanda che viene rigettata perch? il richiedente NON E' POVERO

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felez_munoz
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lo zelante deficiente statale che fa?
fa il bello
e tale limite di povert? lo fa coincidere a eccesso di ricchezza
per cui se gi? ti ? stata concessa la pensione perch? invalido
te la tolgo per eccesso di ricchezza
questo un base a una borma che estendeva il diritto alla pensione ai troppo poveri

cio? l' invalidit? in quanto tale non c' entra un cazzo


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felez_munoz
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ora non ricordo il nome
ma la norma fu voluta da un parlamentare abruzzese mi pare fu anche ministro
facile che la volle per motivi elettorali visto che all' epoca vi fu un proliferare di invalidi in abruzzo che andava bene a tutti



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felez_munoz
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quello che spaventa ? che cos? passa un concetto per cui
sulla base della spesa rivisitata dello stato
ogni diritto a qualsiasi pensione ? subordinato a sufficiente povert? del richiedente

un orgasmo




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yukiko
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Purtroppo il calvario non ? ancora finito..http://www.repubblica.it/economia/2013/02/11/news/a_rischio_la_pensione_di_invalidit_per_migliaia_di_donne_sposate-52404104/?ref=HREC1-10


Ma Handylex perch? non si pronuncia in merito??


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Ciao Milena lo avevo visto, stampato e fatto leggere a Marcello, insieme ai commenti.

Altro che falsi invalidi qu? la caccia ? agli invalidi veri.
Sono matti... pure la retroattivit?... il reddito da prendere in esame era quello personale e non c'? stato nessun abuso, tocca non solo le donne ma anche quegli invalidi che hanno dovuto interrompere il lavoro ancora giovani per malattia ed hanno una pensione al minimo.
Cos? favoriscono le separazioni e per chi non ce la fa i ricoveri nelle rsa.

Aspettiamo la Magistratura che sicuramente stabilir? che non ? pi? valido in reddito personale ma quello coniugale e alla fine ringrazieremo Iddio che non ci hanno dato la retroattivit?.
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yukiko
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Brutti bastardi


http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201302131526584667&chkAgenzie=ITALIAOGGI&sez=newsPP&titolo=Pensione%20invalidi%20civili,%20vale%20il%20cumulo%20dei%20redditi%20familiari


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yukiko
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Visto che siamo in clima di elezioni, quanto vale il voto
dei disabili e loro famiglie? Rifiutiamo in massa di votare
fino a che questo schifo non viene riparato!
Facciamo qualcosa perch? Handylex come al solito dorme.....


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paris
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Inserito il - 14/02/2013 : 08:34:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dovrebbero insorgere le associazioni FISH, ANMIC ed altre... che dovrebbero difendere i disabili.
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yukiko
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Inserito il - 15/02/2013 : 00:11:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di yukiko Invia a yukiko un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Altro parere interessante

http://www.confrontandoci.it/2013/02/cassazione-e-reddito-disabilita.html

Negli ultimi giorni alcune testate giornalistiche hanno informato che presso la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ? pendente l?ennesima causa fra INPS e un cittadino riguardo alla questione del calcolo dei limiti reddituali da considerare ai fini della corresponsione della pensione e dell?assegno di invalidit? civile.
Alcuni di questi articoli (in particolare di Repubblica e Italia Oggi) contengono affermazioni scorrette e distorte. Ma per capirlo ricostruiamo la vicenda.

Nella Circolare INPS 149/2012 era previsto un grave elemento di novit? che riguardava i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidit?. Fino ad oggi il limite reddituale considerato ? quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 sarebbe stato considerato anche quello del coniuge.
Questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 ( Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677). Peraltro esistono altre sentenze della stessa Corte di Cassazione di segno opporto.
La conseguenza immediata della Circolare sarebbe stata che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, avrebbero perso il diritto alla pensione (275,87 euro al mese). Tuttavia, dopo serrate proteste, con il Messaggio della Direzione Generale INPS n. 717 del 14 gennaio 2013, INPS ha sospeso l'applicazione di tale disposizione.

Contemporaneamente ? stato aperto un confronto fra INPS e Ministero del lavoro per chiarire la questione. Nel frattempo i limiti reddituali continuano ad essere quelli di sempre (individuali)
Per inciso FISH ha chiesto ai candidati alle politiche e al prossimo Governo, di sanare la questione in modo definitivo approvando una norma di interpretazione autentica.

Cosa c?? di scorretto negli articoli in circolazione?

1. Sul caso in esame presso la Corte di Cassazione non esiste ancora nessuna sentenza. Il giorno 13 febbraio non era giorno di emissione della sentenza, ma di esposizione del parere del procutatore generale della Corte di Cassazione; questi (come era ovvio che fosse) ha chiesto di confermare i pronunciamenti pi? recenti della Corte. Ma la sentenza non si avr? prima di un mese.
2. Qualunque sia la sentenza essa si applica solo al caso specifico; ha un peso giurisprudenziale, fra l?altro, ancora parziale non essendo pronunciata a sezioni unite. Una sentenza di Cassazione non ? ?legge?. Il giorno dopo non cambier? assolutamente nulla per le gli invalidi, se non intervengono altri atti specifici amministrativi (impugnabili) o normativi (altrettanto impugnabili).
3. Per modificare i criteri di calcolo del reddito sarebbe necessario un intervento normativo; non sarebbe sufficiente nemmeno un atto amministrativo come la recente Circolare INPS;

L?attenzione, quindi, non ? alla Corte di Cassazione n? alla prossima sentenza, quanto piuttosto alle interlocuzioni in corso al Ministero e all?attivit? legislativa del prossimo Parlamento.
La presente nota, frenando le reazioni allarmate innescate da due articoli piuttosto approssimativi, ? comunqu ben lungi dal minimizzare i rischi per le persone con disabilit? che tuttavia non risiedono immediatamente nella prossima Sentenza quanto piuttosto nelle decisioni politiche future.
fonte:
Carlo Giacobini
Direttore responsabile di HandyLex.org



Modificato da - yukiko in data 15/02/2013 19:29:49
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Inserito il - 15/02/2013 : 06:31:59  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di paris Invia a paris un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Milena, potresti per favore rimpicciolire il link che hai inserito sopra
perch? fa sballare il post ed ? difficile da leggere.
Grazie.

Penso anch'io che sar? rimandato tutto al prossimo governo.
Trovo assurdo poi che riguardi gli invalidi 100% ...... (non ? che voglio
tocchi tutti ma troverei giusto una riforma equa del sistema)
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